Daniela Dessì e Fabio Armiliato per la prima volta insieme sulla

L’Opera al Cinema: La Bohème di Puccini nel ritratto di Ettore Scola che
firma la regia dello spettacolo al debutto sabato 26 luglio al Festival
Puccini di Torre del Lago
Daniela Dessì e Fabio Armiliato per la prima volta insieme sulla
scena ad interpretare la commovente storia d’amore di Mimì e
Rodolfo. Sul podio la raffinata bacchetta pucciniana di Valerio
Galli
La Bohème del Festival Puccini sarà trasmessa da Rai 5 il prossimo 7 agosto con l’impiego
della nuova tecnologia 4k
La Bohème, una delle più celebri storie d’amore del melodramma, manifesto della vena artistica di Puccini,
ancora oggi uno dei titoli d’opera più rappresentati al mondo, torna al Festival Puccini di Torre del Lago (la
prima sabato 26 luglio ore 21.15) con un nuovo allestimento che porta la firma di uno dei più grandi
registi del Cinema Italiano: Ettore Scola che celebra, con la 60.a edizione del Festival Puccini i suoi 50
anni di gloriosa carriera. Con Ettore Scola regista dello spettacolo, le scene dell’ amico e collaboratore di
sempre Luciano Ricceri e i costumi di Cristina Da Rold. Un allestimento nel segno della tradizione, sulla
scena un impianto classico dove si ritrovano tutti i simboli di quella città da sogno, Parigi, con i suoi
comignoli fumanti e lo scintillante quartiere latino dove si consuma la triste vicenda di Mimì e dei suoi
amici, artisti poveri, e quella soffitta dove sfumano i sogni di un futuro pieno di promesse.
Una Bohème tradizionale perché, come afferma Ettore Scola “Nessuno ha mai ritratto Parigi meglio
di Puccini. Il Maestro aveva colto i segni delle rivoluzioni artistiche che in quegli anni scuotevano l’Europa: e le
maggiori novità percorrono soprattutto Parigi, dalla letteratura realistica che si afferma con Maupassant e Zola, alle
ricerche di scomposizione della luce nella pittura degli impressionisti, al gusto per l’arte orientale, alle scoperte delle
nuove generazioni che cercano altri modi di immaginare l’avvenire”.
Ecco perché prosegue Scola “ i propositi innovativi che affollano la mente inquieta di un regista quando si accinge a
mettere in scena una grande opera lirica: rivisitazioni, attualizzazioni, aggiornamenti, contributi in video e in digitale,
effetti stroboscopici, infinite possibilità di ‘modernizzare’ il melodramma e che vorrebbero rivoluzionare impianti e
concezioni adottati in altre edizioni rappresentate in tutti i teatri del mondo, poi rientrano: umiltà e buonsenso gli
ricordano che la modernità è già in tutte quelle opere, nella musica, nei sentimenti, nell’ anima che le hanno rese
eterne”.
Sul podio un profondo conoscitore del teatro musicale pucciniano Valerio Galli apprezzato e raffinato
interprete dei capolavori pucciniani, nato nella Terra di Puccini e che a Torre del Lago ha visto il suo
importante debutto come direttore, prima di approdare su palcoscenici internazionali.
Per la Bohème un cast d’eccezione che vede la voce e l’impareggiabile interpretazione di Daniela Dessì
nei panni di Mimì con Fabio Armiliato, Rodolfo al suo fianco sulla scena oltre che nella vita, ma per la
prima volta insieme ad interpretare la commovente storia d’amore della fioraia e del povero poeta;
Alessandro Luongo Marcello, Alida Berti Musetta, Schaunard Federico Longhi, Colline Marco Spotti,
Benoit - Alcindoro Angelo Nardinocchi, Parpignol Ugo Tarquini, Sergente dei doganieri Marco
Simonelli. La bellissima ed imponente scena è sottolineata dal raffinato disegno luci di Valerio Alfieri. Il
Coro del Festival Puccini è istruito da Stefano Visconti mentre il Coro delle voci bianche del Festival
Puccini è diretto da Sara Matteucci. Assistenti: alla regia Carlo Negro, aiuto regista Marco Scola di
Mambro. L’opera in Tv - La Bohème del Festival Puccini sarà la prima opera trasmessa dalla Rai con la
nuova tecnologia 4k la Bohème in scena a Torre del Lago sarà ripresa integralmente dalle telecamere RAI per
essere trasmessa dal canale tematico RAI 5 giovedì 7 agosto. Una ripresa particolare perché sarà la prima volta
dell’impiego della nuova tecnologia video 4k. La prima opera ad essere trasmessa con questo nuovo standard nato
per il cinema digitale che ha il vantaggio di fornire una qualità della definizione dell'immagine più alta, immagini più
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