Qualità, Sicurezza Alimentare e Nutrizione in convention MODENA 28-29 SETTEMBRE III° sessione – Virus e microrganismi riemergenti Virus emergenti e ri-emergenti nei prodotti alimentari Dario De Medici Simona Di Pasquale Marina Nadia Losio Virus Enterici Ø 120 differenti specie Ø I virus si presentano come particelle inerti sferiche con diametro che variano: da 25-35 nm (Picornavirus-Epatite A, e Calicivirus-Norovirus) a 75 nm (Rotavirus) Ø Le malattie trasmesse da alimenti causate da virus enterici, hanno importanti differenze rispetto a quelle provocate da batteri: • Poche particelle virali possono essere responsabili di malattia (NoV). • Un numero altissimo di particelle virali (fino a 1011) sono escrete con le feci di persone infette. • Si replicano solo nell’ospite e non si replicano negli Alimenti • Sono abbastanza resistenti nell’ambiente (fuori dall’ospite) e sono acido resistenti. Virus Enterici Modo di trasmissione Carne, sangue, latte, saliva Liquame, acque di irrigazione Mani, ambiente, oro-fecale Malattia trasmessa con gli alimenti Rara, molto rara Frequente Frequente Esempi SARS Coronavirus Virus dell’Epatite E H5N1 Norovirus Virus dell’ Epatite A Virus dell’ Epatite E Norovirus Virus dell’ Epatite A Virus dell’ Epatite E La probabilità di trasmissione zoonotica dei virus enterici è molto bassa. ØNoV sono stati isolati in vitelli o maiali ØVarianti di HEV sono stati isolati in vitelli e in varianti praticamente simili sono state isolate anche nell’uomo ØNON E’ STATA MAI DOCUMENTATA LA TRASMISSIONE TRA VITELLI E MAIALI CON CASI UMANI Incidenza delle malattie trasmesse da Virus Enterici In USA due terzi di tutte le malattie trasmesse con gli alimenti è di origine virale, (1/3 dei ricoveri ospedalieri e il 7 % delle morti) (Mead et al. 1999). I casi dovuti a infezione da parte di contaminazioni virale negli alimenti sono molto più sottostimati di quelli trasmessi con i batteri. Solo 1 caso su 1562 infezioni dovute a NoV vengono evidenziati dai piani di sorveglianza routinaria in UK . RASFF 2000- Marzo 2010 Numero di notifiche per anno per sospetta contaminazione virale dei prodotti alimentari Numero di notifiche basato su i report di malattia o sulla determinazione della presenza di virus Ø In Europa, gli agenti Virali sono responsabili dell’11,7 % di tutti I casi di tossinfezioni alimentari durante il 2007, dopo le Salmonelle (EFSA). Ø Nel 2008 in Europa sono stati riportanti 697 epidemie virali avvenute in 19 Stati Membri Classificazione Norovirus (2006) La ricombinazione tra virus di differenti genogruppi è rara e suggeriscono che questi costituiscono a livello tassonomico una specie. L’immunità può essere assente o limitata nel tempo dopo l’infezione. Infezione con un NoV di un genotipo non conferisce immunità contro NoV di altri genotipi o anche a varianti diverse all’interno dello stesso genotipo. GENOGRUPPO 1-7 genotipo Stagionalità dei casi di NoV Ø I NoV hanno una distribuzione cosmopolita e le infezioni si manifestano soprattutto nel periodo invernale. Ø Per questo la patologia correlata è stata, definita anche “vomito invernale”. Mounts et al J Infect Dis. 2000 May;181 Suppl 2:S284-7 Lopman BMC Public Health. 2003 Mar 24;3(1):13. Luglio- Novembre 2002 - epidemie a bordo di navi da crociera della stessa compagnia Ottobre 2003 - epidemia a bordo di una nave da crociera nel Mediterraneo Gennaio 2005 - epidemia a bordo di una nave da crociera nei Caraibi - epidemia a bordo di una nave da crociera in Florida Tra il 1gennaio ed il 5 luglio 2006 - sono stati segnalati, su 13 navi da crociera che navigavano in acque italiane, 42 casi di gastroenterite: si sospetta che l’agente responsabile sia un norovirus. Tra i passeggeri e l’equipaggio si sono verificati più di 1500 casi degli episodi gastroenterici ma non è stato possibile risalire ad una fonte comune. Gennaio 2006 - sessanta persone che viaggiavano a largo del Brasile su una nave da crociera di una compagnia svizzera sono stati colpite da una forma di diarrea acuta. Secondo la stampa brasiliana, le persone che lamentavano disturbi come dolori addominali, diarrea e vomito erano ben 380. Novembre 2007 Più di 400 persone hanno sofferto per una gastroenterite acuta durante una crociera alle Hawaii - USA Ragioni per cui i Norovirus sono associati alle navi da crociera Ø I focolai epidemici vengono individuati e denunciati più rapidamente su una nave da crociera che sulla terraferma. Ø La vicinanza degli alloggi potrebbe accrescere le occasioni di contatto di gruppo Ø L’arrivo di altri passeggeri potrebbe causare il contagio di altri passeggeri e membri dell’equipaggio Virus dell’epatite A (HAV) Ø Famiglia: Picornaviridae Ø Genere: Hepatovirus Ø Dimensioni: 27-32 nm Ø Presenza del capside Ø Singolo filamento di RNA Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta (SEIEVA) Gruppo di collaborazione partecipanti al SEIEVA*: ISS, Università, ASL, Assessorati alla Sanità Lo scopo principale del SEIEVA è di promuovere a livello locale e nazionale l'indagine ed il controllo sull'Epatite Virale Acuta (EVA) Alimenti coinvolti nelle malattie virali Ø Molluschi Ø Vegetali Veicoli di Contaminazione Ø Acqua Ø Personale che manipola gli alimenti Ø Attrezzature e utensili impiegati nelle preparazioni alimentari Ø Contaminazioni crociate Emesi Uomo Feci Animali Alimenti Mani - Attrezzi Acque contaminate Frutta e verdura cruda Animali marini crudi (molluschi) Acqua potabile Uomo Uomo Riproduzione invasiva Modalità di Contaminazione dei prodotti Vegetali CONTAMINAZIONE PRIMARIA • Impiego acque reflue o inquinate per l’irrigazione • Contaminazione delle superfici della pianta durante l’irrigazione o la fertilizzazione • Contaminazione attraverso le radici? CONTAMINAZIONE SECONDARIA • Operatori che non rispettano le norme igieniche, portatori sani •Acqua utilizzata per la preparazione o il lavaggio degli utensili •Contatto con altri alimenti Modalità di Contaminazione dei Molluschi Sopravvivono in acqua di mare fino a 130 gg Resistenza ai trattamenti di bonifica delle acque (clorazione) Closed-Circuit System for the Depuration of Mussels Experimentally Contaminated with Hepatitis A Virus De Medici D. ; Ciccozzi M. Fiore A. ; Di Pasquale S. ; Parlato A. ; Ricci-Bitti P. ; Croci L. Journal of Food Protection, Volume 64, Number 6, 1 June 2001 , pp. 877-880(4) La Spezia, 2002 Trattamento a 60 °C Sospensione virale Contaminazione di omogenato di mollusco con HAV Determinazion Determinazione e Quantitativa* Qualitativa* Tempo (minuti) Determinazion e Qualitativa* Determinazion e Quantitativa* 0 + 5.6 ±0.4 + 5.5±0.1 10 + <1 + 3.5±0.2 15 + <1. + <1. 20 + <1 + <1 25 + <1 + + <1 30 + <1 + <1 *(Log TCID50 ml-1 ± SD) Trattamento a 80 °C Tempo (minuti) Sospensione virale Contaminazione di omogenato di mollusco con HAV Determinazione Determinazione Qualitativa* Quantitativa* Determinazione Qualitativa* Determinazione Quantitativa* 0 + 5.6 ±0.4 + 5.5±0.1 3 – N.T. + 3.5±0.3 6 – N.T. + 2.4±0.3 10 – N.T. + 1.5±0.2 15 – N.T. + <1 Trattamento a 100 °C 0 + 5.6 ±0.4 + 5.5±0.1 1 N.T. + 2.1±0.2 2 – – – N.T. – N.T. 5 – N.T. – N.T. *(Log TCID50 ml-1 ± SD) Antipasto di cozze: i mitili sono stati posti in un contenitore e sottoposti a cottura (i campioni sono stati prevelati dopo 3, 6 and 9 min. ) Cozze gratinate: i mitili sono stati aperti e posti in un contenitore. Successivamente venivano ricoperti con un impasto composto da: cipolla aglio pangrattatoe burro. I mitili sono stati poi grigliati per 5 minuti. Sugo di cozze: Olio, aglio, succo di pomodoro sono stati posti in pentola per 15 min., poi sono stati aggiunti i mitili l’origano e il prezzemolo e fatti cuocere per 8 minuti dopo l’ebollizione. Risultati Effetto della cottura su molluschi sperimentalmente contaminati con l’Epatite A Piatti Antipasto di mare Cotte gratinate Cozze al sugo Tempo (min) RT- nested PCR Determinazione Qualitativa Metodo Integrato Determinazione Quantitativa (Log TCID50 ml-1 ± SD) Colture cellulari RT-PCR Colture Cellulari 0 + + + 4.62 ± 0.8 3 + + + <1 6 + + + <1 9 + + + <1 0 + + + 4.56 ± 0,8 5 + + + <1 0 + + + 4.60 ± 0.8 8 - N.D. N.D. N.D Temperatura misurata durante la preparazione dell’antipasto di mare Apertura delle valve Tempo (min) Temperatura interna (°C) Temperatura dell’acqua di cottura(°C) 3 62 72 6 72 80 9 75 84 The survival of hepatitis A virus in fresh produce. Croci L., De Medici D., Scalfaro C., Fiore A., Toti L. Int J Food Microbiol. 2002 Feb 25;73(1):29-34. Obiettivo Ø Valutare l’assorbimento dell’HAV sulla superficie di differenti vegetali (lattuga, finocchi, carote) Ø Ø Effetti del lavaggio domestico Persistenza della contaminazione virale Lattuga sperimentalmente contaminata con acqua contenente 5 log TCID50/ml di HAV e conservata a 4°C Finocchi sperimentalmente contaminati con acqua contenente 5 log TCID50/ml di HAV e conservati a 4°C Capacità di assorbimento log TCID50/ml ±DS Non lavati Lavati Lattuga 4,48 ± 0,22 4,38 ± 0,14 Finocchi 4,32 ± 0,18 3,37 ± 0,28 Carote 3,44 ± 0,24 2,51 ± 0,13 Risultati e Conclusioni Ø La lattuga sembra avere la più alta capacità di adsorbimento Ø Il livello di contaminazione del virus nelle carote e nei finocchi decresce rapidamente. Ø Il lavaggio non garantisce l’eliminazione del virus dai vegetali. Misure preventive Ø Smaltire igienicamente i liquami Ø Durante la preparazione degli alimenti curare l’igiene personale Ø Potabilizzare le acque Ø Evitare l'acquisto di frutti di mare non controllati Ø Evitare i frutti di mare crudi Ø Cuocere accuratamente i molluschi ad alte temperature Ø Lavare accuratamente i vegetali da consumarsi crudi Ø Evitare contatti con alimenti infetti ØEvitare il contatto con persone potenzialmente infette Grazie per l’attenzione