Insegnare nella classe plurilingue: sillabo delle competenze in Italiano L2 I TESTI DI STUDIO Di fronte ad un testo ‘difficile’, due sono le strade: -agire sul testo; -agire sul compito. E due sono le modalità d’azione: -semplificare: eliminare (linguistica/contenutistica); elementi di complessità -facilitare: guidare, graduare, scomporre le difficoltà, supportare con immagini…senza eliminare nulla dal testo o dal compito. a) semplificare il testo: (ri) scrivere un testo usando una lingua più semplice; semplificare anche il contenuto (ri)organizzando le informazioni in modo (più) lineare; eliminare dettagli secondari... La semplificazione linguistica estrema sostituire parti verbali con parti figurative. potrebbe b) facilitare il testo (elaborazione, esplicitazione): ri-organizzazione dei contenuti attraverso -le glosse, -l’evidenziazione, -la sottolineatura, -la scansione in sottoparagrafi titolati, -l’aggiunta di materiali iconici a supporto dell’informazione verbale. c) semplificare il compito: fare una richiesta cognitivamente e/o linguisticamente semplice, chiedere di trovare/ricordare una sola o poche informazioni (una data, un nome), evitare concetti astratti e/o impliciti); esprimere la consegna in termini linguisticamente semplici (es. non “Individuate i termini...”, ma “Trovate le parole...”); assegnare un compito di comprensione che richieda manipolazione o completamento e non produzione (ad es. saper tracciare collegamenti, completare mappe...non sintesi, testi scritti o esposizioni orali su un argomento). d) facilitare il compito (guida alla comprensione): NON dare un compito diverso rispetto ai compagni, ma predisporre un percorso facilitante che guidi la comprensione. La facilitazione del compito è applicabile (raccomandabile) sia se si rimanda ad un testo semplificato che al testo autentico; A differenza della facilitazione del testo, che si propone ad uno studente passivo, assimilatore, la facilitazione del compito chiede allo studente di mettere in atto competenze ed acquisizioni fatte proprie. Alcuni tratti linguistici comuni alle microlingue (ML) in generale: Lessico specialistico (preciso, monoreferenziale, denotativo, stabile); nominalizzazioni; forme impersonali e passivizzazioni (esigenza di neutralità emotiva, referenti inanimati); forme verbali non finite (gerundi, participi); lunghezza del periodo; perdita di importanza del verbo spesso ridotto a copula (conseguente complessità del Sintagma Nominale).