.... e dintorni 1 Gli enzimi accelerano le reazioni anche di un milione di volte. Se non ci fossero gli enzimi la maggior parte delle reazioni dei sistemi biologici procederebbe a velocità bassissime. Nel caso in cui le reazioni esoergoniche si attivassero procederebbero in un unico passaggio rendendo difficile usare l'energia liberata. 2 ENZIMI Catalizzatori prodotti da cellule viventi ma capaci di agire indipendentemente da esse come tutti i catalizzatori agiscono anche a piccole concentrazioni al termine della reazione si ritrovano inalterati in quanto partecipano alla reazione senza venirne modificati Catalizzano tutti i processi di degradazione, sintesi, trasformazione e conservazione dell’energia nei viventi Sono PROTEINE spesso associate ad un metallo o a una molecola organica 3 Anche le reazioni di sintesi e di degradazione delle proteine richiedono la presenza di enzimi 4 • Le reazioni chimiche consentono di immagazzinare o di liberare energia • Le reazioni esoergoniche liberano energia e danno origine a prodotti che contengono meno energia potenziale dei loro reagenti. Energia potenziale delle molecole Reagenti Quantità di energia liberata Energia liberata Prodotti 5 • Le reazioni endoergoniche assorbono energia e danno origine a prodotti ricchi in energia potenziale (con un livello di energia chimica superiore a quella delle sostanze di partenza). Energia potenziale delle molecole Prodotti Energia assorbita Quantità di energia assorbita Reagenti 6 ΔE (energia rilasciata o assorbita durante la reazione ) • dipende dal confronto fra livello energetico dei reagenti e dei prodotti • non fornisce informazioni sulla velocità di reazione: ci dice solo se la reazione è esoergonica o endoergonica • Gli enzimi aumentano la velocità ma non influenzano la posizione dell’equilibrio di reazione: la resa di una reazione non aumenta • se una reazione richiede apporto di energia l'enzima non può farla avvenire senza che questa venga fornita 7 Gli enzimi abbassano l’energia di attivazione • Gli enzimi accelerano le reazioni chimiche della cellula abbassando l'energia richiesta per iniziare la reazione • Perchè una reazione chimica inizi, infatti, i reagenti devono assorbire una quantità di energia chiamata energia di attivazione (EA). Enzima Barriera EA Reagenti Contenitore 1 Prodotti Contenitore 2 8 La formazione del complesso enzimasubstrato è la prima tappa nella catalisi enzimatica • Il potere catalitico degli enzimi deriva dalla loro capacità di avvicinare i substrati (= sostanze coinvolte nelle reazioni come reagenti e che si legano all'enzima in modo specifico) • Gli enzimi formano il complesso enzimasubstrato (ES**) quando il substrato si lega a una specifica regione detta sito attivo per questa fase è necessaria energia ma in quantità minore di quando non è presente l'enzima 9 Complesso enzima-substrato enzima substrato Complesso enzimasubstrato Enzima & prodotti 10 Gli enzimi abbassano l’energia di attivazione • I substrati normalmente necessitano di una notevole quantità di energia (picco rosso) per giungere allo stato di transizione, e reagire per formare il prodotto. L'enzima crea un microambiente nel quale i substrati possono raggiungere lo stato di transizione E-S**(picco blu) più basso, riducendo così la quantità d'energia richiesta. Essendo più facile arrivare a uno stato energetico minore la reazione può avere luogo più frequentemente e la velocità di reazione sarà maggiore. Diagramma di una reazione catalitica che mostra l'energia richiesta a vari stadi lungo l'asse del tempo (coordinate di reazione). 11 alcune domande Gli enzimi rendono spontanea o esoergonica una reazione che non lo è? se una reazione è esoergonica ma ha un'elevata energia di attivazione come procede senza enzimi? Gli enzimi aumentano la resa di una reazione che arriva ad un equilibrio? 12 Enzima e Substrato • Termini: – Substrato : il reagente che si lega al sito attivo di un enzima substrato Sito attivo • Sito attivo: la parte di enzima a cui si lega il substrato ed in cui avvengono le reazioni • il sito attivo è altamente specifico per un solo tipo di substrato 13 sito attivo substrati complesso ES** 14 sito attivo • Il sito attivo di un enzima è la regione a cui si lega il substrato • E’ costituito da una tasca o fenditura tridimensionale • Il sito attivo occupa una parte relativamente piccola del volume totale della proteina 15 Modello dell’ adattamento indotto Enzima e substrato si modificano a vicenda. Si ritiene che la struttura del sito attivo non sia rigida ma flessibile, e presenti una conformazione capace di adattarsi alla forma del substrato Come risultato, il substrato non si lega semplicemente ad un sito attivo rigido, ma genera un rimodellamento del sito stesso, che lo porta ad un legame più stabile in modo da portare correttamente a termine la sua attività catalitica. 16 Modello dell’ adattamento indotto L'enzima esochinasi è un buon esempio del modello ad adattamento indotto: quando il glucosio si avvicina al sito attivo l'enzima cambia conformazione, avvolgendosi attorno al substrato 17 MODELLO DI ADATTAMENTO INDOTTO • l'enzima e i substrati si riconoscono in modo specifico • quando interagiscono il sito attivo si adatta modificando la configurazione del sito attivo • la reazione viene catalizzata e si forma il prodotto 18 Gli enzimi sono altamente specifici sia nei riguardi della reazione catalizzata sia nei riguardi dei substrati 19 • Esempio di reazione catalizzata da un enzima 1 Enzima disponibile con il sito attivo vuoto Sito attivo Glucosio Enzima (saccarasi) Substrato (saccarosio) Il substrato 2 si lega all’enzima che subisce un adattamento indotto Fruttosio H2O 4 I prodotti vengono liberati 3 Il substrato si scinde nei prodotti 20 l'ambiente cellulare modifica l'attività dell'enzima •cofattori •concentrazione dell'enzima e del substrato •temperatura •pH •presenza di inibitori 21 L’attività catalitica di molti enzimi dipende dalla presenza di piccole molecole, chiamate cofattori. 22 • • Gli Enzimi possono richiedere cofattori per funzionare. I cofattori sono di due tipi: ioni metallici (Fe, Mg, Mn, Zn, Mo etc.) molecole organiche (= coenzimi) La proteina enzimatica senza il suo cofattore chiamata apoenzima, mentre la sua forma completa e cataliticamente attiva detta oloenzima. 23 ESEMPI DI COENZIMI - ATP ⇒ coenzima + comune, partecipa in tutte le reazioni che prevedono scambio di energia. Durante la reazione si verifica in contemporanea ATP<=>ADP+Pi - NAD+ e NADP+ ⇒ coenzimi associati a enzimi deidrogenasi che catalizzano il trasferimento di Htrasformandosi in NADH e NADPH [partecipano alla reazione, vengono modificati dalla reazione] - Altri coenzimi sono: Biotina, Acido Lipoico, vitamine A, D, E e K. 24 definire: • • • • • • • cofattore coenzima oloenzima apoenzima sito attivo substrato energia di attivazione 25 EFFETTO DELLA CONCENTRAZIONE DELL'ENZIMA [E] 26 completa • la velocità di una reazione catalizzata da un enzima è ............................................................... proporzionale alla .............................................................. dell'enzima 27 Grafico di Michaelis-Menten descrive come aumenta la velocità di reazione all'aumentare della concentrazione di substrato 28 EFFETTO DELLA CONCENTRAZIONE DEL SUBSTRATO [S] 29 domande: • quando tutte le molecole di enzima sono saturate con il substrato, aumentare la concentrazione del substrato può aumentare ancora la velocità di rezione? • da quali caratteristiche della curva del grafico ricavi informazioni per rispondere? 30 CATALISI ⇓ dipende dalla conformazione di una tasca detta SITO ATTIVO. E’ fondamentale la conformazione nativa della proteina per la sua funzione catalitica. DENATURAZIONE ⇒ MODIFICA STRUTTURA NATIVA ⇒ DISATTIVAZIONE DELL’ENZIMA 31 Temperatura E2 E3 E1 32 RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE • per quale motivo la temperatura può condizionare l'attività degli enzimi? • gli enzimi E1,E2,E3 hanno la stessa temperatura ottimale? • secondo te svolgono la loro catalisi abituale alle stesse temperature? • quale di questi enzimi potrebbe appartenere a batteri che vivono in vicinanza di sorgenti termali calde? 33 stomaco pH intestino tenue pepsina Chimotripsina Gli enzimi lavorano meglio a pH fisiologico. In genere valori estremi di pH denaturano la proteina. GLI ENZIMI SONO BEN ADATTATI AL pH DEGLI AMBIENTI NEI QUALI LAVORANO: La pepsina (stomaco) e la chimotripsina (intestino tenue) hanno differenti 34 valori di pH ottimale. domanda: • perchè il pH può condizionare l'attività degli enzimi? • se io assumo alimenti o bevande che aumentano il pH dello stomaco, la digestione degli alimenti proteici ne viene condizionata? • se negli alimenti di cui mi nutro sono presenti enzimi è probabile che vengano inattivati nello stomaco? perchè? 35 INIBIZIONE ENZIMATICA gli enzimi possono essere inibiti da Inibitori (I) =sostanze che diminuiscono le velocità di reazione L’inibitore possono legarsi all’enzima mediante legami DEBOLI o legami COVALENTI che risultano rispettivamente Irreversibili Reversibili Inibitori enzimatici (sono piccole molecole o ioni) 36 a cosa serve l'inibizione? • nelle cellule e negli organismi l'inibizione serve a regolare la velocità delle reazioni catalizzate dagli enzimi a seconda delle necessità • l'inibitore può essere il prodotto della reazione stessa • alcuni enzimi vengono prodotti in forma inattiva come gli enzimi digestivi per evitare che danneggino i tessuti 37 IL PRINCIPIO DELL'INIBIZIONE E' USATO ANCHE A NOSTRO VANTAGGIO Alcuni INIBITORI reversibili sono farmaci molto utili. La sulfanilammide è un ANTIBIOTICO che inibisce l'enzima che catalizza la sintesi di acido folico, fondamentale per i batteri. I FARMACI chiamati statine inibiscono la sintesi del colesterolo agendo su un enzima che serve per la sua sintesi 38 Alcuni inibitori irreversibili sono farmaci importanti. La penicillina agisce modificando covalentemente un enzima coinvolto nella sintesi della parete batterica che viene bloccata facendo morire i batteri L’aspirina agisce modificando covalentemente l’enzima cicloossigenasi riducendo la sintesi dei segnali infiammatori e 39 il dolore INIBIZIONE E METALLI PESANTI* i metalli pesanti si legano covalentemente agli enzimi inibendoli risultando tossici metalli pesanti maggiormente presenti nell'ambiente sono : il piombo, il mercurio, il cadmio,il cromo Piombo - Frutta, verdura, carni, cereali, vino, sigarette ne contengono. Causa danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficolta' di apprendimento, distruzione del sistema nervoso Mercurio - Distruzione del sistema nervoso, danni al cervello. Cadmio - Diarrea, dolori di stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari, disordini psicologici con numero atomico superiore di quello del ferro (55) e con una densita' molto elevata] [*sono definiti metalli pesanti quelli 40 specificità substrati complementarietà strutturale: SITO ATTIVO/SUBSTRATO riconoscimento e ADATTAMENTO INDOTTO reazione 41 GLI ENZIMI REGOLATORI: regolano attività di altri enzimi MODULANO l’attività VARIANO LE MOLECOLE regolazione sono come direttori d'orchestra che regolano le reazioni stimolandone alcune o bloccandone altre 42