LA STRUTTURA DELL’ATOMO Tutti i corpi, solidi, liquidi o gassosi, sono composti da particelle molto piccole chiamate atomi. Questa parola deriva dal greco atmos (che significa indivisibile). L’atomo è la più piccola porzione di materia che può costituire un elemento. L’acqua, la cui formula chimica è H2O , è un composto la cui molecola è costituita da due atomi di idrogeno H e da un atomo di ossigeno O. Contrariamente a quanto pensavano gli antichi filosofi greci, anche l’atomo può essere suddiviso. L’atomo di idrogeno è quello che possiede la struttura atomica più semplice. Ciascun atomo può essere paragonato ad un sistema solare costituito da un nucleo centrale attorno al quale ruotano, su orbite differenti, gli elettroni. Gli elettroni gravitano attorno al nucleo così come i pianeti attorno al sole, ma a differenza di questi ruotano a velocità elevatissima variando continuamente il piano della loro orbita. Ciascuno di questi strati, contraddistinto da una lettera dell’alfabeto, può contenere un ben preciso numero di elettroni come di seguito riportato: Strato (dal più interno al più esterno) K L M N O P Q Numero massimo di elettroni contenuti in ciascuno strato 2 8 18 32 50 72 98 Il nucleo dell’atomo è composto da particelle cariche positivamente (i protoni), e da particelle senza carica (i neutroni). Il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo è detto numero atomico dell’atomo e si indica con la lettera Z. In condizioni di equilibrio l’atomo risulta elettricamente neutro poiché si compone dello stesso numero di elettroni e di protoni. Nel caso di atomi che presentano, nell’ultimo strato, pochi elettroni, questi prendono il nome di elettroni di conduzione perché possono liberarsi con una certa facilità dalle forze che li tengono legati a quell’atomo e spostarsi nell’orbita di un altro, partecipando quindi alla conduzione delle cariche. Prof. Nuccio Salvatore - Mascellino L. Pagina 1 05/03/2009 Il più recente modello atomico proposto dai fisici vuole che i protoni ed i neutroni siano costituiti da QUARK che, insieme ai muoni, neutrini, gluoni, fotoni, gravitoni ed altri, danno origine ai fermioni. Se l’atomo perde o acquista un elettrone diventa uno ione. Lo ione è detto positivo se ha perduto uno o più elettroni, mentre è detto negativo se ha acquistato uno o più elettroni. Il peso atomico di un elemento è dato dalla somma del numero dei protoni e del numero dei neutroni. Così ad esempio il simbolo C126 indica l’elemento Carbonio con numero atomico 6 (numero di protoni = numero di elettroni) e peso atomico 12 (6 protoni + 6 neutroni). Così ad esempio U23592 indica l’elemento Uranio con 92 protoni (numero atomico) e peso atomico 235 (92 protoni + 143 neutroni). MATERIALI CONDUTTORI Si chiamano CONDUTTORI quei materiali che presentano un grande numero di elettroni vaganti in tutte le direzioni e che passano da un atomo all’altro. Questi elettroni, se sottoposti ad una particolare forza esterna, si mettono facilmente in moto ordinato lungo il conduttore. I materiali conduttori più utilizzati in elettrotecnica sono: il rame, l’alluminio, l’oro, l’argento, il ferro, il mercurio. MATERIALI SEMICONDUTTORI Si chiamano SEMICONDUTTORI quei materiali che presentano soltanto alcuni elettroni liberi e, quindi, non sono né buoni conduttori né buoni isolanti. I materiali semiconduttori più utilizzati in elettrotecnica e in elettronica sono: il silicio, il germanio, l’arseniuro di gallio. MATERIALI ISOLANTI Si chiamano ISOLANTI quei materiali nei quali gli elettroni non possono passare da un atomo all’altro. Essi non hanno praticamente gli elettroni di conduzione. I materiali isolanti più utilizzati in elettrotecnica sono: il vetro, la porcellana, l’aria secca, la carta, la gomma, la mica e alcuni materiali sintetici come il PVC. Prof. Nuccio Salvatore - Mascellino L. Pagina 2 05/03/2009