COS`E `UNO SPETTACOLO IN CASA? “La Bussola dell`Attore

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COS’E ‘UNO SPETTACOLO IN CASA?
“La Bussola dell’Attore” nasce gemellata ad una realtà molto importante del meridione che porta il nome
illustre di” Fabbrica Wojtyla”a Caserta. Il nostro direttore Francesco Gusmitta, infatti è l’unico lettore
ufficiale al mondo, che ha il permesso di leggere i magnifici versi dell’”Arpista” di Karol Wojtyla – uomo.
Il nostro teatro prende spunto dal passato ….periodo in cui….la gente si riuniva nei salotti per ascoltare
dal vivo la riflessione dovuta all’arte. . In questo modo oltre a riunirsi con gli amici ed, allo stesso
tempo, conoscere gli artisti e il loro lavoro nella società, si faceva un’altra cosa molto importante …si
pensava……. Tutto questo avveniva prima dell’avvento dell’era tecnologica , nessuno aveva il lusso di
ascoltare CD, impianti stereo, o la TV….avere un’ artista dal vivo erano l’unica vera possibilità…di avere
un… contatto…. …intimo…con l’arte una cosa rara ….. che si ricordava nel tempo..il famoso attimo …..che
durerà un’eternità.
Oggi, la maggior parte di noi è abituata a concerti e spettacoli in cui l’artista non è accessibile …mentre
con la possibilità della realizzazione di uno spettacolo in casa in un ambiente raccolto si fornisce un
occasione interessantissima dal contrasto bellissimo…… proporre il teatro in casa diventa un evento unico
dove il pubblico è vicino al punto tale da poter vedere i dettagli della performance dell’artista – le
sfumature di una espressione del volto – sentirne il respiro ….. prima ancora …. dell’emissione di un suono
attraverso le corde vocali…il famoso silenzio che pesa….che ….parla.In questo modo non solo per l’ospite
sarà possibile gustarsi al meglio uno spettacolo, ma ci sarà l’opportunità d’incontrare e chiacchierare con
l’artista.
Il teatro che portiamo di casa in casa prende spunto ………dal teatro rapsodico….di Karol Wojtyla …lui
all’epoca si ribellava al nazismo prendendo spunto dai raspodi dell’antica grecia……Noi…..ci ribelliamo
ad una dittatura mediatica…fautrice della passività..non voluta ne ricercata ……dai governi……. in quanto
assenti…….di una vera politica sociale.
qui di seguito citiamo l’articolo di Maria Mezzina … Wojtyla, l’uomo.
IL TEATRO RAPSODICO
Il teatro della “parola viva, il teatro delle “catacombe”, l’esperienza di questa forma di espressione,
unica nel suo genere è ancora quasi sconosciuta in Italia.
Una casa privata, cinque attori e venti spettatori, una candela e qualche brano di Chopin al pianoforte,
questi sono gli inizi del teatro rapsodico di Cracovia. Era nato nel 1941 in pieno regime nazista, ad opera
di Mieczyslaw Kotlarczyk, insegnante di lingua polacca, il teatro della “parola viva”. Un anno prima aveva
preso avvio il teatro clandestino di Tadeusz Kudlinski di cui quello di Kotlarczyk è erede.
Per Karol il teatro rapsodico è molto di più di una passione: è un modo di vivere ed è una ricerca. Un
pensare ad alta voce e una ricerca del senso dei tragici avvenimenti del tempo, un parlare con sé e con gli
altri, e con l’Altro. “Nel teatro rapsodico l’attore finisce con l’essere non tanto il testimone del problema
ma una specie di problema egli stesso, una volta accettato di calcare quell’insolita scena”, scrive Wojtyla
in una delle sue lettere all’amico Kotlarczyk. L’amicizia fra i due, nata sui banchi di scuola, al liceo
(Kotlarczyk è stato insegnante di letteratura polacca del giovane Karol), con il teatro rapsodico diventa
legame tenace. Uniscono i due la passione comune per il teatro ma soprattutto il desiderio di mantenere
viva la dignità del popolo polacco mortificata e oppressa dal regime nazista, e la ricerca del senso ultimo
delle cose e della vita e, in questo, la ricerca di Dio.
Nel ’41, per proteggerla dai nazisti, Karol Wojtyla accoglie in casa la famiglia di Kotlarczyk. Il teatro
continua a vivere nelle case degli amici. Nel ’43 c’è la prima (clandestina) del “Samuel Zborowski” di
Juliusz Slowacki e Wojtyla interpreta la parte del protagonista. Sarà la sua ultima comparsa sulle scene
teatrali: aveva deciso per la via del sacerdozio, e a nulla serviranno le argomentazioni di Kudlinski, che
per una notte intera cercherà di convincere l’amico a non lasciare il teatro per la sua vocazione.
Dopo la guerra, il teatro delle catacombe, come veniva chiamato, esce finalmente allo scoperto (salvo poi
ritornarvi dal 1953-1957, in pieno regime comunista). Di esso si occupa e scrive ancora Wojtyla, divenuto
intanto sacerdote e poi vescovo di Cracovia. Lo fa sulle pagine del “Settimanale universale di Cracovia”,
una delle poche voci libere nel nuovo regime stalinista, dal 1959 al 1961 con lo pseudonimo di Andrzej
Jawien. Il teatro trasmette valori in contrasto con la dottrina del regime al potere ed è seguito con
entusiasmo da molti giovani. Il maestro rimane affascinato dall’opera di Dante e dal lavoro fatto in Italia
per portarlo sul palcoscenico da attori quali Albertazzi, Foà e Carraro e decide di inserire il poeta italiano
nel repertorio del teatro rapsodico. L’amico Karol gli scrive: “La tua Divina Commedia va ascoltata e
riascoltata più volte per capire il senso profondo di Dante Alighieri al di là delle sue parole”.
Ascoltare e riascoltare per capire il senso profondo delle parole. È il modo di porsi di Wojtyla, il giovane,
il sacerdote, il papa, di fronte a se stesso e agli altri, per arrivare a Dio. Un Dio profondamente incarnato
nella storia e nel dolore degli uomini al quale, come Giobbe, il giovane, il poeta e l’uomo continua a porre
domande.
Nella primavera del 1967 il vescovo Wojtyla celebra una messa in occasione dei 25 anni della nascita del
teatro rapsodico. Il regime usa la messa come occasione per sospendere le attività del teatro. Il 9 giugno
1967 Karol scrive all’amico e registra con lui la fine del “loro” teatro. Pochi giorni dopo Paolo VI lo nomina
cardinale. Un anno dopo “scoppia” il ’68, poi nel ’69 fiorisce e muore la primavera di Praga; nell’87
Wojtyla è papa; nell’89 cade il muro di Berlino.
Oggi, ad oltre sessant’anni dagli inizi del teatro della “parola viva”, la voce di Karol si alza ancora potente
nella sua debolezza, davanti a un pubblico di milioni di persone, come ai giorni della sua giovinezza,
davanti a quelle 20 persone nella stanza con le candela accesa e la musica di Chopin. E la speranza è che
un altro muro crolli su se stesso, incruento.
Questo articolo è apparso su Politica Domani n.30 – Novembre 2003. La ristampa è un omaggio al Papa
Opere teatrali di Karol Wojtyla
“Giobbe” e “Geremia”, pubblicati in “Poesie e drammi” (1980)
- “Fratello di nostro Dio”, scritto nel ’49, pubblicato nel ’79 e messo in scena nell’80
- “La bottega dell’orefice”, scritto nel ’60 e rappresentato nel ’79.
Il teatro rapsodico e Karol Wojtyla
Karol Wojtyla, “Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio” (1996).
COME POSSO FARE UN CONCERTO CASA?
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E ‘COSTOSO FARE UN EVENTO DELLA BUSSOLA DELL’ATTORE IN CASA?
No. Spesso, senza alcun costo personale, il padrone di casa che organizza il teatro in casa non fa altro che
presentare ad amici, parenti, vicini e colleghi, il lavoro di un artista professionista. Il padrone di casa ha
il compito di selezionare personalmente gli ospiti per questo unico e raro evento di società. Il compenso
da dare al professionista è spesso basato sul numero delle persone presenti.
La media degli spettatori per uno spettacolo di lettura teatrale è di10-60 o più persone. Si deve invitare il
numero di persone giusto a seconda dell’evento che vuoi creare. Il costo dei biglietti di solito varia dai €
5 – € 15, (o fino a € 60) ogni invitato paga un biglietto. Una scelta alternativa può essere anche quella di
avere un piccolo vaso o “bussolotto”discretamente collocato come un contenitore di “contributi” per
l’artista; così i tuoi ospiti potranno ringraziare la bravura e la dedizione dell’artista donando un
rimborso spese in modo tangibile .
COME POSSO PAGARE UN EVENTO DELLA BUSSOLA?
Ci sono 2 modi:
il primo facendo diventando voi stessi mediatori di una colletta tra i vostri ospiti spiegando che tutti i
proventi della vendita dei biglietti vanno all’artista sottolineando che questo è un sistema per sostenere
direttamente un artista, assicurandovi una serata indimenticabile a un prezzo ragionevole.
Ospitando una mise en espace privata a casa vostra, diventate semplicemente fornirnitori della location
teatrale. Il secondo modo, è quello di offrire direttamente una serata per un vostro momento importante
della vita…dal compleanno….al vostro anniversario da quello del matrimonio a quello in cui avete deciso di
entrare in politica.
LA MIA CASA SARA’ GRANDE ABBASTANZA?
La maggior parte delle persone sono sorprese di quante persone possono essere comodamente sedute in
un salotto. Mettendo le sedie stipate come al cinema o a teatro e spostando qualche mobile e sedia qua e
là dalla cucina alla sala da pranzo, potreste rimanere sorpresi di quante persone potrebbero essere
comodamente sedute nel salotto di casa vostra. Spesso si possono prendere in prestito sedie impilabili da
una chiesa o da una scuola, sedie in uso del patio, oppure potete anche chiedere agli amici e vicini di
casa di portarsi appresso una sedia o due. Se la vostra casa è veramente troppo piccola,prendete in
considerazione il fatto di organizzare l’evento della Bussola in collaborazione con un amico che ha una
casa più grande, o magari in uno stesso spazio di un bar, oppure del vostro condominio o complesso di
appartamenti o club o anche nella sala riunioni del vostro ufficio. Nella stagione estiva, si potrebbe anche
creare l’evento della Bussola all’aperto in un cortile o su un ponte. (Assicurandovi di organizzare un sito
alternativo in caso di pioggia.)
CHI INVITARE?
Invito tutti coloro che vorrebbero vivere un’esperienza unica nel suo genere : amici, parenti, vicini,
colleghi di lavoro.
QUANTO DURA UN EVENTO DELLA BUSSOLA IN CASA?
Due tempi di 45 minuti, oppure uno di 45 minuti, ed uno di 30 minuti, con un intervallo di 20 minuti come
di regola. Questo formato può essere personalizzato per ogni singola situazione.
COME DEVO FARE GLI INVITI ?
Il passaparola per un ‘evento della Bussola dell’Attore è sempre il modo migliore, però posso sempre
aiutarmi anche così:
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fare dei volantini di piccole dimensioni che è possibile fotocopiare e distribuire ai miei invitati,
dandone qualchuno agli amici da far circolare a scuola, durante riunioni, in ufficio, ecc inviare la notizia dell’evento Bussola agli amici tramite la vostra lista e-mail (niente di più bello
che avere famiglia e amici per un evento teatrale intimo e personale con un grande artista).
Oppure potete fare l’invito di persona .
Se per voi è la prima volta che vi trovate in una situazione simile ovvero paladini dell’Arte siete
pregati di contattarmi per idee e suggerimenti. Sarà divertente per tutti
LA RISTORAZIONE
La tradizione vuole associare all’ora del tea questo momento dunque corre d’obbligo pensare che oltre al
classico tea potremo associarne di altre che con le torte ed i pasticcini saranno perfette comunque
sappiate che poi starà tutto a voi ed alla vostra creatività! Molti padroni di casa forniscono una sorta di
zona di mini-bar mentre altri chiedono ai loro ospiti di portare un piatto o un dessert. Una cosa
importantissima per queste occasioni e quella di assicurarvi che l’area di ristoro non interferisca con le
prestazioni dell’artista dunque:
mai ai suoi piedi o di fronte , ecc –
di norma il rinfresco e la socializzazione avvengono prima dello spettacolo e durante l’intervallo, ci
possono essere dei casi in cui qualcuno possa aver bisogno di un bicchiere d’acqua o di qualcosa d’altro
durante la piece,per cui bisogna pianificare il tutto in modo che anche l’andare eventualmente in bagno –
non tolga nulla alla performance. Ricordate che questo è uno spettacolo dal vivo e non un cd da ascoltare
come sottofondo.
LUCI&SUONI COME DEVO FARLI?
Lo spettacolo della Bussola in casa non dovrebbe avere grandi problemi di audio, nel qual caso si
presentassero allora porteremo il nostro impianto.Per quanto riguarda invece l’illuminazione cosa spesso
trascurata sarà invece bene studiarla assieme in modo da dare quel giusto sapore all’atmosfera. Per farlo
non sarà difficile …basteranno alcuni semplici accorgimenti come per esempio….posizionare - alcune luci
con dei filtri colorati, o,delle semplici candele. Avremo bisogno anche di un piccolo tavolo per mettere
in mostra CD , libri e materiale informativo. Ed ora vi auguriamo un buon divertimento!
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