Oscillazioni • Si produce un’oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile • Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico, ovvero che si ripete con regolarità nel tempo • Le oscillazioni costituiscono una parte importante del mondo in cui viviamo. Un esempio famoso e vistoso: oscillazioni indotte dal vento su di un ponte sul fiume Tacoma, 7 novembre 1940 Moto periodico Qualunque movimento che si ripeta ad intervalli regolari è definito come moto periodico. Il moto periodico è caratterizzato da • Frequenza f = numero di oscillazioni compiute in un secondo. Si misura in Hertz: 1 Hz =1 s−1 • Periodo T = tempo impiegato per compiere un’oscillazione completa; T = 1/f . Moto armonico semplice Se tendiamo o comprimiamo una molla con una massa a un estremo e poi la lasciamo andare, la massa oscillerà avanti e indietro (trascuriamo gli attriti). Questa oscillazione è chiamata Moto Armonico (Semplice). Ad ogni istante: F~ = m~a ma F = −kx da cui d2 x ma = m 2 = −kx dt ovvero d2x(t) k 2 = − x(t) = −ω x(t) 2 dt m r k k 2 , ovvero ω = (frequenza angolare). dove si è introdotto ω = m m Dinamica del moto armonico La soluzione più generale dell’equazione del d2x(t) 2 moto armonico, = −ω x(t), è 2 dt x(t) = A cos(ωt + φ) da cui dx(t) = −Aω sin(ωt + φ), v(t) = dt d2x(t) 2 2 a(t) = = −Aω cos(ωt + φ) = −ω x(t) 2 dt Periodo dell’oscillazione: T = 2π/ω Frequenza dell’oscillazione: f = ω/2π. Ampiezza massima dell’oscillazione: |xmax| = A. Velocità massima: |vmax| = ωA. Accelerazione massima: |amax| = ω 2A = ω 2|xmax|. La fase φ e l’ampiezza A sono determinate dalle condizioni iniziali. Da notare che ω non dipende dall’ampiezza delle oscillazioni! Moto armonico e moto circolare uniforme La proiezione su di un asse del moto circolare uniforme su di una circonferenza di raggio A a velocità angolare ω descrive un moto armonico Il moto circolare uniforme su di un piano può essere descritto dal vettore ~r(t): ~r(t) = (x(t), y(t)) = (A cos(ωt + φ), A sin(ωt + φ)) E’ immediato verificare uniforme: p che valgono tutte le proprietà del moto circolare θ(t) = ωt + φ, r = x2(t) + y 2(t) = A, v = ωr (tangenziale), a = ω 2r (centripeta). Esempio: molla orizzontale Una massa m = 2 kg attaccata a una molla oscilla con ampiezza A = 10 cm. A t = 0 la velocità è massima, e vale v = +2 m/s. Quanto valgono ω e la costante della molla k ? Qual è la legge del moto? 2m/s vmax = = 20s−1. vmax = ωA =⇒ ω = A 10cm r k ω= =⇒ k = m · ω 2 = 2kg(20s−1)2 = 800N/m m x(t) = A cos(ωt + φ), v(t) = −Aω sin(ωt + φ) π Dato che v(0) = −Aω sin φ = −vmax sin φ, deve valere sin φ = −1, ovvero φ = − : 2 π x(t) = A cos(ωt − ) =⇒ x(t) = A sin(ωt) 2 Notare che servono due condizioni per determinare le due costanti A e φ: per esempio, ampiezza, velocità a t = 0; o posizione e velocità a t = 0. Esempio: molla verticale All’equilibrio, la molla si allunga di una lunghezza y0 data dalla condizione mg = ky0, ovvero y0 = mg/k. Se y è misurato a partire dalla posizione di equilibrio, F = −ky come nel caso della molla orizzontale: d2 y F = ma = −ky =⇒ 2 = −ω 2y dt p con ω = k/m. Come nel caso della molla orizzontale, la soluzione è y(t) = A cos(ωt + φ) dove A è l’ampiezza, ω la frequenza angolare (indipendente dall’ampiezza!), φ una fase. L’oscillazione avviene intorno al punto di equilibrio (dove la forza risultante è nulla). v(t) = −Aω sin(ωt + φ), a(t) = −ω 2 sin(ωt + φ) Condizioni iniziali L’ampiezza A e la fase φ di un moto armonico sono determinate dalle condizioni iniziali. Per esempio: • x(t = 0) = x0, v(t = 0) = 0 da v(0) = −ωA sin φ = 0 si ottiene φ = 0 da x(0) = A cos φ = x0 si ottiene A = x0: x(t) = x0 cos ωt • x(t = 0) = 0, v(t = 0) = v0 da x(0) = A cos φ = 0 si ottiene φ = −π/2 da v(0) = −ωA sin φ = v0 si ottiene A = v0/ω, da cui infine: x(t) = v0 sin ωt ω (si è usato cos(θ − π/2) = sin θ) Energia nel moto armonico 1 1 Energia potenziale nel moto armonico: U = kx2. Cinetica: K = mv 2. 2 2 1 2 Se x(t) = A cos(ωt + φ), U (t) = kA cos2(ωt + φ), K(t) = 21 mω 2A2 sin2(ωt + φ) 2 L’energia meccanica E = K + U non dipende dal tempo (è conservata!): 1 2 1 1 2 2 2 2 2 E = kA cos (ωt + φ) + mω A sin (ωt + φ) = kA 2 2 2 Notare che l’energia meccanica dipende dal quadrato dell’ampiezza di oscillazione. Moto approssimativamente armonico L’energia potenziale del moto armonico è una funzione quadratica delle coordinate. Esistono in natura moltissimi casi di moto ”quasi” armonico, dovuto ad un’energia potenziale ”approssimativamente” armonica. Esempio: energia potenziale fra due atomi in una molecola, come H2. Attorno alla posizione di equilibrio x0, vale lo sviluppo in serie di Taylor: 2 dU 1 2 d U U (x) ' U (x0)+(x−x0) + (x−x ) +... 0 2 dx x0 2 dx x0 ma in x = x0 vale dU dx = 0 (equilibrio!); ponendo x0 = x − x0, U 0 = U − U (x0): 1 U 0(x0) ' U0 + k 0x02, 2 2 d U 0 k = dx2 x0 Dato che F = −dU (x)/dx, un potenziale quadratico produce forze lineari in x. Il pendolo semplice Il pendolo semplice è un altro esempio notevole di moto approssimativamente armonico. Soluzione con le forze (lungo l’arco): F = ma = mLα = −mg sin θ Con i momenti (rispetto al punto di oscillazione): τ = Iα = −mgL sin θ Dato che I = mL2 si ottiene la stessa equazione. mgL Per piccole oscillazioni: sin θ ' θ, da cui α = − θ ovvero: I r r mgL g α = −ω 2θ , dove ω = = . Il pendolo oscilla quindi con periodo I L 2π T = , indipendente dall’ ampiezza delle oscillazioni, nel limite di piccole oscillazioni. ω Il pendolo semplice II Soluzione con la conservazione dell’energia: 1 2 E = K + U = mv + mgL(1 − cos θ) 2 (assumendo U = 0 nel punto più basso) da cui 1 dθ E= m L 2 dt 2 + mgL(1 − cos θ) ⇒ dE =0 dt 2 θ dθ d2 θ g mL + mgL sin θ = 0 ⇒ 2 + sin θ = 0 dt dt2 dt dt L 2 dθ d Ricordando che α = d2θ/dt2 e assumendo la validità dell’approssimazione sin θ ' θ, si riottiene l’equazione del moto armonico come in precedenza. Soluzione generale: θ(t) = A cos(ωt + θ0). dθ dθ Attenzione! = −ωA sin(ωt + θ0) 6= ω! ω è una costante, no (oscilla)! dt dt Il pendolo fisico (o reale) Solido ruotare di forma attorno a arbitraria, un asse di fisso massa M , diverso dal appeso e suo centro libero di di massa. Scriviamo l’equazione del moto rotatorio. Assumiamo I =momento d’inerzia per rotazioni attorno ad O. Iα = τ = −M gd sin θ dove d è la distanza fra O e il centro di massa (ricordare che il momento della forza peso è lo stesso che se tutta la massa fosse concentrata nel centro di massa) Notare che questa è l’equazione del moto di un pendolo di lunghezza d già trovata in precedenza. Per piccole oscillazioni: r M gd 2 Iα ' −M gdθ ⇒ α = −ω θ, ω= I q I Di nuovo, siamo in presenza di oscillazioni armoniche di periodo T = 2π ω = 2π M gd Quiz • In quale caso la frequenza di oscillazione è maggiore? Oscillazione smorzate Consideriamo di nuovo una molla in presenza di forze di attrito o di resistenza. Per esempio, una molla che oscilla in un liquido viscoso, con forza di resistenza propozionale alla velocità: ma = −ky − bv ⇒ d2 y dy m 2 = −ky − b dt dt Questa è un’equazione differenziale non del tutto banale Nel caso in cui la forza di resistenza è piccola rispetto alla forza armonica, ovvero se b è piccolo, la soluzione ha la forma: b t − 2m y(t) = Ae dove ω vale r ω= cos(ωt + φ) k b2 − m 4m2 Oscillazione forzate Consideriamo ora una molla in presenza di forze di attrito o di resistenza e di una forza esterna oscillante. Assumiamo che la forza esterna abbia la forma F (t) = f0 cos ω0t. L’equazione del moto diventa ma = −ky − bv + f0 cos ω0t ⇒ d2 y dy m 2 = −ky − b + f0 cos ω0t. dt dt La soluzione di questa equazione è un po’ complessa. In generale possiamo dire che: Il moto è oscillatorio con frequenza angolare ω0 e con ampiezza che cresce se ω0 si avvicina a ω. Se lo smorzamento b è piccolo, l’ampiezza di oscillazione diventa molto grande per ω0 ' ω, ovvero quando la frequenza di oscillazione della forza esterna è prossima ad una freqeunza di vibrazione interna. Questo fenomeno si chiama risonanza ed è caratterizzato da un forte trasferimento di energia al sistema oscillante. Le immagini all’inizio di queste trasparenze mostrano di cosa sono capaci le risonanze!