IRC: QUALI ANTIBIOTICI O TUTTI GLI ANTIBIOTICI ,MA SOPRATTUTTO CON PRUDENZA? I ™ Dott. Maurizio Gherzi – S.C. Nefrologia e Dialisi – Ospedale di Ceva ™ ™ ™ ™ ™ PERCHE’ SI SVILUPPA NEFROTOSSICITA’? (1) Il flusso di sangue a livello renale è pari a circa il 25% della gittata cardiaca e questo giustifica l’elevata esposizione del rene al farmaco. Molte cellule renali lavorano in un ambiente relativamente ipossico a causa dell’elevato metabolismo richiesto per trasportare i vari soluti. In aggiunta, la biotrasformazione di alcuni antibiotici a livello renale e la produzione di radicali dell’ossigeno determinano stress ossidativo che, a sua volta, porta a danno renale. Inoltre la midollare è esposta a concentrazioni molto elevate di farmaci a causa del potere di concentrazione che possiede il rene; elevate concentrazioni di antibiotici portano a danno per tossicità diretta. ™ PERCHE’ SI SVILUPPA NEFROTOSSICITA’? (2) L’esposizione ad alte dosi o a prolungate terapie potenzia gli effetti tossici renali di un antibiotico potenzialmente nefrotossico. Antibiotici insolubili a determinati pH tendono a cristallizzare nei tubuli renali e possono determinare insufficienza renale acuta. La carica positiva di un determinato farmaco può aumentare il rischio di tossicità verosimilmente perché si lega alle cariche negative dei fosfolipidi di membrana; si comportano in questo modo gli aminoglicosidi che risultano più tossici più sono caricati positivamente (la neomicina risulta più tossica dell’amikacina proprio per questo motivo) . Infine, l’impiego combinato di più farmaci aumenta la nefrotossicità. ™ QUALI TEMERE DI PIU’? AMINOGLICOSIDI: tossicità diretta sulle cellule tubulari (20% dei casi), si risolve dopo sospensione GLICOPEPTIDI: meccanismo non chiaro, forse dipende da attivazione del complemento + produzione radicali liberi (2-5% dei casi), si risolve dopo sospensione in piu del 70% dei casi ™ Come si manifesta la tossicità renale? • Poiché il danno è tubulointerstiziale, il sintomo più frequente è la POLIURIA • OLIGURIA e ANURIA si manifestano solo quando il danno è grave e non reversibile in tempi brevi • In caso di poliuria (diuresi >2 litri /die senza altro motivo), fare esami di laboratorio “urgenti” per valutare l’entità del problema e adeguare la dose dell’antibiotico e degli altri farmaci ™ Antibiotici (filtrati dal glomerulo) che nell’ IRC sono poco efficaci nel trattare le infezioni urinarie, perché se il rene funziona poco non raggiungono . concentrazioni sufficienti nell’urina Nitrofurantoina • Controindicazioni: Anuria, oliguria e altri gravi disturbi della funzionalità renale. • È controindicata nella gravidanza a termine • Il prodotto non raggiunge concentrazioni urinarie efficaci nei soggetti con clearance della creatinina inferiori a 40 ml/minuto. • Con FG < 60: EVITARE perché può causare anemia emolitica, neuropatie periferiche, fibrosi polmonare Fosfomicina spesso non funziona ma non è tossico ™ Antibiotici da ridurre, tossici Chinolonici: possono dare diversi effetti tossici fra cui epato e nefrotossicità; cristalluria. • Ciprofloxacina: con FG < 30 max 500 mg al dì • Levofloxacina: con FG < 30: dose di carico di 500 mg, poi 250 mg al dì ™ ARITMIE Alcuni Antibiotici possono scatenare aritmie anche fatali a seconda dell’effetto che hanno sul flusso in uscita di K dalla cellule miocardiche durante la fase 3 della ripolarizzazione cardiaca. Il rischio aumenta quando sono associati a farmaci che bloccano gli enzimi del citocromo P450 (come il CYP3A) come il fluconazolo o la ciclosporina, riducendone quindi il metabolismo ™ ARITMIE (2) Un interessante studio è stato condotto da Corrao et al. riguardo l’associazione tra antibiotici e aritmie, mediante l’analisi dei dati di prescrizione di antibiotici e antiaritmici, tra il luglio del 1997 e dicembre del 1999, nella provincia di Varese. E’ risultata evidente una correlazione tra l’uso di particolari antibiotici macrolidi e chinolonici (eritromicina, eritromicina, ciprofloxacina,, claritromicina e levofloxacina ciprofloxacina levofloxacina) e l’insorgenza di aritmie che hanno richiesto la prescrizione di un antiaritmico ™ ARITMIE (3) In un recente lavoro di Falagas (2007), che prende in esame i dati di 5 trial randomizzati sull’effetto dei fluorochinoloni sul prolungamento dell’intervallo QT, è stato evidenziato che moxifloxacina, levofloxacina e ciprofloxacina se somministrate al dosaggio raccomandato (moxifloxacina 400 mg/die, levofloxacina 500 mg/die, ciprofloxcina 500 mg BID) non hanno effetti sul QTc e non danno luogo ad episodi di torsione di punta. ™ ARITMIE (4) La comparsa del prolungamento del QTc sembrerebbe quindi essere dose correlata. Le condizioni predisponenti sono le seguenti: ipopotassiemia ipomagnesiemia QT lungo di base malattia aritmogena concomitante assunzione di farmaci antiaritmici quali: amiodarone, disopiramide, procainamide, sotalolo (per quanto riguarda soprattutto l’impiego di moxifloxacina) . ™ PER CUI777777 ATTENZIONE quando si prescrivono antibiotici chinolonici e macrolidi soprattutto se associati a: Inibitori del CYP3A Farmaci antiaritmici Condizioni cliniche predisponenti ™ COTRIMOXAZOLO = sulfametoxazolo 800 mg trimetoprim 160 mg • Dose MASSIMA con FGR normale: 1 cpr ogni 8 ore – FG fra 100 e 50 1 cpr ogni 12 ore – FG fra 50 e 10 1 cpr ogni 18 ore – FG < 10 1 cpr ogni 24 ore • Effetti indesiderati – Molto comuni: Iperkaliemia, anche alle dosi raccomandate, se somministrato a pazienti con insufficienza renale o che sono in trattamento con farmaci che determinano iperkaliemia. – Sono stati segnalati casi di ridotta funzionalità renale, nefrite interstiziale, livelli ematici elevati di azotemia (BUN), albuminuria, ematuria, livelli elevati di creatinina e cristalluria. – Sono stati descritti livelli elevati di transaminasi e bilirubina, epatite, colestasi, necrosi epatica ™ Iperkaliemia da Bactrim (1) Trimethoprim è strutturalmente simile al diuretico risparmiatore di potassio amiloride: inibisce i canali del sodio nel tubulo distale , riducendo l’escrezione renale di potassio. Gia questo puo indurre iperkaliemia, ma bisogna considerare anche l’associazione di altri farmaci che possono indurre iperkaliemia, come ACEinibitori. ™ Iperkaliemia da Bactrim (2) Gia al dosaggio standard di 1 cp x 2 al dì si possono verificare casi di iperkaliemia (> 5,5 meq/l), la frequenza aumenta nei pazienti affetti da IRC avanzata. E’ stata trovata una correlazione con l’assunzione di Bactrim e casi di morte improvvisa in pazienti di età > 66 anni che assumevano anche Ace inib o ARB. ™ IR da Bactrim aumento dei livelli di creatinina e di azoto ureico nel sangue per inibizione della secrezione tubulare. Gli effetti del trimetoprim sulla clearance della creatinina sono osservabili sia quando il farmaco è somministrato a dosaggio elevato (20 mg/kg/die) sia a dosaggio moderato (10 mg/kg/die). In uno studio clinico di piccole dimensioni (20 pazienti) che ha confrontato i due diversi dosaggi di trimetoprim in pazienti con funzione renale nella norma, l’aumento medio dei livelli di creatinina nei 10 giorni di terapia è stato pari al 22,2% (p<0,005) e al 31,3% (p<0,0005) rispettivamente con la dose più bassa e più alta di trimetoprim rispetto al basale. La clearance della creatinina è risultata diminuire, mediamente, del 21,3% (p=0,01) e del 16% (p=0,08) con la dose più bassa e più alta di trimetoprim. Dopo la sospensione del farmaco i valori di creatininemia si sono normalizzati in circa 5 giorni. L'incidenza degli effetti collaterali è stata del 75% nel gruppo trattato con il dosaggio più alto e 11% nell'altro (Naderer et al., 1997). ™ PERCHE?? Il trimethoprim riduce la secrezione di creatinina a livello del tubulo renale, aumentandone quindi la concentrazione plasmatica. ™ Messaggi da portare a casa • Avere presenti le funzioni escretorie del paziente ad ogni prescrizione di farmaci • Rivalutare periodicamente i dosaggi dei farmaci in uso cronico • Conoscere bene la farmacocinetica dei farmaci che si prescrivono di più • Le informazioni delle “schede tecniche” sono in genere sufficienti ad evitare errrori ™ GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!! ™