Neuroscienze e robotica: problemi di epistemologia e di metodo scientifico Edoardo Datteri Università degli Studi di Milano-Bicocca Filosofia della scienza (Redhead 1980) Panoramica Ambizioni scientifiche dell’IA e della robotica Questioni di metodo scientifico (filosofia della scienza) Questioni di etica applicata Ambizioni dell’IA e della robotica odierna Ambizione scientifica: costruzione di sistemi artificiali come modelli (simulazioni) del comportamento intelligente di sistemi viventi Presupposti metodologici: Costruzione di un sistema sulla base di teorie, principi, modelli teorici mutuati dalla biologia, dalle neuroscienze, dalla psicologia, dai modelli della razionalità, … Confronti sperimentali tra le prestazioni di quel sistema e le prestazioni dei sistemi viventi in esame… … da cui si traggono conclusioni teoriche a proposito di questi ultimi Nulla di nuovo, per ora Macchine e studio dei sistemi viventi nella (bio)robotica e nella robotica cognitiva odierne nella bionica (interfacce cervello-macchina) nell’intelligenza artificiale “classica” (Newell, Simon, Minsky, …) nella cibernetica… … e ancor prima della cibernetica (inizio XX secolo) Nulla di nuovo, per ora Macchine e studio dei sistemi viventi nella (bio)robotica e nella robotica cognitiva odierne nella bionica (interfacce cervello-macchina) nell’intelligenza artificiale “classica” (Newell, Simon, Minsky, …) nella cibernetica… … e ancor prima della cibernetica (inizio XX secolo) La biorobotica: comprendere costruendo Sahabot Robot locusta Anthroform arm RoboLobster Cricket robot Simulazioni (robotiche) “le simulazioni sono un nuovo strumento che si è aggiunto agli strumenti tradizionali con cui la scienza cerca di conoscere e capire la realtà” (Parisi 2001) Le simulazioni robotiche permettono di “approfondire la comprensione di sistemi naturali costruendo robot che replichino alcuni aspetti del loro sistema sensoriale e nervoso e del loro comportamento” (Lambrinos et al 2000) Le simulazioni robotiche assistono il “processo di scoperta di nuovi schemi comportamentali nel sistema modellato” (Schank et al 2004) Progetti di ricerca finanziati NEUROBOTICS - The fusion of Neuroscience and Robotics (FP6-IST) MirrorBot: Biomimetic multimodal learning in a mirror neuron-based robot (FP6-IST-FET) Vari progetti EPSCR (Edinburgo, Dr. Barbara Webb) Giappone: 1997, progetto “Creating the Brain”, Council of Science and Technology; Brain Science Institute, RIKEN Robotica e neuroetologia Studio del comportamento degli insetti Modelli “a comportamenti” implementati su robot Arkin, R. (2000). "Behavioral models of the praying mantis as a basis for robotic behavior." Robotics and Autonomous Systems, 32(1), 39-60. Modello “a comportamenti” della mantide religiosa Reazione a stimoli concorrenti avvicinamento alla preda in movimento (scatola arancione) Un predatore entra nel campo visivo: il robot si ferma Il predatore esce dal campo visivo: il robot si muove Confronti sperimentali tra robot e sistema biologico Le antenne dell’aragosta La chemotassi dell’aragosta Grasso, F.W., Consi, T.R., Mountain, D.C., Atema, J. (2000), "Biomimetic robot lobster performs chemo-orientation in turbulence using a pair of spatially separated sensors: Progress and challenges", Robotics and Autonomous Systems, Vol. 30, pp. 115-131. RoboLobster Un caso di falsificazione biorobotica acqua + sorgente chimica Due algoritmi a retroazione negativa: Algoritmo 1: Sterza quando il gradiente di concentrazione eccede una soglia prefissata Algoritmo 2: Ulteriore regola: inverti la marcia se il gradiente di concentrazione scende sotto una soglia prefissata Falsificazione: chemotassi delle aragoste destinazione partenza 60 cm Distanza tra il punto di partenza e la sorgente chimica: OK 100 cm no 60 cm 100 cm Spiegazioni alternative Perchè RoboLobster non è riuscito a raggiungere la sorgente chimica da una distanza di 100 cm? A causa dell’orientazione iniziale? no A causa della distanza tra i sensori? no Conclusione Il gradiente di concentrazione non fornisce informazioni sufficienti per guidare il comportamento dell’aragosta Il comportamento dell’aragosta non può essere spiegato tramite uno schema a retroazione negativa L’occhio della locusta Il Lobula Giant Movement Detector (LGMD) Rilevamento di oggetti in avvicinamento Esperimenti robotici Robot a comportamenti Sistema di visione che fornisce l’ingresso alla rete neurale LGMD, la cui uscita genera comandi di rotazione Risultati 10 cm/s 2.5 cm/s A Variabilità negli “spari” del neurone LGMD B Risultati 2.5 cm/s 10 cm/s A B L’efficacia dell’algoritmo dipende dalla velocità In B l’algoritmo di controllo è stato modificato: il robot ruota sulla base di un singolo sparo Risultati sperimentali Variabilità negli “spari” del neurone, con conseguente inefficacia della risposta di fuga attribuito all’inefficienza dell’algoritmo di visione attribuito alle caratteristiche dell’implementazione Dipendenza dell’efficienza della fuga dalla velocità di movimento assenza di un meccanismo di regolazione che regoli il comportamento del robot sulla base della velocità attribuito alle caratteristiche dell’ipotesi biologica Understanding the brain by creating the brain (Mitsuo Kawato) the only possible methodology to fully understand how the brain works is to build or reconstruct artificial systems that can realize brain functions. We call this approach “Understanding the Brain by Creating the Brain” Humanoid Robots as a Neuroscience Tool Nulla di nuovo, per ora Macchine e studio dei sistemi viventi nella (bio)robotica e nella robotica cognitiva odierne nella bionica (interfacce cervello-macchina) nell’intelligenza artificiale “classica” (Newell, Simon, Minsky, …) nella cibernetica… … e ancor prima della cibernetica (inizio XX secolo) Esperimenti bionici X Bionica e scoperta scientifica “the general strategy … of using brain-derived signals to control external devices may provide a unique new tool for investigating information processing within particular brain regions” (Chapin 1999:669). Brain-machine interfaces “can become the core of a new experimental approach with which to investigate the operation of neural systems in behaving animals” (Nicolelis 2003:417). Macro-classi di esperimenti Acquisizione Manipolazione acquisizione e analisi manipolazione Macro-classi di esperimenti Acquisizione Manipolazione Simulazione X Esperimenti simulativi in bionica: la lampreda Studio sui meccanismi di stabilizzazione della postura (modulata da stimoli visivi e vestibolari) durante la navigazione Richieste esplicative “We wanted to understand: (1) What signals are coming from the vestibular sensory organs when the orientation of the animal in the gravity field is changing; (2) How this information is processed in the brainstem and what commands the brainstem sends to the spinal cord; (3) How the spinal motor mechanisms respond to commands coming from the brain, and what motor pattern is used for correcting the body orientation.” (Orlovsky et al 1992:479) Scomposizione funzionale nuclei vestibolari elaborazione sensoriale tronco encefalico (neuroni reticolari) comando motorio midollo spinale attivazione organi motori (1) What signals are coming from the vestibular sensory organs when the orientation of the animal in the gravity field is changing; (2) How this information is processed in the brainstem and what commands the brainstem sends to the spinal cord; (3) How the spinal motor mechanisms respond to commands coming from the brain, and what motor pattern is used for correcting the body orientation.” Esperimenti bionici e modelli funzionali della lampreda Scopo degli esperimenti bionici realizzati • • Studio del ruolo funzionale di parti del sistema nell’ambito del comportamento in esame Studio dell’organizzazione interna dei moduli funzionali nuclei vestibolari ? elaborazione sensoriale tronco encefalico (neuroni reticolari) comando motorio elaborazione sensoriale midollo spinale Esperimento I lampreda lampreda bionica nuclei vestibolari elaborazione sensoriale tronco encefalico (neuroni reticolari) comando motorio midollo spinale attivazione organi motori -Studio del ruolo funzionale dell’area reticolo-spinale elaborazione sensoriale tronco encefalico (neuroni reticolari) comando motorio attivazione organi motori Zelenin et al. 2000 Allestimento sperimentale Zelenin et al. 2000 neuroni reticolari Risultati e conclusioni teoriche The main result of the present study was that … the system was able to stabilize the normal body orientation Taken together, these results provide a strong support to the initial idea … that the interaction of the two descending [motor] commands (their subtraction) occurs in the output stage of the system. (Zelenin et al 2000: 2886) nuclei vestibolari elaborazione sensoriale tronco encefalico (neuroni reticolari) comando motorio midollo spinale attivazione organi motori Esperimento II robot lampreda bionica elaborazione sensoriale comando motorio attivazione organi motori elaborazione sensoriale comando motorio attivazione organi motori nuclei vestibolari (nOMI-nOMP) neuroni reticolari (PRRN) Reger et al. 2000, Karniel et al. 2005 Il sistema bionico Karniel et al. 2005 Allestimento sperimentale Luci lungo la parete dell’arena All’accensione delle luci il robot reagisce muovendosi Traiettoria del robot monitorata dall’alto Esperimenti: far “girare” il sistema bionico e valutare la capacità del sistema di stabilizzarsi (fototassi positiva o negativa) Karniel et al. 2005 Risultati: fototassi positiva e negativa “we were able to observe both positive and negative phototaxis, as well as intermediate behaviors” (Reger et al. 2000) positiva negativa X X X X Conclusioni teoriche Il circuito vestibolo – reticolospinale produce segnali di correzione motoria nel meccanismo bionico di fototassi Funzione simile nel sistema biologico originario? Tener conto di alcune ipotesi di sfondo, tra cui: gli stimoli applicati ai neuroni vestibolari hanno le stesse caratteristiche di quelli che l’animale riceve dai vestiboli gli altri moduli funzionali del sistema artificiale sono “implementati” anche nel sistema biologico Nulla di nuovo, per ora Macchine e studio dei sistemi viventi nella (bio)robotica e nella robotica cognitiva odierne nella bionica (interfacce cervello-macchina) nell’intelligenza artificiale “classica” (Newell, Simon, Minsky, …) nella cibernetica… … e ancor prima della cibernetica (inizio XX secolo) IA e studio dei processi mentali umani Nulla di nuovo, per ora Macchine e studio dei sistemi viventi nella (bio)robotica e nella robotica cognitiva odierne nella bionica (interfacce cervello-macchina) nell’intelligenza artificiale “classica” (Newell, Simon, Minsky, …) nella cibernetica… … e ancor prima della cibernetica (inizio XX secolo) Cibernetica e pre-cibernetica La “tartaruga” di Grey Walter I veicoli di Braitenberg Roberto Cordeschi, The Discovery of the Artificial. Behavior, Mind and Machines Before and Beyond Cybernetics, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht (2002) Pre-cibernetica: macchine fototropiche Loeb (1900): spiegazione del comportamento fototropico delle falene Hammond and Meissner, 1912 Questione di metodo scientifico Le macchine (robot, calcolatori, sistemi bionici) possono costituire strumenti di controllo sperimentale di teorie sul comportamento adattativo e intelligente dei sistemi viventi?