FAQ - Frequently Asked Questions
Perché un’alcoldipendente deve fare l’astinenza per tutta la vita? Perché non può diventare
un bevitore adeguato?
Perché nell’alcodipendente manca o è carente il controllo della quantità di alcol ingerita, per cui,
se riprende a bere, in tempi più o meno brevi, torna a bere in modo eccessivo.
Quando smetto di bere, mi deprimo… per questo poi ricomincio. Vorrei sapere se è la
sospensione dell’assunzione di alcol che provoca la depressione.
La sospensione dell’alcol non provoca depressione, se mai è il contrario. E’ vero invece che l’alcol
può provocare, inizialmente, una disinibizione che viene spesso scambiata per euforia. L’alcol
infatti è un potente inibitore del Sistema Nervoso e i primi centri che inibisce sono proprio i centri
che controllano il comportamento. Inizialmente si ha quindi un effetto di tipo eccitatorio.
Successivamente si evidenzia il reale effetto dell’alcol che è depressivo.
Cos’è la tolleranza?
E' il bisogno di aumentare la dose di una sostanza per ottenere l’effetto desiderato. E’ un fenomeno
che si manifesta con l’alcol, con le droghe ed alcuni farmaci.
Esiste un farmaco che toglie il desiderio di bere?
No. Esistono farmaci che possono aiutare nel raggiungimento e nel mantenimento dell’astinenza.
Tuttavia la sola terapia farmacologica non risolve il problema dell’alcoldipendenza, ma dev’essere
integrata con altri interventi (psicologico, sociale, educativo).
Il mio fegato è a posto. Perché dovrei considerarmi un’alcoldipendente?
Alcodipendenza non è sinonimo di malattia del fegato; la malattia epatica è una delle patologie che
possono essere causate dall’alcol, ma le due cose non coincidono. L’alcolismo è un disagio
complesso caratterizzato da un bere compulsivo, determinato dalla perdita della capacità di
controllare il proprio bere. E’ un malessere bio-psico-sociale che non coincide col “mal di fegato.”
Anche in un alcodipendete, sia pure di rado, il fegato può essere poco compromesso.
Vorrei disintossicarmi in ospedale, così sarei lontano dalle tentazioni
Non sarebbe una soluzione perché l’astensione dagli alcolici è un comportamento, uno stile di vita,
e non esiste farmaco capace, da solo, di determinarlo. Occorrono anche interventi psicologici
individuali e/o di gruppo e, laddove occorra ,anche interventi sociali ed educativi. Tutto ciò non si
raggiunge solo con un ricovero in ospedale, ma con un programma da svolgersi in un servizio
territoriale. La maggior parte dei pazienti che affronta il problema dell’alcol col solo ricovero
ospedaliero di disintossicazione, riprende a bere dopo la dimissione.
L’alcolismo è ereditario?
Parecchi studi dimostrano che ci può essere una predisposizione ereditaria verso le dipendenze.
Grande influenza tuttavia esercita l’ambiente. Per esempio, l’alcodipendenza di un genitore ha
certamente un’influenza sull’atteggiamento dei figli rispetto all’alcol. Questa influenza può trovare
terreno fertile se c’è anche predisposizione ereditaria.
Visto che non mi sono mai ubriacato, ritengo di non avere problemi con l’alcol perché
evidentemente lo reggo bene
I problemi alcol-correlati non coincidono necessariamente con lo stato di ubriachezza.
L’ubriachezza è uno stadio dell’intossicazione alcolica acuta
Non capisco perché non devo guidare solo per aver bevuto 1-2 bicchieri di vino.
Perché l’interferenza dell’alcol sui riflessi nervosi è dimostrabile già a basse dosi. Ad esempio, nel
caso della guida, già a bassi tassi di alcolemia, si ha un allungamento dei tempi di reazione agli
stimoli esterni (visivi, uditivi).
Riesco a controllare per un periodo quanto e quando bere, poi in alcuni momenti non riesco a
farlo e bevo quando mi sono ripromesso di non farlo o bevo di più di quanto avrei voluto.
Perché?
Questa “lotta con l’alcol” può essere un indicatore di una dipendenza dalle sostanze alcoliche:
diventare dipendenti significa pensare frequentemente al bere e perdere sempre più
frequentemente la capacità di controllare come, quando e quanto bere.
Non bevo super alcolici, bevo solo vino (birra): non sono un alcolista.
Tutti gli alcolici, anche la birra o il vino, contengono alcol in concentrazione diversa, e quindi
possono dare dipendenza. Lo stato di dipendenza è caratterizzato da specifiche modalità di
assunzione alcolica e non dal tipo di bevanda prescelto.
Mia moglie mi dice di smettere di bere. Ma al lavoro vivo una situazione pesante: sono
convinto che quando risolverò i problemi con il lavoro smetterò di bere. E’ così?
Spesso l’alcol causa problemi al lavoro oltre che in famiglia. E’ quindi necessario farsi aiutare per
capire se e come smettere di bere per poi essere in grado di affrontare i problemi del contesto
lavorativo. Il bevitore eccessivo o alcoldipendente può essere soggetto a richiami per
inadempienze, attriti tra colleghi, errori grossolani nello svolgimento delle attività; frequente
cambiamento di mansioni e di lavoro, assenze dal lavoro per malattia o difficoltà ad alzarsi al
mattino.
Mio marito e i figli sono contro di me: non mi parlano e si rivolgono a me solo per a criticarmi
e dirmi di smettere di bere. Cosa posso fare?
Capita frequentemente che nelle famiglie dove esiste un problema con l’alcol, tutti si sentano soli
ed incompresi: alcolisti e familiari. Mentre l’alcoldipendente crede di trovare conforto nell’alcol, i
familiari che non bevono possono cercare di sostenersi reciprocamente anche attraverso la
famiglia di origine. In queste situazioni è necessario che chi beve troppo e/o i suoi familiari
cerchino un aiuto all’esterno della famiglia per affrontare i problemi ed attuare dei cambiamenti
verso un nuovo stile di vita.