Percentuali di tumori attribuibili
a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999)
Fattore
fumo di tabacco (attivo)
%
29-31
alcol
4-6
dieta
20-50
infezioni (parassiti, batteri, virus)
10-20
radiazioni (ionizzanti, UV, a bassa frequenza)
5-7
occupazione
2-4
inquinamento ambientale (acqua, aria, cibo)
1-5
ormoni
inattività fisica
10-20
1-2
Studi epidemiologici indicano un’influenza della dieta
per alcuni tipi di cancro
bevande alcoliche
tumori del tratto digestivo
superiore e del fegato
Aflatossina B1
tumore del fegato
pesce salato (Chinese style)
tumore del nasofaringe
cibi sotto sale o in salamoia
tumore dello stomaco
ipernutrizione
endometrio, rene, vescica,
(colon, mammella,
prostata)
carenza di frutta e verdure
tratto digestivo superiore,
stomaco, polmone (colon?)
La dieta
L’associazione tra dieta e rischio di cancro è stata
indicata da numerosi studi epidemiologici.
Tuttavia molti aspetti sono ancora da chiarire.
Influenza della dieta sul rischio di cancro:
possibili meccanismi
formazione di cancerogeni durante la cottura
o la conservazione degli alimenti
esposizione a componenti o contaminanti
cancerogeni presenti nei cibi
effetto protettivo di micronutrienti e di altri
componenti della dieta (es. folati, vitamine)
effetti indiretti dell’obesità o della denutrizione
(es. sul sistema immunitario e ormonale)
Contaminanti cancerogeni e genotossici della dieta
cancerogeno amine eterocicliche (IQ)
idrocarburi policiclici aromatici nitrosammine
micotossine
(aflatossine, ocratossina)
uretano alimento carne e pesce abbrustoliti alimenti grigliati, pesce affumicato, vegetali a foglia larga, molluschi (da aree inquinate) 10 – 100 ug/kg
alimenti salati, affumicati, birra (100 ug/kg) cereali, verdure
pane, birra
safrolo, metil‐eugenolo
vegetali
idrazine
funghi
acrilamide
patatine, prodotti da forno (150‐4000 ug/kg)
Amina eterociclica
Amine eterocicliche si formano nella carne e
nel pane, se si bruciano a causa di una cottura
condotta a temperatura troppo elevata.
Le amine eterocicliche, iniettate in animali,
sono in grado di indurre tumori.
Induzione di tumori della ghiandola
mammaria in topi
Tuttavia nella popolazione umana non è stata
identificata un’associazione tra l’ingestione di carne
“bruciata” e il rischio di tumore. Probabilmente si
tratta di un effetto limitato e difficile da identificare.
L’acrilamide è un contaminante individuato
recentemente in patatine e in prodotti da
forno. Studi preliminari fanno ritenere che
questa
sostanza,
dotata
di
attività
neurotossica, genotossica e cancerogena,
rappresenti un importante fattore di rischio
associato alla dieta.
riso, mais, arachidi
Micotossine
Le aflatossine (AF) sono
prodotte sulle derrate
alimentari da funghi
appartenenti alla classe degli
Ascomiceti, genere
Aspergillus, in condizioni
climatiche di grande umidità.
Questi contaminanti sono in
grado di indurre tumori.
Aflatossina B1
Aspergillus flavus
Nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-est asiatico,
zone nelle quali il virus dell’HBV è endemico,
l’Aflatossina B1 determina un aumento enorme
dell’incidenza del carcinoma del fegato
La presenza di entrambi i fattori di rischio in queste aree del mondo:
- Africa sub-sahariana
- regioni della Cina
AFB1 contaminante
derrate alimentari
epatocarcinoma
HBV
endemico
aumenta di 60 volte la probabilità
di sviluppare la patologia
Meccanismo di azione della AFB1
O
O
O
H
O
O
H
O
L’aflatossina è in grado di formare addotti sul DNA, e di
indurre quindi mutazioni. Lo dimostrano studi condotti su
cellule tumorali prelevate da soggetti affetti da carcinoma
del fegato, in zone dell’Africa e della Cina.
resistenza a microrganismi e insetti
vegetali
AZIONE DEI
POLIFENOLI
esseri umani
attività antiossidante
L’effetto protettivo di micronutrienti e di altri
componenti della dieta resta ancora da
chiarire, giacché studi condotti su gruppi di
popolazione
hanno
dato
risultati
contrastanti.
Effetti indiretti sul rischio di cancro
correlati all’obesità e alla denutrizione
In modelli animali è stata osservata una diminuzione
nel numero di tumori in animali mantenuti in
condizioni di denutrizione.
Negli esseri umani l’obesità e la denutrizione
modificano in maniera significativa (aumentano e
riducono, rispettivamente) il rischio di cancro
soltanto nelle situazioni limite.
Resta da chiarire cosa accade
intermedie.
nelle situazioni