UNITÀ DIDATTICA 2 LA CIVILTÀ DEGLI ANTICHI POPOLI

UNITÀ DIDATTICA 2
LA CIVILTÀ DEGLI ANTICHI POPOLI MEDITERRANEI
2. 1 – I Sumeri
Verso il 3200 a.C. comparve nella storia il popolo sumero, di origine
I Sumeri
ignota. Probabilmente all’inizio si trattava di predoni discesi dalla
regione montuosa che si situa oggi tra l’Iran e l’India per approfittare
delle ricchezze che la regione meridionale mesopotamica poteva
vantare.
Qui, infatti, i due grandi fiumi Tigri ed Eufrate garantivano un terreno
fertile e ricco, nel quale alcune popolazioni probabilmente già coltivavano cereali. Alcuni, però, sostengono che i Sumeri venissero dalle
steppe dell’Asia Centrale e fossero quindi di origine scitica.
Forse, però, esistettero entrambi i flussi migratori. L’unico elemento
che potrebbe aiutarci in questo senso sarebbe la lingua sumera, che,
come sappiamo, fu la prima a essere scritta, ma purtroppo ancora
oggi nessuno è riuscito a determinarne il gruppo linguistico di appartenenza. Comunque, da ovunque venissero, i Sumeri si adattarono
molto presto alla vita di pianura: costruirono città e si diedero
all’agricoltura.
I Sumeri ebbero il periodo di maggiore espansione tra il 2500 ed 2350
a.C.. Controllavano il territorio della Mesopotamia meridionale e
Organizzazione
sociale e politica
erano stanziati in villaggi che via via si ingrandirono e vennero fortificati, diventando vere e proprie città-stato. La principale era Uruk.
I Sumeri sono la prima popolazione sedentaria al mondo che possa
essere considerata “civilizzata”; infatti il termine Sumeri sta a indicare l’abitante di Sumer che ha come significato quello di “luogo dei
signori civilizzati”.
Pur condividendo la lingua e alcuni aspetti della cultura, i Sumeri non
erano uno Stato territoriale centralizzato. I loro domini erano divisi in
una dozzina di città-stato indipendenti, i cui confini erano definiti da
canali e pietre di delimitazione. Ogni città si distingueva per il culto
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di un dio particolare ed era governata dalla casta sacerdotale, tra la
quale veniva scelto il re. La loro società probabilmente era divisa
piuttosto rigidamente in diverse classi, controllate in tutto dai sacerdoti. La religione aveva un ruolo di primo piano nella loro organizzazione anche economica, visto che consideravano la terra non una
proprietà individuale, ma divina. I raccolti venivano gestiti dai sacerdoti, che accumulavano le scorte nei templi e le ridistribuivano.
Come si è già notato, probabilmente dalla necessità di una contabilità
meticolosa si sviluppò la scrittura. Sembra anche che i Sumeri siano
stati i primi a intuire il principio della ruota.
L’invenzione della
scrittura e della
ruota
La civiltà sumera fiorì fino a circa il 2300 a. C., quando furono Caduta dei Sumeri
sconfitti e conquistati dagli Accadi, guidati da Sargon il Grande.
Gli Accadi fondarono un impero unitario, ma vennero sconfitti da
un’altra popolazione (i Gutei) intorno al 2150 a. C. e le città sumere
riottennero un altro breve periodo di indipendenza, fino all’arrivo
degli Amorrei, fondatori di Babilonia, di cui parleremo tra breve..
2.2 – Gli egiziani
Un’altra civiltà estremamente antica è quella egiziana, sviluppatasi Origini della civiltà
nella valle del Nilo (IV millennio a.C.). La zona era popolata da
egizia
moltissimo tempo, a causa della fertilità della terra. Questa era garantita proprio dal Nilo, che non solo forniva acqua e una via di comunicazione utile ai commerci e ai rifornimenti, ma, periodicamente,
straripava, coprendo i campi di uno strato di limo fertile. Anche qui
probabilmente in tempi arcaici l’organizzazione era in città stato,
ognuna delle quali contraddistinta da un tempio, nel quale si adorava
un dio particolare, e controllate da una casta sacerdotale, indispensabile non solo per mantenere la contabilità dei raccolti, ma anche per
ridisegnare i confini tra i campi, che venivano annualmente cancellati
dalle piene dei Nilo. Si pensa che queste siano le origini della geometria e della topografia.
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Geometria e
matematica
In seguito, si assistette a una prima unificazione politica, che portò in
un primo momento alla creazione di due regni, l’Alto Egitto, nella
zona meridionale, che aveva come capitale la città di Hieraconpolis, e
L’Alto e il Basso
Egitto
il Basso Egitto, più a nord, nella zona del delta, con capitale Buto.
L'unione di tutto il territorio in un unico regno, sotto un'unica autorità
centrale, risale all'anno 3000 a.C., grazie all'operato di un re, chiamato Menes, come la tradizione ricorda (le fonti archeologiche
riportano invece il nome di Narmer).
Con Menes, fondatore della prima dinastia, si fa iniziare il periodo
Prima dinastia
arcaico o periodo tinita perché la capitale venne portata da Hieraconpolis a Thinis. Si formò un regno unico, compatto, sotto la guida di
un sovrano, detto faraone, che accentrò su di sé tutti i poteri e si fece
considerare una divinità: si potrebbe, quindi, parlare di teocrazia. La
storia egiziana, di solito, viene suddivisa in 6 momenti:
- Antico Regno (2850 – 2190 a. C.): momento in cui si consolida
Le tappe della
storia egizia
il potere del faraone; ad esso risalgono le grandi piramidi che
ancora oggi sono il monumento più famoso dell’Egitto; la
società è rigidamente gerarchica e tutta incentrata sul faraone,
che governa tramite funzionari.
- Medio regno (2052 – 1750 a. C.): il momento probabilmente di
massimo splendore: il faraone si riafferma, l’arte si sviluppa,
nuove zone del paese vengono bonificate, i territori si estendono a sud con la colonizzazione di parte della Nubia.
- Nuovo regno (1570 – 715 a. C.): sotto la guida di una nuova
dinastia, la XVIII, fondata da Ahmose, l’Egitto riorganizzò le
sue forze e riuscì a espellere gli invasori; il faraone Ramses II
verso la fine del XIII secolo affrontò gli Ittiti nella battaglia di
Ramses II il
Grande
Qadesh, stabilendo il primo Trattato di pace della storia. Il
potere tornò al faraone, il quale cercò addirittura di concentrarlo
ancora di più. Amenofi IV, infatti, per limitare il potere troppo
forte dei sacerdoti del Dio Ammone, cercò di attuare una
riforma religiosa: decise così di imporre il culto del disco solare
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Aton. Il faraone fonda la nuova capitale Aketaton, dove fa
erigere grandiosi templi, palazzi, biblioteche. La città viene
però interamente demolita quando, fallita la riforma, viene ri-
Il tentativo di
riforma religiosa
stabilito il culto di Ammone. Con il suo successore, Tutankhamon, la capitale torna a Tebe.
Il periodo conosciuto come Tardo Egitto Antico è un momento di
declino, in cui l’Egitto subì gli attacchi di Assiri, Persiani e, infine,
Macedoni.
I Persiani, guidati da Cambise, nel 525 a.C., ridussero l’Egitto a una
semplice provincia del loro Impero. La conquista da parte di
Alessandro Magno avvenuta nel 332 a.C., portò nel paese la cultura
greco ellenistica. Dopo la morte di Alessandro, l’Egitto fu assegnato a Alessandro Magno
Tolomeo Lago, un generale di Alessandro, fondatore, con il nome di
Tolomeo Lago
Tolomeo I Sotere, della dinastia tolemaica che regnò dal 321 al 30
a.C. Con la regina Cleopatra VII, le vicende dell’Egitto si intrecciarono con quelle di Roma: dopo la vittoria di Ottaviano su Antonio
ad Azio nel 31 a.C., l’Egitto divenne provincia romana.
Già nel periodo dell’Antico Regno avvenne l’organizzazione dello
Stato: i faraoni riuscirono a sottrarsi all’eccessiva dipendenza dal
clero di Eliopoli, che era la città dove vi era il santuario federale dei
popoli d’Egitto, affidando al sacerdote più importante l’incarico di
visir, il primo collaboratore del faraone; l’Egitto rimase una società
chiusa, con pochi contatti con l’estero e una rigida organizzazione
amministrativa e burocratica, tenuta insieme da una serie di riti
religiosi e sepolcrali molto formalizzati. La religione egizia era un
politeismo caratterizzato da dei con corpo umano e testa di animale
(ibis, toro, falco, gatto, sciacallo… persino coccodrillo).
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I Romani
2.3 – I Babilonesi
La popolazione babilonese, di origine amorrea, abitava la regione
mesopotamica nella parte meridionale del piano tra Tigri ed Eufrate
La popolazione
babilonese
sino a una linea a nord dell’odierna Baghdad. La città fu fondata
intorno al 1800 a. C. Nella storia babilonese si distinsero due grandi
imperatori: Hammurabi e Nabopolassar.
Hammurabi diede vita al primo Impero babilonese, dal 1764 al 1755
Hammurabi
a.C., che si esteso fino al golfo Persico. Hammurabi è un sovrano
importante perché rimpiazzò i principi locali sostituendoli con
governatori da lui nominati e si proclamò “re di Sumer e di Accad”,
di fatto costruendo un potere nell’area che dipendesse solo da lui e
non dalla dubbia fedeltà di altri principi. Inoltre, promulgò il Codice
di Hammurabi, la prima raccolta di leggi scritte, applicabili a tutti i
sudditi, che oggi si conosca. Esso descrive una società rigidamente
divisa, in cui valeva sostanzialmente la legge del taglione (occhio
per occhio, dente per dente). I suoi successori non furono altrettanto
abili: iniziò il declino che porterà alla caduta dell’Impero nel 1595, a La caduta del primo
causa di un’invasione di Ittiti.
impero
Nel 1530 a.C. il territorio babilonese verrà conquistato dai Cassiti,
popolo di origine caucasica che dominerà la regione per 400 anni
senza influire in modo rilevante sulla cultura e sulla civiltà.
Nel 626, però, un altro sovrano, Nabopolassar, di stirpe caldea e non
Nabopolassar
amorrea, si proclamò re di Babilonia e riuscì a far risorgere l’antica
influenza della città, creando di fatto un secondo impero esteso tra
Mesopotamia occidentale, Siria e Palestina. L’impero babilonese
divenne la maggiore potenza economica e commerciale del Medio
Oriente con Nabucodonosor II che mantenne il potere dal 605 al 562
Nabucodonosor II
a.C.: egli allargò la sua sfera di influenza fino all’Egitto e d è
rimasto famoso per aver distrutto Gerusalemme. Nel 539 a.C.,
infine, una popolazione proveniente dal nord e destinata a un grande
ruolo nella storia, i Persiani, affermarono il loro potere su tutta la
I Persiani
Mesopotamia e anche oltre: il loro impero arrivava a est fino
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all’India, a ovest quasi al Mediterraneo.
2.4 – Gli Ittiti, gli Ebrei e i Fenici
Altra grande civiltà sorta in Medio Oriente fu quella degli Ittiti,
Gli Ittiti
stanziati grosso modo nell’attuale Turchia. Furono un popolo bellicoso, che riuscì a crearsi un grande dominio anche grazie al fatto che
possedeva avanzate armi e tattiche di combattimento (soprattutto
l’uso di carri). La regione degli Ittiti fu unificata da Hattusili I nel
1650 a.C. Il regno ittita raggiunse il massimo splendore con
Suppiluliuma I dal 1370 al 1342 a.C.
L’Impero ittita era una sorta di stato federale, perché gli Ittiti si
accontentavano di solito del pagamento di tributi da parte dei popoli
Caratteristiche del
dominio ittita
che conquistavano, lasciando loro una certa autonomia amministrativa e svilupparono un’attiva diplomazia, oltre a una grande forza
militare.
Il tramonto dell’Impero ittita iniziò con l’ultimo sovrano Suppi- La crisi: i popoli del
mare
luliuma II che regnò dal 1220 al 1182 a.C. In questo periodo, infatti,
tutto il Medio Oriente subì l’invasione dei cosiddetti “Popoli del
mare”, misteriose popolazioni forse indoeuropee, che stravolsero
completamente la geografia del Medio Oriente. Questi rasero al
suolo e saccheggiarono la capitale ittita, Hattusas.
Altra zona abitata dall’antichità più remota è la Palestina.
Qui è difficile trovare tracce di un’etnia ben definita: l’archeologia ci
parla di piccoli insediamenti non marcatamente caratterizzati, e la
stessa Bibbia indica apporti culturali diversi (Abramo, per esempio,
veniva da una città sumera, Ur). Solo nel tempo si costruì un’unità
religiosa e linguistica, che si espresse nell’adorazione di un unico
dio, tratto caratteristico della cultura ebraica.
Gli ebrei sconfissero gli altri popoli della Palestina e si organizzarono in un regno, con capitale Gerusalemme, intorno al 1100 a. C.
Il culmine della potenza fu raggiunto sotto il secondo sovrano,
20
Gli Ebrei
Davide, che intorno al 960 a. C., sconfisse Filistei e Aramei (probabilmente gruppi dei popoli del mare citati sopra). La crisi iniziò già
verso l’850 a. C.. Il paese si scisse in due stati: il Regno di Giuda a
sud, fedele ai discendenti di Salomone, nelle mani dei quali rimase
Gerusalemme, e quello ribelle il Regno di Israele a nord, che scelse
come capitale Samaria.
Gli Ebrei subirono ripetute invasioni, soprattutto da parte dei
Babilonesi e più tardi, dei Romani, che nel 60 d. C. arrivarono a
disperderli, privandoli di un territorio (diaspora). La coesione
culturale e la peculiarità della loro religione, però, consentirono alla
loro cultura di sopravvivere fino a oggi.
Vanno ricordati, infine, i Fenici. Il territorio dell'antica Fenicia è la
I Fenici
regione costiera compresa fra la catena dei monti del Libano a est e il
mare Mediterraneo a ovest.
Tale regione fin dal III millennio a.C. ha costituito il punto
d'incontro e di scontro tra i grandi imperi sorti in Egitto, Mesopotamia e Anatolia, i quali di volta in volta vi hanno esercitato il
proprio controllo. Dunque la storia di questo popolo, caratterizzata
dal passaggio da una dominazione straniera all'altra (invasione degli
Hyksos, Egizi, Ittiti, Assiri, Babilonesi, Persiani) ha visto i propri
protagonisti non lamentarsi mai di tutte le invasioni, anzi sembrava
quasi che fossero loro stessi ad attirare i nemici. Questo perché
nonostante la dominazione straniera i Fenici potevano continuare la
loro attività di commercianti e marinai, essendo costretti a vendere i
prodotti di cui i dominatori abbondavano, e comprare per conto di
essi ciò di cui avevano necessità.
Comunque è solo a partire dal 1200 a.C. Che la Fenicia riesce ad
emergere con una personalità culturale propria.
Le parole di Diodoro Siculo ci indicano la seconda caratteristica di
questo popolo: “I Fenici non poche colonie mandarono in Sicilia e
nelle isole vicine, in Africa, in Sardegna e in Iberia.”
Colonie
commerciali
Ciò che li spinse a fondare colonie fuori dalla madrepatria, fu il fatto
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che la Fenicia, oltre ad essere scarsamente fertile, era anche troppo
stretta per tutta la popolazione, quindi molti preferirono abbandonarla per cercare in terre lontane, disabitate o scarsamente popolate,
di costruirsi una nuova vita. Inoltre non dimentichiamo che l'espansione commerciale aveva bisogno di scali dove potessero sostare le
navi e depositarsi le merci. Le città fenicie almeno fino a tutto il secolo VIII si ressero con regimi monarchici, nei quali il re aveva un
carattere sacro, con connotazioni sacerdotali. Non furono mai orga-
Le istituzioni e
l'economia
nizzati in un unico Stato, ma divisi in città indipendenti (le più importanti Tiro e Sidone), quindi non ebbero mai una politica militare
aggressiva. Per quanto riguarda l'economia, i Fenici, ebbero uno dei
loro punti di riferimento nell'agricoltura e nell'allevamento, nonostante le attività agricole fornissero un contributo poco rilevante allo
sviluppo economico dei centri a causa della limitatezza dei terreni
atti allo sfruttamento agricolo. In realtà alla base delle attività commerciali fenicie c'era un'economia di scambio molto sviluppata, che
richiedeva generi agricoli ai paesi vicini, esportando i prodotti del
proprio artigianato. Ricordiamo la porpora e la produzione del vetro.
2.5 – Gli Assiri, i Medi e i Persiani
Altra civiltà fiorita in Mesopotamia tra il 2000 e il 600 a. C. fu quella
Gli Assiri
assira. Basata sulle antiche città sumere di Assur e Ninive, forse
colonizzate nuovamente da bellicose popolazioni provenienti dal
nord, fu caratterizzata da uno spiccato elemento militare. I re erano
guerrieri e facevano delle conquiste il loro primo obiettivo. Di solito,
si distingue un periodo paleo-assiro (2000 – 1350 a. C. circa), in cui
spesso gli Assiri dovettero subire la sovranità di Babilonia, un
periodo medio-assiro (1350 – 1000 a. C. circa), in cui l’impero assiro
raggiunse un’enorme espansione, e un periodo neo-assiro (1000 –
600 a. C. circa), in cui si subì una riscossa babilonese, prima di
riprendere il controllo su un ampio territorio e di cadere definiti-
22
Alti e bassi
dell’impero assiro
vamente a opera dei Medi e poi dei Persiani.
Nei secoli che vanno dal XX al XVIII a.C. la capitale del Regno fu
Assur.
Il sovrano più importante fu Assurballit I, che regnò dal 1363 al 1328
a.C. e liberò l’Assiria dai conquistatori.
Gli Assiri crearono uno dei maggiori complessi amministrativi
unitari del Mediterraneo e del Medio Oriente. Erano uno Stato
Struttura della
società assira
organizzato intorno alla guerra, la cui gestione ai livelli più alti era
assicurata da una casta di sacerdoti. Furono loro a creare l’idea di un
esercito permanente, di mestiere, equipaggiato in modo abbastanza
uniforme e specializzato, che veniva costantemente addestrato,
soprattutto attraverso battute di caccia. Nel loro esercito trovavano
posto anche genieri e, soprattutto, cavalieri, che combattevano senza
l’ingombro del carro da guerra. Erano veloci, spietati e, quando
serviva, crudeli.
I Medi li conquistarono dopo essere stati da loro assoggettati. I Medi
furono, infatti, tributari degli Assiri dal secolo IX al secolo VII a.C.
I Medi
Si ribellarono sotto il re Ciassare (633-584 a.C.), che con l’aiuto dei
Babilonesi, dopo un lungo assedio durato tre anni, riuscì a
conquistare Ninive e a portare a grande ampiezza l’Impero dei Medi,
che copriva l'Assiria, la Mesopotamia settentrionale e la Cappadocia.
Fu però un fuoco di paglia, che si dissolse già alla sua morte.
La potenza egemone nell’area divennero i Persiani, una popolazione
proveniente da sud-est. L’ascesa del popolo persiano fu guidata da
I Persiani
Ciro, detto poi il Grande, che regnò dal 558 al 529. Succeduto al
padre Cambise, sconfisse i Medi negli anni che vanno dal 553 al 550
a.C., conquistò la Lidia nel 546 a.C., sottomise la città di Babilonia e
iniziò una politica di espansione verso ovest che avrebbe portato i
suoi successori a pesanti conflitti con i Greci, che a loro volta si
stavano espandendo, colonizzando l’Asia Minore. La sua espansione
riguardò anche l’Oriente, dove giunse fino al fiume Iassarte. Morì
nel 529 a.C. combattendo a nord dei suoi domini contro le popola-
23
zioni nomadi degli Sciiti.
2.6 – Gli Hurriti, i Cassiti, i Frigi e i Lidi
Accanto a quelle citate, molte altre civiltà si svilupparono nell’area
Gli Hurriti e i
Cassiti
medio -orientale; abbiamo idee meno chiare su quella che era la loro
cultura, che sembra essere stata meno incisiva di quella ebraica,
babilonese o egiziana. Inoltre, ebbero una fortuna politica molto
minore, creando domini, che spesso furono sottomessi da altri popoli
per lunghi periodi. Tra questi si possono ricordare gli Hurriti e i
Cassiti, che sconfissero rispettivamente gli Assiri e i Babilonesi tra il
XVIII e il XV secolo a. C., prima di essere assorbiti da altre popolazioni. Alcune di queste popolazioni, però, contribuirono ad aumentare in modo rilevante alcune acquisizioni culturali che segnarono
indelebilmente la storia:
- i Frigi, ad esempio, adottarono e diffusero l’alfabeto fenicio e,
sembra, svilupparono una scienza musicale molto progredita (i
Greci riconoscevano loro molte invenzioni in questo senso).
Ai Lidi pare che si debba l’invenzione della moneta. Molti concetti e
credenze religiose vennero elaborati e diffusi proprio in questa zona,
raggiungendo Roma e, in parte, anche noi.
24
I Frigi e i Lidi
2.7 – La Civiltà Indiana e quella Cinese
Accanto alle civiltà del Medio Oriente, altri importanti gruppi umani
La civiltà indiana
si erano stanziati in Estremo Oriente, soprattutto in India e in Cina.
Il subcontinente indiano era abitato da una civiltà molto progredita,
di cui abbiamo alcune tracce archeologiche (tra cui imponenti rovine
di città), ma che fu travolta intorno al 1400 a. C. da migrazioni di
popolazioni ariane, che stravolsero completamente l’assetto della
zona e fondarono una serie di piccoli regni, unificati solo intorno al
500 a. C. Nello stesso periodo, più o meno, vennero introdotte la
lavorazione del ferro, la moneta e una nuova scrittura. Accanto al
complicato politeismo tradizionale, si diffuse anche una nuova
religione: il Buddismo, che ancora oggi esiste e incontra un certo
favore anche in Occidente.
La civiltà cinese si sviluppò intorno ai grandi fiumi della zona. Fu
La civiltà cinese
contraddistinta da una notevole stabilità e da una serie di dinastie che
garantirono un governo abbastanza continuo. Le dinastie dei primi
millenni sono state tre.
La prima nel III millennio a.C. fu la dinastia Xia. La seconda, di cui
ci sono testimonianze scritte, fu la dinastia Shang, comparsa verso la
metà del II millennio a.C. Nell’XI secolo a.C. si impose con la forza
la terza dinastia Zhou che regnò per ottocento anni circa.
25
Test
1. I Sumeri conobbero il loro maggiore sviluppo:
a. tra il 1500 ed 1350 a.C.;
b. tra il 2500 ed 2350 a.C.;
c. tra il 3500 ed 3350 a.C.
2. Il termine Sumeri sta a indicare l’abitante di Sumer che ha come significato
quello di:
a. “Luogo dei signori non civilizzati”.
b. “Luogo civilizzato”.
c. “Luogo dei signori civilizzati”.
3. Il primo impero fu quello di Sargon il Grande di Accad:
a. verso il 2300 a. C.;
b. verso il 1300 a. C.;
c. verso il 3300 a. C.
4. Lo sfruttamento delle risorse economiche era controllato:
a. dai vari villaggi;
b. dai sacerdoti;
c. dalle città - stato.
5. Il periodo più florido dell’Egitto fu:
a. tra il II e il I millennio a.C.;
b. tra il IV e il III millennio a.C.;
c. tra il III e il II millennio a.C..
6. Menes, re dell’Alto Egitto fu fondatore:
a. della seconda dinastia egiziana.
b. della prima dinastia egiziana;
c. della terza dinastia egiziana.
26
7. A capo dell’organizzazione burocratica vi erano:
a. il visir;
b. i governatori provinciali;
c. il faraone.
8. La religione egizia contemplava oltre al culto di molteplici divinità zoomorfe:
a. il culto solare;
b. il culto lunare;
c. il culto della terra.
9. Nella storia babilonese possiamo distinguere:
a. due grandi imperi,
b. tre grandi imperi,
c. quattro grandi imperi.
10. L’impero babilonese divenne la maggiore potenza economica e commerciale del
Medio Oriente, con:
a. Ramesse III.
b. Nabucodonosor I.
c. Nabucodonosor II.
11. Il successore di Hammurabi fu:
a. Nabucodonosor II.
b. Samsuiluna.
c. Ramesse I.
12. Nel 1530 a.C. il territorio babilonese verrà conquistato:
a. dagli Ittiti;
b. dai Cassiti;
c. dai Persiani.
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13. Il Regno ittita divenne una grande potenza:
a. dal 1360 al 1332 a.C.;
b. dal 1370 al 1342 a.C.;
c. dal 1470 al 1442 a.C.
14. Il tramonto dell’Impero ittita, avvenne con il sovrano:
a. Suppiluliuma I.
b. Suppiluliuma III.
c. Suppiluliuma II.
15. I Fenici si dedicarono all’attività marinara:
a. nel II millennio a.C.;
b. nel IV millennio a.C.;
c. nel III millennio a.C.
16. Le religioni che si rifanno al “monoteismo abramico”sono:
a. Tre;
b. Quattro;
c. due.
17. L’Assiria ebbe una storia autonoma:
a. dalla fine del I millennio a.C. al 612 a.C.;
b. dalla fine del III millennio a.C. al 612 a.C.;
c. dalla fine del II millennio a.C. al 612 a.C.
18. L’ascesa del popolo persiano fu guidata:
a. da Ciro il Grande;
b. da Ciro il Potente;
c. da Ciro il Magnifico.
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19. L’Impero dei Medi raggiunse la sua massima espansione:
a. il re Assuruballit;
b. il re Astiage ;
c. il re Ciassare.
20. Il re assiro Assuruballit I regnò:
a. dal 1263 al 1328 a.C.;
b. dal 1163 al 1228 a.C.;
c. dal 1363 al 1328 a.C.
21. I Cassiti penetrarono in Mesopotamia:
a. nel XVIII secolo a.C.;
b. nel XVII secolo a.C.;
c. nel XVI secolo a.C.
22. I Frigi:
a. contribuirono a diffondere l’alfabeto fenicio e furono grandi musicisti;
b. non contribuirono a diffondere l’alfabeto fenicio;
c. non furono grandi musicisti.
23. I Lidi:
a. sono ricordati anche per l’invenzione della scrittura;
b. sono ricordati anche per l’invenzione della ruota;
c. sono ricordati anche per l’invenzione della moneta.
24. Il maggiore organismo politico hurrita fiorì:
a. nella seconda metà del XVII secolo a.C.;
b. nella seconda metà del XVI secolo a.C.;
c. nella seconda metà del XV secolo a.C.
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25. Le caste della società indiana sono:
a. quattro;
b. sei;
c. otto.
26. L’unificazione dello Stato cinese fu preceduta:
a. da due grandi dinastie;
b. da cinque grandi dinastie;
c. da tre grandi dinastie.
27. La dinastia Zhou si impose:
a. nel XIII secolo;
b. nel XI secolo;
c. nel XII secolo.
28. La dinastia Xia si impose:
a. nel III millennio d. C.;
b. nel III millennio a. C.;
c. nel II millennio d. C..
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