UNITÀ DIDATTICA 2 LA CIVILTÀ DEGLI ANTICHI POPOLI MEDITERRANEI 2. 1 – I Sumeri Verso il 3200 a.C. comparve nella storia il popolo sumero, di origine I Sumeri ignota. Probabilmente all’inizio si trattava di predoni discesi dalla regione montuosa che si situa oggi tra l’Iran e l’India per approfittare delle ricchezze che la regione meridionale mesopotamica poteva vantare. Qui, infatti, i due grandi fiumi Tigri ed Eufrate garantivano un terreno fertile e ricco, nel quale alcune popolazioni probabilmente già coltivavano cereali. Alcuni, però, sostengono che i Sumeri venissero dalle steppe dell’Asia Centrale e fossero quindi di origine scitica. Forse, però, esistettero entrambi i flussi migratori. L’unico elemento che potrebbe aiutarci in questo senso sarebbe la lingua sumera, che, come sappiamo, fu la prima a essere scritta, ma purtroppo ancora oggi nessuno è riuscito a determinarne il gruppo linguistico di appartenenza. Comunque, da ovunque venissero, i Sumeri si adattarono molto presto alla vita di pianura: costruirono città e si diedero all’agricoltura. I Sumeri ebbero il periodo di maggiore espansione tra il 2500 ed 2350 a.C.. Controllavano il territorio della Mesopotamia meridionale e Organizzazione sociale e politica erano stanziati in villaggi che via via si ingrandirono e vennero fortificati, diventando vere e proprie città-stato. La principale era Uruk. I Sumeri sono la prima popolazione sedentaria al mondo che possa essere considerata “civilizzata”; infatti il termine Sumeri sta a indicare l’abitante di Sumer che ha come significato quello di “luogo dei signori civilizzati”. Pur condividendo la lingua e alcuni aspetti della cultura, i Sumeri non erano uno Stato territoriale centralizzato. I loro domini erano divisi in una dozzina di città-stato indipendenti, i cui confini erano definiti da canali e pietre di delimitazione. Ogni città si distingueva per il culto 15 di un dio particolare ed era governata dalla casta sacerdotale, tra la quale veniva scelto il re. La loro società probabilmente era divisa piuttosto rigidamente in diverse classi, controllate in tutto dai sacerdoti. La religione aveva un ruolo di primo piano nella loro organizzazione anche economica, visto che consideravano la terra non una proprietà individuale, ma divina. I raccolti venivano gestiti dai sacerdoti, che accumulavano le scorte nei templi e le ridistribuivano. Come si è già notato, probabilmente dalla necessità di una contabilità meticolosa si sviluppò la scrittura. Sembra anche che i Sumeri siano stati i primi a intuire il principio della ruota. L’invenzione della scrittura e della ruota La civiltà sumera fiorì fino a circa il 2300 a. C., quando furono Caduta dei Sumeri sconfitti e conquistati dagli Accadi, guidati da Sargon il Grande. Gli Accadi fondarono un impero unitario, ma vennero sconfitti da un’altra popolazione (i Gutei) intorno al 2150 a. C. e le città sumere riottennero un altro breve periodo di indipendenza, fino all’arrivo degli Amorrei, fondatori di Babilonia, di cui parleremo tra breve.. 2.2 – Gli egiziani Un’altra civiltà estremamente antica è quella egiziana, sviluppatasi Origini della civiltà nella valle del Nilo (IV millennio a.C.). La zona era popolata da egizia moltissimo tempo, a causa della fertilità della terra. Questa era garantita proprio dal Nilo, che non solo forniva acqua e una via di comunicazione utile ai commerci e ai rifornimenti, ma, periodicamente, straripava, coprendo i campi di uno strato di limo fertile. Anche qui probabilmente in tempi arcaici l’organizzazione era in città stato, ognuna delle quali contraddistinta da un tempio, nel quale si adorava un dio particolare, e controllate da una casta sacerdotale, indispensabile non solo per mantenere la contabilità dei raccolti, ma anche per ridisegnare i confini tra i campi, che venivano annualmente cancellati dalle piene dei Nilo. Si pensa che queste siano le origini della geometria e della topografia. 16 Geometria e matematica In seguito, si assistette a una prima unificazione politica, che portò in un primo momento alla creazione di due regni, l’Alto Egitto, nella zona meridionale, che aveva come capitale la città di Hieraconpolis, e L’Alto e il Basso Egitto il Basso Egitto, più a nord, nella zona del delta, con capitale Buto. L'unione di tutto il territorio in un unico regno, sotto un'unica autorità centrale, risale all'anno 3000 a.C., grazie all'operato di un re, chiamato Menes, come la tradizione ricorda (le fonti archeologiche riportano invece il nome di Narmer). Con Menes, fondatore della prima dinastia, si fa iniziare il periodo Prima dinastia arcaico o periodo tinita perché la capitale venne portata da Hieraconpolis a Thinis. Si formò un regno unico, compatto, sotto la guida di un sovrano, detto faraone, che accentrò su di sé tutti i poteri e si fece considerare una divinità: si potrebbe, quindi, parlare di teocrazia. La storia egiziana, di solito, viene suddivisa in 6 momenti: - Antico Regno (2850 – 2190 a. C.): momento in cui si consolida Le tappe della storia egizia il potere del faraone; ad esso risalgono le grandi piramidi che ancora oggi sono il monumento più famoso dell’Egitto; la società è rigidamente gerarchica e tutta incentrata sul faraone, che governa tramite funzionari. - Medio regno (2052 – 1750 a. C.): il momento probabilmente di massimo splendore: il faraone si riafferma, l’arte si sviluppa, nuove zone del paese vengono bonificate, i territori si estendono a sud con la colonizzazione di parte della Nubia. - Nuovo regno (1570 – 715 a. C.): sotto la guida di una nuova dinastia, la XVIII, fondata da Ahmose, l’Egitto riorganizzò le sue forze e riuscì a espellere gli invasori; il faraone Ramses II verso la fine del XIII secolo affrontò gli Ittiti nella battaglia di Ramses II il Grande Qadesh, stabilendo il primo Trattato di pace della storia. Il potere tornò al faraone, il quale cercò addirittura di concentrarlo ancora di più. Amenofi IV, infatti, per limitare il potere troppo forte dei sacerdoti del Dio Ammone, cercò di attuare una riforma religiosa: decise così di imporre il culto del disco solare 17 Aton. Il faraone fonda la nuova capitale Aketaton, dove fa erigere grandiosi templi, palazzi, biblioteche. La città viene però interamente demolita quando, fallita la riforma, viene ri- Il tentativo di riforma religiosa stabilito il culto di Ammone. Con il suo successore, Tutankhamon, la capitale torna a Tebe. Il periodo conosciuto come Tardo Egitto Antico è un momento di declino, in cui l’Egitto subì gli attacchi di Assiri, Persiani e, infine, Macedoni. I Persiani, guidati da Cambise, nel 525 a.C., ridussero l’Egitto a una semplice provincia del loro Impero. La conquista da parte di Alessandro Magno avvenuta nel 332 a.C., portò nel paese la cultura greco ellenistica. Dopo la morte di Alessandro, l’Egitto fu assegnato a Alessandro Magno Tolomeo Lago, un generale di Alessandro, fondatore, con il nome di Tolomeo Lago Tolomeo I Sotere, della dinastia tolemaica che regnò dal 321 al 30 a.C. Con la regina Cleopatra VII, le vicende dell’Egitto si intrecciarono con quelle di Roma: dopo la vittoria di Ottaviano su Antonio ad Azio nel 31 a.C., l’Egitto divenne provincia romana. Già nel periodo dell’Antico Regno avvenne l’organizzazione dello Stato: i faraoni riuscirono a sottrarsi all’eccessiva dipendenza dal clero di Eliopoli, che era la città dove vi era il santuario federale dei popoli d’Egitto, affidando al sacerdote più importante l’incarico di visir, il primo collaboratore del faraone; l’Egitto rimase una società chiusa, con pochi contatti con l’estero e una rigida organizzazione amministrativa e burocratica, tenuta insieme da una serie di riti religiosi e sepolcrali molto formalizzati. La religione egizia era un politeismo caratterizzato da dei con corpo umano e testa di animale (ibis, toro, falco, gatto, sciacallo… persino coccodrillo). 18 I Romani 2.3 – I Babilonesi La popolazione babilonese, di origine amorrea, abitava la regione mesopotamica nella parte meridionale del piano tra Tigri ed Eufrate La popolazione babilonese sino a una linea a nord dell’odierna Baghdad. La città fu fondata intorno al 1800 a. C. Nella storia babilonese si distinsero due grandi imperatori: Hammurabi e Nabopolassar. Hammurabi diede vita al primo Impero babilonese, dal 1764 al 1755 Hammurabi a.C., che si esteso fino al golfo Persico. Hammurabi è un sovrano importante perché rimpiazzò i principi locali sostituendoli con governatori da lui nominati e si proclamò “re di Sumer e di Accad”, di fatto costruendo un potere nell’area che dipendesse solo da lui e non dalla dubbia fedeltà di altri principi. Inoltre, promulgò il Codice di Hammurabi, la prima raccolta di leggi scritte, applicabili a tutti i sudditi, che oggi si conosca. Esso descrive una società rigidamente divisa, in cui valeva sostanzialmente la legge del taglione (occhio per occhio, dente per dente). I suoi successori non furono altrettanto abili: iniziò il declino che porterà alla caduta dell’Impero nel 1595, a La caduta del primo causa di un’invasione di Ittiti. impero Nel 1530 a.C. il territorio babilonese verrà conquistato dai Cassiti, popolo di origine caucasica che dominerà la regione per 400 anni senza influire in modo rilevante sulla cultura e sulla civiltà. Nel 626, però, un altro sovrano, Nabopolassar, di stirpe caldea e non Nabopolassar amorrea, si proclamò re di Babilonia e riuscì a far risorgere l’antica influenza della città, creando di fatto un secondo impero esteso tra Mesopotamia occidentale, Siria e Palestina. L’impero babilonese divenne la maggiore potenza economica e commerciale del Medio Oriente con Nabucodonosor II che mantenne il potere dal 605 al 562 Nabucodonosor II a.C.: egli allargò la sua sfera di influenza fino all’Egitto e d è rimasto famoso per aver distrutto Gerusalemme. Nel 539 a.C., infine, una popolazione proveniente dal nord e destinata a un grande ruolo nella storia, i Persiani, affermarono il loro potere su tutta la I Persiani Mesopotamia e anche oltre: il loro impero arrivava a est fino 19 all’India, a ovest quasi al Mediterraneo. 2.4 – Gli Ittiti, gli Ebrei e i Fenici Altra grande civiltà sorta in Medio Oriente fu quella degli Ittiti, Gli Ittiti stanziati grosso modo nell’attuale Turchia. Furono un popolo bellicoso, che riuscì a crearsi un grande dominio anche grazie al fatto che possedeva avanzate armi e tattiche di combattimento (soprattutto l’uso di carri). La regione degli Ittiti fu unificata da Hattusili I nel 1650 a.C. Il regno ittita raggiunse il massimo splendore con Suppiluliuma I dal 1370 al 1342 a.C. L’Impero ittita era una sorta di stato federale, perché gli Ittiti si accontentavano di solito del pagamento di tributi da parte dei popoli Caratteristiche del dominio ittita che conquistavano, lasciando loro una certa autonomia amministrativa e svilupparono un’attiva diplomazia, oltre a una grande forza militare. Il tramonto dell’Impero ittita iniziò con l’ultimo sovrano Suppi- La crisi: i popoli del mare luliuma II che regnò dal 1220 al 1182 a.C. In questo periodo, infatti, tutto il Medio Oriente subì l’invasione dei cosiddetti “Popoli del mare”, misteriose popolazioni forse indoeuropee, che stravolsero completamente la geografia del Medio Oriente. Questi rasero al suolo e saccheggiarono la capitale ittita, Hattusas. Altra zona abitata dall’antichità più remota è la Palestina. Qui è difficile trovare tracce di un’etnia ben definita: l’archeologia ci parla di piccoli insediamenti non marcatamente caratterizzati, e la stessa Bibbia indica apporti culturali diversi (Abramo, per esempio, veniva da una città sumera, Ur). Solo nel tempo si costruì un’unità religiosa e linguistica, che si espresse nell’adorazione di un unico dio, tratto caratteristico della cultura ebraica. Gli ebrei sconfissero gli altri popoli della Palestina e si organizzarono in un regno, con capitale Gerusalemme, intorno al 1100 a. C. Il culmine della potenza fu raggiunto sotto il secondo sovrano, 20 Gli Ebrei Davide, che intorno al 960 a. C., sconfisse Filistei e Aramei (probabilmente gruppi dei popoli del mare citati sopra). La crisi iniziò già verso l’850 a. C.. Il paese si scisse in due stati: il Regno di Giuda a sud, fedele ai discendenti di Salomone, nelle mani dei quali rimase Gerusalemme, e quello ribelle il Regno di Israele a nord, che scelse come capitale Samaria. Gli Ebrei subirono ripetute invasioni, soprattutto da parte dei Babilonesi e più tardi, dei Romani, che nel 60 d. C. arrivarono a disperderli, privandoli di un territorio (diaspora). La coesione culturale e la peculiarità della loro religione, però, consentirono alla loro cultura di sopravvivere fino a oggi. Vanno ricordati, infine, i Fenici. Il territorio dell'antica Fenicia è la I Fenici regione costiera compresa fra la catena dei monti del Libano a est e il mare Mediterraneo a ovest. Tale regione fin dal III millennio a.C. ha costituito il punto d'incontro e di scontro tra i grandi imperi sorti in Egitto, Mesopotamia e Anatolia, i quali di volta in volta vi hanno esercitato il proprio controllo. Dunque la storia di questo popolo, caratterizzata dal passaggio da una dominazione straniera all'altra (invasione degli Hyksos, Egizi, Ittiti, Assiri, Babilonesi, Persiani) ha visto i propri protagonisti non lamentarsi mai di tutte le invasioni, anzi sembrava quasi che fossero loro stessi ad attirare i nemici. Questo perché nonostante la dominazione straniera i Fenici potevano continuare la loro attività di commercianti e marinai, essendo costretti a vendere i prodotti di cui i dominatori abbondavano, e comprare per conto di essi ciò di cui avevano necessità. Comunque è solo a partire dal 1200 a.C. Che la Fenicia riesce ad emergere con una personalità culturale propria. Le parole di Diodoro Siculo ci indicano la seconda caratteristica di questo popolo: “I Fenici non poche colonie mandarono in Sicilia e nelle isole vicine, in Africa, in Sardegna e in Iberia.” Colonie commerciali Ciò che li spinse a fondare colonie fuori dalla madrepatria, fu il fatto 21 che la Fenicia, oltre ad essere scarsamente fertile, era anche troppo stretta per tutta la popolazione, quindi molti preferirono abbandonarla per cercare in terre lontane, disabitate o scarsamente popolate, di costruirsi una nuova vita. Inoltre non dimentichiamo che l'espansione commerciale aveva bisogno di scali dove potessero sostare le navi e depositarsi le merci. Le città fenicie almeno fino a tutto il secolo VIII si ressero con regimi monarchici, nei quali il re aveva un carattere sacro, con connotazioni sacerdotali. Non furono mai orga- Le istituzioni e l'economia nizzati in un unico Stato, ma divisi in città indipendenti (le più importanti Tiro e Sidone), quindi non ebbero mai una politica militare aggressiva. Per quanto riguarda l'economia, i Fenici, ebbero uno dei loro punti di riferimento nell'agricoltura e nell'allevamento, nonostante le attività agricole fornissero un contributo poco rilevante allo sviluppo economico dei centri a causa della limitatezza dei terreni atti allo sfruttamento agricolo. In realtà alla base delle attività commerciali fenicie c'era un'economia di scambio molto sviluppata, che richiedeva generi agricoli ai paesi vicini, esportando i prodotti del proprio artigianato. Ricordiamo la porpora e la produzione del vetro. 2.5 – Gli Assiri, i Medi e i Persiani Altra civiltà fiorita in Mesopotamia tra il 2000 e il 600 a. C. fu quella Gli Assiri assira. Basata sulle antiche città sumere di Assur e Ninive, forse colonizzate nuovamente da bellicose popolazioni provenienti dal nord, fu caratterizzata da uno spiccato elemento militare. I re erano guerrieri e facevano delle conquiste il loro primo obiettivo. Di solito, si distingue un periodo paleo-assiro (2000 – 1350 a. C. circa), in cui spesso gli Assiri dovettero subire la sovranità di Babilonia, un periodo medio-assiro (1350 – 1000 a. C. circa), in cui l’impero assiro raggiunse un’enorme espansione, e un periodo neo-assiro (1000 – 600 a. C. circa), in cui si subì una riscossa babilonese, prima di riprendere il controllo su un ampio territorio e di cadere definiti- 22 Alti e bassi dell’impero assiro vamente a opera dei Medi e poi dei Persiani. Nei secoli che vanno dal XX al XVIII a.C. la capitale del Regno fu Assur. Il sovrano più importante fu Assurballit I, che regnò dal 1363 al 1328 a.C. e liberò l’Assiria dai conquistatori. Gli Assiri crearono uno dei maggiori complessi amministrativi unitari del Mediterraneo e del Medio Oriente. Erano uno Stato Struttura della società assira organizzato intorno alla guerra, la cui gestione ai livelli più alti era assicurata da una casta di sacerdoti. Furono loro a creare l’idea di un esercito permanente, di mestiere, equipaggiato in modo abbastanza uniforme e specializzato, che veniva costantemente addestrato, soprattutto attraverso battute di caccia. Nel loro esercito trovavano posto anche genieri e, soprattutto, cavalieri, che combattevano senza l’ingombro del carro da guerra. Erano veloci, spietati e, quando serviva, crudeli. I Medi li conquistarono dopo essere stati da loro assoggettati. I Medi furono, infatti, tributari degli Assiri dal secolo IX al secolo VII a.C. I Medi Si ribellarono sotto il re Ciassare (633-584 a.C.), che con l’aiuto dei Babilonesi, dopo un lungo assedio durato tre anni, riuscì a conquistare Ninive e a portare a grande ampiezza l’Impero dei Medi, che copriva l'Assiria, la Mesopotamia settentrionale e la Cappadocia. Fu però un fuoco di paglia, che si dissolse già alla sua morte. La potenza egemone nell’area divennero i Persiani, una popolazione proveniente da sud-est. L’ascesa del popolo persiano fu guidata da I Persiani Ciro, detto poi il Grande, che regnò dal 558 al 529. Succeduto al padre Cambise, sconfisse i Medi negli anni che vanno dal 553 al 550 a.C., conquistò la Lidia nel 546 a.C., sottomise la città di Babilonia e iniziò una politica di espansione verso ovest che avrebbe portato i suoi successori a pesanti conflitti con i Greci, che a loro volta si stavano espandendo, colonizzando l’Asia Minore. La sua espansione riguardò anche l’Oriente, dove giunse fino al fiume Iassarte. Morì nel 529 a.C. combattendo a nord dei suoi domini contro le popola- 23 zioni nomadi degli Sciiti. 2.6 – Gli Hurriti, i Cassiti, i Frigi e i Lidi Accanto a quelle citate, molte altre civiltà si svilupparono nell’area Gli Hurriti e i Cassiti medio -orientale; abbiamo idee meno chiare su quella che era la loro cultura, che sembra essere stata meno incisiva di quella ebraica, babilonese o egiziana. Inoltre, ebbero una fortuna politica molto minore, creando domini, che spesso furono sottomessi da altri popoli per lunghi periodi. Tra questi si possono ricordare gli Hurriti e i Cassiti, che sconfissero rispettivamente gli Assiri e i Babilonesi tra il XVIII e il XV secolo a. C., prima di essere assorbiti da altre popolazioni. Alcune di queste popolazioni, però, contribuirono ad aumentare in modo rilevante alcune acquisizioni culturali che segnarono indelebilmente la storia: - i Frigi, ad esempio, adottarono e diffusero l’alfabeto fenicio e, sembra, svilupparono una scienza musicale molto progredita (i Greci riconoscevano loro molte invenzioni in questo senso). Ai Lidi pare che si debba l’invenzione della moneta. Molti concetti e credenze religiose vennero elaborati e diffusi proprio in questa zona, raggiungendo Roma e, in parte, anche noi. 24 I Frigi e i Lidi 2.7 – La Civiltà Indiana e quella Cinese Accanto alle civiltà del Medio Oriente, altri importanti gruppi umani La civiltà indiana si erano stanziati in Estremo Oriente, soprattutto in India e in Cina. Il subcontinente indiano era abitato da una civiltà molto progredita, di cui abbiamo alcune tracce archeologiche (tra cui imponenti rovine di città), ma che fu travolta intorno al 1400 a. C. da migrazioni di popolazioni ariane, che stravolsero completamente l’assetto della zona e fondarono una serie di piccoli regni, unificati solo intorno al 500 a. C. Nello stesso periodo, più o meno, vennero introdotte la lavorazione del ferro, la moneta e una nuova scrittura. Accanto al complicato politeismo tradizionale, si diffuse anche una nuova religione: il Buddismo, che ancora oggi esiste e incontra un certo favore anche in Occidente. La civiltà cinese si sviluppò intorno ai grandi fiumi della zona. Fu La civiltà cinese contraddistinta da una notevole stabilità e da una serie di dinastie che garantirono un governo abbastanza continuo. Le dinastie dei primi millenni sono state tre. La prima nel III millennio a.C. fu la dinastia Xia. La seconda, di cui ci sono testimonianze scritte, fu la dinastia Shang, comparsa verso la metà del II millennio a.C. Nell’XI secolo a.C. si impose con la forza la terza dinastia Zhou che regnò per ottocento anni circa. 25 Test 1. I Sumeri conobbero il loro maggiore sviluppo: a. tra il 1500 ed 1350 a.C.; b. tra il 2500 ed 2350 a.C.; c. tra il 3500 ed 3350 a.C. 2. Il termine Sumeri sta a indicare l’abitante di Sumer che ha come significato quello di: a. “Luogo dei signori non civilizzati”. b. “Luogo civilizzato”. c. “Luogo dei signori civilizzati”. 3. Il primo impero fu quello di Sargon il Grande di Accad: a. verso il 2300 a. C.; b. verso il 1300 a. C.; c. verso il 3300 a. C. 4. Lo sfruttamento delle risorse economiche era controllato: a. dai vari villaggi; b. dai sacerdoti; c. dalle città - stato. 5. Il periodo più florido dell’Egitto fu: a. tra il II e il I millennio a.C.; b. tra il IV e il III millennio a.C.; c. tra il III e il II millennio a.C.. 6. Menes, re dell’Alto Egitto fu fondatore: a. della seconda dinastia egiziana. b. della prima dinastia egiziana; c. della terza dinastia egiziana. 26 7. A capo dell’organizzazione burocratica vi erano: a. il visir; b. i governatori provinciali; c. il faraone. 8. La religione egizia contemplava oltre al culto di molteplici divinità zoomorfe: a. il culto solare; b. il culto lunare; c. il culto della terra. 9. Nella storia babilonese possiamo distinguere: a. due grandi imperi, b. tre grandi imperi, c. quattro grandi imperi. 10. L’impero babilonese divenne la maggiore potenza economica e commerciale del Medio Oriente, con: a. Ramesse III. b. Nabucodonosor I. c. Nabucodonosor II. 11. Il successore di Hammurabi fu: a. Nabucodonosor II. b. Samsuiluna. c. Ramesse I. 12. Nel 1530 a.C. il territorio babilonese verrà conquistato: a. dagli Ittiti; b. dai Cassiti; c. dai Persiani. 27 13. Il Regno ittita divenne una grande potenza: a. dal 1360 al 1332 a.C.; b. dal 1370 al 1342 a.C.; c. dal 1470 al 1442 a.C. 14. Il tramonto dell’Impero ittita, avvenne con il sovrano: a. Suppiluliuma I. b. Suppiluliuma III. c. Suppiluliuma II. 15. I Fenici si dedicarono all’attività marinara: a. nel II millennio a.C.; b. nel IV millennio a.C.; c. nel III millennio a.C. 16. Le religioni che si rifanno al “monoteismo abramico”sono: a. Tre; b. Quattro; c. due. 17. L’Assiria ebbe una storia autonoma: a. dalla fine del I millennio a.C. al 612 a.C.; b. dalla fine del III millennio a.C. al 612 a.C.; c. dalla fine del II millennio a.C. al 612 a.C. 18. L’ascesa del popolo persiano fu guidata: a. da Ciro il Grande; b. da Ciro il Potente; c. da Ciro il Magnifico. 28 19. L’Impero dei Medi raggiunse la sua massima espansione: a. il re Assuruballit; b. il re Astiage ; c. il re Ciassare. 20. Il re assiro Assuruballit I regnò: a. dal 1263 al 1328 a.C.; b. dal 1163 al 1228 a.C.; c. dal 1363 al 1328 a.C. 21. I Cassiti penetrarono in Mesopotamia: a. nel XVIII secolo a.C.; b. nel XVII secolo a.C.; c. nel XVI secolo a.C. 22. I Frigi: a. contribuirono a diffondere l’alfabeto fenicio e furono grandi musicisti; b. non contribuirono a diffondere l’alfabeto fenicio; c. non furono grandi musicisti. 23. I Lidi: a. sono ricordati anche per l’invenzione della scrittura; b. sono ricordati anche per l’invenzione della ruota; c. sono ricordati anche per l’invenzione della moneta. 24. Il maggiore organismo politico hurrita fiorì: a. nella seconda metà del XVII secolo a.C.; b. nella seconda metà del XVI secolo a.C.; c. nella seconda metà del XV secolo a.C. 29 25. Le caste della società indiana sono: a. quattro; b. sei; c. otto. 26. L’unificazione dello Stato cinese fu preceduta: a. da due grandi dinastie; b. da cinque grandi dinastie; c. da tre grandi dinastie. 27. La dinastia Zhou si impose: a. nel XIII secolo; b. nel XI secolo; c. nel XII secolo. 28. La dinastia Xia si impose: a. nel III millennio d. C.; b. nel III millennio a. C.; c. nel II millennio d. C.. 30