Professor Pier Roberto Dal Monte

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PRURITO ANALE
II prurito anale è un intensa sensazione di prurito nella cute intorno alla regione anale che comporta, spesso,
un’irrefrenabile bisogno di grattarsi. Ciò può provocare situazioni imbarazzanti e fastidiose nonché
irritazione da sfregamento e piccole lesioni della pelle
E’ chiamato anche pruritus ani ed è dovuto a molte cause.
Alcuni fattori possono aggravarlo quali la presenza di secrezioni che lo inumidiscono o bagnano,le abrasioni
provocate dai pantaloni, le mutande se si inseriscono tra i glutei, la pressione quando si è seduti specie su
tessuti non morbidi o poco traspiranti. Può aggravarsi durante la notte o durante i movimenti sudando.
Il prurito può associarsi ad altri disturbi intorno all’ano come il bruciore o l’arrossamento per
l’infiammazione.
Il prurito e l’irritazione intorno all’ano può essere una condizione temporanea o può essere un problema
persistente è intollerabile.
In molti casi è solo un problema non particolarmente grave ma, in altre occasioni, può essere un segno di
più gravi affezioni mediche.
LE CAUSE POSSIBILI SONO:
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Igiene personale
o Scarsa: irritazione da prolungato contatto di residui fecali con la cute
o Eccessiva pulizia: abuso di detergenti aggressivi, sfregamento con carta igienica,
l’eccessivo sfregamento con saponi . L’impossibilità di lavare via bene il sapone può
anch’esso provocarlo
Cute secca. Col passare degli anni la cute dell’ano ed intorno ad essa tende vieppiù a seccarsi.
La cute secca può causare un prurito inteso e persistente.
Troppa umidità. L’umido intorno all’ano dovuto all’eccessiva sudorazione o dovuta a feci
morbide ed appiccicose possono essere irritanti e pertanto prurito anale può essere provocato
anche da diarrea o da piccole perdite (soiling).
Irritanti chimici. Alcuni polveri da lavanderia o lavatrice o sostanze usate localmente come gli
anticoncezionali (nelle donne), così come la carta igienica profumata o colorata possono irritare la
cute intorno all’ano di soggetti ipersensibili.
Dieta. Il prurito può provenire da sostanze irritanti contenute in certi cibi quali le spezie, ,il caffè
cioccolato, tè, spezie, birra, cibi ad elevato contenuto di latte. .
Farmaci. Il prurito può essere un effetto collaterale di certi farmaci, come alcuni antibiotici.
Abuso di lassativi. Creme ad uso topicoSituazioni anatomiche obesità, glutei sporgenti con profondo solco intergluteo, ipertricosi,,
prolasso mucoso
Patologie benigne ano-rettali:fistole perianali, ragadi, marische o pliche anali
Malattie dermatologiche: psoriasi, dermatite seborroica, lichen.
Infezioni da elminti. L’ossiuriasi si o comuni vermi dei bambini possono causare prurito anale
così come altri parassiti
Malattie sistemiche (ittero, diabete mellito, insufficienza renale cronica, carenza marziale,
tireotossicosi, mixedema, linfoma di Hodgkin, policitemia vera)
Patologie ginecologiche (secrezione vaginale, prurito vulvare)
Diarrea
Radioterapia
Infezioni (virali: herpes simplex, cytomegalovirus, papillomavirus; batteriche: stafilococco
aureo, eritrasma; micosi;
Infezioni da funghi. Le micosi che per lo più colpiscono le donne possono irritare l’area anale
per diffusione.
Neoplasie (malattia di Bowen, Paget extramammario, carcinoma squamoso, carcinoma
cloacogenico, polipi del retto)
Altre cause. II prurito anale correla spesso ad ansietà o stress ed infine talvolta la causa è del tutto
sconosciuta.
Nella maggioranza dei pazienti affetti da prurito (dal 50 al 90%) non è individuabile alcuna causa, per cui
si parla di prurito anale idiopatico.
Il prurito anale non è quasi mai un problema di pulizia. Ma tuttavia la troppa pulizia è da evitare quale che
sia la causa del vostro prurito, poiché rimuovendo la cute superficiale e togliete le sostanze protettive
naturali insieme a quelle che avete messo; pertanto evitate la tendenza naturale di voler lavare spesso l’area
con saponi o salviette e anche di grattarvi poichè irritate l’area e peggiorate la vostra situazione.
La tendenza all’ipermedicazione può anch’essa aggravare il problema.
DIAGNOSI
II problema può essere risolto direttamente dal vostro medico, tuttavia alcune volte, quando la causa non è
ovvia sarebbe opportuno consultare un dermatologo o eventualmente uno specialista nel trattare problemi
anali e rettali quindi un proctologo, il quale potrebbe eseguire una anorettoscopia per chiarire ulteriormente
il vostro problema. Talvolta , ma raramente, è necessaria anche una colonscopia per identificare
esattamente la causa del prurito. Infine sappiate che non sempre la causa precisa può essere identificata..
TERAPIA
Naturalmente la terapia dipende dalla causa del problema. Perciò comprende trattamenti personalizzati e
naturalmente farmaci ad uso topico o locale.
Le medicine che possono essere usate sono pomate o creme che contengono cortisone o suoi derivati . Se si
tratta di infezione batterica o micotica saranno usati pomate contenenti antimicotici o antibatterici, che
possono essere usati anche per via generale se necessario. Utile può essere una crema che contenga ossido
di zinco . Applicate in giusta quantità nell’area affetta due volte al giorno per 1-2 settimane. Se i vostri
sintomi compaiono di notte potreste prendere un antistaminico finche il trattamento causale o topico non
abbia raggiunto l’effetto sperato
REGOLE PERSONALI
In caso di prurito idiopatico, è bene adottare alcune regole di carattere gnerale:
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lavarsi adeguatamente, immediatamente dopo avere evacuato. Ma non irritatevi
sfregando con saponi non adatti. usate un bidet a getto per pulire l'area.
asciugatevi dopo essersi lavati con carta igienica od un asciugamani non irritante
. Va evitato l’utilizzo di biancheria intima in fibre sintetiche, colorata o poco
confortevole (perizoma) così come l’uso di pantaloni troppo aderenti, allo scopo di
evitare l’irritazione o la macerazione della cute perianale da scarsatraspirazione e da
eccessivi sfregamenti.
usate le creme oculatamente. Seguite i consigli del medico o del dermatologo per la
scelta, in alcune persone certe creme o pomate aggravano i problemi e possono
mascherare problemi persistenti.
non grattatevi se potete: iI grattamento irrita la cute e mantiene una infiammazione
persistente. Se proprio non ci riuscite applicate delle compresse di garza o cotone
fredde o fate un bidet caldo per trovare un sollievo momentaneo. Cercate di distrarvi
per allontanare il desiderio di grattarvi o muovetevi lavorando
cambiate i tessuti per asciugarvi. La vostra cute perianale può essere sensibile alle
sostanze di lavaggio dei tessuti, ai colori ed ai profumi. Usate tessuti non colorati, non
lavati in lavatrice o profumati. Cercate eventualmente per pulirvi tessuti che siano
incolori, delicati e confortevoli.
evitate irritanti, come le sostanze detergenti chimiche e deodoranti
La dieta va corretta con abolizione delle sostanze già menzionate grado di elicitare il
prurito; è opportuno incrementare il consumo di frutta e verdura per aumentare il
quantitativo di fibre ed ottenere feci di consistenza soffice, meno traumatizzanti nel
passaggio; allo stesso scopo può essere utile l’assunzione di integratori formanti massa
Evitate l'abuso di lassativi con aumento di diarrea o curate irregolarità dell'alvo con
eventuali perdite fecali.
Molti casi di prurito rispondono positivamente a queste semplici modificazioni dei comportamenti abituali;
esistono, tuttavia, alcune situazioni per le quali trovano indicazione trattamenti più drastici, come l’iniezione
di una miscela di blu di metilene (colorante vitale nella cute perianale, allo scopo di distruggere le
terminazioni sensitive del prurito. In conseguenza di questotrattamento i pazienti hanno un dolore anale di
breve durata (12-24h), urine colorate di blu e pigmentazione della cute perianale
per circa una settimana.
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