GUILLERMO FERRARI
LO ZODIACO
Le parole “Zodiaco” e
“zodiacale” sono più conosciute per l’astrologia che
non per l’astronomia. In fatti,
chi non ha sentito alla radio o
letto su qualche rivista la previsione della sua sorte in
base al suo “segno zodiacale”? Bene, in queste righe ci
occuperemo del significato di
questi termini e di qualche
insospettata
curiosità
lasciando invece l’aspetto
astrologico ad altre pubblicazioni.
Ricordiamo prima che, guardate dalla terra, le stelle sembrano fissate su una grande
sfera trasparente (la volta o
sfera celeste) che ruota intorno alla terra compiendo un
giro al giorno. Il Sole, invece,
non è fisso ma vi si muove
lentamente; in un anno compie un percorso (a forma di
cerchio) chiamato Eclittica.
Fatte queste premesse, possiamo definire lo Zodiaco
come la fascia di cielo adiacente all’Eclittica, avente una
larghezza di circa 20° (vedi
Fig. 1). Nello Zodiaco si trovano 13 costellazioni di stelle
di cui dodici hanno il nome
dei dodici noti segni zodiacali
mentre la restante riceve il
nome di Ofiuco (o anche il
Serpentario). I nomi di queste costellazioni nell’ordine in
cui il Sole le percorre sono
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Ariete,
Toro,
Gemelli,
Cancro, Leone, Vergine,
Bilancia, Scorpione, Ofiuco,
Sagittario,
Capricorno,
Acquario e Pesci. Queste
costellazioni, tranne Ofiuco,
vengono chiamate, appunto,
zodiacali. Ovviamente, esse
risultano invisibili quando il
Sole, nel suo incessante
moto lungo l’Eclittica, vi transita e le rende invisibili a
causa della sua grande luminosità.
Può essere utile sapere che i
cammini che la luna ed i cinque pianeti visibili ad occhio
nudo (cioè Mercurio, Venere,
Marte Giove, e Saturno) percorrono sulla sefra celeste,
muovendosi fra le stelle
fisse, giaciono proprio nella
fascia zodiacale.
E’ inoltre interessante notare
che malgrado il cammino che
il Sole percorre nella costellazione di Ofiuco sia circa il triplo di quello della confinante
costellazione
dello
Scorpione, Ofiuco non è mai
stata considerata come una
costellazine dello Zodiaco.
Se immaginiamo l’Eclittica
divisa in dodici pezzi (detti
archi) uguali, di 30( d’ampiezza ognuno, possiamo definire
i noti segni zodiacali come i
dodici intervalli di tempo in
cui il Sole percorre detti pezzetti. I segni durano circa un
mese ciascuno e ricevono gli
stessi nomi delle costellazioni dello Zodiaco. Il passaggio
da un segno all’altro avviene
nella seconda metà di ogni
mese, intorno al giorno 21.
Com’è noto, il segno che ci
viene assegnato per gli usi
degli oroscopi è il segno corrispondente alla data della
propria nascita.
Verrebbe quasi naturale pensare che il segno zodiacale
associato ad un certo periodo dell’anno corrisponde al
periodo in cui il Sole transita
nell’omonima costellazione.
In effetti, così succedeva più
di duemila anni fa, quando
furono “inventati” i segni
zodiacali per indicare le posizioni dei pianeti. In quei
tempi, il giorno 21 marzo il
Sole transitava per un particolare punto dell’Eclittica
chiamato
Equinozio
di
Primavera, dando inizio alla
Primavera
dell’emisfero
Nord. In quel momento, il
Sole entrava nella costellazione dell’Ariete e contemporaneamente iniziava il segno
omonimo. Ma a causa di un
lento e costante movimento
dell’asse terrestre, chiamato
“precessione terrestre”, la
posizione dell’Equinozio ha
continuato a spostarsi gradualmente lungo l’Eclittica, in
senso opposto al moto
PN
E
LEON
VER
BIL
AN
GIN
ZO
E
A
DI
CO
ETE
CIA
ARI
PESCI
γ
20
°
PS
LEGENDA
PN: Polo Nord Celeste
PS: Polo Sud Celeste
γ: Equinozio di Primavera
o Primo Punto d'Ariete
annuo del Sole. Tant’è vero
che, ai nostri giorni, il 21
marzo il Sole continua a transitare
nell’Equinozio
di
Primavera, ma (a differenza
di due milleni fa), in quella
data, esso è da poco entrato
nella costellazione dei Pesci,
che attraversa in circa 30
giorni.
I segni zodiacali non hanno
però seguito nei secoli le
costellazioni da cui originariamente prendevano i loro
nomi; ad oggi, essi vengono
invece determinati in base al
calendario, in modo che il
segno dell’Ariete inizi il 21
marzo, come due milleni fa.
Per questo motivo, attualmente, nel periodo corri-
spondente ad un dato segno
zodiacale il Sole (approssimativamente) transita in realtà
nella costellazione con il
nome del segno zodiacale
precedente.
Ora, scusandomi con i lettori
astrologi, vorrei fare una
riflessione, forse un tantino
provocatoria. Visto che,
secondo gli astrologi stessi,
sono gli astri ad influenzare il
destino delle persone, piuttosto che la definizione alquanto arbitraria degli attuali segni
zodiacali, attira l’attenzione il
fatto che quasi tutti gli oroscopi vengano elaborati in
base al segno zodiacale della
nostra nascita e non alla
costellazione che in cui il
Sole realmente si trova in
quel momento (sarà per
quello che il mio oroscopo
non ci azzecca quasi mai?).
Ma torniamo alla precessione terrestre. Per dare un’idea
della sua lentezza, accenniamo che essa è un moto ciclico con un periodo di 26.000
anni circa: l’Equinozio passa
per
lo
stesso
punto
dell’Eclittica dopo averla percorso interamente in quell’intervallo di tempo. Quindi chi,
durante il mese del proprio
segno zodiacale, volesse
vedere il sole transitare nell’omonima costellazione, non
dovrà fare altro che aspettare
soltanto 24.000 anni (circa
2000 sono già passati)!
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