frogs SPECIALE FROGSTOCK 2013 VENTESIMA EDIZIONE MARTA SUI TUBI I MINISTRI BLASTEMA GLORIA TURRINI 21-24 AGOSTO2013 PARCO FLUVIALE RIOLO TERME CARCIOFFI GIUSEPPE sas di Carcioffi Elisa e C. INFISSI E SERRAMENTI IN ALLUMINIO Via Curiel, 20/22/24 - 48025 Riolo Terme (Ra) Tel. 0546.70266 - Fax 0546.71847 e-mail: carcioffinfi[email protected] frogs uno frogs anno diciottesimo (ventesimo di Frogstock) numero uno a cura di Clips Rag & Rock Centro Giovani Via Gramsci, 13 48025 Riolo Terme (RA) www.frogstock.it [email protected] redazione e public relations Mirco Tigrini Mattia Tampieri Luca Cavallari Alfonso Nicolardi Luigi Timoncini Flavio Tagliaferri Myriam Massicci Simona Galassi Claudio Malvezzi Marco Massacci Melania Tigrini Stefano Briccolani Federica Peri Simon Tagliaferri Marco Maltoni Nicola Sangiorgi Beatrice Laurita Filippo Sangiorgi Marco Paiano Lorenzo Pasi Martino Savorani Sergio Spada Matteo Pasini Iacopo Battilani Aris Collina Mario Zama Samuele Benini illustrazione in copertina grafica ed impaginazione Paride Ridolfi distribuzione gratuita Mi perdo... ho già cominciato tre volte a contare le rane che si avvinghiano in copertina, ma mi perdo ancora. Mi perdo confuso tra colori, trame, ricordi, sudore e decibel. Mi perdo tra cursori e mani attente che accarezzano i parametrici. Mi perdo tra i suoni che rimescolano il flauto di Ian Anderson con il canto di Elisa mentre i fratelli Porcaro spillano birra al joker. Mi perdo tra i cavi, con Nani che sbuca dal backstage e Max Gazzé le abbozza un sorriso. Mi perdo mentre cerco Paraflú con la Steadicam, ma anche lui é perso in una improbabile conversazione con Ian Paice sui livelli del bianco. Mi perdo a scrutare il Gatto che, dondolandosi su un Layher, chiede una chiave di 19 a un Caparezza triste perché ha perso lo shampoo. Mi perdo sotto i baffi di Ferruccio dei Da Polenta che da una nuvola continua a ripetere cassa rullante alle manopole di Andrea. Mi perdo in questo sogno che mi trascina violentemente avanti e indietro nel tempo e mi riporta i capelli. Mi perdo in questo che non é stato e continua a non essere solo un sogno, ma un incantesimo di musica, amicizia e vita. Sono venti anni, ma anni speciali che come i sogni non hanno tempo. [email protected] frogs due MERCOLEDI’ 21 AGOSTO CLIPS RAG & ROCK CENTRO GIOVANI BLACK JACK ROCK ’N ROLL FOLKOMONDO GLORIA TURRINI’s QUINTET APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR BY DJ NEBBIA (Musica a 360°) + DJ Simon (Rock) GIOVEDI’ 22 AGOSTO SPEED STROKE HERBA MATE CELEB CAR CRASH BLASTEMA TUTTE LE SERE: Pro Loco “Traditional Fast Food” Grapperia “Kill the Coffee” Cocktails ed aperitivi musicali al Joker Disco Bar Area Bambini by Zerocento Rockcamp by Protezione Civile Artigianato Locale Alcool test by Ser.T Faenza WWW.FROGSTOCK.IT APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR BY DJ MASSIMO VOLTI (House + Progressive) + DJ JACOPO BATTILANI (RnB & House) VENERDI’ 23 AGOSTO TEODASIA ALTERIA I MINISTRI APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR BY DJ ALTERIA FROM ROCK TV (Rock) + DJ MALVA (Crossover & Rock) SABATO 24 AGOSTO PARCO FLUVIALE PORNOVARSAVIA RIOLO TERME INGRESSO GRATUITO TUTTE LE SERE LE STRADE MARTA SUI TUBI APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR DJ MASSIMO VOLTI (House + Progressive) + DJ JACOPO BATTILANI (RnB + House) frogs tre DUEMILATREDICI PROGRAMMA frogs quattro frogs cinque INSIEME INSIEME Questo spazio è diventando un obbligo, si può dire un felice dovere. Ogni anno abbiamo sempre più ringraziamenti da fare: le istituzioni, le associazioni, le aziende, i commercianti riolesi, i volontari, i nostri ragazzi di CLIPS RAG & ROCK. Le attività che si svolgono a supporto di Frogstock, nel polverone del parco fluviale riolese, ci rendono sempre più debitori. Ogni anno il nostro festival si dimostra un ottimo esempio di collaborazione e collaborando si può realizzare molto nell’interesse della collettività! La musica è cultura, svago e benessere. Noi non solo cerchiamo di fare spettacolo, cerchiamo di proporre cultura, cultura musicale. Noi non scegliamo i nostri artisti a caso o per piacere del nostro orecchio, cerchiamo di fare musica, quella vera: non solo chi fa numeri sale sul palco del Frogstock! Nelle nostre scelte cerchiamo sempre di bilanciare risorse e qualità. E parlando di risorse dobbiamo ringraziare la Pro loco di Riolo Terme, l’Amministrazione Comunale, Avis, Aido, Arci, Ippoverde, Winterbikers, Assocazione Alpini, Protezione Civile, Romagna Concerti, Estateincollinaemoltialtri.Graziealcoinvolgimentovolontarioeallacollaborazionediquestientieassociazioni, il nostro paese riesce, in ogni edizione di Frogstock, a proporre uno Spettacolo vero! Obbligati...., molto obbligati! frogs sei frogs sette “Non ci siamo mai messi a fare i conti - sottolineava alzando sempre un po’ la voce - e a pensare di rinviare tutto a un momento più giusto e opportuno. Se ci si frena e si aspetta, allora si smette di vivere, ci si chiude in difesa. Non esistono momenti giusti, esiste la vita, e questa è sempre qui e adesso. Dubitare è tempo perso.” Queste le parole di Mario Calabresi nel suo “Cosa tiene accese le stelle” (Numeri primi, Mondadori, 2011), queste le parole che credo possano essere le più adatte a riassumere il mio macropensiero su coloro che vivono, organizzano e sognano Frogstock ogni anno. Da vent’anni ormai. Una sfida percorsa lungo il tempo e il maltempo, lungo tutti i “se” e i “ma” che accompagnano il nostro quotidiano, maggiormente ora che è offuscato da pensieri e prospettive poco rosee. Volendo fare un omaggio ai gruppi che hanno partecipato a questa kermesse, mi viene spontaneo però pensare prima a tutti quei ragazzi e ragazze che ogni anno macinano metri del parco fluviale, respirando polvere, raccogliendo bicchieri vuoti e sorridendo a sconosciuti. Faticando, arrabbiandosi, maledicendosi per essersi nuovamente “incastrati” in questo marasma collettivo che è il Frogstock Festival. Tanti i nomi, i volti, le storie di coloro che hanno permesso ad una rana di impadronirsi dell’agosto riolese e di far sì che lei si impadronisse di tanti giorni, momenti e ricordi a loro cari. Tanti i ringraziamenti, le collaborazioni, le esperienze prodotte. Tante le parole spese, favorevoli o contrarie, a questo evento estivo. Pochi forse i veri disordini o disagi; tanta la voglia di far bene e di dimostrare di essere in grado di farlo. Perché si crede nella Clips, per rendere vivo il proprio paese o anche solo per far ricredere quel vicino così antipatico, che ti addita come sovversivo o poco raccomandabile: guardi che ci si diverte a ballare, cantare e stare insieme! Vent’anni di attività comportano una certa responsabilità, ma se ripenso alle tante colonne sonore che Frogstock mi ha regalato, dalla mia adolescenza fino, diciamolo pure, all’età adulta, sono felice che alcuni si siano presi la responsabilità di continuare a farlo. L’aver visto passeggiare per Riolo Terme una giovane sconosciuta Elisa che sorrideva nel viale, l’aver chiacchierato fino a notte tarda con i Subsonica dopo il loro concerto, l’aver apprezzato la femminilità di Nina Zilli che ben si è prestata ad un palco avvezzo a chitarre e assoli, l’aver riso delle parodie dei Gem Boy ed essersi emozionata nel vedere il fiume di persone accorse per i Deep Purple. Saltare sulle note dei Punkreas o dei Linea 77, riflettere sui testi poesia di Max Gazzè o cantare i Negrita e scoprire dei giovani Negramaro che sembrano dei neofiti della musica a confronto dei Modena City Rambles, di Elio e le storie tese e dei Nomadi. Partecipare a serate a carattere internazionale con gruppi che hanno richiamato anche chi tanto giovine non è, ma che non ha resistito a sentire dal vivo Simple Minds, Glenn Hughes o i Jethro Tull. L’entusiasmo dei colori, dei suoni e della grinta sopra e fuori il palco con la Bandabardò, Roy Paci e Caparezza; la passione delle cover band e di ogni singola persona che ha suonato su quel palco, dagli amici Zaway ai giovani Tetrafarmakon e altri ancora. Sono tante le band che hanno partecipato a Frogstock, famose e non, longeve o meteore, italiane o straniere. Un grazie a tutti voi, un grazie a chi lavora a Frogstock, prima durante e dopo il festival, un grazie a chi ci crede e a chi ci crederà. Un grazie anche a chi ne è detrattore, perché con il suo disaccordo ha smosso quei ragazzi, oggi anche uomini e donne adulti, che hanno fatto di Frogstock il festival più longevo di questa terra di buon vino, motori, poeti e perché no, di rane. MELANIA TIGRINI frogs otto Servizio Trasporto Pubblico e Noleggio Pullman Granturismo frogs nove VIVI LA MUSICA RESPONSABILMENTE Partecipare sì, ma responsabilmente. Siamo sempre più attenti alla sicurezza di chi arriva a Frogstock. Nell’atmosfera del Festival, in mezzo alla musica, ad amici ritrovati, a speranze amorose, ad una buona cucina tipica, può capitare di bere una fresca birra di troppo ed “alzare eccessivamente il gomito”. E’ importante che ciascuno di voi, nella necessità di guidare, possa valutare consapevolmente se è necessario riposarsi prima di lasciare Frogstock. Divertitevi ... e vivete il vostro Frogstock responsabilmente. frogs frogs dieci UNA PAGINA PER VENTI ANNI DI FROGSTOCK (1994) Entroterra - Conqueroo - Judy Testa Band - Phygas of Lign - Remake - Zanzare Selvagge (1995) Aldamera - Entroterra - Judy Testa Band - Casi Chiusi - Conqueroo Diabolico Coupè - Mirrors - Presidio - Remake - Z-way (1996) Remake – Conqueroo – Koppertoni – S.P.A. – Lui, Lei, L’altro – Da Polenta – Phygas of Lign – Aldamera – Casi Chiusi – Entroterra – Zaway – Judy Testa Band – Gene Gnocchi (1997) Schiavi del ritmo – Conqueroo – Arthur Miles & Green Onions – Good for nothing – Ora Zero – Luciferme – Paranoica – Aldamera – Entroterra – Hangovers – Zaway – Mamamicarburo – Rose nel deserto – Phygas of lign – Judy Testa Band – Skiantos (1998) Fuzoni – Meanwhile – Stealers – Punkreas – Da Polenta – Ius Primae Noctis – Flamingo Lounge – More experience – Destedema – Amici di Roland – Stefano Quantestorie – Carpe Diem – Foche d’Artificio – Bluvertigo (1999) Paranoica – Stealers – Ius Primae Noctis – Da Polenta - Blend – Carpe Diem – Foche d’artificio – Zaway – Opnova – Backlash – Aldamera – Gem Boy – Bambola pugnale – Kayak – Dyd 666 – Filippo Malatesta – Ozona Snuff – Hangovers – Sandro Spazzoli – Rico Blues Combo – r.l.n.m. – Sweet nightmares – Hexen – Mamamicarburo – Daniele Silvestri (2000) Lambrusco & pop corn – Kayak – Hexen – Stealers – Aldamera – Ius Primae Noctis – Rumori di fondo – Elisa – Hangovers – Shamat – Da Polenta – Soundcore – Zero in condotta – Gem Boy – Rain – Zaway – Max Gazzè (2001) Opnova – Harem – Emabil – Da Polenta – Hangovers – Deep Purple – Notte delle chitarre – Motozaway – Les super heros – Hexen – Down Kick – Stella rock – Stemlet – Gem Boy (2002) Subsonica – Beppe Grillo e la sua blues band – Almamegretta – Da Polenta – Uriah Heep (2003) Simple Minds – Filippo Malatesta – Devils – Antonella Nuti e i Pop 03 – Da Polenta – Toto – Acid Brains – Motozaway – Negrita (2004) Jakarta Cafè – Da Polenta – Look what frogs undici happened – Strambaleros – Piero Pelù – Hip Hop show – Innasense – Elio e le storie tese (2005) Koinè – Aurelia 520 – Cappello a cilindro - Zulù 99 Posse – Perikolo generico – La camera migliore – Take away – Negramaro – Circus nebula – Filippo Graziani – Nearco – Le vibrazioni (2006) The wanted – Devils – Nearco – Da Polenta – Musamelica – Cornipetar – Rio – Convergence – Addiction crew – Flightcast – Exilia – Linea 77 - Extrema – Gypsy Train – Mamasita – Coska – Caparezza (2007) DeadWood – Zaway – Da Polenta – Vicolo Inferno – Divieto di Svolta – Intemorfosi – Nomadi – New Magazine – Scarlet – Innasense – Gem Boy – Jugling Goblin – Radionirica – Lesti – Herba Mate – Roy Paci (2008) Polonium 212- Martin Mister Jones – Charleston – Kissexy – Ohm - Lost Dogs – Natiche Selvatiche – Rangzen – Sine Frontera – Natural Bikers – Modena City Rambles – Perro Malo – Clamidia – The Shoes – Johnny Burning – Glenn Hughes (2009) Les Bondages – Electric 69 – Small Jackets – Musamelica – Jethro Tull – Awkwards – Fightcast – Several Union – Steve Rogers Band – Buttered Bacon Biscuits – Not 4 wedding – Meganoidi (2010) Martin Mister Jones – Notte delle chitarre – Convergence – Tarchon Fist – Pino Scotto – The Shoes – Poison Deluxe – The Last Killers – Dome La Muerte and The Diggers – The Hormonauts – Train de vie – Gatta Molesta – Nina Zilli (2011) Witche’s Brew – Buttered Bacon Biscuits – Wicked Minds – Speed Stroke – Hideweaver – Labyrinth – Caparezza – Corvi Neri – Hostile – Damage Incorporated – Acidi C (2012) Tetrafarmakon – Miss Patty miss & The Magic Circle – Khorakhanè – Lennon Kelly – Bandabardò – Figure of six – Violet Gibson – Rezophonic – Delay Lama – Floyd Machine (2013) Black Jack Rock ‘n Roll - Folkomondo - Gloria Turrini’s Quintet - Herba Mate - Speed Stroke - Celeb Car Crash - Blastema - Teodasia - Alteria - I Ministri - PornoVarsavia - Le Strade - Marta sui Tubi frogs dodici Via Campolasso, 4 48025 Riolo Terme (RA) Tel. 0546 74077 Cell. 3355704378 CHIUSO Fax. 0546 74384 LUNEDI E MARTEDI www.agriturismolaquerciola.it e-mail: [email protected] frogs tredici EE’E’PP’ EPERR Q ERQQ U EESESTTO UU C O H S EE T C O CHH IOIOCII SA E R S O CI SAARRO’’ O’ Schermo bianco e tastiera nera, mille pensieri nella testa – mai quello giusto – e un paio di caffè nello stomaco: bruciano un po’. In questo momento dovrei leggere un libro. Sento che sarebbe mio dovere continuare l’Ulisse, sono in ritardo sulla tabella di marcia. Dovrei leggere Joyce, invece penso al cellulare che non squilla. Dovrebbe. Dovrebbero chiamarmi per quel lavoro, dovrebbero chiamarmi per quel colloquio, dovrebbero chiamarmi perché “il suo pc è pronto, venga a prenderlo quando vuole”. Nulla di tutto ciò. Le uniche notizie arrivano da Facebook. “Blup” fa la chat, ma le notizie non sono buone. Piccole sfighe quotidiane, inutile autocompiacimento per i bei momenti passati, ma anche sofferenza e dolore vero, lontano e vicino. Boston e la provincia di Ravenna hanno questo in comune: il dolore. “Blup”. Mi scrivono: “che bella serata”. Ma era bella davvero? E adesso, dov’è finita? Lontana anni luce. Lontano dalla luce. Fuori il sole, qui la penombra, il frescolino del seminterrato. Topo, topo in trappola, ecco che sono. Potrei liberarmi con un gesto, chiudere il portatile, aprire la porta, sedermi su una panchina, al caldo. A Borgo Rivola o in Australia. Cambierebbe qualcosa? Da certe cose non si scappa. Cose come il dolore, il desiderio. Dare un senso alle cose, o trovarlo. Qui come in Australia. Oggi. Qui. E non in Australia. Con l’estate arriva il sole, arriva il caldo. Arriverò al mare, nuoterò nell’acqua grigia e salata dell’Adriatico, guarderò le ragazze, mangerò pesce. Gli aperitivi costeranno di più? Organizzerò vacanze senza portarle a termine, maledirò la cellulite, perderò le chiavi di casa. Steso sulla spiaggia di Marina di Ravenna sognerò Cuba, il Giappone, la Groenlandia (esiste?). Basterà? No, certo che no. Resterà quella sensazione vaga e intermittente di incompiutezza. Ho (abbiamo) una missione da compiere. Tutti, non insieme, ma singolarmente. Lo sappiamo, anche se dopo quattro mojito tendiamo a dimenticarlo. (Sms delle 13.12: “Se non piove si può fare”. CosaDoveQuando? Ma ha ragione.) Poi sarà già luglio, ed ecco il Birravezzanen. Quando le giornate inizieranno ad accorciarsi, sapremo che è tempo di Frogstock. Per fare una festa bisogna avere qualcosa da dire, qualcosa in cui sperare. È per questo che si fa festa, è per questo che ci sarò. Colonna sonora dell’articolo 1. The Lumineers - Ho hey 2. Fucked Up - Secret groove 3. Chumbawamba - Chase PC’s flee attack by own dog 4. Willard Grant Conspiracy - Color of the sun 5. Diaframma - Il telefono (live) 6. Green - My sister Jane 7. Stefanie Fix - Let the sun shine thru you 8. Girls Against Boys - Everything I do seems to cost me $20 9. The Red Crayola - Hurricane fighter plane (free form freakout) 10. The Dream Syndicate - Tell me when it’s over (live) 11. Daniel Johnston - Lord give me hope 12. Cerberus Shoal - Myrrh (Loop) 13. Velvet Underground - Lisa says (live) Martino Savorani [email protected] www.martinosavorani.it frogs quattordici DA CONFERMARE www.vibedrum.com Salve ragazzi. Se vi fosse chiesto: “Per te cos’é la musica?” Come reagireste? Sono certo che quasi tutti avreste qualche difficoltà a rispondere con prontezza e precisione, e probabilmente non sareste neppure soddisfatti della prima definizione che riuscireste a formulare. Eppure non c’é persona al mondo che non ascolti con piacere una bella canzone, sia essa classica, pop, rock, blues o di qualunque genere con cui abbiamo codificato nel tempo questa “COSA”. E poi quasi tutti abbiamo il nostro cantante o gruppo preferito, siamo stati ai concerti e custodiamo gelosamente i vecchi 33 giri che hanno segnato la nostra gioventù. Abbiamo appeso ai muri delle nostre camere poster di rock band o di grandi cantautori e non potremmo concepire un’auto senza il lettore CD. Bene, vi darò una mano, riportando la definizione data della parola musica, da quella che é oramai la moderna bibbia del sapere universale, e cioé Wikipedia: “La musica (dal sostantivo greco μουσική) é l’arte e la scienza dell’organizzazione dei suoni nel corso del tempo e nello spazio. Si tratta di arte in quanto complesso di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l’interiorità dell’individuo che produce la musica e dell’ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell’evoluzione e dell’analisi dell’intima struttura della musica.” Come direbbe Maurizio Crozza, in versione Antonio Conte: “E’ AGGHIACCIANTE!” Ma come?! Una scienza?!!! Complesso di norme pratiche??!!! E io che ho sempre pensato che fosse la più bella e comprensibile espressione artistica. Io credevo che la musica fosse il linguaggio universale dell’anima, la manifestazione più coinvolgente dei sentimenti, il miglior modo per stabilire un contatto fra la pulsione del cuore e l’intricata elaborazione del pensiero razionale del cervello. E allora, popolo del web, meglio affidarsi a un grande scrittore come Victor Hugo: ”La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui é impossibile rimanere in silenzio.” O a chi di musica ha vissuto, come Hector Berlioz “Tra l’amore e la musica c’é questa differenza: l’amore non può dare l’idea della musica, la musica può dare l’idea dell’amore.” Un sospiro di sollievo! Beh, io mi sento già meglio. Per capire la musica non occorre alcuno studio, nessuna informazione o nozione di alcun genere. Un neonato per molto tempo non capisce il linguaggio in quanto tale, ma comprende fin dal primo giorno il suono e l’armonia. I toni della nostra voce gli trasmetteranno l’amore, gli infonderanno coraggio, lo metteranno in guardia. La musica é la vera e unica lingua del genere umano. L’unica senza bisogno di traduzione; perché anche quando é accompagnata da un testo, non importa se lo comprendiamo, avremo comunque la chiara sensazione di cosa vuol dire. Un’emozione, un’immagine, un colore. Ho sempre provato diffidenza verso chi é refrattario alla musica e mi affido alla grandezza di William Shakespeare: “L’uomo che non ha alcuna musica dentro di sé, che non si sente commuovere dall’armonia di dolci suoni, é nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine. I motivi del suo animo sono foschi come la notte: i suoi appetiti neri come l’erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile.” La musica é di tutti, é per tutti, é con tutti. Che cosa importa come la vogliamo definire. La musica é in ogni luogo, in ogni nostro gesto, in ogni parola, perfino in ogni pensiero. E allora non mi rimane che affidarmi alla saggezza di Giovanni Trapattoni, che durante un’intervista parlava del calcio e della sua squadra come dell’esecuzione di un’orchestra “Credo che già precedentemente ebbi modo di dire, tante volte il tocco delle campane é bene sentirli tutti. In genere c’é il din don dan nelle campane, no? Sentire magari il solito rintocco din din din, va a finire che non si sente il don dan, quindi c’é un’altra musica. Io ho solo voluto chiarire alcuni concetti”. STEFANO BRICCOLANI frogs quindici IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA IL SENSO DELLA MUSICA frogs sedici LA MUSICA, L’AMORE E I MUTAMENTI « TUTTI I CONFINI SONO CONVENZIONI. IN ATTESA DI ESSERE SUPERATI » Prima del mutamento, l’assetto apparentemente stabile di ordinaria sopravvivenza. Nulla avveniva di così pregnante da sollevare l’onda sensibile del sentirsi pienamente vivi. Si fa del proprio meglio per sentirsi accettati e riconosciuti. E’ già molto. Uno specchio che ti da la misura del fatto che ci sei. Loro ti vedono: dunque ci sei. Per fortuna, nei momenti di bassa marea, c’è la musica che ti accompagna nelle profondità dove regna ancora l’imperitura fiamma. Amica fedele e sollecita. Essa non si perde una pur minima oscillazione delle variabili interiori. Essa definisce in emozione e sensibilità, in apertura e profondità ciò di cui necessita la tua anima ma che ancora non ha un riscontro accessibile nella realtà. E’ come se dovessi ancora rinascere a te stessa. Il processo è continuo. Si ripropone a grandi cicli. Non sai bene su quale piano esistenziale stai operando. Qualcosa ti sfugge. Cos’è che ti sfugge? Che palle. Basta! Inutile ancora e ancora cercare un senso a tutto questo travaglio. Qualcosa è all’opera. Il meccanismo lo riconosci bene. Senti solo un impulso feroce a mandare tutto e tutti a fanculo! Inizi a fare ciò che non avresti mai fatto solo per il gusto trasgressivo di scuoterti e di accellerare la crisi di identità. C’è una furia che ti spinge ad abbattere certi confini che ti sei imposta fin ora. Confini inutili. Da qui ha inizio la Rivoluzione: abbatti i tuoi personali divieti e tabù, le definizioni provvisorie e relative di bene e di male, perchè ti senti mancare l’aria nell’ennesima gabbia riformatasi dell’identità fissa. Nulla da difendere (di te). Nulla da dimostrare (agli altri). Nulla da conservare (nel tempo). Tabula rasa. Lo spazio infinito si reinstalla nel cuore. C’è una sorta di valanga in corsa folle che con il suo impatto sfonda, quasi con gioia rabbiosa, ogni struttura di riferimento e di senso. Basta. Ci rinuncio. Non ci capisco nulla. E qui avviene l’inatteso. L’Onda, probabilmente, si riversa sulla nostra desolata spiaggia e ne cambia il profilo quando meno ce l’ aspettiamo. Probabilmente arriva quando non crediamo più nei cambiamenti e la sfiducia generale ha fatto il suo bel lavoro di smantellamento. Quando la cruda disillusione regna sovrana e ha scavato il suo trono di pietra nel nostro cuore. Ma quella notte l’Onda vivificante è giunta fino a noi. “E fu amore e fu rivoluzione”. Esperienza diretta della realtà viva in azione. La qualità di ciò che emerge ti fa comprendere che hai aperto la porta alla Vita. Non è misurabile. Non era prevedibile. Semplicemente è la vita all’opera. E non è al servizio dei tuoi tempi mentali. Lui è lì e lo senti . Al primo sguardo. Affonda, e tu in lui. Porta con se la musica e l’impulso irrefrenabile di bisogno di totalità. Sa solcare il mare incerto che gli proponi come un capitano che si è formato adattando la sua nave alla sensibilità dei venti. Non ti teme, dunque gli indichi certi passaggi interiori pericolosi, certe scorciatoie per il cuore; e l’incontro diventa un incontro con te stessa su altri piani: diventa un rituale per recuperare i pezzi mancanti, abbandonati sul ciglio della strada durante il viaggio. Perchè ogni tentativo di superare la nostra separazione dagli altri, dal mondo, è un viaggio verso l’Integrazione Regale. La musica che ascoltiamo insieme crea una cornice sensibile ed attenta che collega gli attimi e i respiri, per esaltarli ed approfondirli e dare eco, ampiezza e traccia al viaggio interiore che sta avvenendo. Stupirsi e meravigliarsi dell’Onda viva che ci porta al largo, in mare aperto. Se all’Inzio dei Tempi tutto era Uno ... la musica, come tutte le altre forme manifeste, appartengono alla stessa primordiale frequenza armonica che per semplificare viene chiamata “Amore” dai mistici. Tessuto ed essenza del mondo. Amore, “a-mors”, alpha privativo e “mors”, morte. Letteralmente significa “senza morte”. Qualcosa che non muore mai: la risonanza frequenziale che compone l’Uni-verso è eterna ed è Amore. La musica è la sua diretta derivazione con l’ intento rivoluzionario di sciogliere i nostri confini. MYRIAM MASSICCI frogs diciassette R EVOL UTION frogs diciotto Domanda: “Scrivimi qualcosa per il Frogs 2013, te ti interessi.. quindi mi darai sicuro qualcosa di succoso!” Risposta mia: “Cosa? Dammi almeno un argomento una traccia?” Lui: “Ma non so, scrivi qualcosa che ti piaccia o qualcosa su cui sei ferrata, sempre musica comunque ! Non scrivere niente di indecente e niente che sia troppo impegnato o troppo strampalato, da leggere con il sorriso. Quest’anno è il ventennale, Frogs lo distribuiamo dappertutto quindi lo vedrà un mucchio di gente.” Io: “Ahh, ..... ok.” Ho schiacciato il tasto rosso del telefonino e solo qualche giorno dopo sul divano di casa ho realizzato“E moh cosa scrivo ?” Ho aperto il pc e, tac, la lampadina, ricerca su google “ventennale 2013”. Mi si apre fantastica una pagina colma di risultati. La prima ... “stagione del ventennale la verdi”: è musica, ma credo un po’ fuori dal contesto Frogstock. Continuo e vado alla seconda pagina di ricerca, ma niente di buono. Ricerco “vent’anni 2013” e, apoteosi, mi spunta una recensione di mymovies su un film dal titolo “20 anni di meno” e subito sotto, testuali caratteri: “La Stampa - Sforzarsi (vent’anni dopo)” ... leggendo nella preview lascia intendere che si parla dei vent’anni dalla nascita di forza italia ad oggi..... scusate, ma lì … impreco.... e passo oltre. Fino ad arrivare a qualcosa di “succoso” come dice il Tiger. L’hit parade dei dischi più venduti del 1993. Apro la pagina e li sfoglio uno ad uno. Primo posto “883 - nordsudovestest” in automatico sento la canzone nella mia testa: “oohh oho oooooohhhhh nordsudovestest, ma forse quel che cerco neanche c’è”. Scorro e nei primi dieci trovo Vasco, Laura, Eros, Sting, Masini, The Bodyguard di Whitney Houston e lì partono di nuovo in automatico le immagini di Kevin. (ahahahah). Poi De Gregori, Phil Collins, il magico Festivalbar, gli U2, Radio Baccano di Gianna. Non sono contenta quindi scendo e riscendo sulla barra laterare per ricordarmi di momenti e canzoni attraverso l’hit parade. Arrivono i Guns con “The spaghetti incident”, Vecchioni, Tina, le 4 Non Blondes, Supersanremo ‘93 e alla trentottesima posizione, scusate, ma impreco di nuovo..... “Non è la RAI”…. Vabbè, passo oltre e mi risollevo verso i Pearl Jam, Prince, Iron Maiden con “A real live one”, i Nomadi, Nirvana, Bruce Springsteen, Baccini. Beh, alla fine sono arrivata alla conclusione che ogni articolo deve darti lo spunto, qualcosa che rimane, per essere veramente un bell’articolo.. Che dire, non so se sono riuscita nello scopo, ma perlomeno ho fatto un gradito tuffo nel passato, sono raffiorati ricordi ed è scappato più di un sorriso ... Spero valga anche per voi... Simona Masoni frogs diciannove nordsudovestest frogs venti Piadina Gelato artigianale Cocktail bar E altro… Parco Fluviale - Riolo Terme BLACK JACK ROCK ’N ROLL Black Jack Rock ‘n Roll e’ un trio nato nel 2011. Il genere musicale, come suggerisce il nome della band, e’ rock ‘n roll - rockabilly. Durante i live vengono proposti successi degli anni 60-70 riarrangiati in chiave moderna e contaminata, specialmente nel sound, da altre correnti musicali solitamente aliene al genere. Michele, chitarrista cantante, ha studiato al conservatorio di Ferrara e ha suonato prevelentemente blues, rock ‘n roll, rock, jazz. Manuele, batterista figlio d’arte, ha preso lezioni fin da piccolo, poi in seguito dal batterista di Jovanotti, amico del padre. Andrea: contrabbasso e cori in pianta stabile nei Red Ska, ha alle spalle molte esperienze live in vari contesti musicali. FOLKOMONDO Sono sulla scena da pochi anni ma hanno lasciato il segno ovunque sono passati. Un sestetto di musicisti attivi da molto tempo già visti in importanti manifestazioni dedicate al folk. Il loro sound originale, frutto delle diverse esperienze musicali (classica, rock, pop, punk..) e culturali di ognuno dei componenti, crea un tessuto sonoro che avvolge il pubblico tra le dolci melodie del flauto e le calde sfumature della voce, lo travolge con i virtuosismi del violino e la potenza della sezione ritmica, cuore pulsante della band. Il tutto è ben condito e amalgamato da una buona dose di contagiosa allegria e una forte carica musicale che emerge in ogni concerto. Gli arrangiamenti dei brani sono del gruppo stesso che, oltre alla ricerca e alla rivisitazione in chiave moderna di pezzi tradizionali, produce anche brani originali. Ad ogni concerto la sensazione è davvero quella di essere trasportati dalle loro armonie, melodie e ritmi attraverso culture e tradizioni lontane e vicine a noi. GLORIA TURRINI’S QUINTET Dopo una lunga gestazione, centinaia di concerti, collaborazioni con artisti del calibro di Andrea Mingardi, Max Gazzè, Giuliano Palma (per citarne alcuni...), prende vita “Se Vuoi”, secondo lavoro discografico di Gloria Turrini, ma il primo di soli brani inediti. Un album nato dalla collaborazione con il pianista Michele Guidi e all’interno del quale trovano spazio soul e pop, funk e ballad, perchè definire un’ artista come Gloria Turrini con una sola parola, o “inscatolarla” in un solo stile musicale, sarebbe impossibile. Undici le tracce all’interno del disco. Affiancata da musicisti eccezionali, è nelle note scure di Gloria e del suo contralto che rivivono le Blues Woman di inizio secolo e le Soul Woman degli anni 60/70, per creare ogni volta uno spettacolo ricco di energia e calore, il calore che solo una voce così potente e avvolgente può trasmettere. Il romanticismo e la dolcezza delle ballad, il groove del soul, le dinamiche del blues e alcune cover mirate rendono lo spettacolo fruibile ad ogni tipo di pubblico... il tutto arricchito da una forte e brillante personalità. La stessa personalità che non stanca, concerto dopo concerto. La personalità di Gloria Turrini. APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR BY DJ NEBBIA (Musica a 360°) + DJ Simon (Rock) frogs ventuno DUEMILATREDICI MERCOLEDI 21 AGOSTO frogs ventidue Caffè Stazione a tutto vapore ! Di Malavolti Luciana Corso Matteotti, 88 Riolo Terme PIZZA AL TAGLIO TUTTI I GIORNI VENDITA APPARTAMENTI FAENZA - RIOLO TERME SPEED STROKE Gli Speed Stroke suonano Rock ‘n’ Roll. Il progetto è partito nel 2010 per iniziativa di D.B. e Niko (chitarre), Fungo (Basso) e Neb (batteria), tutti musicisti ben conosciuti nella scena Rock/Metal italiana. Il line-up della band si è completato con Jack, un cantante dalla voce tagliente e incisiva. Il gruppo fa parlare di se grazie alla quantità, qualità ed energia dei concerti mescolata con il groove dei pezzi e l’impatto scenico dei musicisti; qualità che aumentano il numero dei supporters ad ogni concerto. Nel 2011 gli Speed Stroke hanno pubblicato il primo singolo “Age of Rock ‘n’ Roll” contenuto nell’album rilasciato nel corso del 2013, album accompagnato da un intenso tour promozionale. HERBAMATE Il deserto è in Romagna: vengono da qui gli Herba Mate, trio desert-stoner nato nel 2001 e formato da Alessandro Trere (basso e voce), Andrea Barlotti (chitarra) ed Ermes Piancastelli (batteria): tre amici cresciuti a Castel Bolognese (RA) che decidono di fondare una band il cui nome riprende quello della tisana da cui la maggior parte degli argentini è dipendente. Nel 2005 raccolgono i loro primi pezzi nell’EP” A desert section” e negli anni successivi partecipano a diversi concerti/festival condividendo il palco con artisti di livello nazionale e internazionale (Fu Manchu, Pontiak, Damo Suzuki, Fatso Jetson, John De Leo, Tre Allegri Ragazzi Morti, La Crus). Nel 2009 esce “The jellyfish is dead and the hurricane is coming”, ripubblicato su vinile nel 2012. Brani di grande impatto, tracce destrutturate, suono fisico che richiama ambientazioni desertiche e rocciose dove regnano sovrani sole e desolate dimensioni a perdita d’occhio. CELEB CAR CRASH I Celeb Car Crash sono una rock band. Avete mai avuto la sensazione che tutto sia già stato stabilito? Che si sia già detto tutto? Che la ricerca del continuo guadagno, dell’arrivismo sociale e l’integrazione politically correct o incorrect siano i meccanismi che fanno girare il vostro mondo? Per questo motivo se non dici niente sei un integrato o un fantasma, se dici qualcosa lo snobbismo diffuso farà si che la tua sia sola una pallida imitazione di un qualcosa che già esiste, una patetica citazione, su una bacheca virtuale, di una band, di una celebrità, di un poeta, di un filosofo che ti ha battuto sul tempo perchè nato dai cento ai duemila anni prima. Se stai zitto muori dentro a poco a poco e quindi urla, almeno per creare un curioso incidente sonoro. Non c’è nulla da perdere in questo universo dove tutti sono delle celebrità, dei musicisti, degli attori, dei fotografi e degli artisti. Dopo ... Rock ! BLASTEMA I BLASTEMA nascono nel 1997 tra i banchi di scuola. I brani prodotti nei primi anni danno vita ad un EP autopodotto nel 2003 ed a seguire arrivano i primi riconoscimenti, la partecipazione al Tim Tour nel 2004, la vincita di San Remo Rock con il pezzo OPPIO TV e la partecipazione come band rivelazione al MEI di Faenza col singolo THC nel 2005. Alla fine del 2009 inizia la produzione di “Pensieri Illuminati” che esce nell’aprile 2010 grazie anche alle mani di Alberto Nanni, per la prima volta dietro al mixer come produttore. Nello stesso anno i Blastema partecipano all’Heineken Jammin’ Festival, in qualità di vincitori del contest di Rock tv. Suonano alla mostra “It’s not only rock’n’roll, baby!” in cartellone a fianco di artisti internazionali come PATTY SMITH. Il tour seguente rafforza il consenso dei Blastema grazie a concerti dalla forte carica sonora ed emotiva. Nel 2011 i Blastema si chiudono in sala prove a lavorare sul secondo disco e nel 2012 incontrano l’interessamento di “Nuvole Production”, casa discografica di Fabrizio De Andrè diretta da Dori Ghezzi e Luvi De Andrè. A maggio esce “Synthami”, primo singolo presentato a Roma al Concertone del Primo Maggio (in diretta RaiTre e davanti a 150mila spettatori), estratto dal disco “LO STATO IN CUI SONO STATO” in uscita il 16 ottobre. A settembre esce il secondo singolo “Tira fuori le spine” e presentano ufficialmente il disco “LO STATO IN CUI SONO STATO” al MEI Supersound di Faenza. La band ha partecipato alla 63° edizione del Festival di Sanremo nella sezione Giovani, con il brano “Dietro l’intima ragione”. APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR BY DJ MASSIMO VOLTI (House + Progressive) + DJ JACOPO BATTILANI (RnB House) frogs ventitre DUEMILATREDICI GIOVEDI 22 AGOSTO frogs ventiquattro 950 vini, 150 birre, 70 distillati TEODASIA I Teodasia nascono nel 2006 per volontà del compositore e batterista della band, Francesco Gozzo. Con una prima formazione della band, che vede già Fabio Compagno alle chitarre e Michele Munari alle tastiere esce nel 2009 il demo ‘Crossing the Light’. Nicola Falsone entrerà nella formazione come bassista l’anno seguente assieme a Priscilla Fiazza alla voce. Il demo attira l’attenzione del produttore Andrea Bezzon, che si unisce nella pre-produzione di quello che sarà il primo full-length dei Teodasia ‘Upwards’. La produzione dell’elettronica dell’album è opera di Giulio JJ Farigliosi, personalità di rilievo nel panorama musicale italiano. ‘Upwards’ è uscito il 30 Marzo 2012 per Red Pony Records e vede la collaborazione di Fabio Lione dei Rhapsody of Fire in ‘Lost words of Forgiveness’ ALTERIA ALTERIA è da tempo riconosciuta come una delle voci rock e front woman più apprezzate del panorama musicale italiano. Nota per la conduzione di programmi musicali (su Rock TV, su RAI4 e RAI5), come speaker sulla web-radio Rocknrollradio.it, deejay su tutto il territorio nazionale e per la collaborazione insieme ad altri famosi artisti italiani, al progetto “Rezophonic” (per il quale ha registrato anche un brano in duetto con L’Aura nell’ultimo disco “Rezophonic II”), i cui proventi vengono utilizzati per la realizzazione di pozzi d’acqua in Africa tramite AMREF. ALTERIA è ex leader dei NoMoreSpeech con cui nel 2012 pubblica l’omonimo album distribuito da SELF, e con cui parte per il tour italiano, aprendo, durante l’Heineken Jammin’ Festival agli Aerosmith nel 2010 e Red Hot Chili Peppers nel 2012. Nel 2013 affronta la prova solista accompagnata da alcuni dei musicisti che in questi anni hanno lavorato e girato in tour con lei (Roberto Fabiani alla batteria e Fernando de Luca al basso) e con i quali, dal 2007 a oggi, si è esibita in più di 250 concerti in giro per l’Italia. I MINISTRI Federico Dragogna (paroliere, chitarra e cori), Davide Autelitano (voce e basso) e Michele Esposito (batteria) si conoscono al liceo e nel 2005 formano il gruppo con un amico tastierista. Poco tempo dopo il tastierista lascia il progetto, che vede il trio continuare a calcare palchi e a partecipare a concorsi per tre anni. Cambiato il nome in Ministri, la Band incide il primo album, “I soldi sono finiti”. L’album, pubblicato 2006, ha avuto un grosso impatto sulla scena indie italiana: le loro canzoni, fra testi “politically incorrect”, strumenti energici e voci trasformiste (tra melodia e scream), li hanno portati a fare numerosi concerti in tutta Italia. Nel 2008 collaborano con Caparezza nella canzone Ulisse (You Listen). Sempre nel 2008 i Ministri incidono La piazza, EP contenente 4 brani che mantengono la verve pungente nei testi e l’impatto sonoro degli strumenti, anche se è presente un timbro più melodico e meno distorto. Dall’EP viene estratto il video di Diritto al tetto che viene trasmesso su MTV e All Music. Nel 2009 esce l’album Tempi bui, dal quale è stato tratto il singolo omonimo ed un video. ll gruppo, che ha suonato in giro per tutta Italia da febbraio a settembre 2009, ha aperto il 31 agosto dello stesso anno il concerto dei Coldplay allo Stadio Friuli di Udine. Il terzo album dei Ministri, dal titolo Fuori, è uscito nell’ottobre 2010 ed ha debuttato alla 15ª posizione della classifica ufficiale FIMI degli album più venduti in Italia. Il 18 novembre 2011, prima di una lunga pausa, inizia un nuovo tour dal nome Non finisce così Tour. In questa occasione suonano anche un inedito, dal titolo Rinasceremo ovunque. Il 12 marzo 2013 è uscito il nuovo album della band, che si intitola “Per un passato migliore”. Il 1 maggio 2013 hanno partecipato al Concerto del Primo Maggio a Roma. APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR BY DJ ALTERIA FROM ROCK TV (Rock) + DJ MALVA (Crossover & Rock) frogs ventIcinque DUEMILATREDICI VENERDI 23 AGOSTO frogs ventisei PORNOVARSAVIA I PornoVarsavia nascono a Novara nel 2011 dalle ceneri del progetto Carpet Beaters, nato nel 2004. Hanno all’attivo due EP: “Lasciami” del 2005 e “Il mio vero idolo” del 2008, oltre agli LP: “Il Mito della Caverna” del 2010 e [O] del 2013, prodotto e registrato da Cristiano Santini. Nel loro genere, autodefinito psycho-rock, fondono elementi e atmosfere eteree e cupe della tradizione psichedelica con la ruvidità, il realismo e l’impatto dell’alternative, dando vita a dieci tracce che sono al contempo viaggi aspri ed onirici. Questo dualismo musicale è maggiormente enfatizzato nei live, dove tocca punte di space-rock e noise. Il mondo sonoro e letterario dell’album [O] nasce dal quotidiano stesso. Dall’esigenza di raccontare i meccanismi che stanno alla base della vista stessa. Raccontare partendo dalle radici e non dalle foglie. Non l’uomo, ma il pensiero e l’emozione che spingono l’uomo al movimento. LE STRADE Il progetto LE STRADE nasce dalla mente di Alessandro Brancati, affiancato dai suoi fedeli esecutori Davide Baldazzi e Luigi Fanini. Nati alla fine del 2011 con l’ingresso dietro le pelli di Alessandro Soggiu, LE STRADE iniziarono subito a farsi spazio nell’underground italiano calcando palchi di rilievo come il leggendario Covo Club di Bologna, mecca internazionale dell’indie. Il sound è chiaramente influenzato dal britpop e dall’alternative rock, con numerosi inserti di elettronica e synth ammorbiditi da un sound a tratti vintage; i testi di Alessandro restano esclusivamente in italiano, la sua lingua madre. IN FUGA VERSO IL CONFINE è il primo lavoro della band, sotto la produzione artistica dello storico Marco Bertoni, produttore di artisti del calibro di Morgan, Subsonica e Motel Connection. Testi unicamente in italiano che rappresentano spaccati critici verso l’influenza che la realtà ha sui nostri sentimenti e sul nostro modo di agire. MARTA SUI TUBI Originari di Marsala, i Marta Sui Tubi nascono come duo, formato da Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone. Nel giro di pochi mesi passano dai primi concerti nei pub alle registrazioni del loro album d’esordio a fine 2003. Tutta la stampa musicale lo accoglie come un capolavoro, mentre il video di “Stitichezza Cronica” passa ripetutamente su Mtv. Al MEI 2004 i Marta vengono premiati come miglior gruppo indipendente italiano. Nell’ottobre 2005 esce il secondo album dei Marta sui Tubi: “C’è gente che deve dormire” impreziosito dalla partecipazione di diversi ospiti: Bobby Solo, Moltheni, Paolo Benvegnù, Enrico Gabrielli e altri ancora. Il lungo tour di “C’è Gente Che Deve Dormire” supera le 150 date: tantissimi concerti, parecchi sold-out e la certezza che i Marta sui Tubi sono una delle migliori live band in circolazione. A inizio 2008 pubblicano il 4 aprile, “Nudi e Crudi”: un DVD+CD audio che contiente le registrazioni di diversi concerti. Il terzo disco dei Marta sui Tubi “Sushi & Coca” esce ad ottobre 2008, il loro disco più ambizioso e sperimentale e anche quello di maggior successo. Nel 2011 vede la luce il CD “Carne con gli Occhi”, recensito con favore dalle maggiori testate nazionali. Il 22 gennaio 2012 Lucio Dalla esegue con i Marta splendide versioni dei classici “Disperato Erotico Stomp” e “L’anno che verrà”. Dalla si congeda da quel concerto definendo i Marta sui Tubi “la migliore live band italiana“! A settembre 2012 I Marta sui Tubi partecipano ad un evento prestigioso: il FestivalMITO, realizzando a Torino un concerto speciale in cui oltre la consueta scaletta viene affiancata una parte dedicata a Lucio Dalla. La band suona alcuni dei suoi brani più toccanti, tra cui Stella di Mare, Tu non mi basti mai e Le Rondini. Nel dicembre 2012 viene annunciata la loro partecipazione al Festival di Sanremo 2013. In contemporanea con il Festival, pubblicano l’album Cinque, la luna e le spine. Nel giugno 2013, in allegato al n. 87 del mensile XL di Repubblica, viene pubblicato un album dal vivo chiamato Cinque, la luna, le spine e il live. APERTURA CANCELLI ORE 19:00 - AFTER SHOW @ JOKER DISCO BAR DJ MASSIMO VOLTI (House + Progressive) + DJ JACOPO BATTILANI (RnB House) frogs vemtisette DUEMILATREDICI SABATO 24 AGOSTO frogs ventotto ELUCUBRAZIONI ESISTENZIALI SUGLI ARTISTI MANCATI Recentemente sono mancati diversi artisti della musica italiana. A gran parte di essi, anche se in modo diverso, ero legato per stima artistica o semplicemente per il fatto di associare alle loro canzoni, momenti importanti della mia infanzia o della mia giovinezza. I filmati di repertorio su cui poggiano i classici e omaggianti necrologi, me li hanno mostrati nel periodo del loro splendore e nel pieno della loro maturità fisica ed artistica quando rappresentavano, per me, una specie di divinità immortali. Questa immagine ha fatto a pugni con l’idea del loro declino fisico e della morte e mi ha lasciato un senso di malinconico disagio esistenziale che mi ha portato a riflettere filosoficamente sulla vita. Mi sono chiesto come avranno vissuto ed affrontato il momento della fine persone che dalla sorte hanno avuto tanto: denaro, fama, donne; ma soprattutto il privilegio di guadagnarsi da vivere facendo ciò che più amavano. Nel mio piccolo, come cantautore più famoso del mio condominio, mi sono messo nei loro panni e mi sono guardato dentro. Nella mia azione introspettiva mi sono accorto di come i ricordi piacevoli mi facciamo più male di quelli scomodi. Perché i primi ti lasciano quel senso di nostalgica malinconia di un passato perduto mentre i secondi una sorta di sollievo per il superamento di un brutto momento o per lo scampato pericolo. Non so se è una sensazione solo mia o comune ad altri. Da qui mi sono chiesto se per un vecchio sia più doloroso affrontare il crepuscolo della vita con la nostalgia di un passato pieno di cose belle o con il rammarico di un’esistenza sofferta. Io ho sempre pensato che più la tua vita è stata piena e soddisfacente, più ti tira il culo abbandonarla. Per coloro che invece si portano dietro un passato di sofferenze e di ferite potrebbe essere vista con sollievo e con più speranza l’idea di un risarcimento oltre la fine. Io ricado nella prima categoria e il disegno di una vita migliore dopo la morte non mi attrae. Mi va benissimo questa, non ne voglio una diversa, anche se superiore. Amo questi luoghi, queste persone, le passioni e le emozioni che si provano nell’intrecciarsi con loro. Non li voglio abbandonare per andare in un posto luminoso dove dovrò essere eternamente beato. Mio Dio! Che senso di monotonia e di noia mi da un posto del genere. Vuoi mettere stare tutto il giorno a non fare una beata cippa con tutta sta luce bianca attorno che non ti permette nemmeno di nascondere i punti neri? E la privacy dove la mettiamo? Voglio anche stare un po’ nel buio e fare qualcosa di nascosto e trasgressivo ogni tanto. La spiaggia assolata e piena di luce è fantastica, ma anche perché sai che poi, alla sera, ti farai la doccia, ti vestirai e ti andrai a bere un drink in un locale notturno, fra luci soffuse, dove magari incontrerai qualcuno che ti farà fremere le viscere. L’alternativa nichilista di tornare nel nulla dal quale siamo venuti non è certo più affascinante, mentre quella della reincarnazione mi procura la terribile inquietudine di non sapere in quale cavolo di essere ti andrai ad infilare. Io odio i serpenti. Pensate se mi dovessi reincarnare in un pitone o, peggio, in uno di quei topolini d’allevamento che qualche coglione com- frogs ventinove pra per dare in pasto al rettile domestico. Il mio amico Giacomo Toni (cantautore, mi auguro, dal futuro radioso) dice beffardamente in un suo brano: “Quindi è così che si muore, non ci fai l’abitudine mai, è una vita che sai della morte e quando sei morto non lo sai”. In effetti alla morte non ci puoi fare l’abitudine. Sia che si muoia una volta sola o che lo si faccia tante volte, ma senza sapere di averlo già fatto,non ci si può allenare ad affrontarla. Lucio Dalla, Franco Califano, Enzo Jannacci, Little Tony sapranno di essere morti? Saranno su una nuvola avvolti dalla luce anti-privacy o nel buio del nulla? Magari sarà vera la terza opzione: quella della reincarnazione. Forse Dalla, da clarinettista, si è reincarnato in un flautista indiano ipnotizzatore di serpenti. Il Califfo con la sua voce roca e baritonale forse è in uno stagno a fare il ranocchio alfa che canta tutte le notti per schiere sterminate di ranocchie pronte a sfornargli milioni di girini. E Little Tony sarà un colopsite, un pappagallo dal caratteristico ciuffo ribelle, che svolazza cantando per le foreste australiane. Ecco, forse li vedo meglio in quest’ultima versione. Ve lo immaginate Califano in paradiso? Senza poter più esprimere le proprie arti amatorie e senza poter cantare le sue canzoni farcite di dissacranti opinioni sulla libertà, sul sesso e sul rifiuto della monogamia? Oppure Lucio Dalla costretto a dichiarare che l’omosessualità è peccato mortale per poter passare dal purgatorio al paradiso? Scomunicatemi pure ma preferisco sognarli ancora così, come in quei vecchi filmati di repertorio: imperfetti ma giovani, liberi, felici e geniali. MARCO MALTONI frogs trenta SALA PER FESTE PRIVATE COMPLEANNI - SERATE A TEMA CORSO MATTEOTTI, 36 RIOLO TERME Cell. 366 299 43 49 e-mail: [email protected] NUOVA GESTIONE Via Belvedere, 6 - 48025 Riolo Terme (RA) Cell. 3388432454 Tel. 054674356 Fax 0546972524 www.golfhotelterme.it - [email protected] frogs trentuno JOKER, JOKER, FORTISSIMAMENTE JOKER!!! Il JOKER è uno spazio di FROGSTOCK che si rinnova ogni anno, dedicato al pre e dopo concerto. Al JOKER puoi rilassarti, scatenarti, parlottare, farti un drink al ritmo delle note dei nostri DJ’s. Al JOKER succede di tutto. Chi ci suona e chi ci canta, chi accende risse (i soliti fetenti troppo carichi nel post concerto). Chi ci dorme, chi ci pianta tende, chi ci suda per tirarlo su, chi per i disegni e i graffiti, chi per il tempo speso per allestirlo nel pre e durante il concerto... e c’è chi ci si innamora... I DJ’s che ci suonano, i baristi, i “facchini” porta fusti, gli ammazzatempo o i curiosi. Tutti rendono il JOKER un perfetto luogo di incontro, un intreccio di storie, un tripudio di vita... bello no? Beh, questo ecosistema è vivo e vegeto grazie a Clips Rag & Rock e ai suoi militanti passati, presenti e futuri. Il giorno e la notte non hanno fine al JOKER 2013 ! frogs trentadue k n a o ggi s r e p frogs trentatre o c o u f o g Ma . . . o l o s n o n e . . . ag & Roc i Si riparte con l’intervistona dei personaggissimi della nostra associazione. La rubrica ha l’imbarazzo della scelta: come bene sappiamo in via Gramsci i personaggi non mancano, ahahaha! Anche quest’anno abbiamo selezioniato una delle nostre migliori menti, un omo dalle indubbie capacità sovrumane. Come un capitano di vecchia scuola, dimostra sempre fedeltà alla maglia del Frogstock. Presente a ogni manifestazione paesana, dispensatore di proverbi datati e riadattati, non manca mai di scambiare due parole con un vecchietto acciaccato o col brigante bambino. Il suo nome cambia di paese in paese ma la sua faccia è conosciuta in tutta la Romagna. Noto per la sua disponibilità, ha sempre avuto un legnetto per ciascuno di noi. Chi non ha mai trafficato nel suo laboratorio tra colori e argilla?! Orgoglioso di averlo tra le nostre risorse, si dice pure che sR di Clip i m i ss la sua mente sia alla pari di google books. Avete già capito di chi sto parlando: Maghetto, Mago Fires, Magomagussen, Sergino, Topino, Magofuoco o Sergi. Sì, quest’anno intervistiamo lui, il nostro amato bibliotecario. Un’attimo di serietà. Ho questa frase che mi ripeto spesso: “Dietro un uomo che ride, scherza e gioca in continuazione, molto spesso c’è la faccia di una mente migliore”. (Non ho mai creduto ai super seri e a quelli che si fanno super fighi). Ecco, credo che Sergino sia l’espressione reale di questo concetto. Mi ricorderò sempre di quand’ero poco più di un bambino e bazzicando nel suo grande laboratorio ci rincorreva urlando: “Vili saraceni, smettetela!” Sicuramente perché tormentavamo la sua preziosa isola bibliotecaria sprecando materiale o peggio. Lo considero sinceramente una persona importante del nostro paese. Ma adesso andiamo alle domande. - Dicci qual’è il tuo vero nome? - altrove. - (nota dell’autore: non avremmo avuto così tante belle esperienze). - Mi chiamo Sergio Spada, piccolo uomo conservato bene! Come sei simmetrico! Ma cosa mangi, perfezione a colazione?! - Un libro da consigliarci? Sulla musica? - Ovviamente tutti! A parte gli scherzi, credo sia interessante leggersi un bel libro sulla costruzione degli strumenti musicali con materiali di recupero invece che un libro sulla musica. - Come si diventa Maghi Fuochi? - Ci vuole tanta pazienza e ascolto, bisogna essere bibliotecari con la specializzazione nella creta perché grazie a quella si è costruito il laboratorio…senza creta, sai che noiosità, avremmo avuto la biblioteca aperta solo due ore al giorno come - Posso guidare il tuo mitico furgone? - No che non puoi, è un mezzo comunale e poi tu non ti fai tutte le feste in cui vado io a lavorare… a proposito, vieni venerdì sera alla festa del monte di non so dove, a cavalcare cavalli, costruire balestre e intrecciare spago?! - (Frase strappata tra un pezzo di creta e pesci di legno, mentre i bambini giocano con una delle sue invenzioni.) - Sergino, dai, dimmi qualcosa, qualcosa di tuo. - Bisognerebbe imparare a sorridere un po’ di più! - Mirco Tigrini frogs trentaquattro F.LLI TAGLIAFERRI Tinteggiatura Verniciatura Stucchi e Parati Riolo Terme - Via Togliatti, 8 Tel. 335.6819171 Be’, intanto è un’azione. Si può fare da soli, in coppia, in gruppo.... Generalmente da soli lo si fa sotto la doccia, o comunque quando si è sicuri che nessuno ci possa sentire. (Chissà perchè, ma molta gente lo ritiene un qualcosa di cui vergognarsi..) In coppia di solito è più divertente. In gruppo, poi, è la fine del mondo. (Ovviamente ci deve essere qualcuno che coordini un po’ la cosa, altrimenti si rischia di dar vita ad un’imbarazzante accozzaglia di corpi e mugugnii indistinti) Dicono faccia bene all’umore e alla pelle; insomma, migliora l’esistenza. Figurati che i medici affermano che farlo tutti i giorni allunga la vita. Talvolta ti prende una voglia irrefrenabile di farlo e lo faresti lì, in autobus, in mezzo alla gente, per strada. Mentre lo fa, la maggior parte della gente raggiunge stati d’ animo definiti “di pura estasi”. Se non sei capace, o semplicemente non sei portato, non farne un dramma; solo, non chiedere a qualcuno di farlo con te...potrebbe rivelarsi imbarazzante per entrambi. Anche se poi, in fin dei conti, essere bravi o meno non è poi cosi fondamentale nella vita. L’importante è farlo perchè ci fa star bene, perchè ci diverte e ci dà soddisfazione. Io, ad esempio, lo faccio sempre..... e sono stonata come una campana! BEATRICE LAURITA frogs trentacinque indovinèllati .... frogs trentasei CARPENTERIA METALLICA IN GENERE VIA E. MATTEI, 19 - RIOLO TERME TEL. 0546 71724 / FAX 0546 70391 PUNTO VENDITA ATTREZZATURE EDILI ANTINFORTUNISTICA LOTTO RICARICHE TELEFONICHE Negozio di Riolo Terme Via A. Moro, 20/C Tel. 0546 70504 Orari di apertura: mattino: dal lunedi al sabato dalle 7.30 alle 13.00 pomeriggio: mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00 Via Bologna, 63 - Riolo Terme (RA) Tel. 0546 71302 - Fax 0546 71973 [email protected] - www.officinestivari.it frogs trentasette Vuoi essere in Frogs 2014? idea idea idea. Per la fanzine ufficiale del Frogstock 2014 lasciamo libertà assoluta. Volete scrivere la vostra sulla musica? Volete guidarci verso nuove rotte? Sentite di dover scrivere un’ode al vostro gruppo preferito o insultare chi nel pianeta musica lo merita? Potete farlo. Avete mano libera! Ricordatevi solo che il nostro giornalino è per tutti, per gli adulti e per i più giovani. Dal prossimo numero dell’anno venturo pubblicheremo i vostri articoli su queste pagine, regalati a noi dai nostri partner. FROGS è distribuito in più di 300 punti tra attività di svariato genere, in luoghi di interesse musicale e spazi pubblici di tutta la romagna... e oltre. Credo sia anche un’ottimo modo per rendere pubblico ciò che avete da urlare!Potete scrivere firmando con nome e cognome, potete usare il vostro nickname o il vostro nome d’arte, potete anche restare anonimi o inventarvi un nome. Quindi, per tirare le somme, fateci avere il vostro articolone 2014 inviando una mail a [email protected], un messaggio sul nostro facebook o una lettera all’Associazione Clips Rag & Rock a Riolo Terme, Ravenna. Quindi scaldate i polpastrelli, tirate fuori il calamaio di nonno e dateci dentro da subito. frogs trentotto N.P.C. New Production Concept s.r.l. Via Malatesta, 27/29 40026 - Imola (BO) Tel. 0542 643167 Fax 0542 643167 [email protected] - www.npcitaly.com l’appuntamento con i film più brutti Anche quest’anno, stabile come la crisi economica, torna are tempo prezioso della vostra unica della storia del cinema, ideali per auto punirvi e farvi sprec vita. Ecco i miei consigli: Skeleton man: l’opera probabilmente meno riuscita, quindi la più importante da vedere, di un mito del film brutto: Casper pellicole, che vanno quasi tutte dall’imbarazzan Van Dien, protagonista di più di 70 te all’inguardabile. Una doverosa premessa al film: è stato il debutto alla regia di tale John aveva fatto solo lo stuntman. Tutto quello che ny Martin, che prima di allora si vedrà nello schermo è inevitabile conseguen za di questa scelta della produzione. La tram no figuro dotato di maschera da scheletro, a è semplicissima: uno stracon mantello e cavallo che cambiano colore diverse volte durante la pellicola, uccide degli un’antica tomba indiana. Per cercare di comp archeologi rei di avere scoperto rendere l’accaduto viene inviata sul posto una squadra speciale di cialtroni, che per disorganiz seconda solo alla troupe che ha lavorato a ques zazione e inefficienza è to film. In mezzo a buchi clamorosi di tram a (una scena di 10 minuti a metà film comp e a incontri con personaggi incredibili nel letamente slegata dal resto) bosco, fortunatamente la quasi totalità dei protagonisti viene trucidata dallo scheletro, di assistere all’indecente finale, del quale vi dando modo allo spettatore anticipo soltanto che vedrete per due volte i titoli di coda. Grazie Padre Pio: incredibile film di propaganda commerciale dei due attori protagonisti, tali Gigione e Jo Donatello, che usano le loro inascoltabili canzoni per fare da collante a una trama assolutamente improponibile: il giovane Jo Donatello in 5 minuti si innamora di una ragazza conosciuta girando a caso per la città, le dedica una canzone in riva al mare, ma proprio sul più bello lei si tira indietro perchè pensa a tutte quelle persone che soffrono e combattono per la libbbbertà. Le quattro “b” non sono un refuso di stampa, ma quelle effettivamente pronunciate dall’attrice. A questo punto il ragazzo, per portarsela a letto, è costretto a immettersi in un pericoloso giro di corse clandestine, dal quale verrà tratto in salvo dal padre, che organizzerà un viaggio a Pietralcina per chiedere la grazia a Padre Pio. Da segnalare che, oltre alle sopraccitate canzoni che attenteranno alla salute dei vostri timpani, potrete anche gustare l’avvincente manovra del pullman alla ricerca di un parcheggio in cui scaricare i fedeli. Per la nostra gioia il film dura poco più di 40 minuti, e nel momento in cui scrivo è interamente visionabile su YouTube. Una magnum per McQuade: uno dei film che ha reso popolare la figura del mitico Chuck Norris, qui forse ai suoi mass sudicio ranger JJ McQuade. L’aspetto più imi livelli nell’interpretazione del appassionante di questo film è la caratterizz azione del protagonista. Sporco, rivoltante, di parenti, inespressivo sul piano sentiment impassibile di fronte alla morte ale, ma anche quasi tenero col suo lupo dome stico e soprattutto con l’unico grande amor proprio traendo forza dalla birra appena sbrod e della sua vita: la birra. Sarà olatasi addosso che, in una delle scene madr i del film, il prode Chuck riuscirà incredibilm furgoncino da qualche metro sotto terra, per ente a fare uscire lui e il suo la gioia e il tripudio dello spettatore. Altri punt i di forza del film sono le musiche particolar interpretato dal compianto David Carradine, mente azzeccate e il cattivone, che 20 anni dopo sarà Bill in Kill Bill di Taran tino e, 26 anni dopo, reciterà in Dinocroc vs a raccontarvi - per poi morire a Bangkok, vittim Supergator - che non sto neanche a secondo le autorità locali di ‘asfissia autoe rotica’. Megaforce: forse il mio Film Brutto preferito. Una trama da fantapolitica assolutamente delirante, in cui lo stato dello Sghimbescia minaccia l’incolumità della Repubblica dell’Anguria, viene impreziosita da alcuni elementi assolutamente geniali. In ordine sparso vedrete Dune Buggy tappezzate di cartone sparare petardi e fischioni, moto volanti che non interagiscono minimamente con lo scenario in sottofondo, personaggi che dovrebbero essere in volo sostenuti da un visibilissimo palo di ferro e soprattutto il vero punto di forza del film, ovvero gli allucinanti dialoghi. Davvero difficile rendere l’idea dell’involontaria demenzialità della pellicola, potrei riportare un punto a caso della sceneggiatura e sicuramente ci sarebbe dentro almeno uníassurdità, ma non farei il mio dovere se non dicessi che all’apice di un dialogo che dovrebbe essere avvincente e pieno di pathos l’antagonista dice al protagonista queste testuali parole: “Se dicevi una stronzata diversa sarei stato deluso. Io ti voglio bene, ma sei un coglione!”. Sarebbe ingiusto anticipare altro del film, perchè rovinerei l’esaltante esperienza della prima visione, ma mi sembra giusto concludere segnalandovi che proprio quest’anno il regista di questo fantastico lungometraggio, Hal Needham, è stato incredibilmente premiato con l’Oscar alla carriera. Marco Paiano frogsfrogs trentanove trentanove FROGGY’S UGLIEST MOVIES frogs quaranta SNC di Marchi Emanuele & c. frogs quarantuno CORSI DI MUSICA Già da parecchi anni Clips Rag & Rock gestisce i corsi comunali di musica che si svolgono nella sede dell’associazione, a Riolo Terme in via Gramsci 13, da ottobre a maggio dell’anno successivo. Batteria, basso, chitarra elettrica e acustica, pianoforte, canto, questi gli strumenti trattati. L’intera gestione e programmazione delle attività, così come tutte le altre iniziative dell’associazione, è svolta volontariamente da persone che considerano la musica suonata ed ascoltata e la cultura musicale il migliore vettore per l’aggregazione giovanile e non. Oltre al valore di sana socializzazione possiamo aggiungere l’importanza di un’attenta sensibilizzazione all’ascolto in generale. Un allenarsi a percepire la profondità e la bellezza di ciò che ci circonda, se ne ha gli attributi e le qualità. Affinare i sensi all’ascolto del mondo non è un operazione immediata e scontata: ci vuole allenamento e un intenzione in tal senso. Vedo mia figlia crescere con una sensibilità più articolata e ricca e questo suo mettersi in gioco e avventurarsi nella musica, approfondisce e da rilievo all’espressione di se stessa. Quest’anno abbiamo introdotto una novità in rosa nella squadra dei nostri insegnanti storici e di questo sono molto felice. Silvia è la nostra nuova insegnante di pianoforte. Ha introdotto una nota di dolcezza e gentilezza nella nostra ottima squadra di insegnanti preparati ed affabili. Oltre alla normale attività didattica inerente allo studio dello strumento e della teoria musicale, che avviene attraverso lezioni individuali, l’obbiettivo finale, che trova il suo apice nei saggi di musica, getta le basi per fare musica insieme ed incontrarsi nella musica. I saggi si svolgono al termine dell’anno scolastico al Teatro Comunale di Riolo Terme. Anche nel 2013 il saggio si è svolto in 2 serate, il 27 e il 28 maggio. Questa è l’occasione in cui i ragazzi, da soli ma sopratutto organizzati in gruppi musicali, hanno la possibilità, per la prima volta, di esibirsi di fronte ad un pubblico concretizzando il lavoro di un anno e vivendo un esperienza, nel mettersi in gioco così coraggiosamente, unica ed indimenticabile. Sono serate cariche di emozione di varia natura per chi si esibisce. Affrontare un pubblico, e di riflesso le proprie paure e le proprie timidezze, è veramente un occasione unica per osservarsi e iniziare a gestire le proprie risorse. Perchè via via che si esibiscono, i ragazzi negli anni acquisiscono coraggio, sicurezza, intraprendenza e la gestione della loro espressività. Invitiamo chiunque volesse informazioni in merito ai corsi a prendere contatti con noi. Anticipiamo che le iscrizioni ufficiali si terrano sabato 21 settembre 2013 presso la sede dell’ Associazione Clips Rag & Rock in via Gramsci 13, a Riolo Terme (RA) dalle ore 14.00 alle 19.00. Per info: 3409292438 [email protected] (Myriam Massicci, coordinatrice dei corsi) frogs frogs quarantatre Teatro degli Orrori, “Due” eravamo IN DUE e sono rimasta sola persa in un bicchiere di troppo naufraga in toilette per signore cerco disperatamente qualcosa che mi manca tanto I love you baby com’era bello fare all’amore con te come son belle le illusioni ed i pensieri tristi e le canzoni degli anni settanta e quella voglia di andare via e il desiderio di restare e il così nobile orizzonte del mare Ionio che se ne va via verso l’Africa è così ogni santo giorno I love you baby com’era bello fare all’amore con te com’era bello averti e pensare potesse forse essere per sempre l’interminabile solitudine del sentirsi soli a volte gioca brutti scherzi un giorno credi vada tutto bene e l’indomani vorresti ucciderti eravamo in due e sono rimasta sola persa in un bicchiere di troppo naufraga in toilette per signore cerco disperatamente qualcosa che mi manca tanto I love you baby com’era bello fare all’amore con te com’era bello averti e pensare potesse forse essere per sempre per sempre cosa? guardati intorno e dimmi se c’è qualcosa che possa mai durar per sempre tutto quanto è destinato a scomparire e questa è una società caduca checché ne dicano Marx o Weber Gesù Giuseppe e Maria abbiate pietà dell’anima mia non si vive ogni giorno non si può morire sempre LIVE Ecco due parole sulla musica, solo un testo, ma sopratutto una situazione che LIVE non si dimentica. I concerti dal vivo sono il plus per chi come noi ama la musica. Ho visto “Il teatro degli orrori” dal vivo all’Estragon di Bologna e tra tutti, quello a fianco è il testo del brano che più di tutti mi ha donato emozioni quella sera. Un consiglio: andate ad ascoltare dal vivo le canzoni che di solito suonano nelle vostre cuffie. NASO Viale Carducci, 5 1 - NOFX - linoleum - (PUNK IN DRUBLIC,1994) Incominciamo questo mix tape con il migliore album Punk Rock degli anni ‘90, questa canzone in particolare, è una delle più famose del quartetto Californiano,che ha sempre rifiutato la gloria di Mtv, che parla del disagio e situazioni estreme che molti adolescenti hanno vissuto. Questo pezzo lo ritengo fondamentale e molto importante, per la sua semplicità e immediatezza. 2 - DEFTONES - bored - (ADRENALINE,1995) Mi sembra doveroso omaggiare questo super gruppo di Sacramento con una bellissima canzone estratta dal loro primo album. Questa traccia rispecchia perfettamente lo stile dei primi Deftones, è anche una dedica al loro bassista Chi Cheng (R.I.P) scomparso da pochi mesi. Da non perdere assolutamente il loro live estivo a Milano. 8 - PRIMUS - Shake Hands With Beef - (Brown Album, 1997) Tim “Herb” Alexander, poliedrico batterista dei Primus, aveva abbandonato il gruppo proprio all’apice della sua popolarità, rimpiazzato da Bryan “Brain” Mantia,ma il risultato non cambia, questa canzone è la dimostrazione che per comporre un brano così bisogna proprio essere molto bravi a fare questo mestiere, perchè riescono ad intrecciare rock, ritmi, funky, tempi impossibili,il basso come sempre tocca coefficienti di difficoltà sopra alla media. 9 - JANE’S ADDICTION - Been Caught Stealing - (Ritual de lo Habitual, 1990) Fortunatamente la canzone più inattesa dell’album arriva a puntino. “Been Caught Stealing”, divertente spaccato sulla cleptomania, è un funky-pop ballabile, potentissimo e dal curioso ritmo spezzato, originale e travolgente, che impedisce letteralmente l’immobilità spettacolare ritmica di Dave Navarro (soprannominato Dave Tamarro per i sui look). Grande successo da ballo rock e non poteva essere altrimenti. Il video “amatoriale” fa indigestione di premi. 3 - MOLOTOV - puto - (¿Dónde Jugarán las Niñas?) Sfacciati e sfrontati, nel look e nei loro testi, la più grande Band Messicana mai esistita, che fonde assieme Rock, Funky, HIp Hop e musiche nazional popolari messicane. Molti giovani si rispecchiano nei loro testi e nella loro filosofia di pensiero, sempre a sostegno delle minoranze in difficoltà. I loro concerti sono un’ abbuffata di anarchia e di divertimento, questa canzone che inizia con un beat box da paura, è estratta dal loro primo album capolavoro, di gran lungo il più bello della loro discografia. 10 - TEATRO DEGLI ORRORI - a sangue freddo (a sangue freddo, 2009) Un disco di amore, distacco e protesta, mix di rabbia e armonia che conferma il Teatro degli Orrori come la realtà più interessante e stimolante dell’odierno panorama alternative-rock italiano. Peccato che anche in questa occasione, i media e le televisioni ed i giornali dedichino così poco spazio a questo patrimonio nazionale. 4 - DIE TOTEN HOSEN - azzurro - (Auf dem Kreuzzug ins Glück, 1990) Mitica cover degli anni 90’ che riprende il successo internazionale di Adriano Celentano, questo gruppo tedesco, considerato sacro nella loro terra, assieme ai Compaesani Rammstein, è diventato famoso in tutta Europa pur cantando in madrelingua. Il video è bellissimo, una macchina scassata che si dirige in Italia per vedere i mondiali di calcio del’90. 11 - TOM WAITS - I don’t wanna grow up (Bone Machine, 1992) difficile scegliere una canzone in tutta la sua lunghissima carriera,questa ad esempio io l’ho scoperta per caso, ascoltando ai tempi delle superiori una cover eseguita dai Ramones, e davvero non riesco a decidere quale versione delle 2 sia più bella, Tom Waits, ha ispirato tantissimi cantautori,pur restando molto spesso al di fuori dei riflettori. 5 - THIN LIZZY - The Boys Are Back in Town - (Jailbreak,1976) Idoli indiscussi nella loro patria, l’Irlanda, questa band,Capitanati da Philip Lynott, carismatico leader e principale compositore della band, i Thin Lizzy rimasero celebri principalmente grazie alle tracce come Whiskey in the Jar, Jailbreak, e naturalmente al loro capolavoro più riuscito, la canzone che stiamo citando, successo ancora oggi trasmesso dalle stazioni radio come inno delle tifoserie calcistiche inglesi. Anche se loro non l’incisero affatto come inno calcistico. 12 - THE POSTAL SERVICE - such great heights (Give Up, 2003) Ci polleggiamo un momento con questa song elettro-indie-pop-rock, tipicamente inizio anni ‘00, ritmi blandi e messaggi positivi,questo progetto fatto senza troppe pretese alla fine si è rivelato molto proficuo per il duo. Anche se dopo 10 anni risulta un po’ demodè, ma in un mixtape ci sta sempre bene. 6 - DOG EAT DOG - no fronts - (All Boro Kings, 1994) I Dog Eat Dog, iniziarono la loro carriera facendo dell’Hardcore, quello tosto , quello della East coast per intenderci.Invece col passare degli anni si avvicinano a sonorità che vanno ad abbracciare generi come il Funk, l’hip hop ed addirittura lo Ska, inserendo nel gruppo anche uno strumento che per loro diventerà di fondamentale importanza come il sax.Questa song è un esempio eclatante di come chitarre elettriche, bassi sleppati e sax si possano accompagnare perfettamente. 13 - THE FRATELLIES - Creepin Up the Backstairs (Costello Music, 2006) Dentro questo album c’è tutto quello che questi tre ragazzi di Glasgow hanno ascoltato, amato e immagazzinato in questi anni e che ora ci propongono in un cocktail davvero sfizioso. C’è la melodia fresca e spensierata, c’è il ritornello catchy, ci sono i coretti demenziali, c’è la chitarra aggressiva e tagliente e per finire una buona dose di energia, dinamismo e allegria.prendendo spunto dai Blur e Supergrass, questa canzone parte già carichissima e continua costante. 7- L7 - Pretend We’re Dead - (Bricks are Heavy, 1992) Gruppo totalmente femminile, che suona del buon Grunge, in attività da molti anni, ma il successo arriva solo con questo album, e in particolare con questa ottima canzone, testi politicamente scorretti, eccessi ed episodi estremi avvenuti nei loro live, tengono il gruppo di queste ragazzacce sulla cresta dell’onda per circa tre anni, per poi finire nel dimenticatoio. 14 - PUNKREAS - la grande danza (Paranoia e Potere, 1995) Veri e puri ! Non si può dire diversamente riguardo ai Punkreas, nel corso degli anni sono sempre stati coerenti con quello che dicevano, la canzone estratta da questo album, non è una delle più famose, tantomeno una delle più Punk, ma sicuramente è la canzone più da baracca dell’album, suoni ska , folk e gipsy Rock !!! immagini e testi: MALVA frogs quarantasei BILANCIA Anche per i bilancini e le bilancine è tempo di pesare presente e futuro. E’ il momento di fare la valigia e partire per un paese chiamato rivoluzione. Lavoro, famiglia, amicizie sono pronti per un viaggio che dovrete affrontare senza spaventarvi di fronte alle difficoltà. Non è un bel momento, ma in questo caso partire non è un po’ morire, anzi..... Il grande rospo consiglia: forza d’animo. TORO Cari Tori, è tempo di usare la motosega. C’è molto da sfoltire nella seconda parte dell’anno: rami secchi da tagliare nelle relazioni d’amicizia, sul lavoro, nel vostro carattere. Una volta ripulito, il giardino della vostra vita vi riserverà una gradita sorpresa. Il grande rospo consiglia: olio di gomito. SCORPIONE Dopo la Vergine, un altro segno con la cosiddetta “botta de c..o” stellare. Ci sono più pianeti positivi nel vostro segno che in tutto il resto dello zodiaco. Certo che il periodo non è adatto al raggiungimento di grandi traguardi, ma per voi sarà sicuramente più semplice uscire bene da ogni situazione. Il grande rospo consiglia: date il massimo. SAGITTARIO Gli astri dicono che è tempo di novità, ma è necessario non sbagliare nessuna mossa, affidandosi principalmente alla costanza e alla tenacia. Il timone è nelle vostre mani e la barca raggiungerà le mete verso le quali state puntando, ma guai a perdere d’occhio la bussola. Il grande rospo consiglia: occhi bene aperti. GEMELLI State boni e non lamentatevi! Le stelle sono state sinora tutte a favore. Purtroppo quell’accidente di doppia personalità che vi ritrovate amplificherà nella seconda metà dell’anno confusione e incertezza portandovi a decisioni sbagliate delle quali vi pentirete. Non continuate a far soffrire una persona cara. Il grande rospo consiglia: non guardatevi allo specchio. CANCRO Saturno in Scorpione e Giove in Cancro vi daranno una mano a far crescere i pochi soldi in saccoccia, ma ve lo dovrete meritare lavorando sodo: gli astri al massimo danno ‘na spintarella. Sei single dichiarato e convinto? Occhio a Nettuno pronto a farti cedere di fronte ad un amore portentoso. Il grande rospo consiglia: attenzione e scaltrezza sul lavoro. CAPRICORNO Terzo segno dello zodiaco con il vento in poppa! Malgrado tutte le sciagure e gli eventi inaspettati, uscirete intatti da questo anno. Forti e carismatici potrete difendervi da chi vi insinua sul lavoro e nella vita affettiva. Nella seconda metà dell’anno qualche contrasto in famiglia vi metterà alla prova. Il grande rospo consiglia: non lasciare i sogni nel cassetto. LEONE C’è crisi, caro Leone. Occorre essere realisti ed inseguire l’essenziale, per la botte piena occorrerà attendere ancora del tempo. Urano e Giove vi hanno abbandonato, ma il pessimismo non serve a nulla. Approfittate del momento per ritrovarvi e corteggiarvi. Il grande rospo consiglia: cauti, molto cauti con il partner. ACQUARIO Che ansia! Vi fate prendere troppo dal timore nel futuro e questo non vi porterà da nessuna parte. L’essere pronti a cambiare, senza vedere il bicchiere mezzo vuoto, sarà un modo per superare problemi ed imprevisti. Amore un po’ in secondo piano, ma possibilità di incontri importanti. Il grande rospo consiglia: contare fino a dieci ed espirare. VERGINE Dopo mezzo zodiaco sull’orlo di una crisi di sfiga, cari amici della vergine, per voi va meglio.... molto meglio. Le stelle segnano bel tempo stabile, è tempo di rivincita! Questioncine di cuore e qualche contraddizione, ma molta dinamicità nella coppia. Il grande rospo consiglia: precauzione e protezione, i girini son dietro l’angolo... PESCI Si chiude in bellezza, anche perchè i pesciolini nella prima parte dell’anno di acciacchi ne hanno avuti... e tanti. Recuperare la serenità non sarà difficile grazie ad una situazione astrale che promette il meglio sul fronte dell’amore, della famiglia e del lavoro. Il grande rospo consiglia: ora rilassatevi. frogs quarantasette by Bigtoad’s Wizard ARIETE A forza di cornate siete riusciti a sfondare la porta che vi apre al cambiamento, l’importante è che non continuiate a dare cornate anche a chi vi sta intorno, domare l’impulsività è quindi obbligatorio. La sfera sentimentale sarà doppia nel senso che il partner contribuirà a farvi girare le sfere con la sua gelosia ed i frequenti contrasti. Il grande rospo consiglia: tanta pazienza. frogs quarantotto DISTRIBUITA DA