La Gestione di Portafogli

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Educazione all’investimento
La Gestione di Portafogli
Nell’immaginario collettivo il concetto di risparmio
gestito è circoscritto a fondi comuni e sicav,
tralasciando invece una tipologia di prodotti che sta
assumendo una crescente rilevanza: le Gestioni di
Portafogli, dette anche GP.
L’acronimo GP viene spesso associato alla
definizione
Gestione
Patrimoniale,
seppure
giuridicamente tale termine sia stato nel tempo
sostituito da Gestione di Portafogli. Questa
definizione privilegia, infatti, una terminologia più
consona al mondo finanziario in quanto evocativa
della
“composizione
e
struttura
di
un
investimento”, vale a dire il portafoglio.
Il modo col quale il Testo Unico della Finanza
disciplina la GP è, del resto, coerente con questa
impostazione:
Per “gestione di portafogli” si intende la gestione,
su base discrezionale e individualizzata, di portafogli
di investimento che includono uno o più strumenti
finanziari e nell’ambito di un mandato conferito dai
clienti. (Art. 1 comma 5-quinquies).
La GP rispetto al Fondo Comune di
Investimento
La Gestione di Portafogli è concettualmente
assimilabile a un fondo comune: in entrambi i casi,
infatti, il risparmiatore affida la disponibilità del
proprio capitale a un soggetto professionale che lo
investe in un portafoglio costituito da strumenti
finanziari, nell'interesse del cliente stesso. In realtà
però le due tipologie di prodotti presentano
caratteristiche tecnico-economiche profondamente
diverse.
GESTIONE DI PORTAFOGLI
FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO
Il patrimonio del singolo cliente è separato a tutti gli effetti
da quello degli altri clienti. I titoli che compongono il
portafoglio sono intestati al singolo sottoscrittore e a lui
fanno capo individualmente anche i diritti (patrimoniali e
di voto) che ne scaturiscono. Per questo le GP si
identificano come gestioni individuali.
Il patrimonio è unico e il singolo investitore acquista solo
quote di un portafoglio collettivo e indistinto. Per questo i
fondi si definiscono anche gestioni collettive.
E’ un servizio che implica un’attività d’investimento
personalizzata supportata da una rendicontazione
dettagliata e individuale.
E’ un prodotto finanziario costituito da un portafoglio
gestito in monte, del quale il sottoscrittore possiede una o
più quote e che prevede un’informativa standard.
L’attività di gestione e la struttura di portafoglio sono
disciplinati dal contratto stipulato tra il cliente e
l’intermediario.
L’attività di gestione e la struttura di portafoglio sono
normate dal regolamento del fondo.
Il gestore può essere una banca, una SGR, una società di
intermediazione mobiliare (SIM) o un’impresa di
investimento estera autorizzata.
Il gestore può essere solo ed esclusivamente una SGR o
una società di gestione estera autorizzata.
La soglia di accesso è elevata, tendenzialmente sopra ai
100 mila euro per i prodotti che si rivolgono a clienti retail,
superiore ai 500 mila euro per la clientela private e ancora
più alta per i clienti istituzionali.
Sono strumenti accessibili anche con patrimoni modesti. La
soglia minima investibile è tendenzialmente pari 500 euro,
per versamenti in unica soluzion (PIC) ed è spesso prevista
anche la possibilità di acquistare i fondi attraverso un Piano
di Accumulo (PAC), con versamenti minimi di 50 euro
ciascuno.
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Educazione all’investimento
Trattandosi
di
un
servizio
d’investimento
personalizzato, e non dell'acquisto di un prodotto
standard gestito in monte, il portafoglio di ciascun
cliente è potenzialmente diverso da quello di tutti gli
altri, sebbene si riferiscano alla stessa Linea di
Gestione. Quindi la composizione e di conseguenza i
risultati di ogni servizio di Gestione di Portafogli sono
determinati, oltre che dal portafoglio teorico della
Linea, anche dai movimenti di liquidità effettuati dal
cliente e da sue eventuali istruzioni particolari.
A chi si rivolge la GP
La separazione tra i patrimoni dei singoli clienti
implica necessariamente soglie di ingresso elevate,
che consentano quindi al gestore un frazionamento
dell’investimento tra varie categorie di attività
finanziarie e un’opportuna diversificazione. La
Gestione di Portafogli si propone pertanto come
una soluzione d’investimento per una clientela
con una consistente disponibilità di capitale e
tendenzialmente esigente. Si tratta sia di
risparmiatori, in quanto persone fisiche, sia di clientela
istituzionale, vale a dire investitori professionali che si
caratterizzano
per
un’elevata
complessità
delle esigenze
e
richiedono
una
maggiore
personalizzazione del servizio di gestione che viene
svolto attraverso il mandato istituzionale. Questo tipo
di mandato è costruito in base all’analisi delle
necessità finanziarie e dei vincoli di gestione
dell’investitore professionale e si caratterizza come
una GP dedicata in grado di soddisfare le esigenze
specifiche (giuridiche, tecniche, contabili, ecc.),
nonché gli obiettivi di performance individuati dal
cliente. Il mandato istituzionale è quindi una
sofisticata soluzione d’investimento che arriva a
definire anche gli aspetti informativi, che possono
andare da un’accurata rendicontazione, fino a
periodici incontri con il gestore per analizzare e
monitorare l’evoluzione dell’investimento e le
strategie utilizzate.
Le tipologie di Linee di Gestione
L’approccio dei risparmiatori all’investimento può
essere di tipo partecipativo, ossia caratteristico di
soggetti che preferiscono entrare nel merito delle
scelte e dell’allocazione del loro portafoglio, o di tipo
delegante, cioè riferito a soggetti che preferiscono
demandare le scelte e le decisioni al gestore al quale
affidano il proprio patrimonio, vincolandolo entro
precisi parametri di rischio-rendimento. In risposta a
queste differenti tipologie di clientela, il mercato offre
Linee di Gestione dedicate: da portafogli
specializzati su singole asset class, a prodotti che
combinano, in proporzioni diverse, gli strumenti
finanziari secondo una logica di asset allocation,
fino ad arrivare a prodotti a strategia o flessibili.
Le GP, infine, possono essere caratterizzate da un
investimento prevalentemente o esclusivamente in
OICR, le cosiddette GPF (Gestioni di Portafogli in
Fondi), oppure in titoli, le cosiddette GPM (Gestioni di
Portafogli in valori Mobiliari). Spesso la GP prevede
l’investimento in entrambe le tipologie di strumenti,
privilegiando titoli o OICR in funzione dell’asset class
alla quale si fa riferimento.
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