PARTE 1 SECOLI XI-XIII: ASCESA DELLA GERARCHIA E SUPREMAZIA DEL PAPATO Sotto i Carolingi e gli Ottoni si assiste al predominio del potere politico-temporale dall'XI secolo si realizza invece una supremazia del papato questo cambiamento si verifica nel corso della cosidetta lotta per le investiture che vede come principali protagonisti Gregorio VII e Enrico IV questa diatriba si concluderà con un complessivo predominio del papato sulle potenze laiche un effetto : il papato guida dell'occidente nella prima crociata limiti: ► la Chiesa è concepita essenzialmente nei suoi rappresentanti ufficiale ► l'aspirazione al controllo del potere temporale provocherà drammatiche conseguenze nei secoli successivi: mondanizzazione, venalità.... 1.1 SITUAZIONE GENERALE ► controllo imperiale sull'elezione del papato tra il IX e il X secolo si era assistito alla cosiddetta età ferrea del papato: la carica di pontefice è controllata dalle famiglie nobiliari romane che aspirano al controllo del patrimonium Petri: contese sanguinose e continui intrighi gettanno il papato in una profonda decandenza morale in questo contesto i re di Germania erano riusciti a compiere un'opera di riforma e di vigilanza sul papato grazie alle importanti prerogative ottenute 962 privilegium Othonis: Ottone I ottine che l'elezione del papa debba avere l'approvazione dell'imperatore 1046 privilegio di Sutri: Enrico III orriene il diretto controllo dell'elezione pontificia ► chiesa privata molto diffusa in area tedesca, ma non solo veniva fondata da un signore feudale su un allodio (= proprietà privata esente da vincoli feudali)il titolare era il santo patrono - il proprietario del terreno mantenteva prerogative economiche rilevanti: eccedenza dei proventi delle terre della chiesa, parte delle oblazioni e dei diritti di stola il sacerdote che esercitava le sue funzioni in una chiesa privata era di fatto un dipendente del signore feudale, il controllo da parte del vescovo era molto limitato- questa forma si applicò anche a molti monasteri ► investitura laica dei vescovi l'investitura laica avveniva mediante la consegna del pastorale (pastorale germanico simbolo del potere) era un aspetto del sistema della chiesa territoriale – risaliva al regno cristiano dei Franchi ed era 1 divenuta una consuetudine in tutti i regni, accettata dai papi- ancora nel 921 papa Giovanni X ammetteva che secondo antica usanza solo il re poteva assegnare un vescovado ad un sacerdote Inoltre, dal X secolo l'imperatore aveva avviato la prassi di stabilire feudi ecclesiatici, retti dai cosidetti vescovi-conti, che, non avendo eredi, alla loro morte lasciassero il feudo nuovamente disponibile all'impero. I vescovi e abati imperiali erano i più importanti possessori di beni imperiali, su di essi si fondava la potenza economica e militare del re di Germania Questa situazione favorisce due situazioni contro cui lotterà il movimento riformatore: ► simonia molti ponevano il problema della validità dei sacramenti amministrati dal clero simoniaco, Pier Damiani ne sostenne la validità, mentre Umberto di Silva Candida ritiene nulli tali sacramenti ► concubinaggio e nicolaismo dal nome dei nicolaiti, antica setta cristiana, accusati di riprovevole condotta sessuale, Pier Damiani usa questo termine per indicare gli ecclesiatici che, non solo praticavano il concubinato, ma ne sostenevano anche la liceità, cadendo così nell'eresia 1.2 IL MOVIMENTO RIFORMATORE al centro dell'aspirazione di riforma il concetto di libertas Ecclesiae che trova due interpretazioni distinte anche se non opposte ► movimento cluniacense con la ricerca di una purificazione della vita ecclesiastica ► riforma gregoriana con un forte connotato politico, mirante alla desacralizzazione del potere temporale e alla sua completa sottomissione al primato pontificio 1.2.1 CLUNY E I CLUNIACENSI il monastero di Cluny fu fondato nel 910 in Borgogna da una donazione di Guglielmo d'Aquitania tale donazione era rivoluzionaria rispetto alla prassi dei tempi per almeno due motivi: ► Guglielmo rinuncia per sè e per i suoi eredi al diritto di proprietà sulla chiesa privata ► con un atto di immunità dichiara che il monastero deve rimanere libero da ingerenze di altri poteri temporali o religiosi, dipendendo direttamente dal papato, tale privilegio era esteso a tutte le fondazioni istituite dall'abate di Cluny la sua portata storica non sta solo nell'elemento ascetico ma anche in quello organizzativo organizzazione una serie di abati rimane in carica per moltissimi anni: 5 abati in 200 anni! Cluny diventa il centro di una federazione di monasteri che si estesa a tutta l'Europa nelle abbazie incorporate l'abate veniva designato e apporvato dalla centrale 2 spiritualità Si aumenta l'ufficio corale al doppio di quanto previsto da san Benedetto sviluppo del suffragio per i defunti: la festa dei morti (2 novembre) fu istituita dall'abate Odilone (994-1085) limiti l'aumento della preghiera porta a far quasi scomparire il lavoro l'aumento smisurato della salmodia va a discapito della meditazione dei testi sacri e dell'approfondimento mistico perdita del concetto benedettino di famiglia monastica: a Cluny vissero fino a 400 monaci! 1.2.2 LA RIFORMA GREGORIANA si indica con questo nome un processo di riforma ecclesiatica che ebbe come principale promotore Ildebrando di Soana ( + 1085) il quale influenzò per molti anni la politica del papato fino ad essere eletto lui stesso papa col nome di Gregorio VII 3 alla base due idee fondamentali: ► superiorità della realtà religiosa su quella temporale ► potere autonomo del papato la riforma non è, come talvolta si è affermato, la diretta conseguenza del movimento cluniacense, questa tuttavia ha esercitato un influsso determinante non si deve ritenere quella degli imperatori una lotta per la laicizzazione del potere: i re attribuivano al loro potere una carattere sacro NICOLO' II (1059-1061) 1059 sinodo lateranense: si stabilisce ► Statutum de electione papae stabilisce che il diritto ad eleggere il papa spetta solo ai cardinali vescovi solo successivamente e subordinatamente accedono gli altri cardinali romani, il clero, il popolo: il loro consenso non è più determinante i cardinali vescovi "praeduces sint in promovenda pontificis electione, reliqui autem sequaces" il papa deve venire possibilmente dal clero romano fino ad allora i cardinali erano assistenti del vescovo di Roma per funzioni prevalentemente liturgiche - originariamente erano i 7 vescovi delle diocesi suburbicarie, 28 preti delle chiese titolari e i diaconi delle regioni dei poveri- dopo questo decreto la loro importnaza crebbe costantemente mentre diminuì quella dei metropoliti il provvedimento serviva in primo luogo a liberarsi dalle ingerenze della nobiltà romana (ad esempio i Tuscolani) tuttavia andava a colpire profondamente anche il potere imperiale ► veniva proibita l'investitura da parte dei laici in senso lato questo minava le fondamenta del potere dei re tedeschi che si basava sull'investitura laica veniva estromesso il popolo sia dall'elezione dei vescovi (lo era già da tempo) che del pontefice, la separazione tra popolo e clero si approfondisce e sarà una delle cause della Riforma ► questo atto di forza fu possibile grazie all'alleanza del papato con i Normanni: accordo di Melfi Nicolò II stringe alleanza con Roberto il Guiscardo il quale presta al papa giuramento di vassallaggio, il Meridione viene considerato un feudo pontificio, ritenendo la donazione di Costantino il fondamento giuridico ► al nord Italia il papato riformista lo trovò un alleato nel movimento della Pataria (patari= straccioni ) movimento di protesta contro la corruzione del clero, a Milano riuscì a cacciare il vescovo simoniaco-la chiesa spiccatamente clericale della riforma si trova alleata della 4 chiesa del popolo dalle aspirazioni democratico sociali- il popolo si dimostra entusiasta di liberare la chiesa dai vincoli secolari fino a rifiutare i sacramenti amministrati dal clero simoniaco e concubinario alla morte di Nicolò II gli successe Alessandro II che dovette fronteggiare gli oppositori alle nuove norme di elezione che gli contrapposero un antipapa GREGORIO VII (1073-1085) 1073 Ildebrando di Soana viene eletto papa, nonostante il decreto di Nicolò Ii non fu eletto dai cardinalI ma, nella forma tradizionale, dal clero e dal popolo, per acclamazione, ai funerali di Alessandro II, e accettò la conferma da parte di Enrico idea guida del suo papato: un unico regno di Cristo sui popoli e le loro autorità politiche sotto la guida del Papa atti di governo e magistero ► 1074 norme sul celibato ecclesiastico viene proibito il matrimonio ai sacerdoti, al popolo di assistere alle celebrazioni officiate da preti ammogliati ► 1075 Dictatus papae, composto di 27 tesi il potere del papa è assoluto su tutta la cristianità, sta al di sopra di quello dei principi che il pontefice può anche destituire ► stabilisce per ogni investitura laica la deposizione di colui che la riceve e la scomunica al principe che la conferisce lo scontro con Enrico IV alle pretese pontificie Enrico IV reagisce con la 1076 dieta di Worms : accusa il papa di essere stato eletto irregolarmente, invitandolo a dimettersi Gregorio VII risponde con la scomunica, è la prima volta nella storia assemblea di Tribur i principi tedeschi tolgono il loro sostegno al re, reclamano la sua deposizione se entro un anno non si sarà riconciliato col papa 1077 Enrico giunge a Canossa dove, dopo tre giorni di penitenza viene ricevuto dal papa e sciolto da scomunica ( ma non riabilitato al governo) Nel 1079 Matilde di Canossa, dona i porpi possedimenti al papa, provocando un disputa con l'imperatore di Germania che andrà avanti decenni. deposto dai principi tedeschi, Enrico vuole che il papa lo riconosca e scomunichi l'anti-re che gli è stato opposto, Rodolfo di Svevia 1080 seconda scomunica di Enrico 1084 Enrico viene nuovamente in Italia, assedia Roma elegge come antipapa Guidoberto di Ravenna col nome di Clemente III, il quale lo incorona imperatore 5 i Normanni liberano Gregorio da Castel Sant'Angelo ma devastano Roma Gregorio è costretto ad abbandonare la città e muore a Salerno osservazioni generali non si può ritenere che gli inconvenienti della chiesa (simonia, concubinato) derivassero necessariamente ed esclusivamente dal predominio imperiale, dal momento che già alcuni imperatori, in particolare Enrico III, si erano adoprati per una correzione della Chiesa, tuttavia l'investitura dei laici era certamente un grave fattore di disordine sarebbe antistorico ritenere che nella società feudale la chiesa potesse esercitare liberamente la sua missione fino a plasmare la società dell'Occidente, senza senza possedere una certa forza politica: l'attività politica della gerarchia ecclesiatica nella società del tempo era un dato di fatto il problema di Gregorio fu che agì contro antiche consuetudini che i re rivendicavano anche con un certo diritto, le loro pretese non erano solamente brame a-religiose, in quanto essi avevano svolto un ruolo di difesa e di promozione della Chiesa. Si pongono le base della politicizzazione del papato che si realizzerà in parte ad Avignone e poi nel Rinascimento 1.3 IL CONCORDATO DI WORMS 1122 concordato di Worms soluzione di compromesso tra Enrico V e Callisto II il vescovo viene scelto liberamente dal clero- il re rinuncia all'ivestitura con l'anello e il pastoraleal re spetta solo il conferimento dei possedimenti temporali con la consegna dello scettro- in Germania l'investitura della regalie (= diritti propri della carica feudale) avrebbe preceduto quella episcopale, in Italia invece sarebbe avvenuto il contrario da un lato... - il potere del re rimaneva rilevante: era assai difficile che una persona a lui poco gradita arrivasse alla consacrazione tuttavia... - pone in modo più chiaro, rispetto al passato, la distinzione tra il potere temporale del vescovo e il suo ufficio religioso - è un passo fondamentale nella de-sacralizzazione del potere politico – si attenua il carattere imperiale e nazionalistico della Chiesa di Germania 1.4 GRANDE SCISMA D'ORIENTE (1054) INQUADRAMENTO GENERALE le divisioni tra Oriente e Occidente hanno radici molto lontane le premesse degli eventi del 1054 si trovano nello scisma di Fozio (seconda metà IX sec) ma le cause più profonde vanno ricercate in una diversità di atteggiamenti e di sensibilità tra le due 6 chiese ► l'oriente voleva persistere nell'indirizzo collegiale della chiesa, fondato sui cinque patriarcati dell'antichità (Roma, Costantinopoli, Alessandria, Gerusalemme, Antiochia) mentre l'occidente si indirizzava verso l'universalismo del vescovo di Roma ► nell'Oriente bizantino è caratterizzato dal cesaropapismo, per cui l'imperatore si considera in pratica capo della Chiesa in occidente è al contrario il papa che tenta di subordinare a sè il potere imperiale PANORAMICA DEGLI EVENTI il patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario assunse un atteggiamento fortemente ostile a Roma accusa la chiesa latina di numerosi errori: uso di pane non lievitato per l'eucaristia, esclusione dell'Alleluja durante la quaresima, digiuno il giorno di sabato, consumo di animali soffocati, celibato dei preti... fece chiudere le chiese di rito latino, arrivò a far distruggere le ostie consacrate col rito latino.. Leone IX invia legati a Costantinopoli per comporre i dissidi e per cercare un'allenza contro i Normanni, la missione è guidata dal cardinale Umberto di Silva Candida Michele Cerulario rifiuta di trattare non riconoscendo a Umberto di Silva Candida i privilegi di legato, ma da ambo le parti si tenne un atteggiamento arrogante alla fine i legati pontifici depongono pubblicamente la scomunica sull'altare di S. Sofia Cerulario risponde con la scomunica dei latini oriente e occidente si trovano scomunicati vicendevolmente- la validità della scomunica romana è discussa perché lanciata durante l'interregno di due papi ( Leone IX era morto e non era ancora stato eletto il successore) – le reciproche scomuniche saranno rimesse ufficialmente nel 1965 negli incontri tra Paolo VI e il patriarca ecumenico Atenagora 1.5 LE CROCIATE MOTIVAZIONI: zelo religioso: liberare il Santo sepolcro, lucrare l'indulgenza plenaria motivazione economiche: occasione di arricchimento per la feudalità minore che avverte la concorrenza degli emergenti ceti borghesi, ricerca di feudi per la nobiltà cadetta andare in cerca di fortuna per i diseredati, espansionismo delle repubbliche marinare- Talvolta la crociata assume il carattere di una migrazione di massa, coinvolgendo con gli eserciti donne e bambini. Difesa di fronte all'espansionismo dei turchi: provenienti dall'Asia centrale-Turchistan. Avevano lo stessa religione degli arabi, a partire dal mille si sovrappongono agli arabi. I Turchi Selgiucidi conquistarono conquistano l'Asia minore, la Siria, poi Gerusalemme (1071). 7 EFFETTI ► Contribuirono a consolidare l'identità della società europea ► creando però il senso di uno scontro tra civiltà ► crearono un contatto fecondo con la cultura dell'oriente (scienza araba, filosofia greca) CONTESTO la Reconquista: la Spagna tra l'VIII e l'XI secolo era stata conquistata dagli Arabi (califfato di Cordova, dinastia degli Omayyadi) - all'incirca negli stessi anni delle crociate in oriente il califfato comincia a disgregarsi anche a causa di lotte intestine- comincia la reconquista cristiana- a partire dal 1212 dopo la battaglia di Las Navas de Tolosa, si formano cinque regni cristiani ( Leòn, Castiglia, Aragona, Navarra, Portogallo) – la reconquista terminerà solo nel 1492 con la conquista di Granada Sicilia: nel corso del XI secolo i Normanni, con l'appoggio del papato, riconquistano la Sicilia che era caduta in mano agli Arabi PRIMA CROCIATA 1095 concilio di CLERMONT il papa URBANO II (Ottone di Lagery, che era stato priore di Cluny, poi vescovo di Ostia e Velletri) lancia l'appello alla crociata, rispondendo alle sollecitazione dell'imperatore bizantino ALESSIO COMNENO che offrì la ricomposizione dello scisma d'oriente, chiedendo aiuto contro i Turchi. Il papa proclama l'indulgenza plenaria per chi partecipa alla crociata, il ritrovo dei crociati fu fissato al 15 agosto dell'anno successivo a Costantinopoli, il comando supremo viene affidato al conte di Lorena Goffredo di Buglione. La liberazione di Gerusalemme non era il primo obiettivo del papa che non la nomina nemmeno nel suo discorso alla crociata “ufficiale” se ne affianca una “popolare”, orde disorganizzate marciano verso la Palestina infiammate dalla predicazione di PIETRO L'EREMITA, non riuscirono a raggiungere la meta, si diedero al saccheggio e compirono i primi pogrom contro le comunità ebraiche nella valle del Reno 8 1098 assedio di ANTIOCHIA e conquista della città, lungo e logorante 1099 assedio e conquista di Gerusalemme, saccheggio della città. Le efferatezza compiute dai crociati sono storicamente certe Si formano gli stati crociati d'oriente o regni d'oltremare: Gerusalemme, Tripoli di Siria, Antiochia, Edessa, Armenia-Cilicia con una struttura vassallatica piuttosto fragile, incapace di resistere alle successive offensive turche- Ascesa delle repubbliche marinare SECONDA CROCIATA 1144 i turchi assediano e conquistano il regno di EDESSA la seconda crociata è promossa dalla predicazione di Bernardo di Chiaravalle che riceve questo incarico dal papa Eugenio III partecipano Corrado III di Germania e Luigi VII di Francia, i turchi non riuscirono a riprendersi Gerusalemme ma ebbero complessivamente la meglio, sterminando i crociati a Damasco, dunque la seconda crociata si conclude con un fallimento TERZA CROCIATA 1187 il sultano d'Egitto SALAH ED-DIN ( il Saladino) sconfigge i crociati presso HATTIN e prende Gerusalemme alla terza crociata, bandita da papa Gregorio VIII, prendono parte Federico Barbarossa, Filippo Augusto di Francia e Riccardo Cuor di Leone. Ma il Saladino si rivela imbattibile QUARTA CROCIATA 9 promossa da Innocenzo III- poiché l'esercito crociato non ha di che pagare le navi a Venezia, si decide di riconquistare la città di ZARA- in seguito il doge ENRICO DANDOLO, propone ai crociati la presa di Bisanzio 1204 assedio e saccheggio di Costantinopoli da parte dei crociati- al posto dell'impero bizantino si creò l'effimero impero latino d'oriente che durerà fino al 1261 LA “CROCIATA DEI FANCIULLI” 1212 tragico e incredibile episodio di fanatismo religioso- nasce dall'iniziativa di due fanciulli, il francese Stefano di dodici anni e il tedesco Nicola di tredici, i quali si proclamano portatori di un messaggio celeste, affermano che Dio assisterà la spedizione e aprirà davanti a loro le acque del mare come fece per Mosé- raccolsero migliaia di giovanissimi seguaci molti dei quali morirono di stenti lungo la strada- i francesi salparono da Marsiglia, parte morì in un naufragio e parte furono venduti come schiavi dai traghettatori- i tedeschi invece furono fermati a Genova. QUINTA CROCIATA 1217 bandita da Onorio III, vi prendono parte Andrea II d'Ungheria e Leopoldo VI d'Asburgo, contro il sultano d'Egitto, in un primo momento i crociati ebbero la meglio con assedio e la conquista di Damietta a partire dal 1221 però i cristiani dovettero cominciare a ritirarsi di fronte alla controffensiva delle truppe del sultano. Anche san Francesco si recò in Egitto nell'intento di convertire ilo sultano. SESTA CROCIATA 1228 Federico II di Svevia, grazie ad un accordo col sultano al-Kamil riconquista il Santo sepolcro facendosi incoronare re di Gerusalemme CONSIDERAZIONI GENERALI le crociate furono l'evento bellico più sanguinoso dell'età medievale alla radice troviamo lo stesso limite del programma teocratico papale: una eccessiva commistione tra il piano religioso e quello temporale il tentativo di costruire il regno di Cristo e della Chiesa con la spada risente di una intrinseca contraddizione, poiché non corrisponde alla legge del Regno di Dio 1.6 IL PAPATO DI INNOCENZO III (1198-1216) Lotario di Segni, eletto papa a soli 36 anni! Formatosi nelle scuole di Parigi e Bologna forte ideale di vita ascetico, fondato sul contemptus mundi pessimismo antropologico ( scrive un De miseria humanae conditionis): poichè l'uomo è peccatore e incapace di salvarsi, la Chiesa deve imporre la via della salvezza → decisa concezione teocratica che si esprime della lettera: 10 sicut universalis conditor "il vicario di Cristo è qualcosa di intermedio tra Dio e l'uomo, meno grande di Dio, ma più grande dell'uomo" il ruolo del pontefice edell'imperatore sono definiti attraverso la metafora del sole e della luna: sole= dominio del papa sulle anime- luna= dominio dell'imperatore sui corpi: la luna riceve la sua luce dal sole. Per cercare di comprendere questa visione così radicale si deve tener presente che molti erano i ricorsi alla Curia romana in questioni di tirannide o oppressioni locali, ciò significa che il potere della Chiesa di controllare le autorità politiche non era sempre sentito come un'imposizione 1215 CONCILIO LATERANENSE IV ► definizione della transustanziazione, contro l'eresia di Berengario di Tours ► vari provvedimenti normativi: divieto di formazione di nuovi ordini religiosi- limitazioni alla pratica delle indulgenze- divieto di imporre nuove imposte sui beni della chiesa senza l'approvazione del papa – obbligo della confessione e comunione almeno annuale (il capitolo 21, ancora oggi in vigore)- matrimonio:riduzione degli impedimenti per consanguineità dal settimo al quarto grado- legislazione sugli ebrei: obbligo di portare speciali vesti ► condanna dei Catari cristianizzazione delle popolazioni slave del Baltico ad opera dei cavalieri Teutonici - fermati però a Novgorod da Alexandr Nevskji 1.7 I CATARI generalmente il nome è fatto risalire al greco katharoi= puri, ma secondo altri dal latino catus=gatto, perché animale disprezzato, ritenuto strumento del demonio la setta nasce probabilmente nei Balcani si diffonde in concomitanza con le crociate, prende piede nella Francia meridionale nei pressi di Albi (da qui il nome Albigesi) dottrina la loro dottrina ha analogie con l'antico manicheismo dottrina dualistica: dio/satana- spirito/materia- NT/AT- redentore/creatore-anima/corpo → moralmente cattivo quanto ha rapporto con la materia: proprietà privata, matrimonio, consumo di carne Cristo possedeva solo un corpo apparente (docetismo)- dunque non ha salvato l'umanità con la propria Passione ma con l'insegnamento della via per distaccarsi dal mondo materiale, sfuggendo al ciclo delle reincarnazioni- la croce è un segno diabolico e il suo culto va soppresso divisione della comunità in due classi: "perfetti" e semplici "fedeli" ( da notare che questi termini 11 sono quelli usati dagli avversari del movimento, li chiamavano "perfetti" perché erano i perfetti eretici, impossibili da convertire!) rifiuto dei sacramenti- lo strumento pricipale della grazia e della remissione dei peccati è il consolamentum imposizione delle mani da parte di un membro dei perfetti- si può ricevere una sola volta e impegna il credente ad una condotta integerrima per il resto della vita, per questo veiniva spesso ricevuta solo in punto di morte organizzazione e sviluppo del movimento si organizzano in un modello di chiesa gerarchica, con loro propri vescovi il loro punto di forza era la critica alla corruzione del clero, ad una Chiesa troppo legata alle ricchezze nella Francia meridionale (Provenza, Linguadoca) trovarono l'appoggio della nobiltà locale, che aspirava ad affermare la propria indipendenza dalla monarchia, in particolare il conte di Tolosa pertanto nella guerra che si scatenò rientrano motivi economici e politici: la nobiltà del nord (in particolare Simone di Monfort), legata al re, alla conquista delle ricche terre del sud la crociata contro gli albigesi Innocenzo III dapprima cercò di combattere l'eresia con l'invio di missione di cistercensi ma senza successo 1208 la crociata fu bandita dopo l'invio, da parte di Innocenzo III, di due legati, uno dei quali fu ucciso- il papa promise le stesse indulgenze consesse ai crociati della Terrasanta negli eccidi ci furono vittime non solo tra gli eretici ma tra tutta la popolazione, atroce l'espressione pronunciata dal legato pontificio Arnaldo Almarico: "uccideteli tutti, Dio saprà riconoscere i suoi" particolarmente efferato l'eccidio di Béziers (22 luglio 1209), anche se il numero di ventimila vittime riportato dalle testimonianze è probabilmente esagerato Arnaldo in persona, insieme all´altro legato pontificio Milone, scrisse al papa per riferirgli l ´accaduto e che si può leggere nel volume 216 della Patrologia latina: «La città di Béziers fu presa e, poiché i nostri non guardarono a dignità, né a sesso, né a età, quasi ventimila uomini morirono di spada. Fatta così una grandissima strage di uomini, la città fu saccheggiata e bruciata: in questo modo la colpì il mirabile castigo divino». 1232 i catari si rifugiano sui Pirenei a Montségur che diventa il loro quartier generale, la rocca verrà espugnata nel 1244 dopo un assedio di circa un anno osservazioni la nostra conoscenza dei catari viene principalemnte dalle fonti loro avverse (ad esempio il manuale per inquisitori di Bernardo Gui)- probabilmente falsa la notizia che praticassero la endura, sorta di suicidio assistito lasciandosi morire di fame per comprendere la violenza della guerra si devono tenere presente questi due aspetti: 12 – il potere destabilizzante che l'eresia catara poteva avere sulla società del tempo – il fatto che, alle motivazione religiose, si unissero le rivalità tra la nobiltà del nord e del sud della Francia – 1.8 L'INQUISIZIONE MEDIEVALE Premesse ► in un ordinamento politico cristiano l'eretico è un ribelle anche contro l'autorità civile costituita, dunque il delitto di eresia è considerato crimen lesae maiestatis ►definizione dell'eresia: secondo Tommaso "errore dell'intelletto al quale la volontà ostinatamente aderisce". A determinare l'eresia non è solo l'errore dottrinale dunque, ma anche la pertinacia nel sostenerlo dopo la condanna della Chiesa. ► occorre distinguere tre diverse inquisizioni: medievale creata verso la fine del XII secolo spagnola: sorta nel 1481 sotto il regno di Ferdinando d'Aragone a Isabella di Castiglia, organismo centralizzato dipendente in sostanza dalla dalla corona romana istituita nel 1542 da Paolo III per l'inquisizione medievale dobbiamo distinduere quattro fasi ► la repressione dell'eresia è affidata ai vescovi- uno dei primi esempi la bolla di Lucio III ad abolendam, pubblicata con il concorso di Federico Barbarossa (1184) stabilisce l'obbligo del vescovo di punire gli eretici con la collaborazione delle autorità civili ► sotto Innocenzo III diventa frequente il ricorso a legati scelti dal papa ► Gregorio IX intorno al 1230 affida la lotta agli ordini religiosi (domenicani e francescani) – l'inquisitore gode di una giurisdizione stabile ed è nominato dal superiore dell'ordine- questo avvenne anche per contrastare la politica di Federico II che mirava ad avocare a sè la repressione dell'eresia ► 1252 con la bolla Ad extirpanda Innocenzo IV permette l'uso della tortura PROCEDURE DELL'INQUISIZIONE procedura l'inquisitore, giunti nel luogo, promulgava l'editto di grazia che garantiva assoluzione dietro penitenza a quantri confessassero la propria colpa entro un certo tempo (solitamente da 15 a 30 giorni) dopo tale termine, promulgava l'editto di fede che citava in giudizio tutti i sospetti se l'accusato confessava immediatamente non veniva consegnato al braccio secolare ma gli veniva inflitta solo una pena canonica, se negava venivano sentiti i testimoni, l'accusato aveva diritto a segnalare testimoni che poteva ritenere a lui ostili l'accusato aveva diritto a conoscere il contenuto delle testimonianze ma non il nome dei testi 13 generalmente doveva difendersi da solo e non poteva avvalersi di un avvocato se persisteva nella negazione si poteva porcedere anche alla tortura, come previsto dalla bolla di Innocenzo IV, nella quale si specificava che la tortura non doveva portare alla mutilazione o al pericolo di morte prima di emettere la condanna il giudice ascoltava anche il parere dei boni viri (giuria composta da chierici e laici) le pene erano molto varie: si va dalle sole pene spirituali, quali la scomunica, alle pene temporali: queste potevano comprendere: confisca dei beni, fustigazione corporale, pena pecuniaria, pubblica umiliazione (es. portare sempre un contrassegno distintivo), reclusione la pena di morte (rogo) era applicata solo ai recidivi (relapsi) che avevano già una volta abiurato la procedura terminava con il sermo generalis (chiamato in Spagna auto da fé) si tenevano di domenica, i preti invitavano il popolo a parteciparvi per guadagnare 40 giorni di indulgenza, si tenevano su di un palco eretto in chiesa- si leggevano le accuse e poi le confessioni dei penitenti. Se questi le sottoscrivevano pubblicamente venivano liberati dalla scomunica le sentenze di morte erano invece pronunciate fuori della chiesa ed eseguite il giorno successivo perchè il condannato avesse ancora tempo a convertirsi la consegna al braccio secolare avveniva con la clausola di procedere con misericordia evitando l'uccisione e lo spargimento di sangue perché questa ipocrisia? Il magistero proibiva ai chierici di sedere in un tribunale che infliggesse la pena capitale (concilio di Toledo 675)- Innocenzo III aveva ribadito che era compito della chiesa intercedere perchè al condannato fosse fatta salva la vita: il suo intento era la redenzione non la pubblica vendetta le cose cambiano da Innocenzo IV in poi, dal momento che varie bolle papali prescrivono esplicitamente l'applicazione delle sentenze di morte, da allora la clausola di grazia "rimane solo un ricordo di quella che era stata l'intenzione della chiesa sin verso la metà del XIII secolo, rimase come clausola cancelleresca che serviva ancora ad ammonire sul vero carattere della repressione ecclesiale" (Paschini) 1.9 NASCITA DI NUOVI ORDINI RELIGIOSI CISTERCENSI il monastero di Citeaux nasce alla fine dell'XI secolo come tentativo di riformare l'ordine cluniacense 1119 promulgazione della Charta Charitatis: costituzione del nuovo ordine - applicare alla lettera la regola di san Benedetto: ripristino dell'attività manuale - il monastero deve rinunciare a forme di guadagno feudali, possedere tanta terra quanta i monaci posso lavorarne esclusivamente per il proprio mantenimento - ogni monastero deve avere autonomia economica e abbaziale - c'è però la funzione di controllo di ogni monastero da parte del monastero da cui ha avuto origine, l'abate della casa “madre” quale può in casi gravi anche deporre l'abate della casa “figlia” 14 tutto l'ordine è sottoposto al controllo dell'abate di Citeaux il quale però è sotto la sorveglianza degli abati delle quattro case madri che possono anche deporlo con queste norme si realizzava l'autonomia dei monasteri, prevista dall'ordine benedettino, senza rinunciare ad una certa unione centralizzata i cistercensi raggiunsero zone del nord Europa : Prussia, Scandinavia compiendo una straordinaria opera di cristianizzazione e diffondendo progressi nelle tecniche agricole il suo successo sarà legato all'attività di Bernardo di Chiaravalle di nobile famiglia, dopo aver ricevuto un'accurata educazione, nel 1112 entra a Citeaux insieme al fratello, allo zio e una trentina (!) di amici, ha 21 anni. tre anni dopo viene inviato a fondare Clairvaux (che sarà una della quattro abbazie madri) per incarico del papa predica la seconda crociata (1147) sostiene una polemica letteraria contro Cluny e contro Pietro Abelardo vasta produzione letteraria: testi di teologia e spiritualità, profonda mistica mariana (cfr Dante nel Paradiso canti XXXI-XXXIII) alla sua morte, nel 1153 l'ordine contava 343 case, di cui 68 fondate personalmente da lui ! ORDINI MENDICANTI All'inizio del XIII secolo gli ordini monastici che avevano animato la riforma della Chiesa (cluniacensi e poi cistercensi) la nascita e lo sviluppo degli ordini mendicanti sono legati principalmente a due fattori - sviluppo dei centri urbani e della civiltà comunale - sorgere di numerosi movimenti ereticali di cui questi ordini costituiscono un'alternativa ortodossa FRANCESCO D’ASSISI 1181 circa- nasce ad Assisi, di classe borghese, figlio di un mercante, membro della nuova società urbana in sviluppo Progetto di diventare cavaliere: occasione per la famiglia di ascesa sociale 1202 partecipa alla guerra di Assisi contro Perugia, cade prigioniero L’esperienza della prigionia e una lunga malattia inducono un ripensamento dei propri progetti di vita Conversione: incontro con i lebbrosi= gli emarginati per eccellenza dalla società Prime esperienze eremitiche, episodio del crocifisso di San Damiano “va' e ricostruisci la mia casa” (con la sua doppia interpretazione letterale e ecclesiologica) Scontro con il padre e spogliazione dei propri abiti 1209 circa: lettura “rivelatoria” del testo di Matteo10:7-16 15 E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture,né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. […] Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Da questo momento comincia l'attività itinerante di predicazione che si unisce come completamento dell'ideale della vita di povertà Comincia a raccogliere attorno a sé dei seguaci 1210 a Roma con dodici compagni, Innocenzo III approva il programma della fraternitas di Francesco, concede anche di predicare con il consenso del vescovo locale 1219 raggiunge l’esercito crociato in Egitto che assedia Damietta, incontro con il sultano al-Kamil, ma la speranza di convertirlo non ebbe successo Al ritorno in Italia, il cardinale Ugolino (futuro Gregorio IX), che era stato preposto dal papa come protettore dell'ordine, lo convince a dettare un regula per l’Ordine, tra i suoi seguaci infatti stavano nascendo divisioni (alcuni sostenevano la necessità di regole più rigide per fare “concorrenza” ai catari)- l'ordinamento legislativo era contrario alle intenzioni di Francesco, ma si rivelò necessario per l'aumento del numero di frati rimase sempre diacono, rifiutando il sacerdozio cui non si sentiva degno- rivalutazione dell'elemento laico 1223 Onorio III approva la seconda versione della regula 1224 inizia una condizione di malattia che lo accompagnerà fino alla morte (occhi e stomaco) in ritiro alla Verna, le stigmate- in questo contesto nasce il “cantico delle creature” 1226 muore alla Porziuncola 1228 canonizzato da papa Gregorio IX 1230 frate Elia, alla guida dell’Ordine, d’intesa col papa promuove la costruzione della basilica di Assisi- l'attività di frate Elia incontrò polemiche all'interno dell'ordine per la sua tendenza a mitigare la pratica della povertà 1239 il capitolo generale depone frate Elia, Gregorio IX arriva addirittura a scomunicarlo, il frate passò dalla parte di Federico II ma si riconciliò, alla fine della vita con la Chiesa. CARATTERI DEL FRANCESCANESIMO la pietà di Francesco è soprattutto adorazione dell'Incarnazione: il bambino di Betlemme (presepe di Greccio) della Passione: la venerazione del Crocifisso l'ordine francescano si distingue dai precedenti per ALCUNE caratteristiche 16 ► anche l'Ordine come tale (non solo i membri) non poteva possedere nulla- in seguito fu permesso l'uso dei beni donati all'ordine, dei quali i donatori conservavano la proprietà ► viene soppressa la stabilitas loci ► è strutturato in senso unitario attorno al capitolo (assemblea dei rappresentanti provinciali) e dal ministro generale in rapporto di obbedienza (“obbedienza” diventa il termine che designa lo stesso ordine) ► importanza del cosiddetto terzo ordine, formato da laici, per coloro che devono “vivere nel mondo” DOMENICANI il sacerdote Domenico di Guzmàn soggiorna con il suo vescovo nella Francia meridionale intorno al 1204- vede da vicino gli insuccessi della lotta contro gli albigesi- mutua da essi la pratica della predicazione itinerante Domenico impone all'ordine la regola di sant'Agostino- ordine itinerante di sacerdoti che vivono di elemosina mettendosi al servizio della chiesa locale sotto il vescovo diocesano- all'ideale di povertà Domenico aggiunse l'importanza di una profonda formazione teologica per la predicazione il concetto di ordo praedicatorum implica quello di ordo doctorum si deve tenere presente che a partire dal XII i grandi centri universitari ( Parigi, Bologna) raccoglievano e trattenevano i migliori studiosi, sottraendoli all'insegnamento nelle scuole cattedrali e monastiche- i domenicani per questo si preoccuparono di istituire scuole ovunque avessero conventi 17 PARTE 2 IL TARDO MEDIOEVO (secoli XIV- XV) quadro generale →declino degli aspetti caratterizzanti l'età medievale: universalismo oggettivismo CAMPO SOCIO-POLITICO ► sorgere di un sentimento nazionale ►che si accompagna all'affermarsi di uno Stato nazionale in cui il potere assume una forma - centralizzata - monarchica - con tendenze assolutiste ► nascita di movimenti popolari con aspirazioni democratiche CAMPO CULTURALE ► connessione di sentimento nazionale e sentimento laico - tendenze al secolarismo e alla laicizzazione ► affermazione della critica soggettiva rispetto all'oggettivismo della scolastica - infiltrazioni dell'averroismo arabo (Sigieri di Brabante a Parigi, contrastato da Tommaso d'Aquino) - Duns Scoto primato della volontà sull'intelletto - porteranno al nominalismo e volontarismo di Occam→ rottura dell'armonia tra ragione e fede CAMPO ECCLESIASTICO ► formarsi di tendenze nazionali anche nella Chiesa ► ricerca da parte dei laici di una maggiore partecipazione alla vita della Chiesa ► ordine francescano : - movimento degli spirituali: pauperismo radicale, critica dell'istituzione ecclesiastica - profezie di Gioacchimo da Fiore: ideali di rinascita che si trasformano facilmente in utopia chiesa carismatica vs chiesa secolare ► Fioritura della mistica EVENTI DI STORIA ECCLESIASTICA controversia tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello cattività avignonese controversia tra Ludovico il Bavaro e Giovanni XXII scisma d'occidente e concilio di Costanza 18 2.1 IL PAPATO DI BONIFACIO VIII (1294-1303) relega Celestino V nella rocca di Fumone (Alatri) PRINCIPALI AZIONI POLITICHE ► combatte la famiglia dei Colonna che appoggiava gli spirituali (assedio e distruzione di Palestrina) persecuzione dgli spirituali ( tra cui Iacopone da Todi) ► prende le parti degli angioini nella guerra del Vespro ► Firenze interviene nel conflitto tra i guelfi neri e bianchi IL CONFLITTO CON LA FRANCIA l'urto politico avviene non con l'impero, tradizionale avversario del papato, che ha ormai accantonato le tendenze assolutistiche, ma con la più potente delle monarchie nazionali: la Francia 1296 Filippo IV il Bello, di fronte alle necessità derivanti dai crescenti costi dello stato centralizzato e burocratico e della guerra con l'Inghilterra, viola le immunità tributarie del clero senza l'autorizzazione della Santa Sede questo conflitto supera la questione fiscale contingente, andando a toccare la natura del potere regale: Filippo il Bello fondava le sue rivendicazioni di autonomia dalla Chiesa sul diritto romano - quod principi placuit legis habet vigorem - rex in suo regno est imperator bolla Clericis laicos il papa vieta l'esazione di tasse sui beni ecclesiatici senza l'autorizzazione della S.Sede la prima risposta di Filippo fu di vietare l'esportazione di denaro all'estero→ si impediva il flusso di elemosine dalla Francia a Roma il papa dovette piegarsi ad una soluzione diplomatica: consente al clero di elargire spontaneamente al re e a questi di chiedere al clero di contribuire alle casse dello stato. 1300 GIUBILEO esaltazione del papato sul piano della fede In seguito il conflitto riprende quando Filippo fa arrestare il nunzio pontificio a Parigi 1301 bolla Ausculta Filii il papa accusa il re di Francia di soprusi contro la chiesa il re proibisce la diffusione della lettera, diffonde invece un documento falso in cui il papa si attribuisce poteri regali. Dopodichè convoca gli Stati Generali: al papa si contrappone l'assemblea rappresentativa di una nazione: essi proclamano che il potere del re deriva direttamente da Dio e non può essere sottoposto alla giurisdizione papale 19 1302 Unam Sanctam: teoria delle due spade, subesse Romano Pontifici omni humanae creaturae declaramus, dicimus, diffinimus, omnino esse de necessitate salutis si è discusso sull'espressione, nel caso fosse da intendere come definizione dogmatica sarebbe comunque riferita solamente alla sottomissione nel campo spirituale 1303 Filippo il Bello, con una nuova riunione degli Stati Generali, dichiara illegittimo Bonifacio VIII, la motivazione è che non è divenuto papa in seguito alla morte del suo successore, unitamente all'accusa di simonia ed eresia, ci si appella ad un concilio il papa sta per pubblicare la scomunica del re quando Guglielmo di Nogaret, sceso in Italia come inviato dal re, con l'appoggio dei Colonna, invade la reggia papale di Anagni facendo prigioniero il papa dopo tre giorni il papa viene liberato dal popolo insorto, ma riportato a Roma muore circa un mese dopo 2.2 LA CRISI DEL PAPATO NEL TARDO MEDIOEVO 2.2.1 LA CATTIVITA' AVIGNONESE (1309-1376) dopo la morte di Bonifacio VIII il successore Benedetto XI attua una politica di pacificazione revocando le condanne contro i Colonna e il re di Francia, morì dopo circa una anno di pontificato fu poi eletto Bertrando di Got, arcivescovo di Bordeaux, estraneo al collegio dei cardinali, il quale prese il nome di Clemente V e si fece incoronare a Lione per compiacere Filippo il Bello le nuove nomine di cardinali francesi mettono in minoranza l'elemento italiano 1309 Clemente V trasferisce la sede papale ad Avignone azione di Filippo IV contro i templari l'ordine si era stabilito in Francia dopo la fine delle crociate campagna di denigrazioni: accusati di adorare il demonio e l'idolo Bafomet 13 ottobre 1307 arrestati circa 2000 templari e sequestrati i loro beni, accusati di simonia sodomia e eresia- confessioni estorte dopo atroci torture il papa decide di affidare il giudizio sui templari ai sinodi provinciali, molti subirono il rogo le sorti generali dell'ordine invece vengono demandate ad un concilio 1312 concilio di Vienne programma: ► giudizio sui Templari: i padri conciliari rifiutarono di accettare la sentenza dell'inquisizione e chiesero di dare ai templari modo di difendersi. Non si arrivò ad alcuna sentenza ma, sotto pressione del re di Francia e del papa, si attuò la soppressione dell'ordine non per sentenza giudiziale ma per provvedimento amministrativo il beni dell'ordine non furono ceduti ad un nuovo ordine, come voleva il re, ma ai Giovanniti i quali dovettero però versare al re un risarcimento 20 ► il processo contro Bonifacio VIII, fortemente voluto dal re, il papa tentò di allungarne in tutti modi la procedura per prender tempo, alla fine concesse al re che si annullassero tutte le sentenze emesse da Boinifacio VIII contro il re di Francia, meno la Unam sanctam, assolse dalla scomunica Guglielmo di Nogaret, canonizzò Celestino V ► condanna delle tesi di Pietro Olivi, francescano spirituale: si affermava la dottrina dell'anima come forma del corpo, ma il movimento spirituale ne risultò nel complesso scagionato il papato e l'impero di Germania 1314 Alla morte di Clemente V il conclave vede l’intervento decisivo del re di Francia in favore dei cardinali francesi, viene eletto dopo quasi due anni Giovanni XXII in Germania sorgono contrasti tra i principi elettori che portano ad una duplice elezione, di Ludovico di Baviera e di Filippo il Bello d'Asburgo, tra i due contendenti trionferà Ludovico il Bavaro ma il papa si rifiuta di riconoscerlo ufficialmente 1323 Giovanni XXII con un pretesto evidente dichiara decaduto il potere imperiale di Ludovico il Bavaro, l'imperatore, in risposta dichiara il papa eretico alla corte imperiale si rifugiano gli esuli Marsilio da Padova e Giovanni di Jandun che compongono il Defensor pacis Ludovico, ormai scomunicato dal papa, venne poi a Roma dove si fece incoronare a nome del popolo romano (secondo le teorie del defensor pacis) a Roma Marsilio legge la condanna per eresia di papa Giovanni XXII, riferendosi alla definizione circa la povertà di Cristo, e si procede all'elezione dell'antipapa, francescano “spirituale” Nicolò V in seguito Nicolò V, quando Ludovico tornò in Germania si sottomise nuovamente al papa ma i contrasti tra Ludovico non cessarono e continuarono anche con i successori Giovanni XII; Benedetto XII e Clemente VI questi contrasti imponevano una revisione dell'antico sistema medievale di elezione dell'imperatore, questo si realizzò con il nuovo imperatore Carlo IV 1355 la bolla d'oro assegnava l'elezione imperiali ai soli sette i principi elettori ( tre ecclesiastici: Colonia, Treviri, Magonza, 4 laici: Boemia Brandeburgo, Palatino del Reno, Sassonia) non parlava più del diritto del papa di confermare l'elezione e di reggere l'impero vacante la carica imperiale perde così il suo carattere universalistico, l'imperatore diventa un primus inter pares tra i principi tedeschi viene proibita l'osservanza degli interdetti emanati dal papa da allora nessun imperatore ( con l'eccezione di Carlo V) sarà incoronato dal papa osservazioni generali sul papato nel periodo avignonese ►pesante influsso della monarchia francese: in settant'anni 113 cardinali francesi, contro 13 italiani, 5 spagnoli, 2 inglesi, 1 ginevrino. ► Ad Avignone la corte papale diventa un’efficiente macchina amministrativa, ma si rivela dispendiosa e corrotta: aumento delle spese per mecenatismo e burocrazia→ aumentano le tasse 21 in tutta la cristianità, cominciano gli abusi delle indulgenze, si pongono le premesse che porteranno alla Riforma ► venalità delle cariche ecclesiastiche ed eccessi di centralismo, in svariate forme: - riserva facoltà di nomina alle sedi episcopali, rivendicata in maniera crescente dai papi - riservato generale in base al quale tutte le sedi vacanti venivano occupate dalla Curia Romana - diritto di aspettativa su un beneficio, pur essendo ancora questo in possesso del beneficiario, dietro versamento di denaro alla Curia - cumulus dispensa dal divieto di disporre di più benefici potenza crescente dei capitoli delle cattedrali (collegio dei canonici dotato di personalità giuridica) molto ambiti per i benefici cui davano diritto ► nepotismo Clemente v se ne macchiò in maniera incredibile: cinque suoi parenti furono nominati cardinali, lasciò ai familiari un milione di fiorini d'oro per una via crucis! ► i mezzi della scomunica e dell'interdetto nelle controversie tra sovrani e pontefice diventano oggetto di regolare abuso, con gravi conseguenze sul piano pastorale- l'interdetto faceva sì che tutte le chiese fossero chiuse e quasi tutti i sacramenti venissero sospesi, allontanava, a volte per anni, il popolo dalla vita sacramentale RITORNO A ROMA 1376 Gregorio XI decide di riportare la sede a Roma (turbato anche dalle gravi minacce profetiche di Caterina da Siena e Brigida di Svezia), travolta dalla guerra dei cento anni la monarchia francese non poteva più esercitare pressioni Firenze, temendo di perdere la sua supremazia col ritorno del papa, formò una lega con le città ribelli al papa (guerra degli otto santi) ma risultò alla fine sconfitta 2.2.2 SCISMA D'OCCIDENTE 1378 morte di Gregorio XI, nel conclave di Roma, fa irruzione il popolo che temeva l'elezione di un nuovo francese (11 cardinali francesi su 16) "Romano, lo volemo romano, se non che tutti vi occideremo" sotto queste pressioni i cardinali decidono per l'arcivescovo di Bari ( non presente in conclave perchè non cardinale), italiano ma suddito degli angioini, che diventerà Urbano VI - pare che al pomeriggio la votazione sia stata ripetuta dando un risultato diverso, e questo è uno dei motivi di dubbio sulla sua validità (Franzen ad esempio) un gruppo di cardinali francesi in seguito dichiara invalda l'elezione di Urbano VI perchè estorta con la forza ed elegge l'antipapa Clemente VII la cristianità si ritrova divisa: se Caterina da Siena appoggiava il papa italiano, san Vincenzo ferrer quello francese... dalla parte avignonese: Francia, Savoia, Scozia, Napoli, regni spagnoli parte romana: stato della chiesa, Italia settentrionale, gran parte dell'impero, Inghilterra Urbano VI dopo l'elezione si dimostra talmente dispotico da far pensare ad una infermità mentale, perde anche gli iniziali sostenitori 22 alla loro morte entrambi i papi ebbero un successore l'università di Parigi indica tre vie per uscire dalla situazione: cessionis (abdicazione) submissi ( tribunale arbitrario) concili 1409 CONCILIO DI PISA indetto non da un papa ma da un gruppo di cardinali di entrambe le obbedienza, per cercare una soluzione allo scisma, l'idea era sostenuta dal parere dell'università di Parigi la teoria conciliare si ritrovava anche nel Decretum Gratiani, in cui si afferma il prinCipio che il papa giudice supremo su tutta la cristianità non può essere giudicato da nessuno, salvo il caso in cui cada nell'eresia o nello scisma, nel qual caso può essere deposto da un concilio. Una complicazione risiede nel fatto che nel medioevo i concili furono sempre convocati dal papa... vengono deposti il papa italiano (Gregorio XII) e quello francese (Benedetto XIII) e ne viene eletto un nuovo(Alessandro V), ma nessuno dei rivali accetta di dimettersi alla morte di Alessandro V subentra Giovanni XXIII solo dal XX secolo i due papi pisani saranno esclusi dall'annuario pontificio, infatti compaiono raffigurati nel medaglioni di S. Paolo fuori le mura 1414 CONCILIO DI COSTANZA formalmente indetto da Giovanni XXIII, sotto pressione dell'imperatore Sigismondo ma il papa pisano, quando vede che le cose non vanno a suo favore, fugge sperando di invalidare il concilio. Si era deciso infatti di votare per nazioni (italiana, francese, tedesca, inglese) che annullava la maggioranza italiana nel collegio Gerson, dell'università di Parigi, con un celebre discorso sostiene la necessità che il concilio risolva la questione Giovanni XXIII (pisano) viene dichiarato deposto per scisma ed eresia Gregorio XII (romano) acconsente a ritornare e accetta di abdicare, ma pretende che venga data pubblica lettura della sua lettera di convocazione del concilio (!) Benedetto XIII (avignonese) irremovibile fu dichiarato deposto, essendo il solo cardinale ancora in vita eletto prima dello scisma propose, così si narra, di decidere da solo il legittimo papa... con il decreto Haec Sancta si afferma la superiorità del concilio su qualunque autorità ecclesiastica, compresa quella del papa vengono condannati Wycliff e Hus, quest'ultimo bruciato sul rogo viene condannata la tesi del francescano Jean Petit, che giustificava il tirannicidio anche contro il giuramento di fedeltà. 1417 viene eletto Martino V con il decreto Frequens si voleva improntare una riforma della Chiesa: si stabilì che i concili 23 dovessero essere convocati con frequenza inferiore a dieci anni il nazionalismo trovò espressione nel decreto che stabiliva di ripartire il numero dei cardinali proporzionalmente alle nazioni la vittoria del conciliarismo è stata vista da alcuni come il prevalere delle aspirazioni autonomiste degli stati sugli ideali monarchico-universalisti del papato medievale 1431 CONCILIO DI BASILEA Convocato da papa Eugenio IV, in ottemperanza al Frequens, ma si rivela scarsamente frequentato e il papa tenta di scioglierlo ma scatena la reazione del concilio vengono stabiliti vari decreti di riforma e norme volte a limitare il centralismo della curia romana, vengono confermati i decreti di Costanza sulla superiorià del concilio, che viene detta (a differenza di quanto dichiarato a Costanza) veritas fidei catholicae gli storici sono divisi sulla validità di questi decreti alcuni li ritengono una vera definizione dottrinale altri sono propensi e interpretarli come provvedimenti resi necessari dalle particolarissime circostanze del momento: a favore di questa tesi: il decreto Haec sancta parla esclusivamente dello scopo di ricomporre lo scisma, non cita la Scrittura e la Tradizione, non usa i termini delle definizioni dogmatiche, le dichiarazioni di Basilea vedono il prevalere dell'ala radicale ma nessuno pensa a condannare chi si oppone, per di più Martino V prima della chiusura del concilio dichiara che il papa ha "la suprema autorità sulla Chiesa di Dio" Eugenio IV tenta di contrastare la posizione dei conciliaristi, il contrasto si acuisce e il papa scioglie e trasferisce più volte l’assemblea (Ferrara, poi Firenze) I padri conciliari che rifiutano la traslazione e rimangono a Basilea eleggono un antipapa (Amedeo VIII duca di Savoia) Felice V, lo scisma durò dal 1438 al 1449 ma ebbe scarso seguito 1439 il concilio trasferito a Firenze de la presenza dell'imperatore d'oriente Giovanni VIII Paleologo e del suo patriarca, si affermò la riunificazione con le chiese d'oriente, in vista di un'alleanza contro i Turchi, si definiscono la processione dello Spirito, l'esistenza del Purgatorio, il primato di giurisdizione del papa. Tale alleanza rimase solo sulla carta e la riunificazione non fu accettata la definizione del primato rimase dle tutto sterile, tanto che fu ignorata in tutti i concili successivi in cui qualcuno proponeva di definire il primato petrino... 1449 Felice V si dimette e si riconcilia a Basilea col nuovo papa Nicolò V 1453 Costantinopoli è conquistata dai Turchi osservazioni: La vittoria della linea romana fu resa possibile anche dagli accordi tra il papa e i sovrani europei, in particolare: gli Asburgo ottengono il riconoscimento al clero imperiale del potere di eleggere i vescovi 24 la debolezza del papato dette modo a molti sovrani di rivendicare la giurisdizione sulle chiese nazionali, ad esempio: 1438 in Francia sui promulga la Prammatica Sanzione (falsamente attribuita a Luigi IX) in cui molti decreti di Basilea (tra cui la teoria conciliare) diventano legge di stato il Boemia si rafforzò il movimento nazionale hussita anche in Spagna il sovrano estende il suo controllo sulla chiesa con l'istituzione dell'Inquisizione 2.3 TEORIE POLITICHE ED ECCLESIOLOGICHE DEL ‘300 La concezione politica più diffusa nell'età medievale deriva da AGOSTINO ( IV-V sec.): ◘ Il potere politico è una realtà necessaria a causa della corruzione della natura umana provocata dal peccato originale ◘ Il re ha il compito di reprimere l’inclinazione degli uomini al male ma per ottenere questa autorità deve essere legittimato da Dio e dal papa. A partire dal XIII secolo la riscoperta di Aristotele ispira una nuova concezione del potere temporale Per Aristotele uomo= animale politico → stato= comunità naturale lo stato dunque non una realtà di origine divina, ma è una necessità della natura terrena dell'uomo TOMMASO D'AQUINO Il pensiero aristotelico trova un suo interprete cristiano in Tommaso d’Aquino, il quale teorizza la distinzione tra i seguenti ambiti: NATURA –GRAZIA,RAGIONE-FEDE, CONOSCENZA NATURALE-RIVELAZIONE, STATO- CHIESA Per Tommaso tra queste sfere c’è distinzione ma concordanza e armonia, la grazia non toglie ma perfeziona la natura MARSILIO DA PADOVA dottrina del Defensor pacis (1324) ◘ riprende la distinzione aristotelico-tomista ma afferma la estraneità-completa separazione tra naturale e soprannaturale→ la chiesa negli ordinamenti civili è subordinata allo stato. ◘ L’imperatore deriva il suo potere non da Dio ma dal consenso della pars valentior (parte migliore) del popolo, il potere politico ha origini dal basso. L'imperatore è l'esecutore delle leggi e se oltrepassa le sue attribuzioni il popolo ha il diritto di deporlo ◘ Distingue la Chiesa quale Universitas Fidelium, l'insieme dei fedeli, dal sacerdozio che non è altro che un suo organismo, una sua funzione, anche i ministri del culto pertanto sono eletti dal popolo ◘ Nega soprattutto il primato romano e petrino: S. Pietro non ebbe più potere degli altri apostoli e 25 non si sa se sia mai venuto a Roma, il potere primaziale del papa è frutto di un'evoluzione storica, i vescovi hanno direttamente da Cristo un potere uguale a quello del papa ◘ La somma autorità della Chiesa è dunque il concilio: collegialità vs ordinamento monarchico GUGLIELMO DI OCCAM ◘ l'infallibiltà del magistero non appartiene nè al papa nè al concilio ma alla moltitudine dei fedeli ◘ Cristo e gli apostoli non vollero un regno temporale come non vollero alcuna proprietà nè comune nè individuale ◘ l'idea che il papa possegga l'autorità suprema sulla chiesa e sull'impero è ritenuta pertanto eretica ed eretico è il papato avignonese ◘ il potere imperiale non è di origine divina, ma viene dal basso, gli è conferito dai popoli e dai loro rappresentanti 26