Storia contemporanea dei paesi mediterranei RELAZIONI MEDITERRANEE: UE e USA NELL’AREA TRA 1950 E 2010 Università di Macerata A.A. 2016/17 Valeria Deplano: [email protected] Le questioni in campo: 1. La nascita di un soggetto politico europeo e post-coloniale e i suoi rapporti con il Mediterraneo 2. ● I confini dell’Europa unita e le sfide mediterranee ● Le relazioni con il mediterraneo nordafricano e mediorientale Il ruolo degli Stati europei, Unione Sovietica e Stati Uniti nel Mediterraneo tra anni Cinquanta e il 2010 1. La nascita di un soggetto politico europeo e post-coloniale e i suoi rapporti con il Mediterraneo La nascita dell’Europa unita e il Mediterraneo Alla fine della Seconda Guerra Mondiale nasce un nuovo soggetto europeo destinato a diventare un attore della politica mondiale della seconda metà del Novecento e degli anni Duemila. 1951: 1957: CECA Paesi membri 1) I confini dell’Europa unita e il mediterraneo La caduta delle dittature in Spagna, Grecia e Portogallo porta ad una prima ridefinizione dei confini della comunità, che ora si apre verso il Mediterraneo. L’ingresso dei nuovi paesi rappresenta un momento anche di riflessione sui contenuti della Comunità: i nuovi paesi non sono soltanto più economicamente deboli, ma pongono alla comunità anche problematiche nuove (es. Condizione della donna e parità di genere) Anni Ottanta: un’Europa più proiettata verso sud Gli spostamenti dell’Unione europea: verso oriente? Gli anni Novante portano invece ad una considerazione di un’apertura verso est. - - - La caduta dell’Unione Sovietica e la fine del comunismo portano invece ad ammettere le candidature dei paesi del blocco sovietico, con l’ingresso di… -> obiettivo anche la stabilità Sempre negli anni Novanta viene dichiarata l’ammissibilità della Turchia nell’Unione. Rallentamenti dovuti sia a limiti del governo turco; ma viene innescato anche un dibattito sull’identità europea. Che cosa significa essere europei? Che ruolo hanno le diversità? Che ruolo ha la religione in questa diversità? 2) L’Europa e i rapporti col Mediterraneo arabo “Se potrà contare su un rafforzamento dei mezzi, l'Europa sarà in grado di proseguire nella realizzazione di uno dei suoi compiti essenziali: lo sviluppo del continente africano. Sarà così effettuata, rapidamente e con mezzi semplici, la fusione di interessi necessari all'instaurazione di una comunità economica e si introdurrà il fermento di una comunità più profonda tra paesi lungamente contrapposti da sanguinose scissioni.” Dichiarazione Schuman, 9 maggio 1950 I tempi della CECA ● ● I rapporti con i paesi mediterranei vengono pensati come accordi bilaterali e non dentro un sistema di riorganizzazione dei rapporti dell’area mediterranea Rimane un approccio improntato ad una visione coloniale, in cui l’Europa si pone in un piano di superiorità nei confronti dei paesi del Nordafrica e del Medio Oriente La svolta degli anni Settanta ● ● La crisi petrolifera del 1973 comporta sia un ripensamento del ruolo dell’Europa nel mondo, sia la obbliga a rivedere i rapporti di forza nei confronti del mondo arabo (necessità di contrattare prezzi migliori per il petrolio La sicurezza mediterranea si presenta come una priorità per l’Europa Che cosa cambia? ● ● ● Superamento accordi bilaterali; inizio dialogo euroarabo (1975-1981) Conferenza del Cairo nel 1975 -> relazioni privilegiate tra Europa e paesi arabi Culturalmente: una certa simpatia nei confronti dei palestinesi e della loro lotta I rapporti euromediterranei negli anni Ottanta e Novanta ● ● ● La rivoluzione iraniana del 1979 porta alla nascita o al rafforzamento di movimenti fondamentalisti nell’area mediterranea che ostacolano ulteriori avvicinamenti. Riemergono contrasti politici che sono anche contrasti religiosi, che dilagheranno nel decennio successivo (vedi Jugoslavia) La caduta del muro di Berlino nel 1989 e la caduta dell’Unione Societica nel 1991 obbligano l’Europa a guardare al proprio interno trascurando i paesi islamici Questi fattori determinano uno stop al dialogo euroarabo, che però riprenderà nel con i partenariati euromediterranei: ● ● ● 1995, Barcellona: partecipano gli stati dell’UE e 12 stati mediterranei. Gli accordi riguardano Politica e sicurezza; Economia; Società e cultura. Come per l’UE, sono gli accordi economici ad essere andati più avanti Superano l’idea di cooperazione per proporre quella di rapporto paritario Idea di fondo: la liberalizzazione. economica può essere la base per una crescita dei paesi terzi La nascita dell’UMA Nel 1989 Algeria, Marocco, Tunisia, Libia e Mauritania fondano l’Unione del Maghreb Arabo, un nuovo soggetto politico che prova a coordinare le politiche economiche ma anche politiche dei paesi dell’area. Nasce a causa di una rivalutazione della dimensione regionale dopo la fine della guerra fredda. L’Unione rimane inefficace a causa dei diversi regimi politic, dei diversi rapporti con gli stati Europei e occidentali, per le tensioni interne all’area a enche per le tensioni interne ai paesi stessi 2. Il ruolo degli Stati europei nel Mediterraneo Tra anni Cinquanta e anni Duemila 2) I rapporti tra paesi “occidentali” e il mediterraneo ● ● 1. 2. Paesi europei: Mantenimento rapporti privilegiati perlopiù secondo linee tracciate dal colonialismo (es. Francia in Tunisia) URSS e USA: sono presenti nel Mediterraneo con le loro flotte e i loro eserciti. Nordafrica e ancora di più il Medio Oriente sono il loro terreno di scontro URSS: vicino alla Siria dei colonnelli, all’Egitto di Nasser, all’Algeria dell’FLN, la Libia (diversa la posizione dei Balcani) USA: con l’obiettivo del cointainment ricerca alleanze con Grecia, Turchia, Israele, Arabia Saudita, Iran e poi in misura diversa Marocco e Tunisia -> non sono paesi democratici ma paesi anticomunisti Dopo il 1989 Con la caduta dell’Unione Sovietica gli Stati Uniti accentuano la propria presenza e soprattutto il loro ruolo nel Mediterraneo: ● ● ● Ruolo centrale nelle negoziazioni tra israeliani e palestinesi Guerra in Kuwait contro l’Iraq di Saddam Hussein (che avevano armato e finanziato negli anni precedenti in chiave antiiraniana) Gli USA si affermano sempre di più come i “gendarmi” del Medio Oriente. La svolta del 2001 ● ● ● ● 11 Settembre 2001: attacco alle Torri Gemelle di NY rivendicato da AlQuada Presentata come l’esportazione su scala globale del terrorismo islamico degli anni Novanta, che aveva agito su scala locale Gli USA fanno appello all’art.5 dello statuto della NATO, rivendicando il dirittoall’appoggio dell’organizzazione in quanto stato offeso Guerra in Afghanistan nel 2002 e in Iraq nel 2003: Conseguenze: - Inaugurazione del tema dello “scontro di civiltà” Letta nei paesi arabi in particolare in Medio Oriente come una forma di neocolonialismo FOCUS 3: Il fondamentalismo degli anni ‘80 e ‘90