bls (basic life support) e defibrillazione precoce – nursing

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Associazione Nazionale SINDACATO Professionisti Sanitari della Funzione Infermieristica
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BLS (BASIC LIFE SUPPORT) E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE – NURSING
LANCIANO – Scuola Infermieri Professionali 31/05/2003
Ore 08,00 – registrazione dei partecipanti
Ore 08,15 – sessione d’apertura: presiede: Patrizia Bianchi
Ore 08,30 – “Lezione Teorica di BLS (Dott. Massimini - Anestesista e Rianimatore – Istruttore)
Ore 10,30 – “Sessione Pratica di Rianimazione Cardiopolmonare a due soccorritori e manovre disostruttive”
(Con dimostrazione teorico/pratica da parte di due infermieri istruttori) (Torto Romano e Cozza Michele –
Infermieri istruttori BLS)
ORE 11.30 – Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti con tutorato (Torto Romano e Cozza Michele
Infermieri istruttori BLS)
ORE 13.30 – PAUSA
Ore 14.30 – Lezione teorico/pratica di defibrillazione (Dott. Massimini- Anestesista e Rianimatore – Istruttore
Ore 15.30 – Sessione pratica di rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del defibrillatore (Torto Romano e
Cozza Michele Infermieri istruttori BLS)
Ore 16.30 – Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti con tutorato (Torto Romano e Cozza Michele
Infermieri istruttori BLS)
Ore 18.30 – Verifica con questionario
MASSIMINI GIOVANNI
DIRIGENTE MEDICO PRIMO LIVELLO ANESTESISTA DI RUOLO
ABSTRACT: trattasi di un corso teorico- pratico che ha lo scopo di trasferire le conoscenze circa le manovre di rianimazione di base e
l’uso di defibrillatori semi automatici esterni. sono una breve serie di atti semplici che, se eseguiti nella maniera corretta, consentono
spesso di salvaguardare la vita dell’infortunato ed evitare danni permanenti. Il supporto di base delle funzioni vitali (BLS) - Il supporto
di base delle funzioni vitali (Basic Life Support, BLS) consiste nelle procedure di rianimazione cardio - polmonare (RCP) necessarie
per soccorrere un paziente che: * ha perso conoscenza * ha un’ostruzione delle vie aeree o si trova in stato di apnea per altri motivi * è
in arresto cardiaco. L’obiettivo principale del BLS è la prevenzione dei danni atossici cerebrali; le procedure sono finalizzate a: prevenire l’evoluzione verso l’arresto cardiaco in caso di ostruzione respiratoria o apnea - provvedere alla respirazione e alla
circolazione artificiali in caso di arresto del circolo. Le procedure di BLS sono standardizzate e riconosciute valide da organismi
internazionali autorevoli (American Hearth association, European Resuscitation Council of Societies of Anaesthesiologists, ecc) che
periodicamente provvedono ad una revisione critica e ad un aggiornamento in base all’evoluzione delle conoscenze. SEGNI DI
ALLARME DELL’ATTACCO CARDIACO - Quando una parte del muscolo cardiaco non riceve un adeguato flusso di sangue per un
periodo prolungato (circa 20/30 minuti) si manifesta una condizione clinica comunemente chiamata “attacco cardiaco”, che può in
alcuni casi portare all’infarto miocardio, cioè alla morte di un certo numero di cellule cardiache. Nel corso di un attacco cardiaco è
possibile che si verifichi la cessazione improvvisa dell’attività di pompa del cuore ( arresto cardiaco) dovuta in molti casi a fibrillazione
ventricolare; in tal caso i presenti, se sono in grado di farlo, devono tempestivamente mettere in atto le procedure del BLS ed attivare il
sistema di emergenza. Tuttavia, è opportuno conoscere i segni premonitori che possono farci sospettare che un arresto cardiaco sia
imminente o possibile, così da poter mettere in atto un soccorso precoce; è opportuno conoscere cioè i segni di allarme dell’attacco
cardiaco: - dolore o senso di oppressione al centro del torace o localizzato alle spalle, al collo, alla mandibola o alla parte superiore
dell’addome in corrispondenza dello stomaco. - sudorazione, nausea, sensazione di “mancanza di respiro” e di debolezza - il dolore
non viene necessariamente descritto come “acuto”, a volte può essere di entità modesta ed essere presente solo difficoltà respiratoria
- i sintomi possono comparire in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento, sia che il paziente stia facendo uno sforzo, sia che si trovi a
riposo. LA MORTE IMPROVVISA - Si definisce morte improvvisa la cessazione brusca ed inaspettata dell’ attività circolatoria e
respiratoria. Può verificarsi senza segni premonitori ed essere la prima manifestazione della malattia coronaria. Può anche colpire
pazienti con malattia cardiaca nota, specialmente nel corso delle prime due ore dall’inizio di un attacco cardiaco. Rappresenta il 10%
delle morti dovute a malattia cardiovascolare.
IL DANNO ANOSSICO CEREBRALE - La mancanza di apporto di ossigeno alle cellule cerebrali (anossia cerebrale) produce lesioni
che diventano irreversibili dopo circa 4/6 minuti di assenza di circolo. L’attuazione di procedure atte a mantenere una ossigenazione
d’emergenza può interrompere la progressione verso una condizione di irreversibilità dei danni tissutali. Qualora il circolo venga
ripristinato ma il soccorso venga ritardato o inadeguato, l’anossia cerebrale prolungata si manifesterà con esiti di entità variabile: stato
di coma persistente, deficit motori o sensoriali, alterazioni delle capacità cognitive o della sfera affettiva, ecc… La possibilità di
prevenire il danno atossico dipendono dalla rapidità e dalla efficacia delle procedure di soccorso, ed in particolare dalla corretta
applicazione della “Catena della sopravvivenza”. LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA - La sopravvivenza integra dopo un arresto
cardiaco avvenuto in sede preospedaliera dipende dalla corretta realizzazione di una serie di interventi; la metafora della “catena” sta
a significare che se una delle fasi del soccorso è mancante, le possibilità di sopravvivenza sono ridottissime. I quattro anelli sono
costituiti da: - accesso precoce al sistema di emergenza. - inizio precoce delle procedure di BLS ( con particolare riferimento al bls
messo in atto dalla persone presenti) - defibrillazione precoce, cioè arrivo precoce sul posto di un’èquipe in grado di praticare la
defibrillazione - inizio precoce del trattamento intensivo. Dopo il BLS, quindi la prosecuzione logica della formazione nella RCP
comprende l’acquisizione delle tecniche di supporto vitale avanzato ( Advanced Cardiac Life Support, ACLS): defibrillazione,
intubazione tracheale, impiego di farmaci, ecc. Esse hanno l’obiettivo del ripristino del circolo spontaneo e della stabilizzazione del
paziente dopo l’arresto cardiaco. La defibrillazione, anche se inclusa fra le tecniche ACLS , viene sempre più considerata come un
passo del BLS praticato da personale sanitario: nei sistemi di soccorso in cui le unità di BLS praticano la defibrillazione precoce si
sono osservati significativi miglioramenti della sopravvivenza dopo arresto cardiaco in sede preospedaliera. LA SEQUENZA DEL BLS
- La sequenza delle procedure di BLS consiste in una serie di azioni alternate con fasi di valutazione. Le azioni sono schematizzate
mnemonicamente con l’ABC.
- A. Apertura delle vie aeree (Airway)
- B. Bocca- a – bocca
(Breathing)
- C. Compressioni toraciche (Circulation).
Ogni passo dovrà essere preceduto da una fase di valutazione
VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA
== A
VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DELL’ATTIVITA’ RESPIRATORIA
== B
VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI ATTIVITA’ CIRCOLATORIA
== C
Ogni valutazione ed ogni azione va eseguita nella corretta sequenza e nella corretta modalità. Approfondito excursus e commenti sulla
L. 3 aprile 2001 (DEA) la quale prevede l’uso del defibrillatore semi automatico esterno anche da parte del personale non sanitario.
CURRICULUM - MASSIMINI GIOVANNI Nato a lanciano – CH - il 16/06/62 Titoli: maturità scientifica
conseguita presso il liceo scientifico statale “g.galilei” di lanciano con votazione di 44/60. - laurea in
medicina e chirurgia dell’universita’ degli studi “g.d’annunzio” di chieti, con voti 106/110 – tesi di
laurea in anestesia e rianimazione dal titolo: “organizzazione del primo soccorso presso strutture” abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo nella seconda sessione dell’anno 1994
e iscrizione all’albo dei medici chirurghi al n. 3666 di chieti dal 19/12/94. - diploma di specializzazione
in anestesia e rianimazione presso l’universita’ degli studi “g. D’annunzio” di chieti il 05/11/98 con voti
70/70 e lode discutendo la tesi dal titolo “ low back pain: aspetti diagnostici e terapeutici”. - diploma
di “istruttore di base irc” di “bls” e di “bls-d” conseguito a bologna il 20-21/09/2001, con affiancamenti
previsti dal regolamento irc gia’ effettuati. - diploma di “ptc esecutore” conseguito a bologna il
05/12/2002. Attivita’ svolta - Dal febbraio 1995 ha effettuato numerose sostituzioni a medici
convenzionati di base con carico assistiti superiore a 1000 unita’. - Dal 13/01/99 ricopre l’incarico di
dirigente medico di i° livello di anestesia e rianimazione nell’ambito del dipartimento di emergenza
della asl o3 lanciano/vasto. – Varie - Buona conoscenza della lingua inglese
TORTO ROMANO
INFERMIERE ISTRUTTORE BLS E BTLS 118
ABSTRACT: Durante la fase pratica i discenti apprenderanno dall’Istruttore una corretta sequenza di
BLS, quindi si eserciteranno, prima singolarmente e poi a coppie ( prima fase). Successivamente si
mostreranno i mezzi aggiuntivi (pallone di ambu, cannule orofaringee, pocket-mask), la posizione
laterale di sicurezza e la manovra di Aemlich. Nella seconda fase si mostrerà un DAE, come funziona,
a che cosa serve e come si usa. Quindi si passa alla dimostrazione di una sequenza di BLS-D e poi
all’esercitazione dei discenti. Si concluderà con una valutazione finale: prova pratica e test scritti finali.
In tutti i momenti d’emergenza, che possono essere causati da fattori endogeni o esogeni,
traumatologici o meno, ci si può trovare a cospetto di una interruzione dell’attività cardiaca “efficace2,
ossia all’arresto cardiaco. Questa situazione richiede un pronto intervento terapeutico per il ripristino
delle funzioni cardiaca e respiratoria o per la loro temporanea sostituzione. Si possono riconoscere
varie cause dell’arresto cardiaco, ma essenzialmente si distinguono cause cardiache e cause non
cardiache: - cause cardiache: ischemia acuta, cardiopatie congenite, vizi valvolari, aritmie. - cause non
cardiache: asfissia, ipossia, ipercapnia, annegamento emorragie, shock, traumi cranici, squilibri
idroelettrolitici, ipersensibilità ai farmaci, avvelenamenti, elettrocuzione. In caso di arresto cardiaco il
tracciato elettrocardiografico presenta disturbi del ritmo, tipo: - asistolia: assenza completa di attività
ventricolare elettrica e meccanica; - fibrillazione ventricolare: aritmia caratterizzata da un’attività
ventricolare in coordinata; - ritmo agonico: presenza di complessi ventricolari allargati e distorti non
associati ad alcuna attività meccanica. Elementi diagnostici: - assenza di toni cardiaci e di polsi
periferici - perdita di coscienza - riscontro elettrocardiografico di appiattimento dell’attività elettrica
cardiaca o segni di fibrillazione ventricolare o di ritmo agonico. Criteri terapeutici: Intervento rianimatorio
(comprendente il controllo della pervietà delle vie aeree, l’assistenza respiratoria e l’assistenza cardio
circolatoria. Somministrazione di farmaci stimolanti l’attività cardiaca e di sostanze alcalinizzanti.
Somministrazione di atropina in caso di blocco atrioventricolare Impianto di pace maker La prognosi è
sempre molto grave dal momento che non si ripristina entro pochi minuti (3-5 min.) la funzione cardiaca
efficace, possono comparire lesioni cerebrali anche molto gravi. Condizioni prognostiche più favorevoli.
Condizioni prognostiche più sfavorevoli. Tecniche diagnostiche e terapeutiche: Pulizia del cavo orale Triplice manovra per il ripristino della pervietà delle vie aeree - Posizionamento della cannula orofaringea o naso- faringea - Tracheotomia o cricotireotomia - Respirazione bocca a bocca - Ventilazione
assistita con pallone Ambu - Ventilazione meccanica - Massaggio cardiaco – Defibrillazione - Tra le
competenze infermieristiche: - Eseguire il massaggioardiaco - Pulire il cavo orale del paziente e
provvedere a garantire la pervietà delle vie aeree - Eseguire la respirazione bocca a bocca - Eseguire
la terapia farmacologia per via parenterale (intramuscolare ed endovenosa) - Eseguire un ECG Collaborare per eventuale defibrillazione con defibrillatore semi automatico.
CURRICULUM TORTO - Inf. Professionale Romano Torto - nato a Bucchianico (Ch) il 30 Marzo 1961.
Dopo il conseguimento del Diploma di Infermiere Professionale nel 1982 conseguiva il Diploma di
Scuola Media Superiore (Dirigente di Comunità). Dal 1982 al 1985 lavora al Pronto Soccorso Ospedale
S.S. Spirito di Roma. Dal 1985 al 1995 lavora come Inf. Prof. Nell’Ospedale S.S. Annunziata di Chieti
reparto di Clinica Medica. Dal 1995 ad oggi lavora nella C.O. 118 di Chieti. Nel 1996 partecipa a Corsi
Superiori di Specializzazione BTLS (Basic Traumatic Life Support) Organizzazione e gestione di una
Centrale Operativa e problematiche medico-legali (Università Cattolica di Roma con il CEMEC). Con la
FNE (Federazione Nazionale Emergenza) nel 1997 partecipa al corso di BLS e quindi diventa Istruttore
di BLS e di BTLS (partecipando ai relativi corsi). Istruttore di BLS in diverse strutture Ospedaliere e
private, Regionali e Nazionali. Istruttore di BTLS presso il 3° Congresso Nazionale sull’Emergenza
tenutosi a Città Ducale (Rieti). Formatore Corso per Istruttori di BLSD presso Ragusa, Lamezia Terme,
Pescara, Fiuggi, Chieti. Corsi di “Defibrillazione Precoce” al personale sanitario delle Unità 118 di:
Civitanova, Perugina, Palermo, Ragusa. Corso di aggiornamento agli Istruttori di BLS presso la
Centrale Operativa di Cosenza. Istruttore di Caricamento e trasporto del traumatizzato presso il
Congresso “EMERGENCY 98 E 99” (La Spezia e Pesaro). Istruttore BLS e BTLS medicina legale e
telecomunicazioni per le Associazioni di volontariato della Regione Abruzzo. Istruttore di BLS,
caricamento trasporto del traumatizzato e primo soccorso per dipendenti di aziende pubbliche e private
per adeguamento alla legge &”& (Scuole Statali di ogni Ordine e grado, fabbriche, corsi di formazione
Regionali). Istruttore BLS-DP E ACLS (ABCD primario) Corso di ACLS Azienda Sanitaria Locale di
Perugina. Socio Fondatore dell’Associazione “Centro Formazione Emergenza”. Laureato in Infermiere
con 110 e lode presso l’Università di Chieti il 09/10/2002. Insegnante al terso anno del corso di laurea
in Infermiere dell’Ud’A di Chieti in “L’infermieristica in emergenza intra e extraospedaliera”
COZZA MICHELE
INFERMIERE ISTRUTTORE BLS E BTLS 118
ABSTRACT: Durante la fase pratica i discenti apprenderanno dall’Istruttore una corretta sequenza di
BLS, quindi si eserciteranno, prima singolarmente e poi a coppie ( prima fase). Successivamente si
mostreranno i mezzi aggiuntivi (pallone di ambu, cannule orofaringee, pocket-mask), la posizione
laterale di sicurezza e la manovra di Aemlich. Nella seconda fase si mostrerà un DAE, come funziona,
a che cosa serve e come si usa. Quindi si passa alla dimostrazione di una sequenza di BLS-D e poi
all’esercitazione dei discenti. Si concluderà con una valutazione finale: prova pratica e test scritti finali.
Il primo intervento al paziente in arresto cardiaco prevede un soccorso del tipo rianimatorio da eseguire
nel minor tempo possibile dal momento che, i migliori risultati si ottengono entro i primi 3- 5 minuti. Una
anossia – ipossia cerebrale prolungata oltre il suddetto tempo può portare a danni irreversibili a carico
delle funzioni del SNC. L’intervento di rianimazione è costituito dal sostegno delle funzioni vitali: controllo della pervietà delle vie aeree - assistenza respiratoria - assistenza circolatoria - La terapia
farmacologia in corso di arresto cardiaco ha come obiettivo il ripristino di una funzione cardiaca
efficace. E’ opportuno, pertanto, già nella fase del primo soccorso, provvedere ad incanalare con
catetere venoso una vena centrale del paziente per la somministrazione di farmaci. Bisogna però
precisare che in corso di arresto cardiaco l’infusione di farmaci per via venosa può risultare inefficace,
essa andrebbe più opportunamente effettuata direttamente in vena cava superiore o in atrio destro, o,
nel caso il paziente sia incubato, si possono somministrare farmaci come adrenalina, lidocaina e
atropina per via endotracheale. Attraverso questa via i farmaci vengono assorbiti rapidamente
dall’albero respiratorio, ma devono essere diluiti in 10 ml di acqua e somministrati a dosi doppie rispetto
a quelle necessarie per la somministrazione attraverso altre vie. Infine si può rendere indispensabile la
somministrazione diretta, soprattutto di adrenalina, in cavità cardiaca attraverso la via transtoracica. I
farmaci da somministrare sono quelli che stimolano l’attività cardiaca, farmaci alcalinizzanti e
cortisonici. Controllare l’evoluzione. CORPI ESTRANEI ALLE VIE AEREE - La penetrazione
accidentale di un corpo estraneo nelle vie aeree può determinare una sindrome asfittica acuta. Le
cause possono essere: - ingestione accidentale di monete, biglie, ecc.. - alimenti che entrano in trachea
- rigurgito vomito. Un corpo estraneo penetrando, può arrestarsi al di sopra della glottide oppure può
attraversare la laringe ed entrare nella trachea e di qui nei bronchi principali (in genere quello destro, il
cui lume si trova in asse rispetto a quello della trachea). L’ulteriore penetrazione è favorita dalle
dimensioni del corpo stesso: esso infatti continua a progredire verso le diramazioni bronchiali, finchè
non incontra una sezione di diametro inferiore al suo. Se non tempestivamente risolta, la crisi asfittica
può portare al coma ipossico e all’exitus. Le prime misure da attuare consistono nella liberazione delle
vie aeree. Le manovre da attuare sono diverse nel caso in cui il paziente sia cosciente o incosciente.
MANOVRA DI HEIMLICH - PIANO DIAGNOSTICO D’URGENZA
Il primo intervento al paziente in arresto cardiaco prevede un soccorso del tipo rianimatorio da eseguire
nel minor tempo possibile dal momento che, i migliori risultati si ottengono entro i primi 3- 5 minuti. Una
anossia – ipossia cerebrale prolungata oltre il suddetto tempo può portare a danni irreversibili a carico
delle funzioni del SNC. L’intervento di rianimazione è costituito dal sostegno delle funzioni vitali: controllo della pervietà delle vie aeree - assistenza respiratoria - assistenza circolatoria - La terapia
farmacologia in corso di arresto cardiaco ha come obiettivo il ripristino di una funzione cardiaca
efficace. E’ opportuno, pertanto, già nella fase del primo soccorso, provvedere ad incanalare con
catetere venoso una vena centrale del paziente per la somministrazione di farmaci. Bisogna però
precisare che in corso di arresto cardiaco l’infusione di farmaci per via venosa può risultare inefficace,
essa andrebbe più opportunamente effettuata direttamente in vena cava superiore o in atrio destro, o,
nel caso il paziente sia incubato, si possono somministrare farmaci come adrenalina, lidocaina e
atropina per via endotracheale. Attraverso questa via i farmaci vengono assorbiti rapidamente
dall’albero respiratorio, ma devono essere diluiti in 10 ml di acqua e somministrati a dosi doppie rispetto
a quelle necessarie per la somministrazione attraverso altre vie. Infine si può rendere indispensabile la
somministrazione diretta, soprattutto di adrenalina, in cavità cardiaca attraverso la via transtoracica. I
farmaci da somministrare sono quelli che stimolano l’attività cardiaca, farmaci alcalinizzanti e
cortisonici. Controllare l’evoluzione. CORPI ESTRANEI ALLE VIE AEREE - La penetrazione
accidentale di un corpo estraneo nelle vie aeree può determinare una sindrome asfittica acuta. Le
cause possono essere: - ingestione accidentale di monete, biglie, ecc.. - alimenti che entrano in trachea
- rigurgito vomito. Un corpo estraneo penetrando, può arrestarsi al di sopra della glottide oppure può
attraversare la laringe ed entrare nella trachea e di qui nei bronchi principali (in genere quello destro, il
cui lume si trova in asse rispetto a quello della trachea). L’ulteriore penetrazione è favorita dalle
dimensioni del corpo stesso: esso infatti continua a progredire verso le diramazioni bronchiali, finchè
non incontra una sezione di diametro inferiore al suo. Se non tempestivamente risolta, la crisi asfittica
può portare al coma ipossico e all’exitus. Le prime misure da attuare consistono nella liberazione delle
vie aeree. Le manovre da attuare sono diverse nel caso in cui il paziente sia cosciente o incosciente.
MANOVRA DI HEIMLICH - PIANO DIAGNOSTICO D’URGENZA
CURRICLUM COZZA - nato a Ururi il 21/04/1970 residente in Chieti Scalo, Infermieri Professionale
presso la Centrale Operativa 118 Chieti dal01/09/98 FORMAZIONE SCOLASTICA - Laurea di I livello
in Infermiere ( conversione creditizia 2002 ) Diploma di Infermiere Professionale Croce Rossa Italiana
Chieti - Diploma di Dirigente di Comunità Istituto Tecnico Attivita’ Sociali Roma - Diploma di Terapista
Shiatsu Scuola Epoche’ Roma - ALTRE ESPERIENZE FORMATIVE - Attestato di esecutore di Basic
Life Support Attestato di esecutore di Defibrillazione Precoce - Attestato di Istruttore di Basic Life
Support Attestato di Istruttore di Defibrillazione Precoce - Attestati di Addestramento al Primo Soccorso
Attestato di Addetto Antincendio - Attestato di Qualifica Professionale Operatore Tecnico Autista
soccorritore - Attestato di Benemerenza Confraternita della Misericordia di Chieti - Corso di formazione
Specialistica in Riabilitazione Psicomotoria dell’Anziano - ATTIVITA’ FORMATIVE Ha svolto in qualità
di Istruttore, Corsi di Basic Life Support e Defibrillazione Precoce Presso: Associazioni di Volontariato :
C.R.I., Misericordia, della provincia di Chieti, Industrie: Sevel, Comau Scuole : Istituto Comprensivo
Scuole Medie di S. Giovanni Teatino Poste Italiane : succursale di Chieti
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