La defibrillazione precoce Incontro informativo 17 ottobre 2015 I.T.I.S. A.VOLTA Alessandria 1 Introduzione • La cardiopatia ischemica costituisce la principale causa di morte nel mondo sviluppato; • In Europa le malattie cardiovascolari rappresentano il 40% delle cause di decesso nella popolazione con meno di 75 anni (500 casi per milione di abitanti per anno). • Da studi provenienti dai Servizi di Emergenza Extraospedalieri (EMS,118,ecc.), la maggior parte dei casi di ACC primario si dovuto a un ritmo suscettibile al defibrillatore (Fibrillazione Ventricolare). 2 Introduzione • Sin dal 1974 l’American Heart Association (AHA) ha pubblicato i primi standard per la Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) e il Trattamento Cardiaco di Emergenza; • 1992 nasce l’ILCOR (International Liaison Commetee on Resuscitation); • Dal 2005, le conclusioni/raccomandazioni vengono pubblicate dalla Conferenza sul Consenso Scentifico Internazionale su Rianimazione Cardio-Polmonare e Terapia Cardiologica di Emergenza con Raccomandazioni Terapeutiche. 3 La Regione Piemonte • Tramite il DGR 32-4611 del 24/09/12, si applica il D.Lgs n. 120 del 03/04/01 e D.M. 18/03/2011; • Con questo percorso legislativo, si proporne di richiamare l’attenzione sui meccanismi di insorgenza della morte improvvisa cardiaca, delle rianimazione cardio-polmonare e delle caratteristiche e dell’uso del defibrillatore semiautonatico (AED) in integrazione con le manovre BLS. 4 Obiettivo • Potenziare la catena dei soccorsi aumentando la possibilità di sopravvivenza dei cittadini colpiti da ACC; • Definire la defibrillazione precoce come “atto salvavita” di importanza sociale; • Estendere la conoscenza e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico (AED) per soccorritori Non Sanitari o Laici. 5 Eziopatogenesi e epidemiologia dell’arresto cardio-circolatorio in età pediatrica • Dai dati si può affermare che la maggior parte degli arresti cardiaci in ambito pediatrico rappresentano la parte terminale di una malattia che porta alla compromissione progressiva delle funzioni vitali. 6 La catena della sopravvivenza 8 Quando un cuore si ferma • L’arresto cardiocircolatorio è una condizione da cui, in molti casi, è possibile tornare indietro. 9 Numeri da batticuore (Italia) • 60.000 persone all’anno colpite da arresto cardiaco improvviso; • 10% dei decessi dovuti a morte cardiaca improvvisa; • 5% il tasso di sopravvivenza in assenza di manovre salvavita; • 30% la percentuale di persone che possono essere salvate grazie a un intervento tempestivo. 10 11 12 Il D.A.E. (AED) 13 14 15 16 L’Arresto Cardiaco può essere interrotto e la Vita può essere prolungata 17