Che cos'è Si tratta di un intervento chirurgico finalizzato a deviare il flusso del sangue. Se è presente un'ostruzione in una o più coronarie, si rende necessario il suo superamento per riportare il sangue alle zone in cui non arriva. Si apre cioé un nuovo passaggio, o "porte", che scavalca la zona ostruita e riporta il flusso al tessuto cardiaco. By pass coronarico Per effettuare questa "deviazione" si preleva da un'altra parte del corpo un segmento di vaso sanguigno che andrà a costituire il "ponte" (by-pass) dell'ostruzione. Il segmento può essere prelevato : - dalla vena safena - da un'arteria della parete toracica - da un'arteria del braccio o dello stomaco Aorta Questo tipo di intervento è in grado di migliorare sensibilmente il quadro clinico anche in pazienti molto gravi. Il bypass è quindi una terapia chirurgica decisiva per la cura delle malattie coronariche che sovente Vena safena non lascia alternative e che va considerato nel suo (gamba) favorevolissmo rapporto rischio/beneficio. L'intervento è a basso rischio e le eventuali complicazioni non sono frequenti e comunque non preoccupanti. Arteria ostruita Come avviene Prima dell'intervento il paziente deve smettere di fumare e non assumere aspirina, per minimizzare i rischi di sanguinamento dopo l'operazione. Dalla mezzanotte precedente l'operazione il paziente deve essere a digiuno e non bere. Nei giorni precedenti verranno effettuati diversi esami, come ad es. radiografie, analisi delle urine, ECG, e verranno somministrati alcuni farmaci. Il torace, l'inguine e le gambe vengono rasate e disinfettate. Il paziente è trattato con farmaci per via endovenosa. L'intervento è effettuato con l'impiego della macchina cuore-polmoni che attivando una circolazione extra-corporea, permette di fermare completamente il cuore durante l'intervento. In questa situazione il chirurgo può agevolmente operare costruendo, con un segmento di vaso prelevato altrove, un ponte (by-pass) sul segmento coronarico ostruito. È frequente che il chirurgo costruisca anche 5/6 di questi by-pass per ripristinare la normale circolazione coronarica. 1 Dopo l'intervento Suggerimenti Dopo l'intervento il paziente è condotto in un'unità intensiva post-operatoria, dove la pressione sanguigna e le pulsazioni sono monitorate in modo continuo per 12-24 ore. Il paziente può ricevere visite familiari in modo controllato. La cosa principale che un paziente operato deve fare dopo aver subito l'intervento è quella di prendersi cura di sé. È indispensabile cambiare le abitudini sbagliate, quindi bisogna: Nei giorni seguenti l'intervento potrebbero insorgere irregolarità del battito cardiaco (aritmie), che dovrebbero scomparire con il tempo. Per alcune settimane il torace e le gambe (le zone in cui è stata fatta l'incisione) possono essere dolenti. Le complicazioni dopo l'intervento di by-pass possono essere: difficoltà di respirazione, sanguinamenti, infezione, ipertensione, aritmie. La loro frequenza è tuttavia piuttosto bassa. Normalmente queste complicazioni sono superabili in poco tempo. Nel caso di pazienti anziani, diabetici, malati o pazienti che hanno già subito un intervento di by-pass, il controllo delle complicanza sarà più attento e protratto nel tempo. Il paziente resta comunque in ospedale alcuni giorni, e durante questo periodo viene sottoposto ad esami di controllo. Possono essere accusati alcuni disturbi tipo: • Costipazione • Perdita di appetito • Gonfiore nell'area in cui è stato prelevato il segmento della vena safena • Dolori muscolari • Affaticamento • Difficoltà nell'addormentarsi • Smettere di fumare • Controllare la pressione arteriosa • Seguire una dieta sana • Praticare un esercizio fisico regolare • Assumere i farmaci prescritti • Imparare a gestire e controllare lo stress Per i primi mesi successivi all'intervento è bene riprendere gradualmente le proprie attività, non fare sforzi fisici ed evitare le situazioni stressanti. Camminare è un'attività consigliata. Chi svolge un lavoro d'ufficio può tornare a farlo dopo circa 4-6 settimane. Glossario Macchina cuore - polmoni È una attrezzatura tecnologicamente avanzata che ha facilitato tutti gli interventi di cardiochirurgia. Di fatto consente al sangue di ossigenarsi in una camera apposita dove arriva grazie ad una azione di pompa che preleva il sangue circolante dal paziente operato per poi restituirglielo ossigenato attraverso un sistema di vasi. In questo modo il chirurgo potrà lavoraare su un cuore completamente fermo. • Lieve sensazione di disorientamento • Piccole perdite di memoria • Difficoltà di concentrazione • Cambiamenti di umore, depressione La maggior parte di questi disturbi scompaiono nell'arco di 4 - 6 settimane. A questo punto il paziente si sente pronto per iniziare un programma di riabilitazione cardiaca. 2