Commenti espressi dai votanti al sondaggio “Donazione sangue” Commenti relativi alla domanda 1. Donare il sangue è: • La costruzione di un futuro migliore • La donazione di sangue e' un gesto di profonda civiltà ( deve rimanere volontaria e gratuita ! ) • Come disse molti anni fa il prof. Carlo Vacca primario del centro trasfusionale del Cardarelli di Napoli , "donare il sangue è un sublime atto di solidarietà umana" ed è vero! • Deve essere un gran senso di umanità disinteressato • Se posso aiutare gli altri lo faccio con piacere... • Sono stato donatore fin dagli anni giovanili ed ora a 73 anni lo donerei volentieri ma non lo vogliono più e non capisco il perché dal momento che sono in perfetta salute • Aiutare il prossimo senza, tra l'altro, privarci di niente • Un dovere di ogni persona che stia bene in salute • E' un atto che unisce altruismo e convenienza, perché è utile agli altri e al donatore • Mi piacerebbe tanto donare il sangue, ma non posso farlo:peso meno di 50 kg! • Dono il sangue da 14 anni e credo sia un atto di coscienza verso il prossimo • Sono d’accordo, io sono un donatore da 30 anni, non ho mai chiesto x chi servisse il mio sangue, io donavo e basta, solo che nei centri occorre mettere delle persone esperte, io in 2 occasioni ho trovato 2 macellai, è dovuto intervenire il responsabile del centro trasfusionale. • Chi, come me, dona il sangue non lo fa per bieco e meschino interesse; lo fa e basta. Devono essere altre persone, compresi i politici, a preoccuparsi di educare le persone che possono donare a sviluppare di più il senso civico • Io dono sangue perché non c'è nessun motivo per non farlo, non mi cambia niente e aiuto altre persone • E oltretutto fa bene anche al nostro organismo • È un gesto di grande umanità e utilità sociale • Oltre ad aiutare gli altri si tengono controllati i propri valori • Sapere che il mio sangue potrebbe salvare delle vite umane sicuramente mi farebbe sentire meglio con me stessa • Per educare alla donazione del sangue i cittadini, bisogna sensibilizzarli a far crescere la cultura della solidarietà e le sue ragioni. • E' un atto di bene che in molti possono fare...le donazioni per eccellenza (in denaro) non sono possibili a tutti! • Donare il sangue è un atto di sensibilità e di grande coraggio! • È giusto aiutare gli altri se lo si può fare • E' un atto di grande generosità • È un gesto di solidarietà che avvicina di più agli altri e in particolar modo a chi, da questo gesto, ne trae beneficio • Un dovere civico e di solidarietà collettiva • Che però permette un certo mercimonio che non fa onore agli operatori • Il donatore è una persona responsabile e dona il sangue con la testa • Un gesto che fa bene agli altri ma fa sentire bene anche se stessi. Ho finalmente ripreso la donazione dopo 5 anni di stop causa maternità. La possibilità di ricominciare mi ha alzato il morale perché ho avuto la conferma che sto bene fisicamente e che posso essere aiutare quelli che invece hanno problemi di salute. • È un dovere civile • Oltre un atto di civiltà, perché si "regala" una parte di noi facilmente rimpiazzabile che, viceversa, per altri può essere indispensabile, è anche un ottimo modo per monitorare la propria salute, visti i controlli che vengono fatti ad ogni prelievo. • Parzialmente disinteressato perché si tiene anche sotto controllo la propria salute. Mi pare importante nell'ottica della prevenzione • Un piccolo antidoto contro l'imperversare della cattiveria e dell'egoismo • Ci si sente quasi eroi • Donare il sangue è un atto d'amore per quanti soffrono, anche una sola donazione può salvare una vita, io l'ho sperimentato lavorando in ospedale • Oltre che un atto di altruismo, donare il sangue è un atto di civiltà e d'amore. Non costa nulla e si ottiene in cambio un controllo gratuito del proprio stato di salute, quindi è anche vantaggioso ai fini personali! • Sembra che i link non siano completi. Donare il sangue è un atto di amore disinteressato • Troppo pochi lo fanno! • Realizza la vera solidarietà,in una società indifferente • Anche la seconda risposta è valida in quanto, come donatrice da molti anni, mi aspetto,in caso di bisogno,di poter contare a mia volta sull'aiuto degli altri. • Preciserei "donare il sangue è un atto d'amore" • È una semplice dimostrazione di sensibilità, di senso civico e di altruismo. • Io sono stata donatrice. Ho iniziato per donare il sangue a mia madre, e solo allora ho saputo come e dove poterlo fare. Purtroppo per lo stato cagionevole in cui mi trovo, non posso continuare a donare il sangue. • Sono un donatore, credo che sia necessario sensibilizzare i giovani • È un dovere civile e morale, purché sia gratuito Commenti relativi alla domanda 2. Gli italiani sono scarsi donatori di sangue perché hanno: • Scarsa fiducia nella società civile • L'informazione fornita dai Mass-Media spesso tende a rimarcare gli episodi negativi (casi di epatite post-donazione, scarsa trasparenza nella destinazione delle sacche di sangue) • Impegnarsi è difficile, non tutti si sentono in grado di farlo, in perfetta buona fede: per esempio tutti i cittadini onesti amano le Forze Armate ed i Corpi Armati dello Stato , ma non diventerebbero mai soldati • Bisognerebbe fare della pubblicità mirata • Completa mancanza di senso civico • Se ne parla poco • C'è bisogno di più informazione anche attraverso i centri di informazione sociali • Ed inoltre perché non sempre si può o si vuole assentarsi dal lavoro per effettuare le donazioni, ma con il passaggio al controllo degli ospedali o ad enti comunali, gli orari in cui è possibile effettuare una donazione è da "UFFICIO"! • Poche garanzie durante il prelievo, assenza di una Carta per la Qualità. • Sono superficiali e si attivano solo dopo un brutta esperienza familiare o personale. • Gli italiani sono altamente menefreghisti, io che dono il sangue da venti anni direi che lo posso vedere anche per le difficoltà che fanno sul posto di lavoro per mandarti alla donazione. Per ciò che mi riguarda dovrebbe essere obbligatorio, tranne chi per motivi sanitari non ha sangue utile, e coloro i quali non donano dovrebbero nemmeno riceverlo! Come donatore Avis e Aido vorrei che il mio dono andasse prima di tutto a persone ugualmente disponibili, dispiace, ma perché gli egoisti devono stare al pari? • Avere paura è un non senso, secondo me c'è solo la cattiva volontà • Non sempre le informazioni garantiscono la salute del donatore • Egoisti • Mancanza di volontà associata alla paura di contrarre malattie • L'accesso alla donazione dovrebbe essere più elastico per venire incontro ai problemi di lavoro o di orario o di altro tipo logistico di chi vuol donare • Troppo tempo di attesa nei centri trasfusionali;i centri non sono distribuiti sul territorio;non hanno un incentivo adeguato • Ho donato il sangue diverse volte e solo 2 per nominativi specifici. A volte sono capitati medici che, per chi va lì già con timore, sono riusciti soltanto a far sì che passi la voglia di donare. Non è possibile che in un centro trasfusionale non si riesca a trovare una vena e ci si agiti agitando chiaramente i donatori presenti: non tutti hanno lo spirito di dire "Sarai più fortunato, ritenta". • L'egoismo di interessarsi ai problemi solo quando sono toccati in prima persona • Pigrizia e superficialità • Che molti sono indifferenti verso gli altri e non capiscono cosa significa finche non lo provano sulla loro pelle • Ritengo - in base ai commenti che ho raccolto nell'affrontare l'argomento in varie occasione - che le informazioni diffuse siano non solo insufficienti (qualche spot pubblicitario, ma quelle diffuse sono poco approfondite • Appartengono a quella grossa fetta di qualunquisti umani • Bisognebbe fare più controlli al sangue donato. • Solo una questione di egoismo • Per disinteresse e menefreghismo • Credo che il motivo maggiore per la scarsa donazione sia quello che condiziona un pò tutta la nostra vita ed è riassumibile in un'unica frase:tanto c'è chi lo fa già. • Tanti usano un sacco di scuse e non sono informati suff. • Tra le opzioni manca la definizione corretta:sono egoisti e non sanno che possono aiutare delle persone a vivere. E questo accade anche per la donazione degli organi,"sono miei e non me li toglie nessuno,neanche dopo la morte" ecco quello che spesso mi sento dire. • Scarsa sensibilizzazione circa il problema della crescente necessità di sangue • Devo dire che anche le informazioni sono un pò scarsette, mi riferisco ai luoghi dove recarsi e agli orari • Sarei interessata a donare il mio sangue, ho sentito molto tempo fa che con il prelievo vengono effettuati anche dei controlli sul sangue dei donatori ma non saprei dove e a chi rivolgermi per avere notizie in merito. • Molte più azioni incisive dovrebbero essere promosse per mettere in condizioni i volontari ad essere messaggeri di un piccolo grande gesto d'amore • Anche se, in genere, gli italiani sono molto poco sensibili a queste problematiche, ma se perde l'Italia... • Le strutture spesso non sono adeguate e chi dona il sangue invece di essere agevolato deve mettere in conto di avere una "doppia" disponibilità • Gli italiani forse hanno paura di aver contratte malattie • E non hanno la cultura del "donare" • Le motivazioni sono più di una e allo stesso livello: paura di contrarre malattie, uso improprio del sangue donato e insufficienti informazioni e infine poche strutture pubbliche vicine alle residenze per poterlo donare. • .....ed una dose di in differenza • Sono scarsi donatori per semplice disinteresse • Perché non ci pensano e anche se sono informati passano oltre • Secondo me un altro motivo per cui molti non diventano donatori e' perché hanno paura che possa danneggiare in qualche modo la loro salute, specie le donne. Molti medici poi parlano male di come sono gestite le banche del sangue e non incoraggiano assolutamente i loro assistiti. • In associazione alla indifferenza verso problemi che non li coinvolgono direttamente • Gli italiani, ma forse tale categorizzazione è un po' riduttiva, sebbene tendenzialmente "pigri", si sono sempre dimostrati generosissimi una volta compresa l'importanza di un atto: credo che occorrano delle forme di pubblicità che spieghino a cosa serve il sangue donato e dettaglino, magari attraverso brevi filmati, una donazione tipo con tutte le informazioni necessarie • Le cose che non si conoscono... Fanno paura o comunque non si è spinti a farle • Perché sono un tantino vigliacchi (nel senso buono) e perché tanto ci pensano gli altri. • Tante persone che conosco hanno paura o disgusto di aghi e vene. • Ci vorrebbe una campagna d'informazione più efficace! • Ad ogni donazione vedo persone agitate, e spesso gente che dice di sentirsi male (uomini soprattutto) • Molta gente ha paura dell'ago e del prelievo • Secondo me conta molto la pigrizia: spendere tempo per recarsi fisicamente in una struttura "ospedaliera", effettuare una serie di esami di controllo, ecc. • Disinteresse nei confronti del problema sangue • La paura dell'ago per alcuni prevale su tutto • Sembra molto più complicato di quanto realmente sia. Forse e' anche la paura dell'ago o anche solo dell'ospedale... • Manca una adeguata informazione • Aggiungerei anche la pigrizia che caratterizza tanti connazionali nel recarsi preso un centro di prelievo sia fisso che mobile • Scarso senso del bene comune e della solidarietà che sono contenuti in semplici gesti quotidiani (non solo in situazioni di emergenza)come ad esempio la donazione di sangue • Non sono abbastanza sensibili al problema Commenti relativi alla domanda 3. Il livello di informazione offerta dai mass media è: • Episodico e sensazionalistico sui mass media, insistente e petulante su chi già dona • Anche la migliore informazione del mondo non serve a nulla se non c'è la volontà di recepirla • Bisognerebbe sensibilizzarli di più • Informazione scandalistica e imprecisa • Poca informazione • Insufficiente è un eufemismo • Non sono solo i mass media a dover informare ma si dovrebbe iniziare fin dalla scuola elementare • Bisognerebbe sensibilizzare di più il cittadino • E' necessario ,assieme ad una campagna di promozione del dono del sangue, vi siano servizi che evidenzino la soluzione di problemi medico chirurgici grazie alla disponibilità del sangue • Il livello di informazione dei media è appena sufficiente; si dovrebbe battere di più il tasto sul senso civico, sui controlli che vengono fatti al donatore e sul desiderio di aiutare chi ne ha bisogno che potrebbe essere nostro figlio, nostro padre, nostra madre ecc. • Bisognerebbe spiegare + diffusamente le difficoltà e magari favorire l'avvicinamento pubblicizzando il fatto che si è costantemente controllati • Nessuno investe in spot perché non ci sono ritorni economici • C'è tanta informazione che ti spinge a "farlo" ma poca che ti dice "come farlo", sopratutto su internet (ricordate che i giovani usano quasi esclusivamente questo mezzo) • A parer mio i mass media non danno assolutamente spazio a questo genere d'informazioni. • Dato il costo elevato dei messaggi televisivi o radiofonici inaccessibili per le associazioni puramente volontaristiche, sarebbe bene stipulare delle convenzioni ministeriali che possano rendere accessibili l'invio di tantissimi messaggi unitari sul dono del sangue. • La campagna pubblicitaria esiste, ma non riesce a raggiungere e coinvolgere le persone comuni...se ad una persona non è mai venuto in mente di donare il sangue non si riesce ancora a coinvolgerla nella cosa... • Si invita spesso a donare il sangue ma forse si potrebbe informare di più su chi può donare e dove • Oltre a qualche locandina situata negli ospedali, è difficile avere ulteriori solleciti alla donazione • C è poca informazione sul problema di donar sangue o meno. • Se si desse più spazio a questo genere d'informazioni ci sarebbero meno ignoranti • Superficiale e ripetitivo, come ormai in tutti i campi dell'informazione • Spesso si ha bisogno di un'immagine che aiuti a tradurre in pratica una teoria facilmente "rimandabile" • Le coscienze bisognerebbe aiutarle a partire dalle scuole..... • Non si parla mai di Avis • Bisognerebbe arrivare in ogni famiglia con volantini - inviti • Ci vorrebbe un "bombardamento" pubblicitario. Bisognerebbe insistere di più sulla necessità di donare per coprire il fabbisogno nazionale, come accade in svizzera. • Gli spot di informazione sono poco incisivi! • Dipende dalle varie zone d'Italia. In provincia di Milano l'informazione è ottima. • Appena sufficiente; "martellante" • Evidentemente insufficiente, oppure semplicemente inefficace. • Manca un'informazione esauriente che vada oltre appelli generici di buon cuore • Ci si ricorda delle donazioni quasi esclusivamente nei periodi di maggior bisogno ( vedi periodo estivo ) . Solo allora i media si ricordano di fare pubblicità a questo atto di amore • Meno pubblicità commerciale, più pubblicità alle politiche sociali • Le poche campagne informative sono spesso passate inosservate dovrebbe esser fatta una campagna promozionale quasi Commenti relativi alla domanda 4. Per accrescere il numero di donatori: • Maggiore visibilità delle strutture coinvolte; più collegamento con la scuola e le sedi di lavoro • E' sicuramente necessario un coordinamento tra pubblico e privato; occorrerebbe mettere più in luce il fatto che tante vite vengono salvate attraverso le donazioni di sangue . • Molti non sono donatori perché nessuno glielo ha mai detto , altri non ci hanno mai pensato perché sono egoisti ; altri , che credo siano la maggioranza , non donano perché vedono la donazione come ulteriore " impegno " , in una vita percepita già " piena " ( casa , ufficio , sport , tempo libero , amici , bambini , coniuge , genitori di lei , genitori di lui ...la lista sembra non finire mai... ), per cui non si sentono le forze per altri " impegni " • Non guasterebbe un maggiore impegno da parte dei centri trasfusionali: almeno nel seguire e contattare regolarmente i donatori occasionali • Serve una coordinazione piu' attenta da parte degli enti pubblici • Serve solo maggiore flessibilità da parte di chi esegue le raccolte • Le regole sono disattese, mancano i controlli. • Serve sia impegno che coscienza individuale,quest'ultima andrebbe stimolata con campagne informative sulle modalità della donazione! • È necessario uno snellimento delle procedure che un associazione di volontari è tenuta ad avere. Troppa burocrazia, troppe carte. Maggiori contributi sopratutto alle piccole realtà in modo di aiutarle a crescere in organizzazione ed affidabilità. • Create nelle grandi aziende dei punti permanenti di trasfusione, dove con calendari di scadenze richiamate i donatori.inoltre proponete al governo che chi è donatore non paghi né medicine né ticket per analisi e/o visite specialistiche (credo che non saprete più dove mettere il sangue) • Credo occorra seguire i volontari che per vari motivi si perdono per strada. Io ad esempio ho sempre il colesterolo totale molto alto e le transaminasi alterate. Ho fatto diete e sono anche andata sotto peso senza risolvere nulla. Il mio sangue è del gruppo zero con fattore rh negativo. Mi dispiace non riuscire a risolvere il problema perché ormai sono diversi anni che ho alti e bassi ma nessuno ha mai inteso approfondire e cercare di risolvere la situazione.grazie • Bisognerebbe organizzare giri nei reparti degli ospedali x far capire alle xsone il dolore dei pazienti che devono fare trasfusioni ho interventi e il sangue scarseggia, forse chissa qualcuno capirebbe. • Puntate sulla sensibilizzazione!! • Si dovrebbe incentivare la donazione da parte dei militari di leva, con un premio di 2-3 giorni di licenza • Bisogna rendere più sensibili le persone sull'importanza del gesto .come per la donazione d'organi • E' necessario pianificare attività concertate con il mondo della scuola per la formazione solidaristica dei giovani, con anche la proposta del dono del sangue • In aggiunta ad un maggiore impegno di tutte le forze politiche che una volta tanto abbandonino gli interessi di bottega per un problema che riguarda tutti. • Io sono a conoscenza della difficoltà dell'organizzare iniziative per avvicinare i cittadini facendo parte del consiglio Avis del mio paese per questo dico che ci vorrebbe + coordinazione tra tutte le associazioni e le istituzioni pubbliche • Anche se bisognerebbe educare fin dalle scuole medie che donare il sangue è una buona azione che ognuno di noi dovrebbe fare...dovrebbe diventare naturale. • Penso si debba iniziare ad affrontare il problema fin dalla scuola elementare per creare la sensibilità individuale • Il coordinamento di entrambe le parti è abbastanza buono è proprio una questione di coscienza individuale che purtroppo si perde a causa delle troppe ingiustizie della società.vi dico una cosa, ormai il pensiero della gente è "perché io devo fare qualcosa per gli altri, quando loro non fanno niente per me" non è egoismo è semplicemente non sentirsi parte della società in cui si vive. Io non la penso così , ma parecchi gente si. Ah, la settimana prossima divento donatrice...se non mi trovano l'anemia mediterranea. • Credo che un impegno maggiore da parte delle istituzioni pubbliche e private aiuterebbe a far capire a molte persone quanto possa essere importante questo piccolo gesto che per qualcuno può essere la vita. • Unire le forze delle maggiori associazioni rappresentate in italia che curano la donazione, coordinare tutto a livello nazionale e poi regionale sarebbe un invito sensibile per acquisire nuovi donatori. • Ritengo un po' inutile fare gli appelli estivi e poi mettere da parte quando non c'è urgenza, bisogna creare e far radicare una cultura della donazione • Lo stato dovrebbe dare maggiori garanzie alla gente che intende donare il proprio sangue • Educazione, quindi scuola • Servirebbe una massiccia campagna di sensibilizzazione • Meno burocrazia!!! Come si fa a donare il sangue se devono essere passati 6 mesi dall'ultima visita dentistica?? Normalmente si va dal dentista ogni 6 mesi anche per una semplice pulizia!!! Io ho cercato di donare il sangue ma mi è stato impedito proprio per quel motivo!!! • Stimolare maggiormente i donatori effettivi • Piu' fondi • Naturalmente, penso che serva il contributo di tutti: enti pubblici e privati, cittadini, istituzioni, chiesa. Ciononostante, penso che l'impatto di una campagna governativa sarebbe più utile, proficuo e "credibile" di quello di un'associazione privata • Basta andare all'ospedale + vicino e dire che si vuol donare il sangue.più facile di così!!!!!! • Chi è veramente interessato a donare il sangue ha tutti i canali di informazione per potere arrivare allo scopo. • Serve un controllo su come viene utilizzo nei reparti. A chi viene somm.to ? , quanto ne viene sprecato? • Effettuare i prelievi nei luoghi di lavoro o studio • Inoltre serve un coordinamento delle iniziative tra istituzioni pubbliche e associazioni private • Il volontariato, non può e non deve gestire l'informazione e la sensibilizzazione da solo ...