COMUNICATO STAMPA Convegno La qualità nell’attività di donazione e trapianto di organi a Siena Mercoledì 23 febbraio 2005 Ore 12, Aula Magna Centro didattico Policlinico Santa Maria alle Scotte Donare gli organi: un dono di vita e per la vita. Un gesto d’amore e d’altruismo verso il prossimo e una scelta coraggiosa. Negli ultimi anni si è registrato un significativo aumento nel numero di donazioni e, sicuramente, una maggiore sensibilità e informazione nelle persone. Proprio per capire i passi avanti fatti dal sistema donazione organi, il 23 febbraio è stato organizzato un convegno dal titolo “La qualità nell’attività di donazione e trapianto di organi a Siena”, che si terrà nell’aula Magna del Centro didattico del policlinico Santa Maria alle Scotte a partire dalle ore 12 . Anche a Siena sono aumentate le donazioni d’organo: nel 2003 ci sono state 10 multiorgano, nel 2004 sono passate a 12. Per quanto riguarda i tessuti nel 2003 sono state donate 41 cornee, 1 cute, 1 segmento osseo, 1 valvola cardiaca. Nel 2004 invece 32 cornee, 6 cute, 4 segmenti ossei e 1 valvola cardiaca. Tra gennaio e febbraio 2005 invece ci sono già state 3 donazioni multiorgano e 7 donazioni di cornee. In crescita anche il numero dei trapianti: nel 2004 ci sono stati 56 trapianti di rene, 18 di cuore, 6 di polmone e 76 di cornee. Cosa è necessario sapere per donare? “Gli organi che possono essere donati – spiega il dottor Roberto Rosi, responsabile del Coordinamento Donazioni organi e tessuti delle Scotte e organizzatore dell’incontro - sono cuore, rene, pancreas, fegato, polmone e intestino. Per alcuni di questi, come il rene ed alcuni frammenti di fegato, il donatore può essere vivente, mentre gli altri possono essere donati solo quando viene accertata la morte cerebrale del donatore”. Per quanto riguarda i tessuti, i donatori viventi possono donare placenta, membrane amniotiche, cordone ombelicale, cute e midollo osseo. Altri tessuti come valvole cardiache, cornee, tessuto osseo possono essere donati dopo la morte del donatore. “Nel caso di arresto cardiocircolatorio – aggiunge Rosi - è un medico che, in seguito ad un elettrocardiogramma piatto per 20 minuti, certifica il decesso. Nel caso di pazienti con lesioni cerebrali e sottoposti a rianimazione, la morte cerebrale viene certificata da un'apposita commissione, composta da tre medici: un medico legale, un anestesista rianimatore ed un neurologo”. Al convegno interverrà Franco Filipponi, direttore dell’Organizzazione Toscana Trapianti che illustrerà i risultati raggiunti dalla Regione Toscana e spiegherà quali sono le garanzie di qualità degli organi che vengono trapiantati. Si parlerà anche della sicurezza della procedura di diagnosi di morte encefalica e dei risultati raggiunti dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e dall’Azienda USL 7 e dell’importante ruolo svolto dalle associazioni di volontariato.