Breve descrizione degli strumenti di valutazione scelti Gli strumenti di valutazione descritti di seguito fanno parte del protocollo di ricerca elaborato per uno studio pilota sugli esiti riabilitativi dell'inserimento lavorativo di utenti dei servizi di salute mentale nella cooperativa sociale di tipo B "Coop Service Noncello" di Roveredo in Piano (PN). Lo studio caso controllo è concepito anche come studio comparato internazionale ed è stato avviato nell'estate del 1997 dal Dipartimento di Salute Mentale dell'Azienda per i Servizi Sanitari n.6 "Friuli occidentale" e dalla Coop Service Noncello, in collaborazione con la Clinica psichiatrica, l'Università e progetti di inserimento lavorativo di Grenoble in Francia. Il vantaggio generale dell'utilizzo di strumenti già in uso in ricerche simili è quello di permettere un confronto di dati provenienti da studi diversi. Nello specifico, sono stati scelti per il presente studio i seguenti strumenti: a) Brief Psychiatric Rating Scale (B.P.R.S.) - Versione 4.0 ampliata di Joseph Ventura e coll. (1993) Adattamento italiano a cura di: Morosini P. e Casacchia M. (1995) Di quale strumento si tratta? Si tratta di uno strumento rapido ed efficiente di valutazione dei cambiamenti della sintomatologia nei pazienti psichiatrici. La versione ampliata contiene 24 item elaborati con l'obiettivo di permettere una valutazione di uno spettro ampio di persone che soffrono di problemi psichiatrici gravi, anche non ricoverate e seguite dai servizi territoriali. E' particolarmente adatto per i disturbi depressivi e psicotici, meno per i disturbi ansiosi. Rileva la presenza e la gravità dei sintomi anche con persone che hanno difficoltà di comunicazione o che negano la propria malattia. Il manuale comprende istruzioni, per ogni item, sulla definizione del sintomo, esempi di domande da fare nell'intervista semistrutturata e definizioni operative per codificare i diversi livelli di gravità, su una scala a 7 punti. Le definizioni operative sono specificate dettagliatamente poiché vengano interpretate allo stesso modo da diversi operatori. La BPRS comprende anche alcuni item relativi a comportamenti e non solo ai sintomi. Il terapeuta si avvale nella formazione del giudizio soprattutto delle informazioni raccolte durante l'intervista clinica, ma se necessario anche di informazioni provenienti da altre fonti attendibili. Quali sono gli obiettivi per l'utilizzo dello strumento? Lo strumento sembra essere adatto allo scopo del presente studio perché permette una esaustiva valutazione della condizione psicopatologica iniziale e l'evoluzione della sintomatologia durante il percorso di inserimento lavorativo. L'obiettivo del suo uso è la verifica di eventuali correlazioni tra il percorso riabilitativo nella cooperativa e la condizione clinica dell'utente. La BPRS 4.0 è stata scelta tra strumenti simili (es. PANSS, PSAS, ecc.), oltre a quanto detto, per i seguenti motivi: - la sua sensibilità al cambiamento che consente il monitoraggio dell'aspetto clinico definendo i periodi di valutazione a seconda delle esigenze di ricerca. - lo strumento è particolarmente interessante per un impiego in un campo riabilitativo come quello dell'inserimento lavorativo, poiché include spesso nella valutazione della gravità dei sintomi l'entità della disabilità conseguente alla patologia. In questo senso ingloba anche una valutazione del funzionamento sociale della persona. Lo strumento è già stato sperimentato? La versione originale della BPRS, per pazienti ospedalizzati, è in uso da più di trent'anni ed ha dato origine allo sviluppo di nuovi strumenti, come questa versione adattata alle esigenze della psichiatria nella comunità. La BPRS 4.0 ha dimostrato che anche operatori che hanno una modesta esperienza clinica possono con facilità imparare ad usarla e mantenere buoni livelli di riproducibilità nelle valutazioni. b) Clinical Global Impression (CGI) Di quale strumento si tratta? Si tratta di uno strumento rapido, sintetico e di semplicissima applicazione che chiede al terapeuta un giudizio complessivo sullo stato clinico e del funzionamento sociale attuale del paziente. L'impressione clinica globale, facendo riferimento all'esperienza clinica con i pazienti seguiti al servizio psichiatrico, viene codificata su una scala a 7 punti che va da "Normale-Per niente ammalato" a "Fra i malati più gravi". Quali sono gli obiettivi per l'utilizzo dello strumento? Lo strumento consente di approssimare in modo onnicomprensivo (a differenza di valutazioni su una serie finita di sintomi come nella BPRS) la gravità clinica globale del paziente. Ciò facilita una valutazione anche in riferimento ad altri malati, non inseriti in un programma riabilitativo attraverso il lavoro. L'obiettivo è quindi di poter stimare il livello di gravità di chi ha accesso al programma riabilitativo rispetto al campione totale dell'utenza di un servizio psichiatrico. Lo strumento è già stato sperimentato? ??? c) Patient Global Impression (PGI) Di quale strumento si tratta? Si tratta di uno strumento rapido, sintetico e di semplicissima applicazione che chiede al terapeuta un giudizio su come il paziente si sente, complessivamente, rispetto all'inizio dello studio. Il valutatore coglie e sintetizza nel suo giudizio globale l'autovalutazione soggettiva espressa dal paziente sugli eventuali cambiamenti della malattia intervenuti dal momento iniziale del osservazione. L'impressione globale del paziente viene codificata anche essa su una scala a 7 punti che va da "Decisamente molto meglio" a "Decisamente molto peggio". Quali sono gli obiettivi per l'utilizzo dello strumento? Lo strumento consente di approssimare in modo onnicomprensivo, attraverso il giudizio del terapeuta, la percezione da parte del paziente del miglioramento o peggioramento della malattia. Ciò integra l'impressione clinica globale del terapeuta, dando particolare peso al sentire del paziente in un ottica di processo. Inoltre, in questo caso il criterio di confronto è il paziente stesso nella sua evoluzione, non, come nella CGI, l'universo di persone che soffrono di malattie psichici più o meno gravi. Lo strumento è già stato sperimentato? ??? d) Valutazione Globale del Funzionamento (VGF) tratto dalla traduzione italiana della quarta revisione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM IV) American Psychiatric Association Di quale strumento si tratta? Si tratta di uno strumento rapido, sintetico e di facile utilizzo che chiede al terapeuta un giudizio complessivo sul funzionamento psicologico, sociale e lavorativo. La VGF viene codificata su una scala che va da 100 a 0 che rappresenta un ipotetico continuum salute - malattia mentale. Ad ogni gamma di dieci punti corrisponde una descrizione del livello sintomatologico e di funzionamento sociale nella vita quotidiana del paziente (nelle aree famiglia, scuola, lavoro, amicizie, ecc.). Possono essere scelto un punteggio intermedio per ponderare meglio il giudizio globale. Quali sono gli obiettivi per l'utilizzo dello strumento? Lo strumento consente di valutare, in un giudizio sintetico, la capacità di funzionamento sociale nella comunità del paziente. Lo strumento ha l'obiettivo di integrare, su questo versante, gli strumenti di valutazione più prettamente clinici, come la BPRS, che esaminano prevalentemente la sintomatologia. In tale senso è un valido supporto semplice per le scelte riabilitative e il loro monitoraggio. Lo strumento è già stato sperimentato? Il manuale diagnostico dal quale è tratto la VGF, qui la quarta versione del DSM, è uno dei più usati e collaudati a livello internazionale. e) Psycho-social Aptitude Rating Scale (PARS) Darcourt G., Robert P., Vitali P. (1985), Nizza Di quale strumento si tratta? Si tratta di uno strumento di valutazione nel tempo dell'adattamento psicosociale, cioè delle capacità della persona di stabilire relazioni e di vivere nel contesto sociale nella comunità. La PARS è sensibile a rilevare quantitativamente l'evoluzione della competenza sociale anche in presenza di livelli sintomatologici stabili. Lo strumento è stato sviluppato per l'uso con pazienti psicotici in ambiente extra ospedaliero. Raggruppa in dieci item altrettante aree di vita quotidiana (dall'Attività a scopo utilitario alle Relazioni familiari e non, dall'Uso del denaro alla Presenza e l'igiene personale). Ogni area è definita attraverso criteri di inclusione di quello che viene considerato nella valutazione e criteri di esclusione di quello che non deve essere considerato nella specifica area. La PARS è codificata su una scala che va da 10 (nella norma o superiore) a 0 (deficit estremi). Per ogni area sono definiti operativamente i punteggi 10, 7, 4 e 1 quale punteggi di riferimento che orientano gli operatori nella valutazione, ma possono essere utilizzate anche i punteggi intermedi. Quali sono gli obiettivi per l'utilizzo dello strumento? Lo strumento consente agli operatori di valutare (ma più in dettaglio del giudizio sintetico della VGF) la capacità di funzionamento sociale nella comunità del paziente, cioè la competenza sociale necessaria per condurre una vita autonoma. In molte parti è sovrapponibile ad uno strumento per valutare la Qualità di vita della persona, in quanto le disabilità o i deficit sociali incidono su questo concetto. Non si tratta, comunque, di una autovalutazione del utente, ma di un giudizio esterno, preferibilmente un giudizio condiviso dal gruppo di operatori che hanno in carico la persona. Allo scopo di ottenere una valutazione accurata e completa, il terapeuta o il gruppo di valutatori considerano tutte le fonti di informazione possibile. Lo strumento è già stato sperimentato? Lo strumento è stato validato in Francia, con buoni risultati per quanto riguarda la sensibilità e la riproducibilità tra valutatori diversi. Per quanto riguarda la Scheda di Valutazione Lavorativa, allego il Manuale di istruzione che spiega il senso e l'utilizzo dello strumento. A presto, Gerald