L ESOFAGITE
Dalla Medicina Occidentale
Alla Medicina Tradizionale Cinese
Di Cinzia Segoni
L’esofagite è un’infiammazione acuta o cronica dell’esofago quella più comune è la malattia da reflusso
gastroesofageo ed è proprio questa che prenderò in considerazione.
Prima di soffermarmi sulla malattia, sulle sue cause e il perché compaiono vediamo quali sono gli organi
interessati: L’ESOFAGO e LO STOMACO.
L’ESOFAGO è un organo cilindrico dell’apparato digerente lungo circa 25-30 cm e largo 2-3 cm,
decorre dalla sesta vertebra cervicale fino alla decima toracica, facendo seguito alla faringe. Ha due
funzioni importanti: la prima quella di far transitare dalla bocca fino allo stomaco il cibo ingerito, grazie
allo strato più esterno che è costituito da un tessuto muscolare liscio involontario, che durante la
deglutizione fa contrarre i muscoli permettendo così al cibo di scendere. La seconda è di impedire la
risalita del cibo, degli acidi e dei succhi gastrici dallo stomaco. Esso è separato dallo stomaco da una
valvola fatta di muscoli che quando è chiusa li separa fisicamente, differentemente se aperta consente il
passaggio del cibo fino allo stomaco durante la deglutizione, richiudendosi subito dopo il suo passaggio.
Se la valvola non si dovesse chiudere bene, comporterebbe la risalita del cibo, dei succhi gastrici e
dell’acido prodotti dallo stomaco, causando il reflusso gastroesofageo.
A differenza dello stomaco che è protetto e sopporta tali acidi, l’esofago invece no e viene irritato
causando sintomi da reflusso, dolore, infiammazioni e ferite.
LO STOMACO è un organo dell’apparato digerente, che svolge la seconda fase della digestione cioè
quella successiva alla masticazione, si dilata per contenere il cibo e si svuota una volta digerito. Il suo
ruolo principale è quello di scomporre il cibo mediante acido cloridrico, in modo da consentire
l’assorbimento da parte dell’intestino tenue. Le sue pareti sono protette dai succhi gastrici che sono
corrosivi, da una sostanza detta mucina che evita così il problema della corrosione.
Da questa panoramica sui due organi andiamo a vedere come avviene la malattia da reflusso.
Il reflusso gastroesofageo altro non è che la risalita dell’acido e dei succhi gastrici dallo stomaco fino
all’esofago,non essendo quest’ultimo protetto come lo stomaco. La causa di questa risalita è dovuta al
mal funzionamento della valvola che separa l’esofago dallo stomaco durante la fase di chiusura dopo
che il cibo è transitato. I motivi di questo suo mal funzionamento possono essere molteplici, il
principale sintomo del reflusso è una situazione di bruciore localizzato nella parte medio - inferiore
dello sterno. Il reflusso si verifica principalmente dopo i pasti, viene favorito dalla posizione orizzontale
o piegata in avanti e dall’assunzione di eccessive quantità di cibi grassi, condimenti piccanti, menta,
banana, aglio, cioccolato, cipolla, the (abbassano la pressione della valvola tra esofago e stomaco),
arance, limoni, pomodori (essendo cibi acidi aumentano l’acidità dell’esofago in presenza di reflusso),
bibite gassate (contengono anidride carbonica gonfiano l’addome e mettono a dura prova la tenuta della
valvola), alcolici (rilassano i muscoli della valvola e irritano l’esofago), caffè ed altre bibite che
contengono caffeina (aumentano la produzione di acido nello stomaco) e il fumo.
Prima di ricorrere alle cure farmacologiche si potrebbero osservare alcuni accorgimenti iniziali, come un
maggior controllo nell’alimentazione, evitando quei cibi che favoriscono il reflusso e che irritano
l’esofago, abolire il fumo, fare attenzione al proprio peso, masticare lentamente e non coricarsi subito
dopo i pasti.
Il quadro sopra descritto si verifica quando il reflusso causa l’esofagite, ma anche in condizioni normali,
senza la presenza della malattia, nelle “persone sane”, può capitare di soffrire di reflusso ogni tanto. In
questi casi il disturbo si manifesta per brevi periodi, senza alcun sintomo, quando si accusano bruciori
alla bocca dello stomaco, dovuti ad un rilassamento di brevi periodi della valvola e generalmente dopo
mangiato.
Il quadro generale è chiaro del perché della malattia e come sfocia, guardandola seguendo i canoni della
medicina occidentale, analizzando però la malattia dal punto di vista della medicina tradizionale cinese
(MTC), vedremmo sostanzialmente la differenza nella metodica di sviluppo della diagnosi, tenendo
presente altri fattori e valutando con altre metodologie. Nella MTC sono considerati importanti per poi
capire la persona aspetti quali clima, alimentazione, aspetti emozionali e l’ambiente che la circonda; i
sintomi delle patologie indicano in modo specifico i punti deboli, i danni e le disarmonie energetiche tra
gli organi correlati con la malattia. Solo una volta capito a quale sistema di corrispondenze appartiene, è
possibile fare un quadro di diagnosi cinese. Ma non ci sono solo questi metri di valutazione in MTC ci
sono anche altri fattori direttamente correlati con l’uomo, con ciò che lo circonda e con gli organi
interni che sono yin e yang, xue, shen, Qi, Jing e i Wu Xing (i cinque movimenti).
La teoria dei cinque movimenti ci insegna che tutti i fenomeni dell’universo corrispondono in natura al
Legno, al Fuoco, alla Terra, al Metallo e all’Acqua. Sebbene abbiano caratteristiche differenti, questi
cinque materiali dipendono l’uno dall’altro e sono inseparabili, essi sono in costante moto e mutazione.
In MTC la teoria dei cinque movimenti, come quella della yin e dello yang, viene applicata per spiegare
la natura e le interrelazioni tra organi e visceri e anche per spiegare la relazione tra la vita dell’uomo e il
mondo naturale. Ad ogni movimento corrisponde un carattere ben determinato. Legno: crescere,
fiorire, movimento di espansione verso l’esterno e di crescita in ogni direzione. Fuoco: arde, si
infiamma, movimento verso l’alto, di energia cinetica. Terra: dà vita ad ogni cosa, rappresenta la
neutralità e la stabilità, ma anche la nutrizione e l’equilibrio; Metallo: discende, rappresenta il
movimento di condensazione e di introflessione; Acqua: è fredda e scorre verso il basso. Queste sono le
caratteristiche energetiche descritte dai classici della medicina cinese. A questo punto, il passo
successivo da fare per rendere applicabile alla medicina ed approfondire la teoria dei cinque movimenti
consiste nel rapportarla alle nozioni di yin e yang.
Ponendo all’estremità lo yang e lo yin massimo e lo yang nello yin e lo yin nello yang e tenendo
presente il rapporto spazio – temporale si può dire che:
al massimo yang corrisponde l’estate, il mezzogiorno, il sud; il giorno si associa al movimento fuoco e
alla maturazione; al massimo yin l’inverno, la mezzanotte, il nord; la notte si associa al movimento
acqua e all’immagazzinamento; allo yang nello yin la primavera, le ore 06.00, l’alba, l’est, si associa al
movimento legno e alla crescita dei germogli; allo yin nello yang l’autunno, le ore 18.00, al tramonto,
all’ovest, si associa al metallo e quindi alla mietitura. La Terra non corrisponde a nessuna stagione, in
quanto è il centro, il neutrale termine di paragone intorno al quale le stagioni e gli elementi ruotano,
essa ha rapporti con tutte, le “contiene” e fornisce ad esse, per sua naturale vocazione, l’energia
necessaria ai processi di trasformazione e di mutamento. Del resto è proprio la Terra che ha in sé quelle
energie potenti che permettono, ad esempio, al seme di trasformarsi, cioè di mutare la proprio forma
cambiandola in una nuova realtà. Quei brevi intervalli di transizione tra due movimenti in cui la Terra
fornisce tutta la sua forza di cambiamento e da vita ad ogni cosa è definita pertanto “quinta stagione”.
GIORNO
ESTATE
FUOCO
ORE 12:00
SUD
MASSIMO YANG
ALBA
PRIMAVERA
LEGNO
ORE 06:00
EST
LO YANG NELLO YIN
TRAMONTO
AUTUNNO
METALLO
ORE 18:00
OVEST
LO YIN NELLO YANG
MASSIMO YIN
NOTTE
INVERNO
ACQUA
ORE 24:00
NORD
La Primavera è il tempo del risveglio della natura, si affaccia timidamente dal letargo invernale per poi
lasciare il passo alla pienezza della stagione estiva. L’Estate è un momento di massima attività ma, nel
suo punto più alto, poi lascia entrare l’Autunno, che a sua volta cederà il passo all’Inverno.
Il pensiero orientale osserva quindi il Macrocosmo e scopre nel suo “comportamento” le leggi
fondamentali che lo orientano. Vi ritrova lo Yin e lo Yang (inverno ed estate in questo caso) come
attività opposte e scopre, nel contempo, le modalità in cui queste due categorie si trasformano l’una
nell’altra e le condizioni cui danno vita in queste fasi di passaggio.
Il Fuoco movimento di massima pienezza ed espansione dello Yang, esprime il concetto di bruciare,
consumare. Risulta evidente la trasformazione se pensiamo a una materia che brucia tipo un pezzo di
legno che si tramuta in energia, ossia calore dando origine così al massimo yang. Il calore sarà l’energia
climatica associata a questo movimento. Il rosso non poteva che essere il colore del fuoco.
L’ Acqua corrisponde alla massima espansione dello yin. Si identifica il concetto di liquido, di acque in
contrapposizione alla terra ferma, funzioni di massima inattività e riposo legate appunto alla stagione
invernale. Il freddo è quindi accostato a questo movimento. Il nero è il colore abbinato all’acqua quale
sinonimo di profondità delle acque nella parte più oscura.
Il Legno che con la sua energia caratterizza il passaggio dallo yin allo yang è sinonimo di fiorire della
natura che si risveglia, al germogliare delle piante, sono ad esso legate tutte le funzioni di vita che si
manifesta alla nascita ed alla crescita. Viene spontaneo legarlo alla primavera quale stagione appunto
dove la vita riprende il suo circolo dopo il riposo invernale. Il colore associato a questo movimento è il
verde quale simbolo delle piante, della primavera.
Il Metallo è sinonimo di durezza associato alla stagione autunnale dove tutte le funzioni sono in fase di
declino, la vita comincia a dissecarsi è il passaggio dello yang allo yin. E’ il periodo che precede la fase
invernale di stasi, dove tutto è nascosto e pronto a rifiorire nella stagione primaverile. Il bianco
associato al metallo in quanto richiama il colore del metallo fuso utilizzato per la costruzione delle
“armi bianche” (spade ecc).
La Terra dà l’idea di trasformazione, di centro dinamico ove tutte le attività si manifestano e si
svolgono. La terra che nutre il seme dando acqua e nutrizione, essa è analogicamente associata
all’umidità. Il suo colore sarà il giallo quale simbolo della maturazione dei cereali.
“la natura di ciascuno è diversa,
e lo sono le sue necessità. Ecco perché
i saggi di un tempo non prescrivevano lo
stesso rimedio per tutti”
Zhuangzi grande maestro taoista del 4° sec.a.c.
CARATTERISTICHE DEI WU XING
LEGNO
Stagione
Oriente
Clima
Colore
Struttura
periferica
Emozione
Organi
di
senso
Sapore
Secrezioni
Trofismo
esteriore
Voce
Carattere
Attività
Suoni
Periodi della
vita
Azione
sull’energia
Attività
patologica
Armi
Pianeti
Meridiani
Organo
(ZANG)
Viscere (FU)
primavera
est
vento
verde
muscoli
tendini
collera
vista occhi
FUOCO
estate
sud
calore
rosso
e vasi sanguini
METALLO
autunno
ovest
secchezza
bianco
pelle e peli
ACQUA
TERRA
inverno
nord
freddo
nero
ossa e midolli
fine estate
centro
umidità
giallo
connettivo
gioia patologica tristezza
tatto lingua
odorato naso
paura
udito orecchie
acre
lacrime
unghie
amaro
sudore
colorito
piccante
muco nasale
peli
salato
bava
capelli
rimuginazione
gusto
lingua
bocca
dolce
saliva
labbra
gridante
coraggio
estroversione
jiao
nascita
ridente
gioia
espansione
zhi
crescita
singhiozzante
precisione
introversione
gong
declino
gemente
volontà
raffreddamento
shang
morte
monotona
riflessione
trasformazione
yu
maturità
muove
l’alto
verso fa
circolare raccoglie mette conserva
verso le zone in riserva
immobilizza
esterne
superiori
tensione
agitazione
depressione
inazione
bastone lungo
lancia
sciabola
VESCISA
BILIARE
INTESTINO INTESTINO
TENUE
CRASSO
distribuisce
sviluppa
conflittualità
spada
mani
nude
(pugno)
Giove
(stella Marte (stella del Venere
(stella Mercurio (stella Saturno (stella
del legno)
fuoco)
del metallo)
dell’acqua)
della terra)
Fegato–
Cuore – MC – Polmone
– Rene
- Milza
Vescica
TR - IT
Intestino
Vescica
Stomaco
Biliare
crasso
FEGATO
CUORE
POLMONE
RENE
MILZA
VESCICA
STOMACO
Come si può facilmente intuire, i cinque movimenti sono in stretta relazione l’uno con gli altri, ciò porta
all’istituzione di un sistema vincolato dalla logica yin-yang ma anche da precise leggi fisiologiche
LEGGE DI PRODUZIONE CICLO SHENG detto di GENERAZIONE MADRE-FIGLIO
La legge di Generazione afferma che ogni cosa nell’Universo è strettamente legata alle altre in un
rapporto di mutua interdipendenza. Lungo la catena di produzione ogni movimento “genera” il
successivo. Questa legge è definita anche madre - figlio (l’acqua nutre il legno, il legno nutre il fuoco, il
fuoco nutre la terra, la terra nutre il metallo, il metallo nutre l’acqua).
LEGGE DI INIBIZIONE CICLO KE detto di CONTROLLO NONNO-NIPOTE
La Legge di Ke è una legge d’ordine, paterna, un nonno che contiene il nipote, infatti è detto appunto
di controllo perché nel momento in cui nel ciclo di generazione si formano degli squilibri esso controlla
appunto il naturale evolversi delle cose (il legno controlla la terra, la terra controlla l’acqua, l’acqua
controlla il fuoco, il fuoco controlla il metallo)
Ciclo KE
Ciclo Sheng
Il legame che c’è tra le passioni o i sentimenti con gli organi è un dato tradizionale molto antico.
I cinesi ritengono che in ogni individualità vada visto un complesso che corrisponde a una
combinazione di elementi, questi non sono mai concepiti né interamente spirituali, ne interamente
materiali. I sentimenti, lo SHEN = Spiriti (è uno dei SAN BAO = tre tesori insieme allo Jing e al
Qi), sicuramente rappresentano la parte meno materiale,ma non per questo meno manifesta. Il nostro
modo di porci al mondo esprime come siamo in quel momento che tipo di Shen prevale in quel
momento, in quel periodo ecc.
Esso è un livello di energia estremamente puro e sottile, che avvolge l’universo uniformemente, quando
le due essenze Jing si fondono (maschile e femminile nel momento del concepimento), gli Shen
vengono attirati e si radicano nella fusione, dando luce una nuova vita. Gli Shen si radicano nel cuore e,
da lì dirigono la nostra vita e le nostre scelte. Conoscendo le varie corrispondenze, possiamo
riequilibrare un eccesso, es.: la tristezza fa parte del movimento Metallo quindi del suo organo il
Polmone, usando il ciclo di Ke si può agire sull’elemento che controlla il Metallo e cioè il Fuoco a cui
corrisponde come sentimento la gioia, cercando così di riequilibrare la tristezza stimolando la gioia.
Recita il Ling Shu al cap. 8:
ciò che segue fedelmente lo Shen nel suo andare e venire denota gli Hun
ciò che si associa al Jing nel suo uscire ed entrare denota i Po
ciò che prende in carico gli Esseri viene chiamato Cuore
il Cuore si applica, ecco il Proposito Yi
il Proposito diviene permanente, ecco il Volere Zhi
il Volere, che si mantiene, cambia, ecco il Pensiero Zhi
il Pensiero di dispiega in lontananza e potentemente, ecco la Riflessione Lu
la Riflessione dispone di tutti gli Esseri, ecco il Saper Fare Zhi, la Saggezza
Shen è tradotto come spirito, divinità, principio vitale, l’alto che si manifesta nell’uomo e gli rivela le
cose trascendenti. Lo Shen presente nei cinque organi è tradotto come anima vegetativa oppure istanza
psichica:
CUORE = SHEN MING
FEGATO = HUN
POLMONE = PO
RENI = SHI
MILZA = YI
Dopo questo quadro generale sui i cinque movimenti e su ciò che li circonda, andremo a trattare nello
specifico il Movimento Legno e il Movimento Terra in quanto gli organi e i visceri a loro associati
interessano la malattia che stiamo trattando.
MOVIMENTO LEGNO
Organo: FEGATO (GAN)
Viscere: VESCICA BILIARE O CISTIFELLEA
L’essere Legno è una creatura radicata che si estende simultaneamente verso l’esterno, verso l’alto,
verso il basso e verso l’interno. E’ flessibile, pieghevole, cedevole al vento ma forte e resistente poiché
contiene il flusso del suo ciclo vitale. La sua connessione con la Terra e il movimento verso il cielo sono
una testimonianza del Corpo Mente Spirito, cioè un’insieme di forze di cielo e terra nell’essere umano.
Il legno corrisponde alla primavera, pertanto l’energia del legno è una energia “che sboccia”, vivace ma
in parte indefinita, aperta alle possibilità ma fragile se non viene alimentata. Questo movimento, che ha
in sé armonia, è come una lieve brezza mattutina, qualcosa di soave, leggero, frizzante e dolce, è il
carattere del legno e si manifesta nell’ambiente esterno come nell’ambiente interno. Non sempre però
significa che ogni vento interiore, ogni sensazione di vibrazione o di onda che sentiamo muoversi in
noi, corrisponda a un vento proficuo, come quando in noi a volte capita in un impeto di rabbia sentire
muoversi qualcosa che sale dal ventre al torace, sino alla gola e da lì esplodere in voce o azioni non a
noi correlate.
Il legno altro non è che la messa in moto delle energie vitali per il rinnovamento del ciclo annuale, del
ciclo di sviluppo dell’individuo e della risalita della linfa.
Il soggetto legno ama la primavera, ma può risentire del cambio di stagione, con stanchezza e allegria,
spesso depressione, è tendenzialmente vivace, estroverso. La sua energia climatica è il vento,
generalmente lo infastidisce, lo innervosisce e in alcuni casi è causa di mal di testa, ma al contrario se è
in equilibrio amerà il vento e le zone ventilate, insieme agli spazi aperti. Si entusiasma facilmente per
qualcosa, ma se non viene stimolato è capace di mollare tutto sul più bello. È a volte incoerente, è
fantasioso. Essendo il legno sinonimo di movimento, avremo soggetti che avranno difficoltà a svegliarsi
al mattino e a cominciare la giornata, ma una volta che ha cominciato a ingranare non si ferma più, anzi
spesso fa tardi la sera perché sente di avere più energie nella notte e comunque va a letto tardi. Il
temperamento varia da ottimista, ansioso, nervoso, agitato fino all’aggressivo e collerico.
Ha mille progetti per la testa ma spesso è indeciso sul da farsi. Se può chiede consigli per risolvere le
sue indecisioni. Non sta mai fermo, ha bisogno i muoversi fisicamente e se non lo fa rischia di
ammalarsi facilmente. È instancabile sul piano fisico ma non sul piano psichico: si annoia facilmente,
vorrebbe sempre fare cose diverse. Ha una buona empatia con gli altri, è tendenzialmente sincero, a
volte anche ingenuo. Nei gruppi spesso è naturalmente al centro dell’attenzione, è un leader naturale,
cioè tutti lo seguono ma nessuno sa il perché. Odia le imposizioni, odia gli ordini, odia che venga
limitata la sua libertà: deve essere libero di crescere (come il legno, la pianta) e di sviluppare le sue
aspirazioni, di gestire i suoi tempi. È un tipo proiettato al futuro, parla spesso di ciò che farà, che sta per
fare o che succederà: alle volte ha incredibili doti “predittive” o fa sogni premonitori. È sensibile dal
punto di vista emotivo, somatizza facilmente. Il suo difetto emotivo principale è la collera, ovvero
tende ad accumulare rabbia/rancore finche non sbotta, si arrabbia in maniera anche molto rumorosa, si
sfoga e poi ritorna tranquillo. Gli piacciono le sfide, il confronto anche fisico, il combattimento, per
esempio. La sua energia tende ad andare in alto e all’esterno. Fisicamente (in genere) è di statura media,
ha ossa e tendini in evidenza, soprattutto articolazioni, zigomi. Si muove in modo piuttosto scattoso, ha
riflessi rapidi. Ha capelli ricci, andatura a piccoli passi rapidi, frettolosi. Le mani sono nodose, spesso
con strie verticali sulle dita, tendenzialmente secche, con lunule importanti sulle unghie, dorso della
mano poco carnoso. Resta di aspetto giovanile fino a tarda età. Può avere problemi alla vista
precocemente, come la miopia. Il bambino legno non sta mai fermo, turbolento, nervoso o al contrario
è timido, rosicchia le unghie e il bloccare gli stimoli a esteriorizzare gli cause dei tic, parlerà poco dato
che se l’energia non sale e non va al cuore essendo la lingua il germoglio del cuore sarà difficile che parli
molto. O si ha un’energia che esce e cresce e da qui sarà un bambino dinamico oppure timidezza,
nervosismo interno, tic ecc.
Il soggetto legno adulto può soffrire di allergie (segno legato al fegato), ha emicranie accentuate da cibi
abbondanti o alcool, dal vento, dal ciclo mestruale, da arrabbiature, contrarietà o senza un motivo
apparente, aggiungendo anche disturbi digestivi, gastralgie, gastriti, stitichezza ecc, dolori acuti alle
articolazione e migranti che scompaiono velocemente, ma se la linfa scorre forte si è elastici come un
fuscello.
Nel ciclo di generazione il Legno sale e nutre il Fuoco, mentre l’eccesso si scarica sul figlio, può soffrire
di claustrofobia, vertigini, mal d’auto o d’aereo o nave, tachicardia ecc., essendo il Legno
caratterizzando dal movimento una stagnazione di questa funzione potrebbe portare a mestruazioni
dolorose, in quanto il ciclo stesso fatica a mettersi in circolo, ipertiroidismo, stagnazioni in genere, cisti
ecc.
La mano legno ha proprio le caratteristiche della corteccia, le dita a livello delle articolazioni possono
presentare delle nodosità (dette a canna di bambù), come il palmo presenta linee più o meno profonde,
come i solchi degli alberi. Le unghie possono essere molto dure o fragili, di un colorito giallastro (mani
o piedi) che oltre alla fragilità corrisponde ad uno squilibrio.
Abbiamo già visto che il sapore legato a questo movimento è l’acido – aspro quindi potrà sia gradire
questo gusto o rifiutarlo non digerendo cibi di quel tipo.
Il colore abbinato è il verde e a livello somatico si manifesta in un colorito tendente al verdastro.
L’organo di senso è la vista…….gli occhi, il guardare lontano……la pianificazione delle cose,
rappresentano il legno, essendo l’anima legata al fegato è quella parte di noi che ci permette di viaggiare
lontano, di vedere prima, preveggenza, mentre in fase depressiva non riesce a vedere nulla davanti a sé.
La voce legno si fa sentire, è divisa in due aspetti yin e yang, una voce squillante, alta, il grido è il suono
con cui si esprime il legno, oppure una voce sottomessa, gentile, è più una sindrome da legno depresso.
Ciò nonostante non vuol essere una fattore negativo se una voce sia gentile, basta che al momento
opportuno sappia però urlare nel senso di tirar fuori la voce e non reprimerla.
Sono del Movimento Legno i seguenti meridiani:
Meridiano del Fegato è un meridiano yin della gamba, ha 14 punti e decorre dall’alluce fino al
sesto spazio intercostale.
Meridiano della Vescica Biliare è un meridiano yang della gamba, ha 44 punti, decorre
dall’angolo dell’occhio al quarto dito del piede
IL FEGATO
Nei testi antichi viene identificato come “il Generale”, in quanto veniva raffigurato come lo stratega
nelle battaglie, presiede alla difesa dagli attacchi esterni, siano essi elementi da espellere o psicoemotivi.
Regola le difese, il grado di aggressività da far fuoriuscire all’esterno. Esso è l’organo che dà la spinta
all’espressione della persona. Le funzioni principali del Fegato sono assicurare un libero e armonioso
fluire del Qi, l’essere sede dello HUN l’Anima Risoluta che insieme allo Shen e al Po rappresenta uno
dei più preziosi attributi spirituali dell’essere umano. Lo Hun esprime la risolutezza, la vivacità, la
capacità di essere creativi e di sapersi muovere dando una direzione alla propria vita, esso ci permette di
soppesare le cose, di decidere e pianificare. Lo HUN è legato al paterno, è un movimento yang e dopo
la morte risale al cielo.
Il fegato conferisce grazia ed elasticità al corpo e alla mente, che devono essere flessibili come una
giovane pianta che si adatta a ogni cambiamento ed è pronta a sfidare qualsiasi cosa gli si ponga. Chi è
malato di fegato spesso assomiglia ad un legno rinsecchito e rigido che si spezza e non si piega, proprio
come quando la vita impone cambiamenti .
Il suo ruolo non è solo limitato all’eliminazione dei prodotti di scarto o tossici, ma è anche quello di
aiutare a mantenere l’equilibrio emozionale e di giudizio della persona, adattandolo ai cambiamenti. Con
la vita di oggi lo stress, le frustrazioni ecc, tende ad andare in panne, un punto di agopuntura che è
interessante per aiutarlo è il
3F Taichong = Assalto Supremo
è un Punto Yuan (Yuan Qi è il Qi ancestrale è l’energia originaria di
quando siamo nati, è esauribile e il suo esaurimento corrisponde
con la durata della vita). Si trova tra il secondo e il terzo osso
metatarsale del piede, tonifica e regola il fegato e la vescica biliare
regola e raffredda il sangue. I sintomi per il quale viene utilizzato
sono dolore e tensione al petto e ai fianchi, carnagione pallida
e spenta, cefalea, malattie del tratto gastrointestinale, desiderio
costante di bere, nausea, vomito,dolore all’ipogastrio,
confusione mentale e vertigini, insonnia.
Il Fegato mantiene puliti i canali eliminando scorie e tossine e fa scorrere l’energia evitando i ristagni
circolatori. Quando la sua attività non è ottimale una persona può avere sintomi da stasi di Qi, se
l’organo è pigro mancherà Sangue sufficiente per le normali attività e si potranno avere sintomi di
stanchezza, agli arti intorpiditi, digestione lenta, mestruazioni scarse, dolorose o irregolari. Il Fegato
inoltre controlla il movimento dei muscoli, dei tendini e delle parti elastiche, quando si hanno dolori
mestruali, crampi, debolezza muscolare, sono tutti campanelli di allarme, essi avvisano che ci sono
sintomi patologici precoci a carico dell’organo stesso. Sarebbe meglio mantenere un buon tono
muscolare facendo sport ma non con accanimento agonistico o pesistica, in quanto queste situazioni
posso mettere sotto sforzo in maniera eccessiva l’organo e causare contratture o danneggiare le
funzioni epatiche; viene anche disturbato da cambiamenti improvvisi e dall’attività sedentaria. È
responsabile delle reazioni d’allarme, controlla la collera; le persone che sono facili prede di scatti d’ira o
chi trattiene dentro sé per lunghi periodi la propria rabbia finiscono per danneggiare ulteriormente
l’organo, oppure anche chi ha un carattere sottomesso o depresso privano la propria persona di spinte e
motivazioni che possono causare problemi epatici.
Il Fegato è collegato al suo viscere la Vescica Biliare (Cistifellea), che è la responsabile della
conservazione e del trasporto della bile nonché da un punto di vista psichico ci permette di prendere le
decisioni. Se non funziona correttamente si possono alterare la nostra facoltà di giudizio o si fatica a
prendere delle decisioni, portando alla frustrazione. Le patologie che sono legate ai canali del Fegato e
della Vescica Biliare provocano sintomi di carattere yang dovuti alla dinamicità e attività dell’energia del
Fegato quali capogiri, torcicollo, vertigini, dolori cervicali, emicranie. Il ristagno è tra le disarmonie che
possiamo riscontrare spesso su questo organo, in quanto, come si è detto prima, è il garante del libero
fluire e non quello di produrre Qi, spesso difatti le caratteristiche di pienezza sono dovute a un ristagno
del Qi come del Sangue. Può quindi portare problemi legati al Calore e di conseguenza anche al Fuoco,
che tende ad andare verso l’alto e al Vento che scuote il corpo. Le sindromi legate alla carenza sono da
riscontrare nel Sangue e dallo Yin di questo organo, fattori emozionali, il mangiare squilibrato e fattori
esterni tipo umidità e vento possono essere causa di anomalie del Fegato.
Tra le varie sintomatologie di stasi legate al Fegato credo che le più opportune per quanto riguarda la
malattia che si sta trattando siano quelle relative alla stasi del Qi del fegato, alla stasi del Sangue del
Fegato, Fuoco del Fegato che si libera in alto e fuga in alto dello Yang del Fegato; vediamole nello
specifico:
Si è detto prima che il Qi è uno dei tre San Bao, il suo significato letterale è forza, energia, soffio,
gas, aria, principio vitale ecc. Premesso questo, la Stasi del Qi è tra le più comuni a carico del Fegato.
Essendo il Qi energia, forza ecc in fase di stasi si trova come “pressato” e la sua circolazione viene
pregiudicata nel senso che non si muove come dovrebbe. Le cause di questa stasi possono essere
ricondotte a fattori emozionali, ricordando che il Fegato sia legato insieme ovviamente al Cuore alle
emozioni; quindi frustrazioni, irritabilità, depressione, rabbia offuscando la vitalità fisica e psichica della
persona. Dato il legame che c’è tra il Qi e il Sangue la stasi dell’uno può portare al ristagno dell’altro nel
tempo. I sintomi più evidenti di questa stasi è il gonfiore soprattutto nella zone dell’ipocondrio e nella
zona degli addominali, parte del petto accompagnati da sospiri, dolori al basso ventre, dolore e senso di
oppressione ai fianchi, fatica a deglutire, mal di testa, nervosismo, irritabilità, tensione, depressione e
malumore, aggressività repressa, nervosismo non evidente, polso a corda, mestruazioni irregolari o
dolorose, questo specie quando è collegato anche al Sangue.
Questa situazione così inquadrata si collega a un deficit costituzionale o momentaneo della Terra,
viene definita tale situazione come un’invasione e disturbata dal Qi del Fegato, ripercuotendosi così
su Milza e Stomaco quali rispettivamente organo e viscere della Terra, causando nausea e vomito,
singhiozzi, eruttazioni acide, disturbi digestivi in generale. La stasi del Sangue è spesso una
conseguenza della stasi del Qi che si prolunga nel tempo, i sintomi sono sangue del ciclo scuro con
coaguli, forti dolori addominali fissi o localizzati, labbra e unghie violacee, vomito di sangue e
epistassi. Il Fuoco del Fegato che si libera in alto è una sindrome “da pieno” potrebbe essere dovuta
al prolungarsi del ristagno di Qi, trasformandosi in Calore e alla sua liberazione in verso l’alto
salendo alla testa, possibili cause abuso di fumo, alcol, cibi grassi e shock emotivi. I suoi sintomi
sono irritabilità con sfoghi di collera, forti vertigini e acufeni temporanei acuti, viso rosso, bocca
amara, gola secca, sete, nervosismo, cefalea, urine scure, stipsi (dato che il fuoco secca i Liquidi),
insonnia e incubi questo è dovuto a uno Shen “disturbato” dal Fuoco. Può danneggiare i vasi
sanguini causando emorragie in quanto il Fuoco del Fegato invadendo lo strato del Sangue lo fa
“ribollire”. Se il Calore non fluisce verso l’esterno e rimane all’interno del corpo può provocare la
sindrome da Vento interno, con possibili tremori, spasmi, convulsioni. Altra sindrome è la fuga in
alto dello yang del Fegato, come conseguenza di una debolezza o di un deficit dello Yin del Fegato
e/o dello Yin del Rene, difatti quest’ultimo non nutrendo lo Yin del Fegato causa un eccesso di
Yang. Questo quadro che ci appare è dovuto ad uno squilibrio di Yin e Yang, mancando l’aspetto
del Fuoco che brucia e consuma i liquidi. Le sintomatologie dovute a questa fuga in alto dello yang
del fegato saranno calore alla testa e al viso, occhi arrossati, scoppi d’ira, irritabilità, cefalee nelle
zone laterali della testa, insonnia (lo Shen viene disturbato dal vuoto dello Yin), problemi di tipo
emozionale e se c’è anche un coinvolgimento del Rene si avranno dolori alle articolazioni delle
ginocchia e alla zona lombare.
Decorrenza del Meridiano del Fegato
MOVIMENTO TERRA
Organo: MILZA - YI
Viscere: STOMACO
Come si è detto sino ad ora la Terra è posta al centro dei cinque movimenti, rappresenta il centro di
ogni cosa, del nostro essere e del nostro modo di fare facendoci rimanere sempre ben piantati alla realtà
e ci dà sostegno, in quanto rappresenta tutto ciò che abbiamo, che ci circonda e soprattutto ci fornisce
un senso di sicurezza e radicamento, anche se momentaneo o costante. E’ vista come sostegno e
nutrimento, viene identificata spesso come la Grande Madre, non a caso gli organi legati a questo
movimento sono la Milza e lo Stomaco, fonte del nutrimento del Cielo Posteriore, nonché sistema
digerente, di trasformazione/accoglienza e distribuzione a tutto l’organismo e agli altri movimenti. La
Milza è trasformazione, trasporto e contenimento (riguarda tutto ciò che sia anatomico come ad
esempio mantenere il sangue all’interno dei vasi).
La Terra è la mezza stagione, ogni mutazione da una stagione all’altra è garantita dalla Terra, anche i
cambiamenti riguardanti la fisicità della persona, come il passaggio da un’età all’altra è sempre sostenuto
da essa. Grazie a questo movimento otteniamo il nutrimento alimentare attraverso il quale viene nutrito
il Sangue dove si “appoggia” lo Shen e da qui anche sostegno psichico. Essa è sicurezza, stabilità,
trasformazione, ma contrariamente a questo c’è l’insicurezza che probabilmente è proprio causata da
tutto ciò. Ad esempio se nella nostra vita c’è sempre stato un punto di riferimento sul quale noi
abbiamo sempre contato e ci siamo sempre sentiti sicuri e per un motivo o un altro ci viene a mancare,
cadiamo nell’insicurezza, un soggetto Terra squilibrato avrà anche difficoltà durante i cambiamenti, in
quanto la qualità di trasformare e modificare viene a mancare. Tra le emozioni dei cinque movimenti
notiamo timore e ansia. Sono degli squilibri causati dalla perdita, sia pur momentanea, di qualcosa che
dava sostegno, di un punto d’appoggio, quale può essere un amore, il lavoro, un’amicizia ecc o della
nostra centralità. Tutto questo lavoro di cercare di mettere su dei “sostegni, sicurezze” è data dal nostro
modo di strutturare illogicamente il pensiero con l’elaborazione-digestione, nell’inserimento nei nostri
schemi.
E’ inquadrato come persona celebrale, di indole riflessiva, che può essere di due tipologie: quella vera
equilibrata collegata alla Terra nasce dal cuore, colei che ci fa prendere coscienza delle cose, che ci porta
lontano e ci permette di evolvere, mentre quella statica è un rimuginare sulle cose. Un aspetto
patologico di questo soggetto è il fissarsi sulle situazioni annullando così la capacità di trasformarle,
diventando ansiosi, preoccupati, timorosi, inquieti e statici. Questo aspetto di incapacità di
trasformazione si ripercuoterà anche a livello fisico con difficoltà digestive, cattiva eliminazione con
accumulo di umidità nell’organismo. L’energia che influenza questo movimento è l’Umidità intesa sia
interna che esterna. La prima è causata da una Terra che non è in grado di trasformare cibi ed
emozioni, portando così a un senso di annebbiamento mentale, scarsa lucidità, pensieri ossessivi fissi
che non permettono di fluire e cambiare, l’energia gira su se stessa esasperando il movimento proprio
della Terra. La seconda invece è causata appunto da fattori esterni come il cambio del tempo che
porterà a una produzione marcata di muco, sinusite, bronchiti (eccesso di umido), infiammazione
cronica (umido più calore), asma.
Tutto torna a noi stessi come alla Terra un’iperattività di questo genere porta all’egocentrismo,
rendendoci incapaci di accettare esperienze senza prima averle fissate nel nostro schema mentale, esso
però porta ad una esasperazione dell’ Io (tipo in una frase ripetere e marcare con vigore la parola “io”),
che di primo impatto ci porterebbe a pensare ad un soggetto sicuro di sé, ma in realtà è una maschera
che denota una ricerca affannata del proprio centro. Anche nell’aspetto fisico si sviluppa questo senso
di egocentrismo. Le persone tenderanno a mangiare di più (prendendo una forma rotonda come la
Terra), capitalizzare, accumulare, centralizzare tutto in noi, questo per sopperire al nutrimento interno
che non arriva, mancando la madre nutritrice dentro di noi. Tale mancanza interiore porta spesso ad
appoggiarsi ad altri o a cose, accaparrandone così il loro nutrimento che dà la vita. Questo comporterà
lo stallo di un meccanismo che ci legherà a ciò che abbiamo intorno creando una sottile linea di
dipendenza e ansietà. E’ come avere una sorta di ancora di salvataggio che nel momento del bisogno è
lì per trarci in salvo, dove ci aggrappiamo per sopravvivere.
Tutto questo circondarci di cose alle quali ci aggrappiamo per vivere non farà altro che creare un
circolo vizioso nel quale la nostra insicurezza non farà altro che alimentarsi e non ci permetterà di
camminare con le nostre gambe, ma rimanere sempre legati a qualcosa o qualcuno.
Ma c’è sempre un altro lato della medaglia considerando anche il fatto che secondo i canoni della
Medicina Cinese in noi ci sono sempre gli aspetti yin e yang, troviamo infatti l’opposto che porta a un
senso di generosità patologica totale, quindi non più assimilatori di energie altrui ma dispensatori di
generosità e amore, sono delle persone che danno sempre senza tregua alcuna. Esempio palese come la
madre che deve accudire la prole o il marito e assolvere tutti quei “doveri” a lui assegnati dalla società,
sempre pronta, presente e piena di amore. Accrescere e far sbocciare in sé una buona Terra richiede la
capacità di far nascere in noi l’ yin di ricezione e aumentare le caratteristiche femminili quali accogliere,
trasformare, nutrire e sostenere, proprio come l’elemento Terra fa all’interno dei movimenti e come la
Terra stessa fa per il nostro mondo.
Un soggetto terra in equilibrio sarà una persona centrata, stabile, sicura, mediatore, ha la capacità di
riuscire a stare bene con tutti, riesce a sostenere essendo questa una qualità materna dell’ yin ricettiva,
sviluppando la facoltà del dare e del darsi senza mai chiedere nulla in cambio è un soggetto con il quale
si sta bene, il suo carattere è di tipo materno, anche qui la capacità di trasformare le cose, le idee, i modi
di pensare ecc., standogli vicino ci si sente bene, nutriti. Costituzionalmente è paffutello, con forme
rotonde, non ama il movimento, l’azione e l’esercizio fisico, è più un riflessivo, di costituzione soda e
sopporta bene gli sforzi, con cali energetici se a stomaco vuoto, ma ripara con uno spuntino dolce. Il
bambino Terra anch’esso è di costituzione paffutella, a volte obeso che però tende a scomparire con
l’adolescenza, allegro e spensierato, dormiglione e mangione, goloso di dolci.
Tende a mangiare in eccesso portando conseguenze quali: gastralgie, gastriti, ulcere dello stomaco,
diabete, obesità, stitichezza, diarrea, cellulite.
Teme l’umidità in quanto risveglia i suoi malesseri, reumatismi, asma, bronchite cronica, sinusite.
La mano del soggetto Terra è anch’essa paffutella, non molto lunga e a spatola, con palmo quadrato
con dita paffute, anche l’unghia tende ad essere quadrata.
Diversi sono anche i soggetti Terra yang e yin. Il primo è di solito molto diplomatico, si adatta con più
facilità alle situazioni, cerca di far riappacificare le persone, ama la compagnia, la vita e la società in
genere; il secondo diversamente tende a vivere in modo pigro e dormire, non curante di ciò che lo
circonda, vive poco, non prova interesse per niente e nessuno, non prende iniziativa ma, attende che le
cose prendano il loro corso.
I meridiani del Movimento Terra sono:
Meridiano della Milza: meridiano yin della gamba, ha 21 punti e decorre dall’alluce (sul lato
libero) fino al sesto spazio intercostale sulla linea ascellare
Meridiano dello Stomaco: meridiano yang della gamba, ha 45 punti e decorre dal punto
medio del margine inferiore dell’orbita fino al secondo dito del piede, angolo ungueale esterno.
LO STOMACO (WEI)
Definito dai testi antichi “Ministro dei Granai” (nel senso di ricevere dall’esterno), esso è il
responsabile dell’accoglimento, della maturazione, trasformazione e digestione del cibo e dei liquidi è il
centro di raccolta di tutto, effettua una prima estrazione dei liquidi, prima di inviare il resto all’Intestino
Crasso, è in stretta collaborazione con la Milza, si occupa anche del trasporto e diffusione del Jing del
Cielo Posteriore ed è considerato l’origine dei Liquidi, quelli inutilizzati grazie ad esso scendono per
essere eliminati. Tutto questo lavoro che lo Stomaco deve fare fa si che consumi molto Calore, basterà
quindi poco Freddo per disturbare la funzionalità gastrica. Lo Stomaco è accoppiato al suo Organo la
Milza, essa è come la Terra, la nostra fonte di nutrimento, si trova posizionata al centro del nostro
corpo e insieme allo Stomaco e agli Intestini controlla la digestione dei cibi solidi e liquidi, è addetta alla
produzione della Ying Qi o Yong QI ossia l’energia nutritiva che viene estratta al parte pura dei liquidi
ingeriti, trasformati e trasportati poi dalla Milza, manine il sangue nei vasi, fa salire il Qi rendendolo
disponibile, dopo la digestione dei cibi, è la fonte di nutrimento del Jing (Essenza) acquisita dopo la
nascita e controlla la riflessione. La Milza detesta l’Umidità, mentre lo Stomaco la predilige e non ama la
Secchezza. La Milza e lo Stomaco sono come un centro di smistamento del puro dall’impuro che vada
dall’alimentare, ai Liquidi corporei ai fattori energetici che influenzano il soggetto.
Punti importanti del meridiano dello Stomaco sono:
36ST Zu san li = Tre Distanze (tre dimore della gamba
– tre distanze del piede). Si trova 3 cun
(4 dita) sotto la rotula a gamba flessa. Regola e tonifica Stomaco
e Milza, tonifica il Qi e il Sangue, agisce sul tubo digerente, tonifica
la produzione di tutte le energie, nutritiva, difensiva e come detto del
Sangue. Stimola una migliore digestione e assimilazione delle sostanze.
E’ indicato per i problemi di tipo digestivo, gastralgie, dolori addominali,
diarrea, nausea, vomito, ulcera gastrica. La sintomatologia del 36ST
rappresenta l’organismo nella sua interezza, tratta lo yin e lo yang a 360°
42ST Chongyang = Assalto dello Yang
E’ un punto Yuan (Yuan Qi è il Qi ancestrale è
l’energia originaria di quando siamo nati, è esauribile e
il suo esaurimento corrisponde con la durata della vita)
Si trova nel punto più alto del dorso del piede a 1,5 cun
(2 dita) dal 41ST. Raffredda ed elimina l’Umidità – Calore e
il Fuoco del Triplice Riscaldatore medio, sottomette lo yang
e ne favorisce la discesa. I sintomi per cui viene utilizzato sono
per i crampi, dolori acuti, gonfiore del viso, sensazione di tensione
all’ipogastrio, piedi deboli, sovreccitazione e nevrosi.
Le sindromi dello stomaco posso essere di varie entità e tutte caratterizzate da sintomi collegati al
processo digestivo. Il tipo di alimentazione, la regolarità e le modalità con cui avviene, le emozioni, in
particolare le preoccupazioni e il pensiero ossessivo causano stasi di Qi, i fattori climatici sono le cause
più comuni delle disarmonie di questo Viscere. Alcune da prendere in considerazione sono Fuoco nello
Stomaco, Deficit del Qi dello Stomaco e il Qi del Fegato che invade lo Stomaco. Il Fuoco nello
Stomaco può arrivare esternamente per un attacco di Calore, o internamente per uno Yang dello
Stomaco troppo forte, o per il Calore portato da un eccesso di uno dei sentimenti, o ancora per
un’aggressione da parte del Fegato, dove lo yang di quest’ultimo altera le funzioni dello Stomaco
causando dolore all’epigastrio (il bruciore di stomaco), sete con desiderio di bevande fredde, cefalea,
occhi rossi, vertigini, acufeni, irritabilità, nausea, eruttazioni e rigurgiti acidi. Dato che nello Stomaco c’è
la fase iniziale della produzione del Qi dal cibo, quando si trova in una situazione di debolezza porta a
una sofferenza a tutti gli altri organi, dato che come abbiamo visto dallo stomaco si erogano in tutti gli
organi le energie pure ricavate dalla trasformazione degli alimenti e non solo da essi. Questo porterà
inappetenza, disagio all’epigastrio, stanchezza e arti deboli, con l’aggravarsi del deficit del Qi può
causare a una condizione di Freddo – Vuoto nello Stomaco, portando così all’assunzione di cibi e
bevande calde, feci non formate, dolore sordo e profondo all’epigastrio che peggiora dopo
l’evacuazione (il vuoto si somma ad altro vuoto) e migliora mangiando (se il Viscere è nutrito e riceve
calore). Il Qi di Fegato che invade lo Stomaco comporta dolore e sensazione di pienezza all’epigastrio
che si irradia agli ipocondri, eruttazioni, rigurgiti acidi e amaro in bocca.
Decorrenza del Meridiano dello Stomaco
Considerato quanto scritto sin d’ora in termini di Medicina Tradizionale Cinese l’esofagite da reflusso
viene inquadrata come una malattia causata da fattori emozionali, ristagni e mal fluidità del Qi del
Fegato che si ripercuote sulla Terra causando a quest’ultima squilibri dei suoi organi correlati nelle loro
normali funzioni; importanti e da non sottovalutare anche i fattori esterni del soggetto malato quali
l’ambiente di lavoro, stress, ansie e altro ancora.
Tale soggetto spesso viene curato solo per quello che si sente ossia dolore all’esofago e allo stomaco,da
qui esami per capire cosa c’è che non va e via dicendo, invece se consideriamo quello scritto e capito in
termini di medicina cinese, si nota che è la persona stessa che spesso si causa la malattia, ovviamente
non volendo e senza rendersene conto,ma è un accumulo di sentimenti repressi, di situazioni non
chiarite, di cose non dette, malumori inespressi, tutto questo va ad intaccare il nostro centro di
smaltimento, di trasformazione la nostra Terra che attaccata da tutti questi sentimenti che provengono
da uno squilibrio del Fegato che insieme al Cuore sono legati alle emozioni entra in crisi e non favorisce
al suo normale lavoro. La formazione di acidità in eccesso altro non è che aggressività inespressa e
quando questa è troppa viene scaricata sulla Terra quindi nello Stomaco e non trovando in esso alcun
margine di appiglio per poter svilupparsi e fluire, va a cercarlo fuori e per far si passa nell’esofago, visto
come mezzo che di comunicazione con l’esterno, ma non essendo protetto da questa
acidità/aggressività si ammala, altri non è che un eccesso di Fegato che invade il viscere della Terra lo
Stomaco, comportando una disfunzione. Anche il Qi che non fluisce come dovrebbe va ad intaccare il
normale equilibrio energetico, perché ricordiamo che il Qi è energia, soffio è l’aria che sale verso il
cielo, verso tutti gli organi e non potendo muoversi come dovrebbe fa si che tutti gli organismi ne
risentano.
Per evitare tutte queste disarmonie, c’è bisogno di un grosso lavoro interiore mirato all’ evacuazione
della rabbia, della collera a un migliorare del fluire delle energie e non rimuginare troppo sulle cose,ma
lasciarle scorrere e cercare di ritrovare quella gioia quell’armonia che manca, anche cambiando
atteggiamenti, modi di fare e eliminare tutto ciò che fino ad ora ha causato questo status di malessere.
“Si possono raggiungere salute e benessere solo rimanendo
centrati nello spirito, guardandosi dallo spreco di energie,
promuovendo il costante flusso di Qi e sangue, mantenendo
un armonioso equilibrio tra yin e yang, adattandosi al
cambiamento delle stagioni ed alle influenze cosmiche
annuali e rafforzando se stessi preventivamente.
Questa è la via per una vita lunga e felice.”
tratto dal Neijing Suwen, cap. 2
LEGENDA:
SAN BAO
(San = 3
Bao = tesoro) i Tre Tesori
Qi è l’ energia, forza, soffio, gas, il Qi è ciò
che sta alla base della vita ed è la componente
stessa dell’Universo. Il suo ideogramma è composto
da un chicco di riso che cuoce e dal movimento del vapore
Shen è lo spirito, ha sede nel Cuore, nel Suwen c’è scritto
Che “il Qi e il sangue sono lo Shen dell’Uomo”,
lo Shen è perciò l’espressione mentale del Qi e
del Sangue. Il suo ideogramma è composto dallo
spirito e dal fonema shen (svilupparsi, estendersi)
Jing è l’essenza, è distinta in due tipi: una l’essenza innata
che si acquisisce con le secrezioni sessuali, con il
corredo genetico e le caratteristiche essenziali
ereditate dai genitori; la seconda l’essenza acquisita
è custodita nel Rene come riserva energetica sotto
forma di Yuan Qi (il Qi Originale, L’energia degli
antenati). Il suo ideogramma è composto da un
grano di riso che simboleggia la purezza strutturale
e dal radicale verde simbolo della purezza.
Ci sono altri due Tesori lo Xue = Sangue e Jin Ye = fluidi corporei che aggiunti ai San Bao
formano i WU = cinque BAO = tesoro da qui i Cinque Tesori
Yin, Yang e il Tai Ji
Yin è il freddo, la materializzazione, l’appesantirsi,
il femminile, l’acqua, la notte, la destra, l’ombra.
Il suo ideogramma è composto come quello
dello yang a sinistra da una montagna e a
destra la nuvola. Lo yin rappresenta il lato in
ombra della montagna
Yang è il caldo,la luce, il movimento che tende a
salire, esprime la leggerezza, la luce, il sole,
la terra, il maschile, il giorno, la sinistra. Il
suo ideogramma è composto a destra dal sole.
Lo yang rappresenta il lato illuminato della
Montagna.
il Tai Ji è il Polo Supremo dove lo yin è la parte scura
(nera) in esso troviamo un puntino bianco come
nello yange che è la parte chiara (bianco), c’è
un puntino nero, ciò sta a significare che quando
si raggiunge il massimo grado di yin o yang
comincia a esprimersi in potenza il principio
opposto. Lo yin e lo yang non si lasciano mai,
essi sono opposti ma complementari. Con il
simbolo del Tai Ji viene anche identificato il Tao
che in cinese significa: via, stile di vita, armonia,
ordine.
Ideogrammi dei
Legno Mu
Primavera Chu
Fuoco Huo
Estate
Xia
Cinque Movimenti Wu Xing
Terra Tu
Metallo Jin
Autunno Qiu
Acqua Shui
Inverno Dong
BIBLIOGRAFIA:
* Agopuntura
Di Paolo Consigli
* Agopuntura
* Il Grande libro dello Shiatsu
Fabbri Editori
Hoepli Editore
Insegnanti della Scuola Shin a
Xenia Editore
cura di Franco Bottalo
* Corpo e Benessere
Sito internet
www.corpoebenessere.it
* Taijispot
Sito internet
http://taijispotwordpress.com
* Massaggi Roma
Sito internet
www.massaggiroma.com
* Wikipedia
Sito internet
http://wikipedia.org
* Reflusso.net
Sito internet
www.reflusso.net
* Dispense Shiatsu
Giuseppe Vagnoni Scuola Ishin
www.italiashiatsu.it
Ringraziamenti:
A Peppe al quale è venuta in mente la “bella” idea di questa ricerca
A un amico che mi ha aiutato nella correzione degli strafalcioni
grammaticali
Ciao grazie Cinzia