cellula citosol

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fotosintesi
amido
carboidrato di
riserva
triosi fosfati
saccarosio
principale zucchero traslocato
nel floema
la sintesi dell’amido avviene nei cloroplasti
la sintesi del saccarosio avviene nel citosol
Radici, fusti,
foglie
Saccarosio
disaccaride composto da glucosio e fruttosio
legame α-(1→
→2)
Il traslocatore dei fosfati regola il flusso
di trioso fosfati tra cloroplasto e citoplasma
sopra il piano
CARICAMENTO E SCARICAMENTO
DEL FLOEMA
I SOURCE sono gli organi capaci di produrre fotosintati
in più rispetto al loro fabbisogno e quindi di esportarli.
Sono rappresentati da foglie adulte oppure da organi di
riserva durante la fase di esportazione.
I SINK, invece, sono organi non fotosintetizzanti oppure
organi che non riescono a produrre abbastanza
fotosintati. Sono rappresentati, ad esempio, da radici,
tuberi, frutti in via di sviluppo, foglie giovani.
E’ il
meccanismo attraverso il
quale gli zuccheri entrano nel
floema. Può essere simplastico o
apoplastico.
1
2
1- caricamento simplastico
2- caricamento apoplastico
CARICAMENTO DEL FLOEMA
Il caricamento dall’apoplasto alle cellule del
floema
avviene
contro
gradiente
di
concentrazione in quanto nei tubi cribrosi la
concentrazione di saccarosio è maggiore che
nel mesofillo. Il trasporto è dunque attivo e
richiede l’attività’ di una pompa H+-ATP per
compiere un simporto saccarosio/H+.
S, saccarosio
Hx, esoso
SCARICAMENTO DEL FLOEMA
E’ il
meccanismo attraverso il
quale gli zuccheri lasciano gli
elementi del cribro per essere
trasportati nelle cellule SINK. Può
essere simplastico o apoplastico a
seconda della natura dei SINK.
S, soluto
Hx, esoso
Il saccarosio che segue la via apoplastica può essere idrolizzato da
un’invertasi della parete cellulare prima dell’ingresso nella cellula (1),
o può entrare nella cellula o nel vacuolo (2,4) come avviene per lo
scaricamento simplastico.
Nella cellula il saccarosio può essere idrolizzato nel citosol (3) o nel
vacuolo (5), rispettivamente da un’invertasi citoplasmatica o da una
vacuolare.
Sucrose
Il saccarosio può essere idrolizzato da un’invertasi della
parete cellulare prima dell’ingresso nella cellula o può
entrare nella cellula stessa. All’interno della cellula il
saccarosio può essere idrolizzato nel citosol o nel
vacuolo.
Durante la fase di crescita erbacea gli acini di
uva svolgono la fotosintesi e sono quindi capaci
di produrre una certa quantità di glucidi. Tale
quantità non è però sufficiente al loro
metabolismo, cosicché le bacche richiamano
glucosio e fruttosio dalle foglie sotto forma di
saccarosio.
Glucosio e fruttosio si accumulano nei vacuoli
delle cellule della polpa soprattutto dopo
l’invaiatura, durante la fase di accrescimento
del frutto.
Nell’uva i principali monosaccaridi sono il
D(+)glucosio (destrosio) ed il D(-)fruttosio
(levulosio).
Rapporto: da 1,5 all’invaiatura a circa 1 a
maturità.
Potere dolcificante: se si attribuisce al
saccarosio un potere dolcificante uguale a 1,
quello del fruttosio risulta pari a 1,73 e quello
del glucosio a 0,74.
Amido
-amilosio: catena lineare di residui di maltosio
legati tra loro con legame α (1 → 4).
Configurazione lineare ad elica.
-amilopectina struttura lineare ramificata,
costituita da residui di maltosio con legami α
(1 → 4) lungo le catene e legami α (1 → 6) ai
punti di inserzione delle catene laterali ogni
20-30 unità. L’amilopectina presenta sempre
un maggior peso molecolare.
amilosio
amilopectina
2) ADP-glucosio pirofosforilasi
(attivata dai triosi-P)
ATP
PPi
Idrolisi (al buio)
glucosio
maltosio
destrina
α-amilasi
β-amilasi
maltasi (α
α-glucosidasi)
glucosio
amilosio/
destrina
destrina
ramificata
glucosio
maltosio
α-amilasi
β-amilasi
1,6-glucosidasi
maltasi (α
α-glucosidasi)
glucosio
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