Corso di Laurea Infermieristica AA 2011/2012 – Lezioni di Fisiologia L’APPARATO GASTROENTERICO Prof. A. Pulcini Dipartimento di Scienze Chirurgiche Policlinico Umberto I – “Sapienza” Roma L’apparato digerente I L’apparato digerente II v L’apparato digerente III TENUE CRASSO L’apparato digerente IV Fegato Pancreas Digiuno Duodeno la e o Ileo l v cal a V ce o ile L’apparato digerente V Colon trasverso Colon a sce n d e n te Cieco Appendice Retto Colon discendente L’apparato digerente V Principali funzioni del canale alimentare: •INTRODUZIONE DEL CIBO (masticazione e deglutizione) •DIGESTIONE •ASSORBIMENTO Masticazione e deglutizione La masticazione è il primo atto della digestione. La masticazione consiste nella triturazione degli alimenti prodotta dai denti. L’atto masticatorio si compie facendo accostare le due arcate dentarie, mettono in azione i muscoli che consentono l’elevazione e l’abbassamento, oltre che di propulsione e di retrazione, della mandibola. Muscoli masticatori Elevazione mandibola Muscoli masticatori Abbassamento mandibola DIGESTIONE CAVITA’ ORALE PRIMA DIGESTIONE MASTICAZIONE ENZIMI SALIVARI BOLO ALIMENTARE DEGLUTIZIONE… Enzimi salivari Gli enzimi sono dei catalizzatori: favoriscono una reazione chimica e si ritrovano immutati al termine della reazione. Nella digestione si inserisce in una specifica molecola, la spezza e quindi se ne distacca mantenendo la proprietà di ripetere l’operazione. Ogni enzima ha un campo limitato e specifico, per esempio, la pepsina del succo gastrico scinde le proteine, lasciando inalterati grassi e zuccheri; la maltasi scinde il maltosio, ma non il saccarosio; ecc. Ghiandole salivari Ptialina Proteine→Aminoacidi Grassi→Acidi grassi Polisaccaridi→Monosaccaridi La saliva La saliva oltre alla funzione digestiva, favorisce anche la masticazione, la formazione del bolo alimentare, la deglutizione e la lubrificazione dell’esofago. Attraverso la sensazione di sete la saliva entra anche nel meccanismo di regolazione del ricambio idrico. La saliva viene prodotta in maniera continua, ma la quantità varia sia in rapporto alla presenza del cibo nella bocca sia alla natura stessa del cibo. DEGLUTIZIONE Bolo alimentare→Deglutizione→Faringe La successiva progressione è involontaria e affidata alla peristalsi. (atti riflessi regolati dal centro del bulbo) La peristalsi Contrazione muscolare a onde lente Rimescolamento (digestione) ↓ Svuotamento ← Chimo (poltiglia biancastra) La parete dello stomaco CONTROLLO DELLA FUNZIONE GASTROINTESTINALE Il sistema gastrointestinale è costituito da due strati di muscolatura: Longitudinale esterna Circolare interna Tra questi due strati di muscolatura è situato il plesso di Auerbach (o plesso nervoso mioenterico) necessario per il coordinamento della contrazione muscolare (peristalsi). Le ghiandole e la sottomucosa sono invece innervate dal plesso di Meissner (o plesso sottomucoso) necessario per il controllo delle secrezioni. Il sistema nervoso autonomo controlla l’attività dei plessi di Auerbach e Meissner: Il sistema simpatico inibisce le secrezioni ed eccita la contrazione degli sfinteri. Il sistema parasimpatico favorisce le secrezioni, eccita la contrazione e la motilità intestinale. La masticazione, la deglutizione e la defecazione sono invece controllati dal sistema nervoso centrale. Ghiandole Gastriche -cellule principali o peptiche (pepsinogeno) -cellule parietali o oxintiche (HCl) -cellule caliciformi mucipare (muco) -altre cellule (lipasi gastrica, chimosina o rennina, fattore intrinseco) Succo gastrico Il prodotto della secrezione ghiandolare è il succo gastrico. La produzione del succo gastrico INTESTINO TENUE Duodeno Ileo Digiuno Duodeno Il chimo, proveniente dallo stomaco, è sottoposto al’azione del succo Il chimo, proveniente dallo stomaco, è sottoposto al’azione del succo pancreatico, del succo intestinale e della bile: inizia la digestione enterica. La bile, emulsiona i grassi, rendendoli aggredibili da parte delle lipasi pancreatiche. DIGESTIONE INTESTINALE Il succo pancreatico, proveniente dal pancreas esocrino, contiene il tripsinogeno e la chimotripsina, due enzimi che scindono le proteine in aminoacidi. La lipasi pancreatica, anch’essa presente nel succo pancreatico, scinde i grassi (emulsionati con la bile) in glicerolo e acidi grassi, mentre l’amilasi pancreatica scinde i residui degli amidi. Digiuno e Ileo Nell’intestino tenue si trovano numerose valvole conniventi (pieghe circolari), ricoperte di villi intestinali, della lunghezza di circa 1 mm. Le cellule epiteliali dei villi, a loro volta, presentano un orletto a spazzola costituito da circa 600 microvilli. La presenza combinata di valvole conniventi, villi e microvilli aumenta la superficie assorbente dell’intestino tenue di ~ 600 volte (circa 500 m2). DIGESTIONE INTESTINALE Sulle cellule dei villi ci sono enzimi che scindono i disaccaridi: il lattosio in glucosio e galattosio, il maltosio in due molecole di glucosio, il saccarosio in glucosio e fruttosio. Dopo aver subito tutte queste profonde modifiche il contenuto intestinale si presenta come un liquido lattiginoso che prende il nome di chilo. ASSORBIMENTO INTESTINALE Attraverso i vasi sanguigni vengono assorbiti gli aminoacidi, i monosaccaridi, le vitamine, l’acqua e i sali minerali, che passano quindi nella circolazione sanguigna mediante le vene mesenteriche. Dalle vene mesenteriche ha origine la vena porta che penetra nel fegato, dove si suddivide in numerosi rami e ne fuoriesce mediante le vene sovraepatiche. Quest’ultime, infine si riversano nella vena cava inferiore. Gli acidi grassi, vengono assorbiti dai vasi linfatici e attraverso il dotto toracico si riversa nella vena succlavia sinistra, raggiungendo così anch’essi la circolazione sanguigna. FEGATO È un importantissimo laboratorio nel quale ha luogo la massima parte dei processi di trasformazione delle sostanze assorbite dall’intestino e condotte ad esso tramite la vena porta. Funzioni del fegato Produzione degli aminoacidi, indispensabili per formare proteine plasmatiche. Sintesi delle albumine. Sintesi delle globuline (fattori della coagulazione, enzimi, ecc.). Sintesi di glicogeno (materiale di riserva) dal glucosio. Distruzione o inattivazione di sostanze tossiche provenienti dall’esterno o formatesi all’interno dell’organismo. Sintesi del colesterolo, da cui provengono gli acidi ed i sali biliari che insieme alla bilirubina sono i componenti della bile. INTESTINO CRASSO Man mano che l’assorbimento procede, il contenuto intestinale si impoverisce di sostanze nutritive, assume un aspetto più consistente e avanza, sotto la spinta della peristalsi, nell’intestino crasso. Il collegamento tra intestino tenue (ileo) e crasso (cieco) avviene tramite la valvola ileo-ciecale. EEE!!! GRAND