La storia degli ortaggi Provincia di Asti Area Agricoltura Partiamo dalla storia Le verdure furono coltivate tra il 7000 e il 1000 a.C. quando l’uomo ha cominciato ad adottare uno stile di vita sedentaria. Le donne svolgevano un ruolo fondamentale nella semina e nella raccolta mentre l’uomo si dedicava principalmente alla caccia. Fu allora che nacquero i primi orti. Provincia di Asti Area Agricoltura • Gli antichi egizi usavano la frutta e la verdura, che coltivavano in orti curatissimi e sgargianti, per abbellire i banchetti faraonici. • Presso i romani era invece diffuso il termine “hortus” che si riferiva sia ai giardini ornamentali sia agli orti dove coltivavano verdure ed erbe a scopo alimentare e curativo. • Con il Medioevo invece i Benedettini realizzavano gli orti nei chiostri dei conventi o a ridosso delle mura conventuali. Provincia di Asti Area Agricoltura • Nel Rinascimento gli orti diventano sempre più grandi e realizzati vicino ai centri urbani dove vengono anche allevati animali per trasportare gli ortaggi e il concime • Nel XX sec gli orti si trasformano e diventano più simili ai nostri. La Seconda Guerra Mondiale che ha portato con se malnutrizione e carestia ha spinto il governo a coltivare gli ortaggi nei luoghi pubblici (piazze, giardini, spazi verdi…) • Oggi molte persone considerano la coltivazione come un’attività gratificante e utile per mantenersi in forma. I vegetali sono ricchi di fibre, vitamine e sali minerali fondamentali per il benessere del corpo Provincia di Asti Area Agricoltura Gli ortaggi e l’arte Figura 1 - Adriaen van Utrecht, "natura morta di frutti e ortaggi" Gli artisti nella seconda metà del XVI secolo si sono dedicati alla rappresentazione degli ortaggi, la “natura morta”, dove mescolano il mondo inanimato con i vegetali e gli animali. Provincia di Asti Area Agricoltura I quadri di Camille Pissarro celebrano i campi, gli orti, la terra lavorata e i personaggi che popolano i luoghi Figura 2 - giovanni segantini, "natura morta", 1886 L’italiano Giovanni Segatini usava colori brillanti per dare alla “natura morta” un aspetto più reale. Anche la poesia si dedica al mondo agreste e vegetale. Giovanni Pascoli scrive “L’oliveta l’orto” dove parla di olivi, radicchi, agli, cipolle e girasoli Provincia di Asti Area Agricoltura Ortive in Piemonte I dati presenti nel sistema Piemonte ci offrono una rappresentazione grafica delle principali colture orticole piemontesi. In Piemonte il fagiolo occupa la maggior parte della superficie agricola utilizzata. Si è registrato un aumento da 1.200,74ha a 1.305,32ha mentre le aziende sono aumentate da 864 a 827. Anche la patata con i suoi 1.037,23ha, diminuiti leggermente nel 2010 a 877,5ha, ha visto aumentare il numero di aziende, passate da 2033 a 2087, nello stesso anno. Provincia di Asti Area Agricoltura Provincia di Asti Area Agricoltura Provincia di Asti Area Agricoltura Provincia di Asti Area Agricoltura Provincia di Asti Area Agricoltura Il cardo svolge un ruolo preminente e predominante, la coltura del cardo è importante per la preparazione delle prelibatezze gastronomiche. In ambito di ettari è al primo posto nel 2013, con 40ha circa, dedicati alla sua coltivazione. Si avverte però una flessione di 5 unità sugli ettari lasciando il primato alla patata. Infatti le aziende che coltivano patata sono in aumento di circa 25 unità nell’anno. Provincia di Asti Area Agricoltura Focus sull’astigiano Le dolci colline del Monferrato sono terre fertili da secoli e per questo motivo vengono prodotte verdure di ottima qualità che sono alla base di molti piatti prelibati. Lungo il fiume Tanaro fin dall’800 sono stati posti molti orti che beneficiano del materasso alluvionale costituito da sabbia frammista a ghiaia e ciottoli. Le piccole superfici vengono utilizzate come orti famigliari, dove vengono a essere coltivate prevalentemente ortaggi, legumi freschi, patate, frutta..; tutto destinato al consumo famigliare. Provincia di Asti Area Agricoltura I cardaroli sono un pezzo di storia della Valle Belbo: “Una storia di cent’anni, di quattordici alluvioni, di un mestiere faticoso, di quelli che si fanno solo con le mani, al freddo, a volte nel fango; di quelli veri, da difendere e di cui andare fieri . Anche lo zucchino, insieme agli orti famigliari e alla patata hanno subito un incremento notevole negli anni Provincia di Asti Area Agricoltura Provincia di Asti Area Agricoltura Provincia di Asti Area Agricoltura La storia della Saclà Ercole nacque ad Asti il 1902. Nel 1921 fondò il primo stabilimento di produzione per conserve alimentari vegetali (SALPA – Società Anonima Lavorazione Prodotti Alimentari). Nel 1939 creò la Saclà e ne fu presidente. Nel 1956 acquistò la Sifa e la incorporò alla Saclà. Nel 1986 fu insignito del titolo di cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica e morì nel 1988. Egli ha la brillante intuizione di utilizzare per la raccolta, l’eccedenza della produzione ortofrutticola locale per poi trasformarla in prodotti conservati. I vegetali sottovuoto, sottaceto e in salamoia erano, fino ad allora, conservati solo all’interno delle mura domestiche dalle esperte massaie. Durante gli anni del boom economico, l’espansione della rete di trasporti facilita il successo dell’azienda, che diventa leader del settore. Le verdure sono pastorizzate e poste nei contenitori di vetro. Provincia di Asti Area Agricoltura Asparago Il termine asparago è piuttosto generico, con la denominazione “asparago” si designa sia l’intera pianta, chiamata Asparagus officinalis, sia i suoi germogli. L’asparago è originari dell’Asia, ai tempi dei Greci erano di dimensione inferiore. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche e proprietà Figura 3 - Asparago di Vinchio L’asparago ha un rizoma sotterraneo chiamato zampa. Ogni anno in primavera spuntano germogli o turioni che formano la porzione della pianta. I frutti della pianta consistono in bacche di colore rosso contenenti semi neri, presenti solo nelle piante femmine. Varietà tipiche della Regione sono l’asparago di Borgo d’Ale, di Poirino, di Valmacca e saraceno di Vinchio. Gli asparagi possiedono proprietà diuretiche, sono ricchi di sali minerale e di vitamina A, vitamina B1, B6 e vitamina C. Sono anche molto apprezzati in cucina. Provincia di Asti Area Agricoltura ASPARAGO DI CAMPO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile87% Acqua91.4g Proteine3.6g Lipidi0.2g Glucidi disponibili3.3g Fibra alimentare2.1g Energia29kcal Sodio0mgPotassio0mg Ferro1.2mg Calcio25mg Fosforo77mg Niacina1mg Vitamina C18mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura ASPARAGO DI SERRA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile52% Acqua92g Proteine3g Lipidi0.1g Glucidi disponibili3g Fibra alimentare2.1g Energia24kcal Sodio0mg Potassio0mg Ferro1mg Calcio24mg Fosforo65mg Niacina0.9mg Vitamina C24mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Broccolo Il broccolo è conosciuto sin dall’antichità. Si dice che sia stato coltivato per la prima volta in Asia Minore. Il cavolo broccolo è originario dell’area compresa fra Grecia, Turchia, Siria e Isola di Cipro. Successivamente giunse in Italia, luogo in cui poi si è diffuso Provincia di Asti Area Agricoltura Proprietà nutrizionali, uso in cucina e curiosità I broccoli contengono un’elevata quantità di vitamina C, che però subisce una diminuzione durante la cottura, contengono anche vitamina A e B. Possono essere consumati sia crudi in pinzimonio sia cotti, lasciandoli leggermente al dente. In insalata conditi con una vinaigrette, gratinati con besciamella o nel minestrone. Provincia di Asti Area Agricoltura Carciofo Il carciofo è originario del Medio Oriente e la parola deriva dall’arabo harsciof.. Nella mitologia, si narra che Zeus trasformò la bella ninfa Cynara, alta, snella, con occhi verdi e viola in un carciofo verde e spinoso con il carattere della ninfa, che era orgogliosa e volubile. Il cuore è tenero come quello della fanciulla. Provincia di Asti Area Agricoltura I Greci citano spesso il carciofo per scopi medicinali e alimentari. In quel periodo e in quello dei Romani esisteva una specie selvatica più dura, piccola spinosa. Pare che i Romani li facessero lessare in acqua o vino. Il carciofo viene anche citato da Esiodo nelle “Opere e i giorni” e da Plinio nella “Naturalis Historia”, per le proprietà depurative e tonificanti. Pablo Neruda narra la carriera di questo “vegetale armato” con sogni di gloria militare che si “vestì da guerriero” ma aveva”tenero cuore” e “pacifica polpa”. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche e proprietà Il carciofo è una pianta erbacea perenne, con formazione di rizoma, dalle cui gemme si sviluppano i getti detti carducci. Questo ortaggio è ricco di fibre, vitamine, Sali minerali, amminoacidi e sostanze fenoliche benefiche per l’organismo. Esso viene anche usato per produrre un celebre liquore. Provincia di Asti Area Agricoltura CARCIOFO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile34 % Acqua84.0 g Proteine2.7 g Lipidi0.2 g Glucidi disponibili2.5 g Fibra alimentare5.5 g Energia22 kcal Sodio133 mg Potassio376 mg Ferro1.0 mg Calcio86 mg Fosforo67 mg Niacina0.5 mg Vitamina C12 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Cardo Nell’antichità il cardo veniva consumato per intero, sia le nervature principali delle foglie sia l’intero ricettacolo. Viene coltivato da più di cinque secoli nella corte sabauda e dal 1700 viene usato in Piemonte nella tipica ricetta della bagna cauda. Il cardo gobbo di Nizza Monferrato viene citato nelle fiere dagli inizi del 900 Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche e proprietà Il cardo è una pianta erbacea perenne con radice a fittone e foglie grandissime; è molto simile al carciofo ma distingue per il notevole sviluppo delle coste. Viene ad essere coltivato in inverno e nel Piemonte in ne esistono diverse varietà. Contiene potassio, ferro e magnesio, può avere proprietà calmanti, molte fibre con elevato potere saziante, ma non molte vitamine (sono presenti vitamine del gruppo B e C). Nel Settecento viene riportata sul “Cuoco Piemontese” la ricetta più classica del cardo (“card”in piemontese): “ si fa bollire dell’olio, aglio e sale, si stempera dentro delle acciughe ed in questa salsa calda si bagna il cardo” Provincia di Asti Area Agricoltura Carota Sembra che i Romani e i Greci conoscessero la carota come pianta medicinale. Le prime notizie certe sulla carota a radice arancione, ricca di carotene ed a forma conica, risalgono al XVII secolo. Secondo alcuni autori la varietà di carota oggi coltivata deriverebbe da sottospecie indigene del bacino del Mediterraneo, anche se ricerche più recenti indicano nell'Afghanistan la probabile zona di origine di questa specie orticola. Nel XVI secolo si diffuse in ogni ceto sociale. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità La carota ha una radice carnosa e cilindrica, nelle forme più allungate, mentre in quelle più corte la radice è più conica. Le foglie sono profondamente laciniate. I semi sono utilizzati per oli e profumi. Un tempo era utilizzata per il bestiame e “piantare carote” è un detto che si riferisce a qualcosa di falso e menzognero. “Non essere terreno per carote” equivale a non essere creduloni. È ricca di beta carotene, fonte di vitamina A e ha effetti benefici sulla pelle e sulla vista. È ricca di Sali minerali, vitamine, fibre e protegge dalle infezioni. In cucina la carota viene spasso utilizzata sia cotta che cruda nelle più svariate ricette. Provincia di Asti Area Agricoltura Ricetta Torta di carote e mandorle • 300gr di carote • 180gr di mandorle pelate • 180gr di zucchero • 3 uova • 50gr di farina 00 • 1/2 bustina di lievito per dolci • 1 cucchiaino di buccia di limone • zucchero a velo Provincia di Asti Area Agricoltura CAROTA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile95% Acqua91.6g Proteine1.1g Lipidi0g Glucidi disponibili7.6g Fibra alimentare3.1g Energia33kcal Sodio95mg Potassio220mg Ferro0.7mg Calcio44mg Fosforo37mg Niacina0.7mg Vitamina C4mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Cavolfiore Non si sa se fosse noto già ai tempi dei Greci e dei Romani. Nel Medioevo si cita un cavolo di Cipro e anche Plinio, noto poeta, lo nomina in precedenza. Si dice che i genovesi ne abbiano portato i semi dall’Oriente. Nel XVIII secolo, la coltivazione prosperava nel regno di Napoli e in tutti i paesi d’Italia volti al mare. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Il cavolfiore ha una radice principale dritta con radici laterali ramificate e più sottili; il fusto è eretto con foglie alternate. L’infiorescenza è una massa compatta, bianco crema o a volte bruno-marrone; i fiori sono ingrossati e formano una palla. I cavoli sono alimenti preziosi per i loro principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C ecc. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto. Sono depurativi e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. In cucina vengono in genere bolliti o cotti a vapore, gratinati, trasformati in mousse o utilizzati come condimento per la pasta o ingrediente di minestre; crudi, si conservano sottaceto o, se particolarmente freschi e teneri, si possono consumare crudi . Provincia di Asti Area Agricoltura Ricetta Polpettine di cavolfiore • 2 piccoli cavolfiori oppure uno grosso • 60gr di pecorino grattugiato • 1 uovo • 1 ciuffo di prezzemolo • 3 cucchiai di capperi sott'aceto • pangrattato • olio extravergine d'oliva • 2 spicchi d'aglio • olio per friggere • sale e pepe q.b. Provincia di Asti Area Agricoltura Cavoli La maggior parte dei cavoli è originaria del bacino del Mediterraneo e si trova in coltura da tempi molto antichi. Gli antichi Egizi e i Greci idolatravano i cavoli. Nei territori che conquistati dai Romani venivano portati non solo vino ma anche rape,e cavoli a foglia. La coltivazione dei cavoli a testa avviene nel Medioevo. Nel XIX secolo presero piede i cavoletti di Bruxelles, mentre nel XX secolo si diffusero in Europa alcune varietà asiatiche di cavolo, come ad esempio il cavolo cinese. Provincia di Asti Area Agricoltura Presso le popolazioni marinare, il cavolo (assieme alla cipolla) era l'alimento tipico degli equipaggi delle navi, utilizzato per compensare le diete necessariamente povere durante i viaggi per mare. Nei suoi viaggi oltreoceano Cristoforo Colombo portava sempre con sé un carico di barili di crauti. Grazie al loro elevato contenuto di vitamine, essi garantivano il necessario apporto di vitamine all’equipaggio, aiutandolo a mantenersi in buona salute. Nei mercati inglesi e francesi il cavolo veniva commercializzato già nel 1600 e dall'Inghilterra fu portato in India all'inizio del 1800. In Italia invece il cavolo fu introdotto, molto presumibilmente dai veneziani, che lo acquistavano nell'isola di Cipro, e proprio attorno a Venezia, riseminando i semi delle piante più vigorose . Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Esistono varie forme di cavolo: • la forma sabauda è il cavolo verzotto, pianta a foglie grinzose e increspate • il cavolo a cappuccio, usato per la produzione dei crauti, ha foglie lisce, larghe concave e glauche • Il cavolo di Bruxelles ha un alto fusto di un metro e termina con un ciuffo di foglie color verde scuro formanti una palla floscia Provincia di Asti Area Agricoltura Questi ortaggi freschi sono molto ricchi di acqua, costituisce più del 90% della costituzione totale del cavolo, hanno un basso contenuto calorico ed ottimi livelli di potassio, minerali, acido folico, fibre, calcio, ferro, fosforo e vitamina C. In cucina il cavolo viene fatto bollire in grandi pentole con molta acqua, ma ciò favorisce la perdita di oltre la metà della vitamina C e dell'acido folico contenuti in questo ortaggio fresco. Una buona soluzione è cuocerlo al microonde o al vapore senza affettarlo in piccoli pezzi. Provincia di Asti Area Agricoltura Fagiolo Per gli Egizi pare che i fagioli fossero un tabù e che fossero considerati solamente come offerta divina, infatti in molte tombe sono state trovate tracce di questo legume. Nell’antica Grecia, i fagioli non erano tenuti in grande considerazione, erano piccoli e contraddistinti da un tipico segno scuro. Gli Spartani, invece, erano ghiotti di fagioli e di fave. Le prime ricette coi fagioli pare siano state inventate dai Romani. La pianta del fagiolo è presente anche in America centrale e meridionale, si è diffusa nel continente americano seguendo le migrazioni delle popolazioni autoctone. In seguito, gli esploratori spagnoli del XV e XVI secolo, ritrovarono la pianta in tutta l’America latina e i coloni Inglesi lungo la costa orientale nel XVII secolo. Provincia di Asti Area Agricoltura In Europa, Asia e Africa, questa pianta si è diffusa grazie alle esplorazioni di portoghesi e spagnoli, ma la storia di queste piante è plurisecolare. In Piemonte le prime coltivazioni del fagiolo (“faseul”i piemontese) risalgono al 1800 prima nelle aree pianeggianti poi nei fondovalle nel Cunese. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Il fagiolo è una pianta annuale o perenne, il fusto è volubile e rampicante, in grado di avvolgersi attorno ad un sostegno, gli steli sono angolosi e di varia altezza, da nani a rampicanti. I fiori sono di colore per lo più bianco. Il frutto è un legume pendulo, pluriseminato, di forma, colore e dimensioni assai variabili: verdi o gialli, lunghi o corti, diritti o incurvati.I colori dei baccelli sono diversissimi: dal bianco al nero passando per il giallo, il beige, il bruno, il rosa, il rosso, il violetto; il colore può essere uniforme o variamente screziato. Provincia di Asti Area Agricoltura Nel Piemonte si sono diffuse tre tipologie di fagioli, il Billò, il Bianco di Bagnasco e il fagiolo di Saluggia. Del Billò si racconta ancora oggi la sua storia: il commendatore Pietro Viola notò un cesto di fagioli speciali, rossi e con sfumature bianche, incuriosito li acquistò e provò a seminarli. Avanzati 14kg, lì vendette ai Billò, una famiglia di orticoltori, che ebbe un raccolto eccezionale. La notizia si sparse in tutto il paese rendendo questo tipo di fagiolo molto ricercato. Il Bianco di Bagnasco è una varietà di fagioli rampicanti coltivati in Alta Val Tanaro mentre il fagiolo nano di Saluggia è coltivato nella pianura vercellese. Entrambe le coltivazioni sono destinato alla produzione di granella secca. Provincia di Asti Area Agricoltura Il fagiolo contiene potassio, acido folico magnesio, ferro, rame, fosforo, zinco e vitamina B6: hanno un buon apporto nutritivo, sono ricchi di vitamine, sali minerali e cellulosa e anche di proteine. Viene poi utilizzato in cucina la preparazione di moltissimi piatti, dai primi (minestroni, risotti), ai secondi (con le cotiche, con lo spezzatino) ai contorni (in umido, lessati). Più che essere consumati freschi, i fagioli sono utilizzati essiccati, in scatola o surgelati. Provincia di Asti Area Agricoltura FAGIOLO - COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile41 % Acqua62.3 g Proteine6.4 g Lipidi0.6 g Glucidi disponibili19.4 g Fibra alimentare10.6 g Energia104 kcal Sodio2 mg Potassio650 mg Ferro3 mg Calcio44 mg Fosforo180 mg Niacina1 mg Vitamina C10 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Fava Le fave erano già note nel 3000 a.C. e sono state un elemento basilare nell'alimentazione dell'area mediterranea. Pare che presso i greci, le fave non avessero una buona nomea perché, ad esse, era legata la superstizione che dentro i semi si nascondessero le anime dei defunti. Nell’antica Roma le fave svolgevano una duplice funzione. Durante le feste dedicate alla dea Flora, protettrice della natura i romani gettavano l’ ortaggio sulla folla in segno di buon augurio. Ma a festeggiamenti conclusi questo legume tornava ad essere ritenuto impuro. Il suo largo uso diffuso soprattutto fra le popolazioni povere è stato in parte sostituito dalla grande diffusione dei fagioli. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità La fava è una pianta annuale o perenne che si sviluppa rapidamente. Il fusto è eretto, rampicante e ramificato di colore verde-grigio. Le foglie sono ovali mentre i fiori sono di colore blu, violetti, rossi, gialli, bianchi. I semi contenuti nei baccelli della pianta, hanno una forma oblunga e leggermente schiacciata, di colore verde o violaceo, a seconda della varietà. Hanno ottime proprietà nutrizionali con un elevato contenuto di proteine, carboidrati, vitamine (A, B, C, K, E, PP), sali minerali e fibre presenti soprattutto nella loro buccia esterna. Le fave si consumano fresche, sia crude che cotte, oppure essiccate. Fanno il loro ingresso nel picnic a primavera inoltrata e tradizionalmente vengono consumate per festeggiare il 1° maggio. Provincia di Asti Area Agricoltura Ricetta Falafel • • • • • • • • • • • 150gr di fave secche 200gr di ceci secchi 1 cipolla media 2 spicchi d'aglio 1 ciuffo di prezzemolo 1 pizzico di pepe di Cayenna 1 cucchiaino di coriandolo in polvere 1/2 cucchiaino di cumino in polvere 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio sale e pepe q.b. olio per friggere Provincia di Asti Area Agricoltura Finocchio Il finocchio è originaria del bacino del Mediterraneo. Gli inglesi e francesi lo considerano un tipico ortaggio italiano. Le forme selvatiche erano già conosciute all'epoca greco-romana, in Grecia il finocchio, cresceva allo stato selvatico, e gli antichi lo chiamavano marathon. A Roma, si dice, che i gladiatori mangiassero in abbondanza finocchio prima di scendere nell’arena. Oggi in Italia, si possono ancora trovare luoghi sassosi, aridi e soleggiati, specialmente lungo le coste, dove cresce il finocchio . Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Le foglie del finocchio sono alterne con guaine molto larghe, carnose e sovrapposte in modo da formare il caratteristico grumolo. Ha radice piuttosto robusta e di grossa taglia, steli diritti, fistosi, nodosi, lisci e fusto eretto di color verde- bluastro. Il finocchio è un ortaggio privo di amido e lipidi, quindi a basso contenuto calorico;il grumolo contiene una buona percentuale di acqua, proteine, carboidrati. Sono inoltre presenti potassio, sodio, calcio e fosforo, vitamina A, B, C, D ed E e acido folico. Questo ortaggio è molto usato in cucina grazie al suo sapore dolce e si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di piatto. Può essere mangiato crudo, ottimo aggiunto alle insalate, oppure da solo, tagliato finemente o a spicchi in pinzimonio. Il finocchietto selvatico si può aggiungere alle insalate o alle minestre e spesso viene usato per insaporire il pesce. Provincia di Asti Area Agricoltura FINOCCHIO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile59 % Acqua93.2 g Proteine1.2 g Lipidi0 g Glucidi disponibili1 g Fibra alimentare2.2 g Energia9 kcal Sodio0 mg Potassio0 mg Ferro0.5 mg Calcio45 mg Fosforo39 mg Niacina0.5 mg Vitamina C12 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Insalate L’origine del gruppo delle insalate è ancora incerta, sembra provenire dalla Siberia. Questa verdura fresca era conosciuta dagli antichi egizi e i medici greci credevano che l’insalata, ed in particolar modo la lattuga, potesse avere una leggera azione soporifera. I Romani ritenevano le insalate piuttosto insipide, infatti, preferivano consumarle associandole a foglie aromatizzanti di ruchetta. Cristoforo Colombo, durante gli anni della scoperta dei Nuovi Mondi (14921495), pare abbia “esportato” la lattuga nelle Americhe, con un successo straordinario della coltura. Inoltre in Italia, per ogni varietà di insalata prodotta, corrisponde nelle diverse regioni un nome «locale». Provincia di Asti Area Agricoltura Con il termine “insalata” si designa genericamente un gruppo di ortaggi a foglia consumati prevalentemente crudi. Vi sono diversi tipi di insalata, ha foglie ricce o lisce nell’indivia mentre nella cicoria o radicchio le foglie sono pelose e ruvidette. L’insalata ha una parte edibile pari all’80-90% dell’intero cespo di foglie, ed è ricca di acqua e di sali minerali come il potassio. Ha pochissimi carboidrati, nessun grasso e poche proteine. È bene preferire sempre la parte verde dell’insalata rispetto a quella bianca, perché molto più ricca di vitamina A. Mangiare insalata porta benefici anche per la salute, grazie al contenuto di antiossidanti. Nelle insalate verdi infatti vi sono una serie di potenti antiossidanti , vitamina C ed E. Provincia di Asti Area Agricoltura Indivia È pianta annua o biennale con capolini di molti fiori, foglie dentate o sinuate, profondamente divise e più o meno increspate. La radice è a fittone, cilindrica o conica, lunga e ramificata; quando viene recisa spande un latice bianco dal sapore amaro. Le infiorescenze hanno involucro disposto su 2 file, sono di colore azzurro e si chiudono nel pomeriggio e con il brutto tempo. Provincia di Asti Area Agricoltura Lattuga La lattuga deve il suo nome al succo biancastro. L’uso delle lattughe è molto antico in quanto cresceva a livello selvatico. I Romani conoscevano sia le lattughe a foglie crespe, sia le lattughe a foglie colorate, essi si cibavano dell’insalata a fine pasto, per predisporsi ad un buon sonno. L a Lattuga presenta un "cespo" costituito da foglie a spatola o tondeggianti inserite in un breve fusto e serrate in modo da costituire una pannocchia. Ha le foglie inferiori e medie bislunghe o ovali, quelle superiori sono a forma ellittica con estremità appuntita. Provincia di Asti Area Agricoltura INSALATA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile80/90 % Acqua93/95 g Proteine1.5 g Lipidi0.3 g Glucidi disponibili2.5 g Fibra alimentare1.5 g Energia15/18 kcal Sodio0/9mg Potassio0/240 mg Ferro1/1.2 mg Calcio45/50 mg Fosforo24/30 mg Niacina0.5 mg Vitamina C6/60 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Melanzana La melanzana ha origini antichissime che risalgono alla preistoria, sembra che questo tipo di ortaggio si sia diffuso inizialmente nelle zone calde dell'Asia meridionale e più precisamente in India, oltre che in Cina. Questo ortaggio non era conosciuto ne dai Greci né dai Romani. La melanzana è approdata nel Mediterraneo nel 400quando fu importata dagli arabi prima nel Nord Africa poi in Spagna e in Italia. All'inizio fu guardata con sospetto e usata solo come pianta ornamentale. Forse per il colore viola poco attraente ma anche perché tossica se mangiata cruda in grandi quantità. Per questo motivo i medici e botanici la classificarono come mela insana trasformato poi nella storia in melanzana. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità La pianta della melanzana ha fusto eretto, rigido e ramificato. Le foglie sono grandi, lobate e di colore verde brillante che, con la crescita, diventando man mano sempre più scure. I fiori prodotti dalla pianta della melanzana sono piccoli e spinosi, e possono essere di colore violetto oppure bianchi . Il frutto è collegato alla pianta da un lungo peduncolo legnoso chiamato spesso “calice”. Il frutto o bacca della pianta della melanzana è piuttosto grosso e carnoso con polpa biancastra e spugnosa, spesso dal sapore amarognolo e leggermente piccante; all’interno della polpa di questo ortaggio numerosi semi schiacciati dal colore bianco, ambrato o giallo. Ne esistono tante varietà con forme diverse, lunghe, tonde, ovali ma anche di tanti colori : viola profondo, lilla, bianca e rossa striata. Provincia di Asti Area Agricoltura La Melanzana è un prodotto ortofrutticolo che viene consumato solo previa cottura: se cruda, infatti, la melanzana contiene la solanina, una sostanza tossica, presente anche nelle patate e nei pomodori ancora verdi, che, se ingerita, può provocare mal di testa, nausea e vomito. Si può cuocere in molti modi: lessa, al vapore, grigliata, fritta, al forno. Come molte verdure, è ricchissima di acqua (93 %), potassio (ottimo supporto di sali minerali, soprattutto nella stagione estiva), vitamina A, C e K, fosforo e calcio. il maggiore produttore di melanzane presente sul mercato ortofrutticolo mondiale è la Cina. Provincia di Asti Area Agricoltura MELANZANA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile92 % Acqua92.7 g Proteine1.1 g Lipidi0.1 g Glucidi disponibili2.6 g Fibra alimentare2.6 g Energia15 kcal Sodio26 mg Potassio184 mg Ferro0.3 mg Calcio14 mg Fosforo33 mg Niacina0.6 mg Vitamina C11 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Patata La patata è Originaria del Centro America, già all'epoca delle civiltà azteca ed incaica veniva coltivata in Messico, Perù, Bolivia ed Ecuador. In Europa fu introdotto soltanto nella seconda metà del 1500, probabilmente dal Perù, dai "conquistadores" spagnoli e dagli Inglesi. Per quasi un secolo fu considerato una rarità botanica ma si diffuse pian piano in tutta Europa. In Francia è introdotta all’inizio del XVI secolo; In Italia,all'inizio del '600, subito in omaggio al Papa e poi in Toscana. Solo dopo la guerra dei Trent’anni fu introdotta come coltura agraria su larga scala a causa delle carestie Le varietà rosse sono le prime che, dalla Spagna, entrano in Europa, mentre le gialle arrivano dall’Inghilterra. Le patate molto tempo sono state consumate soltanto bollite o arrosto. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità La patata è una pianta erbacea provvista di radici fascicolate superficiali. La parte aerea, quella visibile, della pianta è costituita da due o più fusti, angolosi, di varia lunghezza e colore, con portamento eretto. Le foglie sono composte da 5, 7, 9 foglioline di varia dimensione e colore. Alcune piante non fioriscono, altre, invece, emettono i bocci floreali, che però cadono prima della fioritura; altre fioriscono e portano a maturazione i frutti che sono bacche carnose tondeggianti, verde-bruno, verde-violaceo o giallastre. Sotto la terra si trova il tubero costituto da un ombelico che è il punto di attacco dello stolone e una testa, che raccoglie la maggior parte delle gemme. Esistono molte varietà di patate: bianche,gialle,rosse e vola. Pittori famosi quali Van Gogh e Milet hanno rappresentato la patata in celebri quadri famosi ancora oggi. Provincia di Asti Area Agricoltura La patata ha un apporto calorico minore rispetto a quello del pollo o del pesce. È ricca di Sali minerali, fosforo, potassio e ha una quantità di vitamina C simile a quella contenuta nei pomodori. I In cucina ha avuto molto successo, soprattutto come contorno, vengono servite cotte sia calde sia fredde nel caso delle insalate. I modi più comuni di utilizzarle sono: purè, cotte intere al forno, bollite o cotte al vapore, tagliate in cilindri, a julienne o in dischi e poi fritte; a cubetti e cotte al forno; cotte in casseruola e condite con salse dense. Sono usate per fare gli gnocchi e gli spezzatini. Provincia di Asti Area Agricoltura PATATA COMUNE COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile83% Acqua78.5g Proteine2.1g Lipidi1g Glucidi disponibili18g Fibra alimentare1.6g Energia85kcal Sodio7mg Potassio570mg Ferro0.6mg Calcio10mg Fosforo54mg Niacina2.4mg Vitamina C15mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura PATATA NOVELLA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 GR. DI PRODOTTO) Parte edibile96 % Acqua81.9 g Proteine2 g Lipidi0 g Glucidi disponibili15.8 g Fibra alimentare1.4 g Energia67 kcal Sodio0 mg Potassio0 mg Ferro0.6 mg Calcio10 mg Fosforo54 mg Niacina2.4 mg Vitamina C28 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Peperone Il peperone è caratteristico delle regioni tropicali e dell’America centrale. Era ignoto ai Greci e ai Romani. Originario del Brasile e secondo altri studiosi della Giamaica, fu introdotto in Europa nel XVI secolo. La sua diffusione fu velocissima. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità L pianta del peperone è eretta con foglie verdi e lucide; i fiori sono bianchi e crescono appena sotto o sopra le foglie (in prossimità dell'ascella fogliare), rispettivamente uno per nodo. Dei peperoni se ne consuma il frutto, o meglio, la bacca carnosa, dalla superficie liscia, lucente e multicolore. Questa dapprima verde poi, in seguito a maturazione, pigmentata di giallo o di rosso in base alla varietà. Al suo interno racchiude una placenta (pellicola bianca) che lega alcuni semi chiari, tondi e schiacciati. I semi contengono il famoso principio attivo piccante dei peperoni, più precisamente dei peperoncini, la capsicina. Provincia di Asti Area Agricoltura Il peperone è ricco di vitamina C (ben il triplo dell’arancia!), crudo può risultare scarsamente digeribile, si consiglia di rimuovere la pellicola esterna. Contiene anche numerose sostanze indispensabili al nostro organismo: proteine, sali, grassi, zuccheri e, soprattutto, vitamine A,B e P. Viene consumato crudo nelle insalate o in pinzimonio; in gastronomia il peperone è apprezzato arrostito, sott’olio o sott’aceto. Il Tumaticot, una particolare varietà tipica del Carmagnolese, negli anni ’30 veniva conservata in vasi di vetro immersi nelle vinacce esauste. Provincia di Asti Area Agricoltura PEPERONE COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile82 % Acqua92.3 g Proteine0.9 g Lipidi0.3 g Glucidi disponibili4.2 g Fibra alimentare1.9 g Energia22 kcal Sodio2 mg Potassio210 mg Ferro0.7 mg Calcio17 mg Fosforo28 mg Niacina0.5 mg Vitamina C151 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Pisello L'origine del pisello non è chiaramente definita, molto probabilmente questa specie proviene dalle regioni asiatiche da dove si diffuse poi in Europa. Il pisello viene citato spesso dai poeti Greci e fu conosciuto e coltivato dai Romani, se ne trovano raffigurazioni a Pompei. Si diceva che i piselli fossero cibo preferito dal dio Thor signore del Tuono nella mitologia nordica. Questo ortaggio conobbe un momento di grande fulgore intorno alla fine del 1600, quando in Francia diventò di moda mangiare piselli e divenne molto costoso l’acquisto dell’ortaggio che fu quindi poco accessibili alle classi meno abbienti. Il pisello è considerato un simbolo di fortuna e prosperità, tanto che anticamente i suoi fiori venivano utilizzati per intrecciare ghirlande da offrire alle spose. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Il pisello è una pianta annuale glabra e glauca, con un solo stelo cilindrico sottile e debole, di lunghezza variabile. Le varietà rampicanti, danno luogo a una fruttificazione continua e protratta nel tempo, mentre quelli nani sono a sviluppo determinato, la fioritura e la maturazione dei vari palchi fiorali avvengono in un tempo alquanto breve. La sua radice è fittonante con numerose ramificazioni. Le foglie sono pennate e i fiori sono peduncolati e si formano in numero da 1 a 4. La corolla è grande e vistosa, bianca nel pisello da granella, rosso-violetto nel pisello da foraggio. Sono legumi al contempo dolci e ricchi d’amido, con un elevato contenuto di fibre, proteine, vitamina A e C, ferro e niacina, che aiutano a ridurre il colesterolo e il rischio cardiovascolare. Si devono scegliere i piselli polposi, privi di difetti, di colore verde brillante, in baccelli pieni; se scuotendo il baccello riuscite a scuotere i piselli, sceglietene un altro. I piselli vengono classificati in base alla loro misura, quelli più piccoli sono considerati di qualità migliore. In cucina i piselli vengono consumati cotti. Provincia di Asti Area Agricoltura PISELLO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile47 % Acqua76.1 g Proteine7.0 g Lipidi0.2 g Glucidi disponibili12.4 g Fibra alimentare5.2 g Energia76 kcal Sodio1 mg Potassio202 mg Ferro1.8 mg Calcio47 mg Fosforo101 mg Niacina1.01 mg Vitamina C28 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Pomodoro Il pomodoro è originario del Messico e dei paesi dell'America Centrale, fu introdotto in Europa nel 1500 dagli Spagnoli, che lo chiamarono “tumatl”. Gli italiani iniziarono subito a consumarlo senza paura per la novità, mentre in altre parti d'Europa il pomodoro fu accolto con diffidenza e coltivato per molto tempo come semplice pianta ornamentale. I primi esemplari giunti nel Vecchio Continente sulle caravelle spagnole erano di piccole dimensioni e di colore giallo. Nell’uso quotidiano, il pomodoro veniva utilizzato acerbo e servito a fettine sottilissime, oppure, maturo, cotto in casseruola per arricchire i piatti a base di pesce o di pollame. Qualcuno ha anche cercato di mangiarne le foglie, ma con riscontri negativi e la gente si convinse che quei frutti gialli fossero velenosi o causa di malattie. Durante la rivolta dei Vespri siciliani il popolo lanciò pomodori maturi in segno di disprezzo contro i nobili. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Il pomodoro è una pianta erbacea, il fusto e le foglie sono ricoperti da corti peli ghiandolari che quando sono stropicciati emanano un odore caratteristico. Le foglie sono grandi, spicciolate, irregolarmente composte da foglioline diseguali a lembo più o meno inciso. I fiori gialli si formano in numero variabile da 4 a 12 su infiorescenze a racemo che sorgono all’ascella delle foglie. Il frutto è una bacca di forma e dimensioni variabilissime (globosa, appiattita, allungata, ombelicata; liscia o costoluta); con numero di logge variabile; di colore generalmente rosso a maturazione per la presenza di un pigmento carotinoide chiamato licopene. Nella polpa contenuta nelle logge delle bacche stanno numerosi semi discoidali, schiacciati che quando sono secchi sono di colore giallo-grigiastro, si è stimato che 1000 semi pesano 3 grammi circa. Provincia di Asti Area Agricoltura I frutti del pomodoro sono dolci, succosi, aromatici e hanno la seguente costituzione media: polpa e succo 95-96%, buccia 12%, semi 2-3%. La tipica colorazione rossa è dovuta alla presenza del carotenoide, del licopene e del bio-pigmento precursore della vitamina A. Il pomodoro è anche ricco di vitamina C, potassio, fosforo e calcio. Una varietà tipica è il “cuor di bue” con bacche a forma di “fiasco”, vi sono anche il pomodoro “costoluto” di Cambiano e di Chiasso e il pomodoro “piatto” di Bernezzo. Provincia di Asti Area Agricoltura POMODORO DA SALSA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile100 % Acqua94.0 g Proteine1.0 g Lipidi0.2 g Glucidi disponibili3.5 g Fibra alimentare0.9 g Energia19 kcal Sodio6 mg Potassio297 mg Ferro0.3 mg Calcio9 mg Fosforo25 mg Niacina0.8 mg Vitamina C25 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura POMODORO DA INSALATA COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile100 % Acqua94.2 g Proteine1.2 g Lipidi0.2 g Glucidi disponibili2.8 g Fibra alimentare1.1 g Energia71 kcal Sodio3 mg Potassio290 mg Ferro0.4 mg Calcio11 mg Fosforo26 mg Niacina0.7 mg Vitamina C21 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Radicchio Il radicchio si trova ovunque nei luoghi erbosi e incolti, dall’Eurasia sino ai confini dell’Afghanistan e del Belucistan. Secondo la tradizione, i Romani, lo usavano come medicamento, specialmente per curare l’insonnia. Nel Medioevo, l'avvento del monachesimo, impose un grande impulso al consumo di cicoria, nonostante l'uso culinario rimanesse sostanzialmente circoscritto alle classi povere o addirittura agli animali allevati. L'origine degli attuali radicchi coltivati si può attribuire ad un complesso di azioni, quali le ibridazioni spontanee e la selezione (sia quella naturale, sia quella effettuata dagli orticoltori) che hanno portato a differenziazioni morfologiche, talora rilevanti. Il "Radicchio" è un termine semplificativo e volgare che indica varie "insalate amare”. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Il radicchio è una pianta erbacea a ciclo annuale, biennale o perenne, dotata di fusti ramosi e fogliosi. Le foglie sono alterne, dentate o partite e i fiori sono azzurri. La foglia è un alimento di origine vegetale color rosso, verde o variegato, caratterizzato dalla forma a cespo (aperta o chiusa, affusolata o a palla) e da un sapore tipicamente amaro. Questo ortaggio è tra i più apprezzati e rinomati per le ottime caratteristiche organolettiche e contiene sia vitamina C, sia retinolo equivalenti alla pro-vit. A e carotenoidi. Esistono almeno 8 varietà di radicchio i più famosi sono: • il radicchio rosso, una verdura pigmentata di color rubino o violaceo, appartenente a molte varietà • il radicchio verde, termine ancor più generico rispetto a quello rosso, può essere utilizzato praticamente per tutte le varietà di cicoria verde amara Provincia di Asti Area Agricoltura RADICCHIO ROSSO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile72 % Acqua94.0 g Proteine1.4 g Lipidi0.1 g Glucidi disponibili1.6 g Fibra alimentare3.0 g Energia13 kcal Sodio0 mg Potassio0 mg Ferro0.3 mg Calcio36 mg Fosforo30 mg Niacina0.3 mg Vitamina C10 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura RADICCHIO VERDE COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile95 % Acqua88.1 g Proteine1.9 g Lipidi0.5 g Glucidi disponibili0.5 g Fibra alimentare0 g Energia14 kcal Sodio0 mg Potassio0 mg Ferro7.8 mg Calcio115 mg Fosforo45 mg Niacina0.3 mg Vitamina C46 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Ravanello Il ravanello (Raphanus sativus L.), detto anche rapanello, è originario dei paesi asiatici. Questo ortaggio è conosciuto da oltre 3mila anni in Cina ed era già ampiamente coltivata all'epoca dei Greci e Romani. La parola “raphanus” si potrebbe ricondurre all’etimologia di un vocabolo greco o persiano. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità La parte aerea della pianta si presenta con foglie lobate e margini irregolarmente seghettati. I fiori, muniti di quattro petali, sono di colore bianco, rosa o violetto; il frutto è una siliqua che racchiude semi rossastri, rotondi o leggermente allungati. Le varietà coltivate sono numerose e vengono classificate in base alla forma e al colore della radice In Italia sono diffusi soprattutto i ravanelli tondi e rossi ma anche quelli bianchi ed oblunghi. Provincia di Asti Area Agricoltura RAVANELLO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile99 % Acqua95.6 g Proteine0.8 g Lipidi0.1 g Glucidi disponibili1.8 g Fibra alimentare1.3 g Energia11 kcal Sodio59 mg Potassio240 mg Ferro0.9 mg Calcio39 mg Fosforo29 mg Niacina0.4 mg Vitamina C18 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Sedano Il sedano (Apium graveolens L.) era conosciuto fin dall'antichità: già 1.000 anni prima di Cristo, infatti, le opere di alcuni autori greci, quali l'Odissea di Omero, contenevano riferimenti all'utilizzo di questa pianta come erba medicinale. La prima testimonianza dell'impiego del sedano a fini alimentari si fa risalire a un documento francese del 1623. Alla fine di quello stesso secolo l’uso del sedano come alimento si diffuse anche in Italia e Inghilterra. Negli orti astigiani, situati nella piana alluvionale del Tanaro, il sedano è coltivato fin dall'inizio del 20º secolo; fonti storiche attestano la partecipazione a premi per la razionale coltivazione degli orti nell'astigiano e viene anche citata la locale società orticola astigiana in cui sono associate molte aziende che producono sedano. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Il sedano è una erbacea composta da fusti cavi al loro interno e ramificati, in grado di svilupparsi per circa 80 cm in altezza e una radice fittonante. Le foglie del sedano sono disposte in maniera alterna, di forma lobata e composte da un picciolo lungo e margini seghettati, color verde molto acceso. Le infiorescenze nascono durante il secondo anno di vita, sono raggruppate ad ombrella e sono di color bianco-verdognolo. Il sedano dorato è la varietà più colivata, esso ha colore giallo-dorato dei piccioli fogliari a costa piena. Il sedano è molto noto per l’uso che se ne fa in ambito culinario, dal momento che è anche una specie di natura aromatica. In alcune zone nordiche, è utilizzato come digestivo e diuretico, o per la cura delle malattie renali, di ulcere e di piaghe. Nell’astigiano viene coltivato il sedano dorato che si consuma soprattutto nei mesi autunnali intinto nella tradizionale “ bagna cauda” insieme a molte altre verdure di stagione. Provincia di Asti Area Agricoltura SEDANO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile80 % Acqua88.3 g Proteine2.3 g Lipidi0.2 g Glucidi disponibili2.4 g Fibra alimentare1.6 .8g Energia20 kcal Sodio140 mg Potassio280 mg Ferro0.5 mg Calcio31 mg Fosforo45 mg Niacina0.2 mg Vitamina C32 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Spinacio Originario dell'Asia sud-occidentale, lo spinacio (Spinacia oleracia L.) fu introdotto in Spagna attorno all'anno 1000 dagli Arabi e si diffuse in Europa e nel 1500 in America. Si racconta che Caterina de' Medici, quando lasciò Firenze per andare in sposa a Enrico di Valois, futuro Re di Francia, si fece accompagnare da alcuni cuochi in grado di preparare in svariati modi questo ortaggio: da allora, nella cucina classica francese, le preparazioni che richiedono un letto di spinaci sono chiamate per questo "à la florentine". Lo spinacio ha acquisito notorietà tra i bambini grazie al celebre personaggio di braccio di ferro, popeye, nato negli anni 30. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Lo spinacio è una pianta erbacea a ciclo annuale, con una radice fittonante rossa vicino al colletto. Le foglie basali sono carnose, provviste di un picciolo lungo 5-10 cm; i fiori sono piccoli e verdastri. Le piante maschili sono caratterizzate da steli fiorali privi di foglie, le piante femminili hanno foglie complete fino all'estremità degli steli. In base alla forma del frutto si distinguono due sottospecie: • con frutti lisci subrotondi, il tipo più diffuso in coltura; • con angolosi o spinescenti,se ne conoscono poche varietà e, seppur dotate di buona resistenza al freddo, sono poco diffuse in Europa, e quasi esclusivamente per l'industria conserviera. Molto apprezzato come verdura cotta, ha un contenuto in sostanza secca del 10% con il 3,7% di proteine; elevato è il suo contenuto in vitamine e sali minerali. Provincia di Asti Area Agricoltura SPINACIO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile83 % Acqua90.1 g Proteine3.4 g Lipidi0.7 g Glucidi disponibili3 g Fibra alimentare1.9 g Energia31 kcal Sodio100 mg Potassio530 mg Ferro2.9 mg Calcio78 mg Fosforo62 mg Niacina0.4 mg Vitamina C54 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Zucchino Originario dell'Asia meridionale (zona dell'Himalaya) e dell'America centrale (Messico), lo zucchino (Cucurbita pepo L.) iniziò a diffondersi in Europa nel XVI secolo ed oggi è coltivato in tutti i continenti. La parola “cucurbita” si riferisce a una pianta che si curva e si avvinghia attorno alle altre per produrre frutti rotondi. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità Lo zucchino è una pianta annuale che possiede un fusto particolarmente flessibile, con un portamento rampicante oppure strisciante. Il fiore della zucchina, detto anche fiorillo, è di colore giallo-arancione mentre il frutto è costituito da un cilindro color verde scuro, con leggere striature biancastre in alcune varietà. Sia il fiore che il frutto sono molto utilizzati in cucina. Il fiore viene fritto dopo esser stato immerso nella pastella mentre il frutto si consuma sia in forma cruda che cotta e costituisce uno degli alimenti maggiormente utilizzati nella nostra penisola. Le zucchine sono costituite per oltre il 90% di acqua che le rende ortaggi rinfrescanti, leggeri e facilmente digeribili. Detengono proprietà drenanti, diuretiche e altamente curative contro le insufficienze renali ed il diabete. In cosmesi, si utilizza la polpa come ingrediente di maschere per la pelle secca e disidratata. Provincia di Asti Area Agricoltura ZUCCHINO COMPOSIZIONE E VALORE ENERGETICO (100 gr. di prodotto) Parte edibile88 % Acqua93.6 g Proteine1.3 g Lipidi0.1 g Glucidi disponibili1.4 g Fibra alimentare1.3 g Energia11 kcal Sodio0 mg Potassio0 mg Ferro0.5 mg Calcio21 mg Fosforo65 mg Niacina0.7 mg Vitamina C11 mg Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione Provincia di Asti Area Agricoltura Zucca L’origine della zucca è controversa e un po’ incerta, forse, i primi esemplari furono coltivati in Asia Meridionale, più precisamente in India. I popoli più antichi, tra cui gli Egizi, gli Arabi, i Greci e i Romani conoscevano la zucca. A Roma è considerata salutare e Apicio, Plinio e Marziale ne enumerano nove ricette.Gli antichi Romani la utilizzavano come contenitore per il sale, vino, latte o cereali. La zucca fu conosciuta dagli europei solo dopo la conquista delle Americhe quando Cristoforo Colombo portò in Italia diverse varietà di zucca; ne arrivano varietà più differenti e di tutti i tipi: bislunga o rotonda, grande o piccola, verde, gialla, striata, rossa. La zucca inizialmente fu usata per sfamare il popolo contadino che col passare del tempo ne ricavò ricette prelibate. Provincia di Asti Area Agricoltura Caratteristiche, proprietà e curiosità La zucca è una delle piante più produttrici di frutti eduli, è vigorosa, a fusti striscianti e foglie grandi palmate o lobate; i viticci consentono alla pianta di arrampicarsi ai sostegni. I frutti sono polimorfi, a forma di sfera, in alcune varietà oblunghi e arrivano in alcuni casi a pesare 100kg. Esistono numerose varietà di zucche che si distinguono in base al colore e alla forma. Provincia di Asti Area Agricoltura In cucina la zucca viene consumata per intero, dai semi che possono essere mangiati previa salatura ed essiccazione (od arrostimento in forno); ai fiori fritti o scottati in padella. La parte più gustosa è la polpa che si presta a mille impieghi: dopo averla privata della scorza, può essere cotta a vapore, al forno o bollita per preparare zuppe e minestroni, o anche tagliata a cubetti e cucinata in padella come le classiche patate arrosto. La polpa lessata o cotta in padella, dopo essere stata schiacciata, può costituire la base per torte e dolcetti originali. La zucca è un frutto magico, leggendario anche per la sua forma: in passato, quelle giganti e vuote, venivano usate dai marinai come boe o come salvagente per inesperti nuotatori. Nel Medioevo secondo la tradizione si narra che uomini e donne siano stati salvati dalla corrente di acque impetuose grazie a formidabili zucche. Spesso il termine è usato in modo dispregiativo (zucca= corto di intelletto, che stenta ad apprendere o zuccone= lento di mente e testardo). Provincia di Asti Area Agricoltura Proverbi • • • • • • • • • • • • • • • • A ogni filo d'erba è destinata almeno una goccia di rugiada. Chi pianta le fave senza concime, le raccoglie senza baccello. Fave in fiore, acqua a tutte l'ore. Frutto proibito è più saporito. La lieta pioggerella ti fa crescer l'erba bella. La pianta che ha molti frutti non li matura tutti. La salvia ti salva. La cipolla ha parecchie virtù, e una almeno la senti anche tu. L’erba voglio non nasce neanche nel giardino del re. L’erba del vicino è sempre più verde. Mettere insieme capra e cavoli. Se son rose, fioriranno. Se vuoi mandare i malanni al diavolo, ricorda le virtù del cavolo. Sei una testa di cavolo . Un piatto di lattuga l'insonnia mette in fuga. Un fiore non fa ghirlanda. Provincia di Asti Area Agricoltura Un cavolo, una pecora e un lupo Ci sono un cavolo, una pecora, un lupo e un contadino che devono attraversare un fiume. Sulla sua barca, il contadino, non ha sufficiente spazio per contenere tutto e deve scegliere una sola cosa da portare con sé. Sceglie il cavolo, lo trasporta dall’altra parte del fiume ma al suo ritorno trova solo il lupo e non la pecora. Quindi riprende il cavolo, rincasa dopo aver recuperato anche il lupo e va alla ricerca di un’altra pecora. Il contadino trasporta la nuova pecora, poi il cavolo, infine il lupo ma, a questo punto, si accorge che c’è solo la pecora e manca il cavolo. Lo cerca fino a quando decide che deve rincasare, quindi riporta il lupo sulla sua riva e successivamente anche la pecora, per andare a prendere un altro cavolo. Provincia di Asti Area Agricoltura Ricomincia di nuovo, portando sull’altra riva prima la pecora, poi il cavolo. Quando è sul punto di andare a recuperare il lupo, si ferma a pensare: decide di rimettere la pecora sulla barca e di riportarla indietro, poi prende il lupo e lo trasporta sull’altra riva acanto al cavolo. Riattraversa il fiume con la pecora e, con tutti e tre all’appello, si ferma a guardare il fiume che ha attraversato, fino a prendere, finalmente, una decisione...il contadino andrà al mercato a barattare cavolo, pecora e lupo con… una barca più grande!!! Liberamente tratto da "Il cavolo, la pecora e il lupo“ di Fabian Negrin Provincia di Asti Area Agricoltura Il fagiolo magico C ’era una volta un bambino di nome Giacomino che viveva con la mamma in una povera fattoria. Possedevano solo una mucca che un giorno smise di fare latte; così, la mamma disse a Giacomino di venderla al mercato. Giacomino partì per andare a vendere il povero animale, ma incontrò un omino che gli disse: <<Che bella mucca! Dalla a me ed in cambio prendi questi cinque fagioli fortunati!>>. Giacomino non fece in tempo a rispondere che si ritrovò in mano i fagioli e la mucca non c’era più! Quando tornò a casa la mamma domandò quanto avesse guadagnato dalla vendita; Giacomino rispose: <<Cinque fagioli magici!>>. La mamma si arrabbiò,buttò via i fagioli e mandò Giacomino a letto senza cena! Il giorno dopo, quando il ragazzo si svegliò, vide dalla finestra una luce verde, si affacciò e notò una pianta di fagioli alta, alta… Incuriosito decise di arrampicarsi. Giunto in cima fu dinnanzi ad un castello, bussò alla porta ed un’enorme donna gli aprì dicendo: <<Scappa via di qui! Mio marito è un orco e se ti vede ti mangia!>> e Giacomino, affamato dal giorno precedente, rispose: <<La prego signora, ho tanta fame!>>. Provincia di Asti Area Agricoltura Così Giacomino riuscì ad entrare in casa e mangiò qualcosina ma, improvvisamente, si sentirono dei passi molto pesanti: stava arrivando l’orco! Giacomino si nascose dentro al forno. Arrivò il gigante e disse: <<Ucci, ucci, sento odor di cristianucci!>> la moglie fece finta di nulla; dopo cena l’orco si mise a contare un sacchetto pieno di soldi, poi si addormentò. Giacomino decise di approfittare del momento per uscire dal forno e scappare, ma prima rubò il sacchetto di soldi. Tornato a casa il ragazzo raccontò alla mamma tutta la storia ed i due festeggiarono perché non sarebbero mai più stati poveri. Purtroppo, però, poco tempo dopo i soldi erano finiti e Giacomino decise di arrampicarsi nuovamente sulla pianta del fagiolo; ritornò al castello e riuscì a rubare una gallina magica all’orco: l’animale faceva uova d’oro! Riuscì a prendergli un’arpa magica, ma per sua sfortuna questa iniziò ad urlare: <<Padrone, padrone!>> L’orco si svegliò ed iniziò a rincorrere Giacomino, scese velocemente dalla grossa pianta di fagioli, prese un ascia e iniziò a rompere con forza il tronco dell’albero. La magica pianta di fagioli non crebbe mai più, ma Giacomino e sua mamma non avevano più bisogno di nulla: avevano un’arpa che suonava meravigliosamente ed una gallina che continuava a fare uova d’oro. Liberamente tratto da "Il fagiolo magico" di Richard Walker. Provincia di Asti Area Agricoltura La principessa sul pisello C'era una volta un principe che voleva sposare una principessa, ma doveva trattarsi di una principessa vera! Si mise a viaggiare in lungo e in largo per il mondo, ma ogni volta non riusciva a decidersi: principesse ce n'erano un po' dappertutto, ma erano principesse vere? Alla fine decise di tornare a casa. Una notte che c'era un tempo orribile, con fulmini, tuoni, e acqua a catinelle, qualcuno bussò alle porte della città, e il vecchio re andò ad aprire. Fuori dalle mura c'era una principessa, l'acqua le picchiava sui capelli e sui vestiti, entrava nelle scarpe dalle punte e ne usciva dai tacchi: eppure lei sosteneva di essere una vera principessa. “Questo si vedrà", pensò la vecchia regina, ma non disse nulla: andò in camera, tolse il materasso dal letto e mise sul fondo un pisello; poi prese 20 materassi e li mise sul pisello e sopra i materassi altri 20 grossi cuscini di piume e dormì lì. La mattina dopo chiesero alla principessa come aveva dormito. <<Malissimo! – si lamentò la fanciulla – non ho praticamente chiuso occhio per tutta la notte! Chissà cosa c'era in quel letto! Ero coricata su qualcosa di duro e mi sono fatta un enorme livido blu e marrone. È stato terribile!>> Così capirono che era una principessa vera perché solo una principessa poteva avere una pelle così sensibile! Il principe la prese in sposa, convinto finalmente di avere incontrato una vera principessa, e il pisello andò a finire in un museo, dove, se nessuno è venuto a rubarlo, lo si può vedere ancora. Tratto da “La Principessa sul pisello” di Hans Christian Andersen Provincia di Asti Area Agricoltura Ricette per bambini 1-3 anni Polpette tricolore alla farina di ceci • 200gr di farina di ceci • 50gr di pane raffermo senza crosta • 100gr di carote • 100gr di cavolfiore • 100gr di fagiolini • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale q.b. • latte q.b. Provincia di Asti Area Agricoltura Purea di broccoletti e zucca • • • • 1kg di cime di broccoletti 400gr di zucca 2 cucchiai di parmigiano 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale q.b Provincia di Asti Area Agricoltura Fagiolini crumble • 600gr di fagiolini freschi o surgelati • 100gr di mollica di pane raffermo • 30gr di olio extravergine d’oliva • 1 spicchio d’aglio • sale q.b. Provincia di Asti Area Agricoltura Scaloppina di platessa con verdure • 4 filetti di platessa sottili • 200gr di carote • 200gr di asparagi • olio extravergine di oliva q.b. • farina q.b. Provincia di Asti Area Agricoltura Ricette per bambini 4-10 anni Risotto carciofi e prosciutto • 6 carciofi • 300g di riso • 200gr di prosciutto cotto (o tacchino arrosto) • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • una noce di burro • sale q.b. Provincia di Asti Area Agricoltura Consigli per il consumo degli ortaggi • Mangiare a pranzo e a cena ortaggi crudi e cotti. • Non consumare la frutta tutta insieme ma gustarla in piccole quantità più volte nell’arco della giornata. • Lavare accuratamente frutta e verdura. • Fare la spesa almeno due volte la settimana per acquistare prodotti freschi. • Consumare preferibilmente la frutta fresca e altrettanto buone sono le macedonie preparate sul momento. • Se si decide di aumentare il consumo di vegetali, aumentare la frequenza e la quantità con moderazione per permettere all'organismo di adattarsi alle nuove abitudini alimentari • Ogni alimento ho sei consumato smodatamente non ha più effetti benefici • Imparare a osservare, toccare, annusare e gustare, senza fretta per assaporare il cibo Provincia di Asti Area Agricoltura Orto in città e didattico Nel seicento negli ospedali psichiatrici spagnoli si praticava l’orticoltura per alleviare alcune problematiche dei pazienti, più avanti, è stato dimostrato scientificamente come il contatto con la natura e le piante, abbia un concreto e misurabile effetto terapeutico, per le persone affette da varie disabilità. Oltre a nutrire, l’orto rilassa, disinquina l’ambiente ed è fonte di benessere interiore. Anche la First Lady Michelle Obama ha creato un orto biologico alla Casa Bianca, per fornire cibo fresco e sano alle figlie e al consorte e si dice che ami curarlo lei direttamente. Provincia di Asti Area Agricoltura Gli orti urbani sono appezzamenti di terreno messi a disposizione, dalle Amministrazioni locali, al cittadino e permettono anche la riqualificazione delle aree urbane. Le Amministrazioni predispongono un apposito bando da cui scaturisce poi una graduatoria degli aventi diritto: anziani, portatori di handicap, pensionati, disoccupati, operai, …; i criteri cambiano a seconda dei regolamenti comunali adottati. Anche la Provincia di Asti – Area Agricoltura con la collaborazione del Comune di Asti e l’associazione onlus produttori biologici e biodinamici piemontesi, hanno organizzato una serie di iniziative formative per accompagnare coloro che gestiscono un orto familiare. Il Servizio Agricoltura ha aderito in quanto, nella mission, è prevista anche l’affermazione di tecniche il più possibile rispettose dell’ambiente e dei consumatori. Provincia di Asti Area Agricoltura Anche gli orti scolastici o didattici rivestono una grande opportunità. Nel 2011 Slow Food aveva istituito 420 orti scolastici, vi sono altre istituzioni, associazioni, gruppi di volontari che promuovono gli orti didattici con ottimi risultati. I bambini sono entusiasti nel vedere crescere le piantine e nel contempo imparano il rispetto dell’ambiente e della natura, la conoscenza delle singole piante, ed esercitano la pazienza e l’attesa. Questo tipo di iniziative avvicina anche i bambini agli anziani. Molti provveditorati hanno affidato la coltivazione dell’orto scolastico durante l’estate a gruppi di anziani del luogo, i medesimi che durante il periodo scolastico si sono recati in classe ad insegnare i rudimenti del mestiere. Anche in provincia di Asti molte scuole primarie hanno aderito a queste lodevoli iniziative. Provincia di Asti Area Agricoltura Per ulteriori informazioni e approfondimenti si veda il libro “La storia degli ortaggi” disponibile al seguente link: http://www.provincia.asti.gov.it/il-sistemaqualita/archivio-formazionequalita/cat_view/476-agricoltura/816qualita/1047-storia-degli ortaggi Provincia di Asti Area Agricoltura