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SEI SU: SALUTE E BENESSERE SALUTE E BENESSERE INCONTRO DELL'AIRA: UN'OCCASIONE DI FESTA E DI
CONFRONTO PER I MALATI REUMATICI.
Incontro dell'AIRA: un'occasione di festa e di confronto
per i malati reumatici.
MERCOLEDÌ 04 APRILE 2012 12:00 SALUTE E BENESSERE
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Il 31 marzo, la dott.ssa Battaglia (responsabile dell'Unità Operativa Semplice di Reumatologia dell'ospedale Garibaldi
di Catania) e il dott. Filetti (presidente dell'Associazione Reum Amici di Catania), insieme alla dott.ssa De Andres e
alle infermiere del reparto (G. Motta e M. G. Spampinato), hanno incontrato i soci dell'AIRA per scambiarsi gli auguri di
Pasqua.
Il dott. Filetti ha colto l'occasione per ricordare l'importanza che può avere l'unione di tutti i malati per ottenere
alcuni diritti che gli vengono negati:
«Sul piano nazionale la reumatologia non esiste. Dobbiamo far capire a chi ci amministra che le cosiddette
"malattie rare", in realtà, siano più numerose di quanto si creda. – Poi aggiunge -Dobbiamo essere sempre più
compatti per far capire allo Stato che siamo numerosi!».
Il presidente ha sottolineato, inoltre, un particolare fondamentale: «È importante far capire che le malattie reumatiche
sono malattie sistemiche, che coinvolgono anche gli organi interni e la microcircolazione, non solo l'apparato
muscolo-scheletrico».
In seguito, ha denunciato il disagio dei malati (soprattutto di chi richiede il trattamento immunologico) che non possono
più usufruire del'ISEE e che, in alcuni casi, sono affetti da patologie che non hanno un'esenzione.
A tal proposito, anche la dott.ssa Battaglia esprime la propria opinione: «Il paziente reumatico dovrebbe avere a
disposizione un "pacchetto" comprensivo di tutti quegli esami che annualmente gli spetterebbero di diritto».
Filetti prosegue il discorso, sollevando un altro tasto dolente: «L'assessorato dovrebbe assicurare al paziente
reumatico anche una "strada preferenziale" nelle liste d'attesa, in modo da non attendere 8 mesi per un esame.
Tuttavia – rassicura – abbiamo aperto un dialogo e siamo fiduciosi».
In attesa che le cose migliorino, però, i soci dell'AIRA non hanno intenzione di aspettare "con le mani in mano" e
propongono di attivare un "servizio di ascolto" volto a raccogliere le lamentele e le proposte dei malati che
frequentano l'ambulatorio.
Fonte foto:Salvatore Filetti
Gabriella Sirni