liceo statale “g. carducci” modello di

LICEO STATALE “G. CARDUCCI”
Scienze Umane, Linguistico, Scienze Umane opzione Economico-sociale
Via S.Zeno 3 56127 Pisa
TEL 050 555122 Fax 050 553014
C. F. 80006190500 - Cod. Mecc. PIPM030002
www.carducci.scuole.pisa.it e mail [email protected]
MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
ANNO SCOLASTICO 2016-17
CLASSE 5^ SEZIONE F
DISCIPLINA SCIENZE NATURALI
DOCENTE Susanna Bartolini
QUADRO ORARIO n°. ore settimanali nella classe : 2
1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
PROFILO GENERALE DELLA CLASSE
Classe con caratteristiche cognitive globalmente buone, il comportamento non sempre è
corretto, atteggiamento positivo verso la materia, la partecipazione piuttosto passiva
FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI:
□ griglie, questionari conoscitivi, test socio-metrici
(se si, specificare quali)………………………………..
X tecniche di osservazione
X colloqui con gli alunni
□ colloqui con le famiglie
□ colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di I grado
LIVELLI DI PROFITTO
Liv. 0 (inf
DISCIPLINA
Liv. 1 (base) Liv. 2 (intermedio) Liv. 3 (avanzato)
SCIENZE NATURALI
Alunni
Alunni
Alunni
Alunni
%
%
%
%
alla suff)
2. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA
SCIENZE NATURALI
Asse di riferimento:
Asse scientifico
Risultati attesi:
 Comprendere la terminologia specifica della Biologia e delle Scienze della Terra ed utilizzarla
autonomamente, attraverso forme di espressione orale, scritta, grafica
 Conoscere le principali classi di componenti molecolari e macromolecolari dei viventi
 Spiegare il ruolo delle macromolecole informazionali nella codificazione e trasmissione del
progetto biologico
 Riconoscere i fenomeni che provano la continua trasformazione della terra e interpretarli
attraverso il modello unificante della tettonica delle placche
 Saper effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni
3. CONTENUTI DEL PROGRAMMA
Unità di
Tempi / h
Risultati attesi in termini di
apprendimento
compl.
competenze specifiche
Modulo 0
Settembre
MODULO 1. Le basi
Ottobre-
chimiche della vita
U.A.1.1 Carboidrati
Lipidi
Proteine
Obiettivi minimi da raggiungere
Recupero Chimica Organica
Novembre
.Descrivere le caratteristiche dei
monosaccaridi
. Descrivere le caratteristiche dei disaccaridi
riportandone alcuni esempi
.Descrivere le caratteristiche dei
polisaccaridi riportandone alcuni esempi.
.Distinguere tra i polisaccaridi quelli che
hanno funzione di riserva e di struttura
Conoscere le caratteristiche di
monosaccaridi, disaccaridi polisaccaridi
e le loro funzioni
. Descrivere la struttura delle molecole dei
Conoscere le principali caratteristiche dei
trigliceridi evidenziando la reazione di
lipidi
condensazione tra acidi grassi e glicerolo
. Distinguere tra acidi grassi saturi e
insaturi
. Descrivere le caratteristiche funzionali dei
fosfolipidi derivandole dalle loro proprietà
polari
. Riconoscere il ruolo dei lipidi nella cellula
in particolare come costituenti della
membrana plasmatica
. Riconoscere i gruppi funzionali degli
amminoacidi
. Spiegare che cosa può differenziare due
proteine che contengono lo stesso numero di
amminoacidi
. Mettere in relazione il livello di
organizzazione delle proteine con le
rispettive funzioni
. Riconoscere l'importanza della funzione
enzimatica
Specificare le subunità che costituiscono i
nucleotidi
. Riconoscere il ruolo dell'ATP
. Riconoscere l’importanza dei nucleotidi
Decrivere la struttura di un generico
aminoacido
Spiegare le diverse strutture di una
proteina e le diverse funzioni svolte
Spiegare il ruolo degli enzimi
Descrivere il modello del DNA
individuando nei nucleotidi e le subunità
costituenti
nella formazione degli acidi nucleici
Acidi nucleici
. Descrivere i ruoli biologici del DNA e
dell’RNA
. Evidenziare le differenze tra la struttura
dell’RNA e quella del DNA.
Dicembre
MODULO 2
Le basi chimiche
dell’ereditarietà
Gennaio
U.A.2.1Il DNA e la sua
duplicazione
U.A.2.2 Dal DNA
alla proteina
Gennaio16
hGenna
ioGggg
gg
. Ripercorrere le tappe che hanno portato a
riconoscere il DNA come sede
dell’informazione ereditaria
. Descrivere il modello di DNA proposto
da Watson e Crick
. Illustrare il meccanismo per cui un
filamento di DNA può formare una copia
complementare di se stesso
. Riconoscere il ruolo degli enzimi coinvolti
. Descrivere l’azione degli enzimi coinvolti
nel processo di proofreading
. Discutere l’assioma «un gene –un
enzima»
. Descrivere il processo di trascrizione
riconoscendo il ruolo dai diversi enzimi
coinvolti
. Spiegare le funzioni svolte dai diversi tipi
di RNA nelle cellule
. Spiegare che cosa si intende per codice
genetico
. Spiegare perché un codone è formato da
tre nucleotidi
. Utilizzare la tabella del codice genetico
per mettere in correlazione i codoni del
RNA con i rispettivi amminoacidi
c.
U.A.2.3 La sintesi
proteica
16hFebb
raio
U.A.2.4 Mutazioni
puntiformi e loro
conseguenze
Mod. 3 Il globo terrestre
e la sua evoluzione
U.A. 3.1 Fenomeni
vulcanici
Marzo
Maggio
Descrivere il modello del DNA di
Watson e Crick
Illustrare il meccanismo mediante della
duplicazione del DNA
Descrivere
in
linea
generale il modello di DNA
proposto
Definire la relazione tra geni e catene
polipeptidiche
Elencare le differenze tra DNA e RNA
Descrivere eil processo di trascrizione
Conoscere caratteristiche e ruoli dei
diversi tipi di RNA
Conoscere i principi su cui si basa il
codice genetico
Spiegare in che cosa
. Descrivere la funzione dei ribosomi e
dell’RNA di trasporto
. Mettere in evidenza la particolare struttura
del tRNA
. Spiegare il significato di «regolazione
dell'espressione genica»
. Spiegare la struttura e il meccanismo di
azione di un operone
Descrivere le fasi della sintesi proteica
. Spiegare perché uno scambio di basi
azotate può essere così importante da
causare gravi malattie
. Definire il termine mutazione e spiegare
che cosa si intende per puntiforme
. Distinguere tra mutazione di senso, non
senso e silenti
Ripasso: le rocce, la struttura interna della
Terra
Descrivere i principali tipi di mutazione
classificare il tipo di attività vulcanica in
saper classificare il tipo di attività
relazione al tipo di magma
vulcanica in relazione al tipo di magma
Riconoscere il ruolo della regolazione
dell'espressione genica in cellule
procariotiche
distribuzione geografica dei vulcani
U.A. 3.2 Fenomeni sismici
conoscere i diversi tipi di onde e i fattori che
determinano la loro propagazione
all’interno della terra
saper leggere un sismogramma
confrontare le diverse scale sismiche
distribuzione geografica degli epicentri
descrivere i fenomeni sismici
riconoscere i diversi tipi di onde in un
sismogramma
conoscere e descrivere la struttura interna
della terra
U.A. 3.3 Tettonica delle
placche: un modello
globale
Spiegare il modello della tettonica delle
Riconoscere la corrispondenza della
distribuzione di vulcani e terremoti con
placche e collegarlo alla formazione delle
particolari strutture della litosfera (dorsali,
principali strutture della litosfera
catene montuose, archi insulari)
Riconoscere i moti convettivi
dell’astenosfera come il motore della
dinamica litosferica
Individuare le placche litosferiche
Riconoscere i margini convergenti,
divergenti e trasformi.
Utilizzare il modello per descrivere
l’orogenesi
Le prove a sostegno del modello della
tettonica delle placche
4. U.D.A INTERIDISCIPLINARI (Tra discipline dello stesso asse o di assi diversi)
- Descrizione dell’architettura didattica __________________________________________________________________________
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5. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI
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6. METODOLOGIE
x Lezione frontale (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
x Lavoro individuale (svolgere compiti, acquisizione metodo di studio)
□ Lavoro di gruppo (ricerca, studio, sintesi, cooperative learning)
□ Attività di laboratorio (esperienza individuale o di gruppo)
□ Circle time (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
□ Brainstorming
□ Problem solving
□Altro ___________________________
7. MEZZI DIDATTICI
x
Libri di testo
□ Testi di supporto
□ Schede predisposte
x
Materiale didattico multimediale e/o audio-visivo
□ Tecnologie multimediali
□ Altro ___________________________________
8. MODALITA’ DI VERIFICA E DI RECUPERO
TIPOLOGIA DI PROVE DI
VERIFICA
Prove scritte
Prove orali
SCANSIONE TEMPORALE
MODALITÀ DI RECUPERO
MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO
x Recupero curricolare
x Recupero in itinere:
□ sportello
□ recupero con moduli
integrativi “on line”
□ classi aperte
N. verifiche sommative previste per il trimestre ed il
pentamestre
Trimestre: 1 prova scritta, 1 prova orale
Pentamestre: 1 prova scritta, 2 prove orali
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
Lavori individuali
…………………………….......
Attività previste per la valorizzazione delle
eccellenze
9. Valutazione
La valutazione terrà conto dell´esito delle verifiche orali e scritte effettuate durante l´anno,
della progressione rispetto ai livelli di partenza, dell´impegno, del grado di partecipazione ed
attenzione al dialogo educativo-didattico tenendo conto della scala di valutazione e dei criteri
indicati nel P.O.F.
Pisa li 31 Ottobre 2016
f.to IL/LA DOCENTE