Il cervello - Dott. Vitantonio Lobascio

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Lezione di Scienze Umane e Sociali
Il cervello
Il
primo strato, il più antico dal punto di vista evolutivo, è il cosiddetto "cervello
rettiliano", costituito dallo striato e dai gangli della base, sede delle emozioni più
primitive, come la sete, fame, sonno, sesso, paura e l'aggressività, la sua struttura
genetica si è sviluppata nel periodo in cui gli animali più evoluti sulla terra erano i
rettili. Questa parte del cervello sovrintende alle attività fisiche come la
deambulazione e a tutti i processi fisiologici involontari: respirazione, battito
cardiaco, digestione ecc.
Il
secondo
strato, definito da MacLean sarebbe esclusiva dei mammiferi e
costituirebbe il sistema limbico, avendo la funzione di elaborare le emozioni sociali
più importanti, come quelle che si esprimono nella relazione di attaccamento tra
madre e bambino; anche olfatto e gusto sono collegati a questa area.
Il cervello limbico è quello la cui struttura genetica si è sviluppata nel periodo in cui
gli animali più evoluti sulla terra erano i mammiferi. Questa parte è la sede delle
emozioni, quella che associa sensazioni gradevoli a ricordi positivi e sensazioni
sgradevoli a memorie negative.
Il
terzo ed ultimo strato, che potremmo chiamare neocorteccia , ha cominciato a
svilupparsi nel momento in cui è apparso l’uomo sulla terra ed è tutt’ora in fase di
evoluzione.
Esso è la sede della volontà cosciente, delle facoltà di sintesi e ragionamento, del
linguaggio, della creatività e dell’apprendimento.
Neuroni e trasmissione nervosa
Il cervello è formato da miliardi di cellule nervose (neuroni). In genere un neurone è
costituito da tre parti principali:
Un corpo cellulare centrale che dirige tutte le attività del neurone;
I dendriti: corte fibre che sono il prolungamento della cellula nervosa e aumentano
la sua superficie di contatto. Essi ricevono i messaggi dagli altri neuroni e li
trasmettono al corpo cellulare;
L'assone (o neurite): singola fibra nervosa molto lunga che invia i messaggi dal corpo
cellulare ai dendriti di altri neuroni o di tessuti corporei, ad esempio i muscoli.
Sebbene la maggior parte dei neuroni contengano tutte e tre queste parti, tra i
diversi neuroni esistono grosse differenze di forma e dimensione, sia degli assoni
sia dei dendriti.
L’impulso nervoso è costituito da due fasi, una elettrica ed una chimica: all’interno
del neurone l’impulso nervoso è rappresentato da una carica elettrica che percorre
il neurone fino alla sinapsi, il punto in cui entra in contatto indiretto con il neurone
successivo (i neuroni non entrano mai in contatto diretto tra loro, c’è sempre in
mezzo un piccolo spazio, lo spazio intersinaptico, che li divide).
Tipi di sinapsi
A livello della terminazione presinaptica lo stimolo elettrico provoca la liberazione,
nello spazio intersinaptico, di una sostanza chimica, il neuromediatore (o
neurotrasmettitore) ,che è contenuto in vescicole che si trovano nella terminazione
presinaptica. Il neuromediatore va a fissarsi sui recettori posti sulla membrana
postsinaptica del neurone successivo e questo provoca il formarsi in questo
neurone dell’impulso elettrico che lo percorrerà tutto fino alla sinapsi successiva
dove, con lo stesso meccanismo, si propagherà ad altri neuroni fino al manifestarsi
dell’effetto specifico dell’area funzionale attivata correlata a (movimenti, pensieri,
emozioni, percezioni, ecc.). È necessario precisare che ogni neuromediatore ha i
suoi recettori specifici, che si attivano soltanto in presenza di quel neuromediatore,
e che il neuromediatore, non appena ha svolto sua funzione, deve essere
eliminato per liberare il recettore e renderlo così disponibile per un eventuale
stimolo successivo.
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