04 - Parete - sciunisannio.it

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PARETE
CELLULARE
A differenza delle cellule animali, le cellule vegetali
sono incapsulate in una pellicola solida detta
PARETE CELLULARE
Le piante sono prive di uno scheletro del
tipo di quello posseduto dagli animali
vertebrati, pertanto, devono la possibilità
di reggersi unicamente al fine reticolo
tridimensionale formato dall’insieme delle
pareti delle loro singole cellule.
La parete non è un organulo
plasmatico vivente ma, in un
certo senso, un accessorio
cellulare costruito dallo stesso
protoplasto che essa riveste.
Micrografia al microscopio elettronico a scansione di un frammento di legno
Quercus rubra, che mostra la localizzazione delle cellule di sostegno
La forma di una cellula vegetale è stabilita
principalmente dalla sua parete cellulare. Quando una
cellula vegetale vivente viene trattata con enzimi di
degradazione della parete cellulare per rimuoverla, ciò
che rimane, cioè il protoplasto delimitato da membrana,
ha una forma invariabilmente sferica.
La parete della cellula vegetale è presente nelle cellule di quasi tutte le piante.
Manca solo in alcuni organismi inferiori quali alcuni funghi ed alghe.
La parete cellulare svolge numerose funzioni:
1)permette alla cellula di acquisire una forma definita;
2)protegge da danni ed infezioni causati dall’attacco di batteri e funghi
patogeni;
3)protegge la cellula da shock omeostatici cioè regola e limita la quantità
d’acqua che la cellula può assumere dall’ambiente esterno e le impedisce
quindi di scoppiare in ambienti con basse concentrazioni saline;
4) fornisce resistenza e protezione alla cellula per il suo carattere di scatola
rigida;
5) interviene attivamente in molti processi fisiologici (es. assorbimento,
diffusione e trasporto d’acqua, traspirazione, ecc).
La parete è sintetizzata a strati:
Questo significa che la parete cellulare si forma
e si differenzia gradualmente attraverso tappe
successive:
•Lamella
Lamella Mediana
• Parete Primaria
•Parete
Parete secondaria.
Quando una cellula si divide tra i due protoplasti figli,si viene a creare
una prima,sottile, membranella di separazione:
LA LAMELLA MEDIANA.
Verso la fine
dell’accrescimento
embrionale,le due giovani
cellule cominciano la
costruzione della
PARETE PRIMARIA.
Una volta completato il
differenziamento sul lato
esterno della parete primaria
viene costruita
LA PARETE SECONDARIA.
Alla costruzione della parete
secondaria segue poi,talvolta,
quella della PARETE
TERZIARIA, solitamente
molto sottile.
La parete di una cellula non
deriva da quella della cellula
madre, possono ereditare
per lo più porzioni di parete
che comunque provvedono
a completare.
Già verso la fine
dell’accrescimento
embrionale, le giovani cellule
che non sono destinate a
dividersi, cominciano
ciascuna, la costruzione della
propria parete.
La lamella mediana,condivisa dalle 2 cellule, è un sottile strato
ricco di polisaccaridi rigidi detti PECTINE, che si trova tra le pareti
cellulari adiacenti.
La lamella in sostanza tiene unite le cellule tra loro (la pectina,
infatti, viene usata come addensante nelle conserve alimentari).
LA PARETE PRIMARIA,
di spessore ancora assai
sottile riveste il
protoplasto sulla
superficie esterna e viene
apposta contro la lamella
mediana.
LA PARETE PRIMARIA,
Di solito le cellule in attiva
divisione, presentano
soltanto pareti primarie.
Queste sono capaci di
perdere la loro forma
caratteristica, di dividersi e
di differenziarsi in nuovi tipi
di cellule. Ecco perché esse
sono coinvolte nei processi
di cicatrizzazione delle ferite
e di rigenerazione.
Generalmente le pareti
primarie non sono
uniformemente inspessite, ma
presentano delle aree che lo
sono di meno chiamate
campi di punteggiature
primarie. Questi riuniscono i
plasmodesmi.
Cellula parenchimale con pareti
primarie e campi di punteggiature
primarie. I plasmodesmi
attraversano la parete generalmente
in corrispondenza di quest’ultime.
I componenti della PARETE PRIMARIA
E’ composta di
cellulosa,
emicellulose,
sostanze
pectiche,
proteine (sia
glicoproteine, che
enzimi) e acqua,
ma può contenere
anche lignina,
suberina,o cutina.
•Cellulosa
•Emicellulosa
•Pectina
•Proteine
•Lignina
•H20
LA PARETE
SECONDARIA
La parete secondaria viene
depositata all’interno della parete
primaria,dopo che questa ha
terminato la crescita in
distensione. Si presenta quindi
come una caratteristica della
cellula adulta. L’ispessimento della
parete procede in direzione
centripeta, cosicché va
contemporaneamente riducendosi
il lume cellulare.
Le pareti secondarie sono
particolarmente importanti nelle
cellule specializzate nelle funzioni di
sostegno e di conduzione dell’acqua.
In queste cellule spesso
il protoplasma muore
dopo avere depositato la
parete cellulare.
Il componente principale della
parete secondaria è la cellulosa
Si tratta di un omopolimero del
D-glucopiranosio con legami ß (1-4).
Essa forma una catena lineare,non ramificata dove
ogni residuo di glucosio è ruotato di 180° rispetto al
Una microfibrilla è il
risultato
dell’assemblaggio di
30-100 lunghi filamenti di
cellulosa allineati in
parallelo.
precedente
a) microfibrille al
microscopio
elettronico;
b) microfibrilla
risultante
dall’assemblaggio
di varie catene di
cellulosa;
c) due
macromolecole di
cellulosa tenute
insieme da legami
idrogeno.
Le
Queste
catenecaratteristiche
di cellulosa sono
chimico-fisiche
stabilizzatedanno
da legami
alla cellulosa
idrogeno
intramolecolari.
eccezionaliInoltre,
proprietà
gli di
stessi
resistenza
legamialla
idrogeno,questa
trazione e aglivolta
intermolecolari,stabilizzano
attacchi enzimatici.
la struttura della microfibrilla.
a. Porzioni di parete; b. Le fibre di diametro maggiore, LE MACROFIBRILLE, si
possono vedere al microscopio ottico; c. con il microscopio ottico le
macrofibrille possono essere risolte in microfibrille del diametro di 10-25nm;
d. alcune zone delle microfibrille, le micelle , sono disposte in modo ordinato
impartendo, così proprietà cristalline alla parete; e. un frammento della micella
che mostra tratti di molecole di cellulosa simili a catene, con una dispozione a
maglie
In una parete secondaria è possibile distinguere
tre strati, esterno, mediano e interno, indicati
rispettivamente con S1, S2, S3.
Essi differiscono gli uni dagli altri per
l’orientamento delle fibrille di cellulosa.
Quindi la parete cellulare è tanto più forte a
Una tale disposizione a strati è giustificata dal
stress meccanici che arrivano da diverse
fatto che il comportamento della cellula
direzioni,quanti più sono gli orientamenti delle
sottoposta ad uno sforzo meccanico è
microfibrille nei diversi strati che la
controllato dalla direzione delle microfibrille.
compongono.
Lo strato S1 è quello più esterno,vicino alla parete
primaria. Qui le microfibrille hanno un andamento quasi
perpendicolare all’asse longitudinale .
Lo strato S2 è
invece
caratterizzato da
microfibrille con un
andamento
nettamente
parallelo all’asse.
In fine nello strato S3
l’orientamento ritorna
quasi trasversale.
Modificazioni della parete secondaria
cellulosa
Tra le varie modificazioni cui
essa può andare incontro
sicuramente la più
interessante è la
lignificazione. Si tratta di una
modificazione idrofobica.
Infatti la lignina,idrofoba, si
sostituisce all’acqua nella
parete cellulare.
Modificazioni della parete secondaria
Consiste nella deposizione di LIGNINA nella
matrice a livello delle emicellulose e delle
sostanze pectiche.
La LIGNINA è un polimero costituito da
monomeri di varie molecole aromatiche
(es. alcol coniferilico) cioè contenenti
un anello a sei atomi di carbonio, che si
possono legare tra loro in vari modi.
Cellule lignificate sono quelle dei vasi del legno
della pianta, con funzione di trasporto
dell’acqua e ioni inorganici su distanze anche
particolarmente lunghe, o le fibre
sclerenchimatiche, che hanno funzione
meccanica di sostegno della pianta.
La lignificazione delle pareti cellulari conferisce rigidità alle strutture cellulari, le rende più impermeabili e
resistenti agli attacchi di microrganismi
La deposizione delle lignine avviene a partire dallo strato della parete secondaria più vicino alla membrana
plasmatica, per poi procedere per infiltrazione a tutta la parete ivi compresa la parete primaria e la lamella
mediana.
Quando l’accrescimento e la lignificazione sono finiti la cellula muore.
Nell’immagine è possibile
vedere come in una parete
lignificata la lignina si
depositi come lamelle tra
microfibrille di cellulosa. La
deposizione della lignina ha
inizio nella sostanza
intercellulare, agli angoli
delle cellule,poi si estende
agli strati di pareti formati per
primi e,infine, agli ultimi.
La sintesi di lignina elimina H2O dalla parete e
forma una trama idrofobica che lega la cellulosa
e previene l’estensione cellulare
La parete si accresce sia in spessore
che in superficie.
La distensione
La parete sidella
accresce
pareteper
è un
la deposizione
processo chediavviene
nuove
microfibrille.
sotto lo
Lastretto
maggior
controllo
parte delle
del protoplasto!
fibrille di cellulosa, si
Durante la crescita, si verifica da parte della cellula un
dispone strato su strato, al di sopra di quelle
aumento della sintesi proteica e della respirazione, per fornire
precedentemente formate, anche se alcune possono
l’energia necessaria, come pure un aumento
essere inserite nella preesistente struttura della parete.
dell’approvvigionamento idrico.
LE PARETI CELLULARI CONTENGONO DIVERSE
PROTEINE:
1) Alcune con funzioni enzimatica,(come quelle presenti nella soluzione
soluzione acquosa apoplastica), come le
a. PEROSSIDASI (usano H2O2 per formare legami covalenti fra varie molecole);
b. INVERTASI (idrolisi del saccarosio);
c. CELLULASI (scissione della cellula);
d. FOSFATASI ACIDE ( distacco di gruppi fosfato da molecole fosforilate).
e. PECTINASI (degradazione di sostanze pectite);
f. etc…
... che presumibilmente controllano la ristrutturazione di parete associata alla crescita\ed allo sviluppo.
2) Altre insolubili,come quelle strutturali (PRP e GRP).
3) Altre solubili come le Proteine con arabino galattani (AGP),che glicosilate fino al 90% della loro
massa sono presenti a livello sia della parete che del plasmalemma, ciò suggerisce che si trattino di
molecole di adesione, capaci di mediare la comunicazione molecolare fra la parete ed il protoplasto.
4) Vi è infine un’altra famiglia di proteine:LE ESPANSINE.
Queste pur essendo prive di attività enzimatica, sono capaci di provocare la rottura dei legami ad Idrogeno.
Chi sintetizza le microfibrille di
cellulosa?
Complessi enzimatici localizzati nella membrana plasmatica:
LE CELLULOSA SINTASI
Durante
la complessi
sintesi della
cellulosasii presentano
complessi espellono
Questi
enzimatici
come unale
microfibrille
al di costituita
sopra dellada
superficie
esterna
della
sorta di rosetta
sei particelle
disposte
membrana,
per essere integrate
nella parete
cellulare
esagonalmente,che
attraversano
la membrana
a) complessi lineari;
Il foro di
b) organizzazione a
ciascuna
rosetta o a rosetta
è
con rosetta
globulo terminale.
occupato
Le rosette da
sono
formate
da sei
una
particella
particelle
indicata
con il
ognuna
dellediquali
termine
sintetizza
Globulo. una
molecola di cellulosa.
c) più molecole di
cellulosa si
assemblano tra loro a
formare la
microfibrilla
elementare.
Le estremità terminali delle fibrille neoformate cominciano ad integrarsi
con la parete,le rosette continuano a sintetizzare cellulosa, muovendosi
parallelamente ai microtubuli corticali del citoplasma sottostante.
Ricapitoliamo: le microfibrille di cellulosa
sono sintetizzate da complessi enzimatici
che si muovono all’interno della membrana
plasmatica
I complessi enzimatici di cellulosa sintasi
formano”rosette”incluse nella membrana plasmatica.
Ogni”rosetta” sintetizza cellulosa da un derivato del
glucosio, l’UDP-glucosio (uridina difosfato glucosio).
Le molecole di UDP-glucosio penetrano nella rosetta
dalla parte citoplasmatica della membrana e una
microfibrilla viene estrusa dalla faccia esterna della
membrana.
I componenti della matrice ( emicellulose, sostanze
pectiche), così come le glicoproteine sono portati alla
parete mediante vescicole di secrezione,provenienti dal
Golgi.
FINE
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