Piante spontanee commestibili_tesi Durand

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Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi
Corso di Laurea in Scienze Naturali
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI IN PIEMONTE:
INDAGINE ETNOBOTANICA
NELLE VALLI PELLICE, CHISONE E GERMANASCA (TO)
E ALLESTIMENTO DI ESEMPLARI D'ERBARIO CON FINALITA' ESPOSITIVA
Candidata
Emanuela Elina Durand
Relatore interno
Prof. Consolata Siniscalco
Relatore esterno
Dr. Rosa Camoletto
Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
Anno Accademico: 2013-2014
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
MATERIALI E METODI
VALLI PELLICE, CHISONE E GERMANASCA (TO)
Angrogna
Bobbio Pellice
Bricherasio
Luserna San Giovanni
Rorà
Torre Pellice
Villar Pellice
Fenestrelle
Massello
Perrero
Pomaretto
Prali
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
INDAGINE ETNOBOTANICA
Le piante
-i manuali
-la flora locale
(ricerca, fotografie,
erbario)
Le interviste
-ricerca dei soggetti
-formulazione delle domande (specie raccolte, parti usate,
ricette, fonti...)
-selezione di 24 interviste significative
-analisi e sintesi dei dati
Gli usi locali
-le piante raccolte
-le parti utilizzate
-usi e ricette
Le problematiche: diffusione locale, carico di raccolta
-piante comuni e piante rare
-piante tossiche e inquinate
-piante alloctone invasive
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
ALLESTIMENTO DI ESEMPLARI D'ERBARIO
CON FINALITA' ESPOSITIVA
Dati relativi alla specie
Dati sull’utilizzo
alimentare della
specie
Dati etnobotanici raccolti
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
RISULTATI
Analisi dei manuali: 75 specie citate con più frequenza
e presenti nel territorio di indagine
Interviste: sono emerse 32 specie maggiormente raccolte
Fragaria vesca
Achillea millefolium
Rosa canina
Juniperus communis
Viola sp.
Thymus serpillum
Silene vulgaris
Urtica dioica
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Chenopodiaceae – Chenopodium bonus-henricus L.
Pianta erbacea annuale che si trova spesso nei pressi
delle malghe, dei recinti e delle baite, su terreni ricchi di
nitrati.
Presenza nei manuali di fitoalimurgia:
Parti utilizzate in cucina:
Quanto può essere raccolta senza
pericolo di scomparsa?
X
DATI ETNOBOTANICI RACCOLTI
Aree di indagine: Val Germanasca,
Val Pellice, Val Chisone
(Piemonte, Italia, Alpi Occidentali).
In queste valli il buon enrico o orle è molto
apprezzato e viene cucinato in sostituzione
degli spinaci coltivati, come verdura di
contorno. Non risultano informazioni
sull’utilizzo dei semi.
Diffusione locale:
Utilizzatori locali:
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Ericaceae – Vaccinium myrtillus L.
Pianta arbustiva perenne che cresce in boschi,
brughiere, pascoli subalpini, sempre su substrato
umido con pH acido. Per l'abbondante produzione
di fogliame e per il denso intrico di radici
prodotto, rende i terreni su cui vive sempre più
acidi; per questo è una specie gregaria che, dove
presente, tende a formare estesi popolamenti.
Presenza nei manuali di fitoalimurgia:
Parti utilizzate in cucina:
Quanto può essere raccolta senza
pericolo di scomparsa?
X X
DATI ETNOBOTANICI RACCOLTI
Aree di indagine: Val Germanasca,
Val Pellice, Val Chisone
(Piemonte, Italia, Alpi Occidentali).
Pianta poco diffusa, con scarsa
fruttificazione. I mirtilli o arëzze e i mirtilli
rossi (Vaccinium vitis-idaea) vengono raccolti
durante le passeggiate in montagna e
consumati sul posto; a volte sono prelevati in
maggiore quantità per preparare marmellate.
Diffusione locale:
Utilizzatori locali:
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Polypodiaceae – Polypodium vulgare L.
Pianta erbacea perenne che cresce nei boschi di latifoglie,
su rocce, muri e tra i tronchi in zone d'ombra.
Presenza nei manuali di fitoalimurgia:
Parti utilizzate in cucina:
Quanto può essere raccolta senza
pericolo di scomparsa?
X X X X
DATI ETNOBOTANICI RACCOLTI
Aree di indagine: Val Germanasca,
Val Pellice, Val Chisone
(Piemonte, Italia, Alpi Occidentali).
Il polipodio, felce dolce o ërgalisia è ricordo
d'infanzia di molti valligiani perché da
bambini ne masticavano il rizoma, che ha
sentore di liquirizia.
Diffusione locale:
Utilizzatori locali:
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Brassicaceae – Nasturtium officinale R. Br.
Pianta erbacea perenne che predilige habitat di crescita con
acque calme o a scorrimento lento, lungo fossati o risorgive.
Difficilmente sopporta periodi di siccità.
Presenza nei manuali di fitoalimurgia:
Parti utilizzate in cucina:
Quanto può essere raccolta senza
pericolo di scomparsa?
X X X
DATI ETNOBOTANICI RACCOLTI
Aree di indagine: Val Germanasca,
Val Pellice, Val Chisone
(Piemonte, Italia, Alpi Occidentali).
Il crescione o creisoun in queste valli
viene abbastanza raccolto e per lo più
consumato fresco in insalata.
Diffusione locale:
Utilizzatori locali:
Il crescione e le altre verdure acquatiche
devono essere raccolte in acque pulite
e lontano dai pascoli, perché potrebbero
essere infestate dalle larve di un verme parassita
(Fasciola hepatica) che danneggia l’apparato
digerente.
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Adoxaceae – Sambucus nigra L.
Pianta arborea o arbustiva. Cresce ai margini dei
boschi, occupando in fretta spazi lasciati liberi
dalla vegetazione; per questo diventa talvolta
infestante. Specie mesofila
che predilige suoli ricchi in humus e sostanze
nutritive.
Presenza nei manuali di fitoalimurgia:
Parti utilizzate in cucina:
Quanto può essere raccolta senza
pericolo di scomparsa?
X
DATI ETNOBOTANICI RACCOLTI
Aree di indagine: Val Germanasca,
Val Pellice, Val Chisone
(Piemonte, Italia, Alpi Occidentali).
In queste valli il sambuco o sambuc è abbastanza
utilizzato. Nella zona montana le infiorescnze
sostituiscono la robinia
nella preparazione di frittelle in pastella. Sono
inoltre usate
per preparare vini da aperitivo e sciroppi; inoltre,
seccate e conservate, vengono aggiunte alle
tisane.
Le infruttescenze sono usate per preparare
marmellate, mescolate ad altra frutta, e per
produrre una sorta di vino.
Diffusione locale:
Utilizzatori locali:
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
Fabaceae – Robinia pseudoacacia L.
Pianta arborea o arbustiva, pioniera e talvolta invasiva.
E’ eliofila e predilige terreni ben drenati, su substrati acidi.
Presenza nei manuali di fitoalimurgia:
Parti utilizzate in cucina:
Quanto può essere raccolta senza
pericolo di scomparsa?
X
DATI ETNOBOTANICI RACCOLTI
Aree di indagine: Val Germanasca,
Val Pellice, Val Chisone
(Piemonte, Italia, Alpi Occidentali).
L'unico uso della robinia o garzìa
in queste valli è la preparazione
di frittelle dolci, ricavate passando
in pastella le infiorescenze, fritte poi
nell’olio.
Diffusione locale:
Utilizzatori locali:
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
La pianta giusta, la pianta buona
e le parti giuste al momento giusto
buona tradizione locale
buoni manuali
buoni corsi
buoni erbari
buona conoscenza della flora spontanea locale
(e delle sue variazioni)
giardini fitoalimurgici
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
Ringrazio
per l’attenzione
Emanuela Elina Durand – Piante spontanee commestibili nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca
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