Incentivare DOSSIER COVER IN-HOUSE STARS DESTINAZIONI NEWS VALUTARE IL SUCCESSO DI UNA STRATEGIA DI MARKETING Oltre al Roi, ovvero il ritorno sull’investimento, esiste anche uno strumento espressamente dedicato al marketing. È il Romi (Return on Marketing Investment) da valutare attraverso un sistema di misure preciso Marketing Metrics: al cuore dell’azienda 26 Il marketing manager deve possedere competenze, skill ed esperienza, tali da essere in grado non solo di scegliere le strategie applicabili, ma anche calcolarne il profitto; arrivando, Q così, dritto al cuore dell’azienda in maniera appropriata i benefici derivanti dall’applicazione di strategie di uesto articolo può essere consimarketing e il Roi generabile dai budget derato il seguito di quello che di marketing. ho scritto sul tema del MarkeSenza dubbio molti manager non disponting Roi e pubblicato su Incentigono di una solida esperienza di marketing e molti “marketing manager” non hanno vare di gennaio 2006 con il titolo L’incentisviluppato le capacità analitiche e quantitave: spesa o investimento?. tive necessarie per ottimizzare produttività Ho terminato da poco di leggere “Marketing e profittabilità. Metrics: 50+ Metrics Every Spesso, a fronte di creative e Executive Should Master”, un avvincenti strategie di markelibro davvero molto interesDopo l’applicazione ting, disegnate per incremensante pubblicato dalla Whardi creative strategie tare le vendite o lanciare un ton School Publishing della di marketing, spesso nuovo prodotto, non fa seguicelebre business school di non ne viene misurato to una misurazione dell’impatPhiladelphia. il conseguente impatto to finanziario conseguente alGià la premessa si presta a nufinanziario. E ciò l’applicazione di tale strategia. merosi ragionamenti applicabili a discapito dell’azienda Come ha dichiarato il Cmo anche nell’ambito dell’industria (Chief Marketing Officer) deldei servizi MICE e, per estenla multinazionale Procter & Gamble: «Il sione, alla filiera del turismo e dell’ospitalità. marketing è un’industria da 450 miliardi di Il marketing, nonostante la sua impordollari e noi prendiamo decisioni in questo tanza, è e rimane ambito con meno informazioni e minore diuna delle funzioni sciplina di quella che applicheremmo per aziendali meno decisioni su business di valore di anche comprese e più solo cento mila dollari». difficilmente miUn ambito del problema è sicuramente surabili, e molti quello delle competenze, degli skill, delle consigli di ammiesperienze e dei comportamenti di markenistrazione tuttoting necessari a un manager della funzione ra non valutano DI ANTONIO ACUNZO di marketing per avere successo all’interno di un’azienda. Non è sicuramente complesso elencare una checklist di queste competenze, ma, piuttosto, è più complesso trovare il candidato giusto in grado di tradurre le competenze in una “profittevole” proposizione di business. Ovviamente, non vale la regola one size fits all, una misura valida per ogni applicazione, perché le applicazioni di marketing devono essere allineate agli obiettivi di ogni singola azienda e di ogni singolo settore industriale. Questione di misure Moltissime aziende dichiarano di disporre di una “brillante funzione di marketing” ma nella realtà questa non è integrata trasversalmente nelle funzioni aziendali, non portando così alcun risultato pratico e, anzi, alienandosi il resto dell’azienda. Sintetizzando quindi in maniera forse troppo semplificata, il marketing deve neces- 27 sariamente prevedere il duplice aspetto di “creatività e funzionalità della strategia di marketing” e di “disciplina finanziaria nell’applicare il marketing in maniera proficua”. È quindi funzionale, oserei dire obbligatorio, utilizzare delle metriche, definite per l’appunto Marketing Metrics, per misurare ogni singola performance per valutarne l’affidabilità, quantificarne i risultati e giudicare il conseguente successo (o insuccesso) della strategia di marketing. Partiamo da una definizione di Marketing Metric: una “metrica” è un sistema di misura che quantifica una tendenza, una performance e viene usata per spiegare fenomeni, diagnosticare cause e proiettare i risultati di eventi futuri. La “metrica” offre la caratteristica del rigore e della obiettività e facilita la condivisione e la comprensione di fenomeni attraverso un linguaggio numerico condivisibile e comprensibile trasversalmente da più funzioni aziendali. Assimilabile al Roi, argomento già ampiamente trattato nel numero di gennaio 2006, abbiamo il Romi, una metrica relativamente “nuova” che calcola il ritorno sull’investimento di marketing (Romi = Return on Marketing Investment). A differenza del Roi, più collegabile al “denaro” utilizzato come investimento in un impianto, linea di produzione, inventario, il Romi è strettamente legato al puro investimento del piano di marketing, e, quindi, a fondi generalmente definiti come rischiosi perché legati a un’aspettativa di sviluppo futura non immediatamente e 28 direttamente quantificabile. Come per esempio nel caso di: ■ start-up di business unit ■ promozione di una nuova La “metrica” applicata struttura, albergo e/o resort al marketing offre rigore ■ campagne di destination e obiettività nello marketing spiegare fenomeni, ■ campagne promozionali di diagnosticare cause direct o e-mail marketing e proiettare risultati ■ attività di advertising e/o di eventi futuri comunicazione e/o pubbliche relazioni ■ lancio di un nuovo prodotto o servizio. Come spesso accade non esiste ancora un consenso universalmente accettato e autorevole dell’interpretazione del Romi, ma sicuramente la funzione calcola, in percentuale, l’incremento di revenue attribuibile all’azione del piano di marketing, moltiplicata per la percentuale di contribuzione e dedotta del budget di marketing effettivamente investito, il tutto diviso per il budget di marketing effettivamente investito. Le parole in una formula [Incremento di revenue attribuibile all’azione del piano di Marketing (in o $) x % contribuzione budget di marketing investito (in o $)] budget di marketing investito (in o $) = Romi (Return On budget di marketing investito (in o $) Marketing Investment Qual è il fine di questa metrica? Misurare la percentuale, o la velocità, o il tasso di spesa (dell’investimento di marketing) che contribuisce al raggiungimento dei profitti. E, quindi, verificare il contributo derivante dall’azione di marketing in funzione del budget di marketing investito (o rischiato). Nella realtà questa è una funzione “vitale” per coloro che si occupano di marketing, perché su di loro viene esercitata una pressione sempre più frequente (e spesso anche psicologica) per dimostrare il “ritorno”, e quindi la validità, del piano di marketing. Mentre il budget di marketing non può es- Su coloro che si occupano di marketing all’interno di un’azienda viene esercitata sempre una forte pressione, affinché sia dimostrato il ritorno di ogni strategia applicata. Le metriche descritte in queste pagine permettono di calcolare i profitti sul budget investito, ovvero il Romi, Return on Marketing Investment sere considerato un investimento nel senso classico del termine e spesso risulta difficile quantificare o prevedere il risultato a fronte del piano di marketing (anche se gli obiettivi che si vogliono raggiungere devono essere chiari, precisi, concreti, realizzabili e numericamente quantificabili), sicuramente ogni “uomo di marketing” vorrà (e potrà) sostenere che l’applicazione del piano di marketing contribuisce al raggiungimento degli obiettivi finanziari della società contribuendo in maniera significativa e applicando una disciplina finanziaria. Un esempio che aiuta a capire Ipotizziamo di considerare la incentive house X che decide di attivare un piano di direct marketing per informare un target ristretto di clienti prospect in merito a una nuova opportunità di meeting planning e generare così extra revenue. Per facilità di esempio e di calcolo, le cifre sono altamente semplificate e non rappresentative di un caso concreto. Ipotizziamo quindi che: ■ la nuova campagna di marketing costa 10.000 ■ si voglia avere un incremento sul revenue corrente di 4.500.000, e quindi arrivare ad un obiettivo di 5.000.000 ■ senza baseline marketing, l’incentive house genera revenue per 2.500.000 ■ questa nuova attività di marketing è in aggiunta alle attività di marketing e di advertising già previste e stimate in 60.000 ■ il contributo in percentuale delle attività di marketing ai fini del raggiungimento degli obiettivi è stimato nel 60 per cento Allora vedremo che: ■ il tasso Rroim (Revenue Return On Incremental Marketing) è dato da: obiettivo di revenue - revenue corrente totale spesa di marketing - marketing base = 5.000.000 - 4.500.000 70.000 - 60.000 = 500% ■ le revenue totalmente attribuibili all’applicazione del piano di marketing ammontano a: 5.000.000 - 4.500.000 = 2.500.000 ■ il tasso Rrotm (Revenue Return On Total Marketing) è dato da: revenue da marketing totale spesa di marketing = 2.500.000 70.000 = 3571% ■ il tasso Romi (Return On Marketing Investment) è dato da: [Incremento di revenue attribuibile all’azione del piano di Marketing (in o $) x % contribuzione budget di marketing investito (in o $)] budget di marketing investito (in o $) = Romi (Return On Marketing Investment) e quindi, dal nostro esempio: ( 2.500.000 x 60%) 70.000 70.000 = 2042% se vogliamo poi ulteriormente verificare il tasso Roimi (Return On Incremental Marketing Investment) troviamo questo risultato: ( 500.000 x 60%) 10.000 10.000 = 2900% Non meravigliatevi dei risultati in percentuale perché stiamo parlando di revenue e quindi di fatturato lordo, per cui i dati puoi si ridimensionano drammaticamente nel passaggio alla profittabilità netta che nel settore delle incentive house è particolarmente ridotta rispetto ad altri settori merceologici. Ripeto, le cifre utilizzate sono esclusivamente a livello di applicazione delle metriche di marketing. Ovviamente le metriche di marketing non si limitano a misurare questi risultati. Solo per la parte “commerciale”, per esempio la gestione degli “account” (nel senso di venditori o del personale addetto al rapporto di vendita diretta con il cliente), troviamo tutta un’interes- 29 sante serie di metriche che: ■ calcolano il carico di lavoro, misurato in ore richieste per servire clienti acquisiti e clienti prospect ■ calcolano il potenziale di vendite di clienti prospect che si inseguono al fine dell’acquisizione, che è in funzione del loro potenziale potere d’acquisto ■ calcolano l’efficacia di una rete di account applicando metriche relative al potere di acquisto di un territorio assegnato, piuttosto che l’efficacia di una politica di marketing telefonico ■ calcolano la proiezione delle vendite di un singolo account in funzione del nuovo obiettivo fissato, in funzione dell’obiettivo raggiunto nel precedente anno, e in funzione del totale delle vendite di tutti gli account. Strumenti per l’incentivazione Sempre in ambito “commerciale” esistono metriche per misurare la profittabilità di un cliente e la convenienza o meno di continuare a servirlo. Le metriche applicabili al mondo delle incentive house e delle società di meeting planning e di event communication calcolano: ■ il numero di contatti, da parte dello stesso cliente, che hanno finalizzato acquisti di servizi MICE in un dato periodo ■ il rapporto tra preventivi richiesti (Rfp) e preventivi effettivamente confermati e gestiti ■ la frequenza di acquisto di servizi MICE da parte di uno o più clienti di un determino settore merceologico (per esempio IT, servizi finanziari, automobilistico, grande distribu- zione, farmaceutico, e altro ancora) quisizione di un singolo cliente dall’investimento totale per le attività di marketing ■ il reale profitto del cliente, ovvero la diffe■ il costo di mantenimento di un nuovo renza tra i profitti generati da eventi confercliente. mati e quanto questi siano asPer concludere un argomento sociabili ai risultati di un’azioLe “metriche” indicate che merita approfondimenti, ne di Crm (Customer Relasono applicabili anche non so quante aziende in Itationship Management) duranal mondo delle incentive lia – nel settore turismo e te un dato periodo di tempo house, delle società ospitalità, e all’interno del ■ il valore di un cliente paradi comunicazione comparto turismo tra incentive metrato al valore attuale dei ed eventi, con svariate futuri flussi di cassa attribuibili house, società di meeting maapplicazioni nagement e società di comual cliente e/o alle azioni di Crm nicazione – usano e applicano verso quel cliente le Marketing Metrics, ma pen■ quale può essere la lunghezza del rapporto con un determinato so siano poche, molto poche. cliente (questa metrica viene definita ProMa l’uso delle metriche aiuta a prendere spect Lifetime Value) decisioni migliori e a gestire in maniera più ■ il costo di acquisizione di un nuovo clien“sana” il singolo business, e nella disciplite, spesso difficile da quantificare, perché rina del business sappiamo quanto la “misusulta difficile isolare il livello di spesa di acrazione” è fondamentale. Il successo di una strategia di marketing dipende da tanti fattori. Ma uno dei più importanti, quello relativo al ritorno sull’investimento, viene troppo spesso trascurato. Forse perché, per essere in grado di calcolarlo, occorre una certa competenza, o forse perché molti non sanno neppure che è possibile farlo 30