Conduttori Conduttori: materiali, materiali corpi, corpi al cui interno le carche elettriche possono muoversi liberamente. solidi: metalli/semiconduttori. Si muovono solo le cariche Conduttori elementari soluzioni elettrolitiche. Si muovono anche gli ioni (+ lenti) Metalli: elettroni di valenza, poco legati, basta un piccolo campo elettrico per farli muovere. Flusso di cariche = corrente elettrica. elettrica Conduttori 1 El Elettrostatica: i C i h ferme Cariche f nelle ll posizioni i i i di equilibrio ilib i (in (i media). di ) (eventualmente breve transiente per raggiungere l’equilibrio.) Se stanno fermi: F = qE = 0 E (macro) = 0 all’interno del conduttore. In superficie ci può essere campo, ma solo normale! Se dentro al metallo E = 0, allora Φ(E) = 0, fino alla superficie. Gauss: , dentro anche Q = 0 Metalli: (all’equilibrio) carica (mobile) solo in superficie Conduttori 2 Se calcoliamo la ΔV tra due punto interni (fino alla sup. sup interna), interna) abbiamo dato che E = 0 ovunque Allora V(P2) = V(P1) Se P1 sta sulla superficie V(P1) = V0 Tutto il conduttore sta al potenziale V0 superficie quindi il suo gradiente -∇ V = E = superficie, : Equipotenziale, anche la n deve essere normale alla sup. (vicino alla sup.) N.B. Se sulla sup la σ non è uniforme, neanche E è uniforme! Conduttori 3 La σ si riaggiusta affinché all’interno il campo sia 0. Se il corpo è una sfera la σ è uniforme: In assenza di campi esterni la carica sulla sup. deve essere sempre di un solo segno. segno (Altrimenti le cariche mobili si muovono) In presenza di campi esterni (Induzione) la carica sulla superficie può avere segni diversi in punti diversi (sempre per annullare il campo netto interno!)) C’è sempre una sola distribuzione di cariche sulla sup. che annulla il campo all all’interno! interno! Conduttori 4 Induzione completa Le cariche indotte sulla sup. dal campo esterno producono un contro-campo (uniforme) che, all’interno, annulla esattamente quello esterno. (Caso facile da calcolare) Conduttori 5 C Caso più iù complesso. l Né il campo esterno t nèè quello ll indotto i d tt sono uniformi, if i ma sicuramente si annullano a vicenda all’interno. Anche il campo esterno è modificato da quello indotto. Se E non è uniforme neanche σ è uniforme. Conduttori 6 Se più conduttori sono collegati elettricamente, all’equilibrio, formano un unico conduttore (equipotenziale). Per una sfera con carica Q, di raggio R: E(R) D t due d sfere f metalliche t lli h di raggio i R1 > R2 in i contatto: t tt Date (Q ∝ R ) Conduttori 7 σ2 Effetto punta: Campo elettrico massimo dove R è minimo. (Parafulmine, i i (P f l i mulinello,…) li ll ) Conduttori 8 Dato un conduttore qualunque carico, carico esprimiamo la sua carica e il suo potenziale. Non dipende p da σ ma solo da come è fatta Σ Definiamo Capacità elettrica del conduttore. Fattore geometrico ! Conduttori 9 Conduttori 10 Se il conduttore è una sfera : ( C = R/K, K ≈ 9 109) Dipende solo dal raggio! Quanto è 1F ! Prendiamo una sfera con R = 0.1 m C = 0.1 x (4 x 3,14 x 8.86 10-12 ) ≈ 0.1/ 9 109 = 1.1 10-11 F = 11 pF Sfera di raggio R = 6.7 106 m (Terra) C = 0.74 mF ! C = Q/ V ; Q = CV ; Conduttori V = Q/C 11 E Esempio: i Due D sfere f ( R 1 e R 2 )cariche ) i h isolate, i l poii poste in i contatto Prima : q1’ , V1’ , q2’ , V2’,, qtot= q1’ + q2’ Dopo: V1 = V2 = V, qtot= q1 + q2 V1 = q1 / C1 = V2 = q2 / C2 q1 = q2 C1 / C2 = q2 R1 / R2 qtot= q1 + q2 = q2 R1 / R2 + q2 = q2 ((R1 + R2))/R2 q2 = qtot R2/(R1 + R2) q1 = qtot R1/(R1 + R2) Conduttori 12 Sia dato un conduttore carico cavo. Possono esserci cariche ( di segno opposto) sulle facce della cavità? NO ! Infatti, supponiamo che ci siano cariche di segno opposto sulle facce interne (qtot = 0) e calcoliamo l’integrale circuitale indicato in figura Il risultato non sarebbe zero,, come invece richiesto dalla conservatività di E Conduttori In un conduttore la carica sta sempre in superficie, anche se contiene delle cavità. Quindi l’interno è sempre equipotenziale (con la superficie) Caso differente. C d tt Conduttore cavo scarico i C2, più iù conduttore d tt carico i C1 con carica q1 , nella cavità Tutte le linee di campo di E che escono da C1 finiscono sulla faccia interna di C2, quindi siamo nella condizione di “Induzione completa” Sulla faccia interna è indotta una carica –q1 e su quella esterna q1. C C’èè E tra C1 e C2. N B Tutte N.B. T tt |q| | | uguale, l le l σ , quindi i di E vicino i i la l sup, no!! Conduttori 14 S C1 tocca Se t l sup. interna la i t di C2, Q è –Q Q sii annullano, ll E interno i t scompare, ma resta Q1 in sup. Da fuori f i non sii vede d differenza! diff Ma anche da dentro non si capisce se in sup. la carica c’è, cambia, ecc. Schermo elettrostatico perfetto (Gabbia di Faraday, rete…) Conduttori 15 Rammenta: Fuori da C2 e C1 il Campo E ∝ 1/r2 , V ∝ 1/r Sulla sup. est. di C2 e dentro la sfera est. V2 = Sulla sup. sup est. est di C1 e dentro la sfera int. int V1 = Conduttori 16 Il sistema di due conduttori, in condizione di induzione completa (!) si chiama CONDENSATORE (sferico) Capacità di un Condensatore, C = Q/ΔV Simbolo circuitale del condensatore (capacitor) Conduttori Bottiglia di Leida 17 Se R2 → ∞ Quindi la capacità di una sfera carica e quella di un condensatore sferico con il raggio esterno all’infinito. I due conduttori che formano il condensatore si dicono: “armature” Conduttori 18 Messa a terra “Mettere a terra” un conduttore vuol dire collegarlo al terreno in maniera che ci possa essere un facile flusso di cariche verso di essa. essa Dato che le terra è un conduttore enorme, qualunque corpo carico “messo a terra terra” cede tutte le cariche necessarie per portarsi allo stesso potenziale. potenziale della terra. Q Questo potenziale i l viene i preso come zero. Conduttori 19 Condensatore cilindrico (indefinito) ( ) λ : densità d ità lineare li di carica i q= λd per unità ità di lunghezza: l h C/d = S R2 ≈ R1 il ln Se l sii può ò sviluppare il i serie in i e fermandosi f d i all primo i ordine di sii ha h Conduttori 20 Condensatore ((ideale)) a facce ppiane pparallele Situazione reale: andamento ai bordi: Deve essere così: Conduttori 21 Collegamento di condensatori simbolo circuitale Due modi di collegamento: Parallelo, Serie P ll l (stessa Parallelo (t V) Per n condensatori in parallelo: Conduttori 22 Due cond. carichi vengono collegati in parallelo Conduttori 23 Serie (stessa q) Conduttori 24 Partitore capacitivo Conduttori 25 Energia immagazzinata nel Campo Elettrostatico Dato un condensatore sul quale sia già presente una carica q’, quindi una d.d.p. ai suoi capi V’ . Per aggiungere gg g un’ ulteriore carica dq’ q si deve compiere p il lavoro dW = V’ dq = q’/C dq’ integrando su tutta la carica Il lavoro fatto (dall’esterno) contro il campo ES, diventa energia immagazzinata g nel condensatore: Ue Conduttori 26 cond FPP: Per un cond. (J) τ : volume tra le armature (m3) ) (J/m3) ue densità di energia. energia Definizione Defini ione valida alida per qualunque q al nq e forma del campo elettrico. Quindi si può partire da questa formula per ottenere l’energia totale Conduttori 27 Pressione Elettrostatica Le due armature cariche di segno opposto si attraggono. Per impedire che si uniscano le si deve vincolare. Quanto vale la forza di attrazione , F ? Q Per un cond. a FPP: Se la forza F provoca uno spostamento infinitesimo dh (negativo perché h diminuisce), l’energia immagazzinata, Ue varia di Conduttori 28 σ2 Se ddividiamo v d a o pe per l’area a ea de dellee aarmature, atu e, ssi ott ottiene e e definita pressione elettrostatica Conduttori 29