I.T.C. A.Cezzi De Castro – Maglie “RIVEDIAMOCI… A SCUOLA” LA COSMOSFERA SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PREMESSA Gli astronomi dell‟antichità pensavano che le stelle che brillano in cielo fossero appese ad una sfera solida, la volta celeste. Questa sfera solida per loro racchiudeva tutto l‟Universo con la Terra al centro. Oggi sappiamo che le cose stanno in maniera molto diversa da così. La sfera solida non esiste e i “puntini luminosi” visibili in cielo non sono tutti alla stesa distanza da noi. Chiamiamo corpi celesti tutti gli “oggetti” che si trovano e vediamo in cielo. Tra essi distinguiamo le stelle: che brillano di luce propria. i pianeti: corpi celesti opachi che ci appaiono luminosi in quanto riflettono una parte della luce che gli arriva da una stella. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PREMESSA La maggior parte degli oggetti luminosi che vediamo in cielo è estremamente lontana da noi e per poter esprimere queste distanze cosmiche si sono introdotte nuove unità di misura: l‟unità astronomica (U.A.): corrisponde alla distanza media Terra-Sole e pari a 149.600.000 km l‟anno luce (a.l.): corrisponde alla distanza percorsa dalla luce in un anno ed è pari a 9463 miliardi di km (infatti la luce viaggia nel vuoto ad una velocità di 300 000 km/s e quindi in un anno percorrerà 9463 miliardi di km) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE LE STELLE Le stelle sono grossi globi gassosi, composti soprattutto da idrogeno ed elio. I gas che costituiscono le stelle si trovano a temperature così elevate che sono completamente ionizzati, cioè non formati da atomi e molecole come sulla Terra ma composti solo dai nuclei, perché hanno perso i loro elettroni. La materia nelle stelle è quindi formata da nuclei di idrogeno ed elio (soprattutto) ed elettroni liberi. In questo stato prende il nome di plasma ed è in grado di emettere una grande quantità di energia in tutte le direzioni sottoforma di luce, calore e altre radiazioni. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Cos’è che rende la temperatura della “materia” delle stelle così elevata? Nella parte centrale di ogni stella (con temperature pari a milioni di gradi centigradi e pressioni che superano il miliardo di atmosfere) si hanno reazioni di fusione nucleare che trasformano i nuclei di idrogeno in nuclei di elio producendo enormi quantità di energia. Parte di questa energia è responsabile delle temperature così elevate, parte dell‟energia è liberata nello spazio sottoforma di luce. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Caratteristiche fondamentali delle stelle sono: Luminosità Colore Temperatura LUMINOSITA‟ DELLE STELLE I motivi per cui alcune stelle ci appaiono più luminose di altre sono due: La stella emette più o meno luce La stella è più o meno lontana. Partendo da tale considerazione possiamo distinguere una luminosità (o magnitudine) apparente luminosità (o magnitudine) assoluta SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Magnitudine apparente La magnitudine apparente è un modo di esprimere la luminosità di una stella per come appare ai nostri occhi, indipendentemente dalla distanza a cui si trova. • Nell‟antichità l‟astronomo greco Ipparco aveva suddiviso i valori della luminosità relativa in sei ordini: nel primo ordine rientravano le stelle più luminose, nel sesto le stelle a stenti percepibili nel cielo buio. • Oggi la luminosità non è più misurata ad occhio nudo, ma con un apparecchio chiamato fotometro fotoelettrico e grazie a queste misure più accurate si sono individuate delle stelle molto più luminose di quelle che in antichità erano inserite nel primo ordine: si sono così introdotte la magnitudine zero e le magnitudini negative. Ad ogni modo la classificazione è stata resa uniforme facendo corrispondere a ogni grado una differenza di luminosità rispetto al grado precedente di 2,5 volte: una stella di magnitudine 1 è 2,5 volte più luminosa di una stella di magnitudine due e 2,52 volte di una stella di magnitudine 3, ecc. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Magnitudine assoluta La magnitudine assoluta è un modo di esprimere la luminosità di una stella in base alla luce che essa effettivamente emette e si calcola conoscendo la distanza a cui è posta da noi. In questa maniera la magnitudine assoluta esprime la luminosità che avrebbero le stelle se fossero poste tutte alla stessa distanza dalla Terra (a 32,6 anni luce da noi). Esempio: il sole a noi appare luminosissimo, ma se si trovasse a 32, 6 anni luce da noi ci apparirebbe un piccolo puntino luminoso, molto meno luminoso di altre stelle ben più lontane da noi. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE COLORE E TEMPERATURA Osservando il cielo con un telescopio, le stelle, che ad occhio nudo ci sembrano grossomodo dello stesso colore, ci appaiono di colori differenti: rosso, arancione, giallo, bianco, azzurro. Il colore di una stella dipende dalla sua temperatura superficiale: le rosse sono le più fredde, le azzurre le più calde. In base alle temperature superficiali le stelle sono state divise in 7 classi spettrali indicate con sette lettere dell‟alfabeto Nota: nel Sistema Internazionale le temperature sono misurate in Kelvin. K= °Celsius +273,35 nella scala Kelvin la temperatura di fusione del ghiaccio è 273,35 e la temperatura di ebollizione dell‟acqua è 373,35 SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE DIAGRAMMA H-R L‟astronomo danese Ejnar Hertzsprung e l‟americano Henry Russel hanno avuto l‟idea di rappresentare in un grafico la luminosità delle stelle in funzione della temperatura. Questo grafico prende da loro il nome: diagramma H-R (dalle iniziali dei loro cognomi) In questo diagramma le stelle sono state collocate in base alla loro luminosità assoluta e temperatura superficiale. La maggior parte delle stelle si colloca in quella che è definita “sequenza principale” che corrisponde alla diagonale del diagramma, dalla regione in alto a sinistra a quella in basso a destra (tra esse c‟è il sole) Ci sono poi due gruppi di stelle che sono al di sopra della sequenza principale: le giganti e le supergiganti (hanno temperature simili alle stelle della sequenza, ma hanno una luminosità più elevata perché hanno una superficie più estesa) E c‟è un gruppo di stelle al di sotto della sequenza principale: le nane bianche (hanno temperature simili alle stelle della sequenza, ma hanno una bassa luminosità perché hanno piccole dimensioni). SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Ai nostri occhi le stelle sembrano immutabili, in realtà esse cambiano nel tempo seguendo un ciclo che possiamo chiamare “vita di una stella”: 1. nascono 2. vivono e si evolvono 3. muoiono. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Nascita di una stella NEBULOSA PROTOSTELLA STELLA 1. Le stelle nascono all‟interno di nebulose, ammassi di polveri e gas che possono diventare luminosi se una stella a loro vicina li illumina. 2. In alcune zone della nebulosa le particelle di materia sono particolarmente concentrate ed iniziano ad attrarsi (grazie alla forza gravitazionale) formando nuclei di addensamento in rotazione che, contraendosi, costituiscono la protostella. 3. Le particelle che costituiscono la protostella si avvicinano sempre più e la regione interna a causa della compressione raggiunge temperature elevatissime così che possono iniziare le reazioni di fusione nucleare: si è formata una stella. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Vita ed evoluzione di una stella Nel primo periodo della sua vita una stella è caratterizzata da una certa instabilità, dopo di che si raggiunge un equilibrio tra la tendenza all‟espansione dovuta all‟energia liberata dalle reazioni nucleari e la tendenza alla contrazione dovuta alla forza di gravità. La stella a questo punto resta stabile per un certo periodo più o meno lungo ed è definita “adulta”. Morte di una stella Avviene in più tappe e può seguire due strade differenti a seconda della massa iniziale della stella. Ad un certo punto della vita della stella (miliardi di anni), si esaurisce l‟idrogeno e terminano le reazioni di fusione nucleare dell‟idrogeno. Inizia una nuova fase di instabilità della stella che si trasforma in gigante rossa (il suo volume è maggiore, la temperatura diminuita e il colore rosso) A questo punto il destino della gigante rossa dipenderà dalla massa iniziale della stella. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Se la massa iniziale è simile o di poco inferiore a quella del Sole: la gigante rossa perde i gas che la circondano e resta solo la parte centrale, calda e bianca che forma la nana bianca. La nana bianca con il tempo diviene un corpo freddo ed opaco trasformandosi in nana nera. Se la massa iniziale è molto più grande di quella del Sole: la gigante rossa va incontro ad un‟esplosione generando una supernova. Dopo l‟esplosione il nucleo centrale continua la sua evoluzione e a seconda della massa si trasforma in stella di neutroni o in buco nero (corpi di densità elevatissima) Nota: in particolare il buco nero è più denso di una stella i neutroni e la sua attrazione gravitazionale è così elevata che non permette nemmeno alla luce di allontanarsi. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Tutto ciò che vediamo di notte costituisce la cosiddetta volta celeste Per orientarsi sulla volta celeste si utilizzano gli stessi sistemi di riferimento che sono sulla Terra: meridiani e paralleli celesti. Il polo nord celeste è la proiezione sulla volta celeste del polo nord terrestre e cade quasi esattamente su una piccola stella che assume una grande importanza come punto di riferimento: la stella polare. Il polo sud celeste è la proiezione sulla volta celeste del polo sud terrestre e si trova dalla parte opposta rispetto al polo nord celeste. L'equatore celeste è la proiezione sulla volta celeste dell'equatore terrestre e divide la volta celeste in due emisferi. Infine sulla volta celeste si può individuare una circonferenza: l'eclittica, che taglia obliquamente l'equatore celeste e coincide con il piano dell'orbita terrestre. Essa è la linea immaginaria che il Sole, nel suo moto apparente attorno alla Terra sembra percorrere durante l'anno SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA STELLE Costellazioni: Lo studio della sfera celeste risulta più semplice se essa è suddivisa in aree che si possono distinguere. Gli antichi, per facilitare il riconoscimento delle varie regioni della volta celeste, consideravano le stelle più brillanti vicine tra loro come vertici di figure e questi raggruppamenti convenzionali tra le stelle sono chiamate costellazioni. I greci avevano inventato dei miti con cui spiegavano l‟esistenza delle costellazioni utili all‟orientamento notturno e ancora oggi si fa riferimento alle costellazioni stabilite da loro (esempio stella Polare che fa parte dell‟Orsa Minore indica il Nord) Le costellazioni oggi identificate sono 88: alcune visibili solo dall‟emisfero boreale, altre solo da quello australe, altre ancora (quelle che occupano la fascia equatoriale celeste) da entrambi. Nota: Abbiamo parlato dell‟eclittica e del moto apparente del Sole attorno alla Terra. Ogni mese il Sole nel suo moto apparente sorge o tramonta nei pressi di una delle dodici costellazioni del cosiddetto zodiaco (“circolo di animali”). SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA LE GALASSIE GALASSIE Le stelle nel cielo si uniscono in enormi ammassi, dette galassie: enormi ammassi costituiti da milioni o miliardi di stelle e da una grande quantità di gas e polveri. L‟Universo contiene almeno un miliardo di galassie che sono state classificate sulla base della loro forma in: sferiche, ellittiche, irregolari, a spirale e a spirale barrata. STELLE GALASSIE AMMASSI SUPERAMMASSI Le galassie più vicine tendono a raggrupparsi in ammassi (es. Gruppo Locale) costituiti da più galassie che si attraggono reciprocamente grazie alla forza di gravità. Gli ammassi di galassie a loro volta formano i cosiddetti superammassi. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA GALASSIE VIA LATTEA La nostra Galassia è la Via Lattea Nome: È stata chiamata così dagli antichi per il suo aspetto lattiginoso. Struttura: è formata da più di cento miliardi di stelle, da polveri e gas (soprattutto idrogeno) Forma: a spirale barrata. È un disco ellittico appiattito con un rigonfiamento (nucleo galattico) particolarmente denso di stelle nella parte centrale, da cui partono alcuni lunghi bracci a spirale che lo avvolgono. Caratteristiche: • Ruota su se stessa attorno all‟asse che passa per il suo centro impiegando 250 milioni di anni per compiere un giro completo (ed anche il Sole e il suo sistema ruotano attorno al nucleo galattico) • Insieme ad una trentina di Galassie vicine forma un ammasso definito “Gruppo Locale”. Il sistema Solare occupa una posizione periferica nella Galassia SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA UNIVERSO ORIGINE DELL‟UNIVERSO La teoria più accreditata è la Teoria del Big Bang (= grande esplosione) Presupposti: L‟Universo è in continua espansione e le galassie si allontanano le une dalle altre. Questo ha portato gli scienziati a pensare che all‟origine tutta la materia che formava l‟Universo fosse contenuta in uno spazio infinitamente piccolo (singolarità iniziale, in cui il tempo e il volume erano uguali a zero e la densità infinita) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA UNIVERSO TEORIA DEL BIG BANG Circa 15 miliardi di anni fa si ebbe un‟enorme esplosione e questa singolarità iniziale iniziò ad espandersi. Un secondo dopo la grande esplosione si formarono le particelle nucleari: protoni, elettroni e neutroni. La temperatura e la densità iniziarono man mano a ridursi. Circa 100 secondi dopo la grande esplosione si formarono i nuclei degli elementi più leggeri (idrogeno, litio ed elio) Circa 300 000 anni dopo la grande esplosione si formarono gli atomi degli elementi leggeri e successivamente anche gli atomi degli elementi più pesanti. Circa 1000000 di anni dopo la grande esplosione le radiazioni luminose che prima erano riassorbite immediatamente una volta emesse, facendo apparire tutto opaco, iniziarono a propagarsi nell‟Universo. Miliardi di anni dopo la grande esplosione si formarono le galassie e le stelle. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA UNIVERSO TEORIA DEL BIG BANG In parole più semplici, all‟origine, tutto ciò che ora costituisce l‟Universo era racchiuso in uno spazio infinitamente piccolo. In seguito alla grande esplosione la materia formata è stata scagliata in ogni direzione e poi un po‟ alla volta si è “condensata” in galassie, ammassi, stelle e pianeti. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA UNIVERSO PRESENTE E FUTURO DELL‟UNIVERSO L‟espansione dell‟Universo iniziata con il Big Bang è continuata e continua nel tempo. Per il futuro le ipotesi proposte prevedono o che l‟Universo continui ad espandersi indefinitamente o che ad un tratto smetta d‟espandersi e inizi a contarsi. Dati recenti hanno suggerito che l‟espansione nel tempo ha iniziato ad accelerare anziché rallentare, ma la causa di ciò non è ancora nota. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SISTEMA SOLARE SISTEMA SOLARE Il Sistema Solare è l‟insieme dei corpi celesti che ruotano intorno alla stella Sole Origine: laddove oggi troviamo il Sistema Solare circa 5 miliardi di anni fa una grande nube interstellare di gas e polvere, probabilmente originata dall‟esplosione di una supernova, ruotava lentamente su se stessa. Nel corso del tempo a causa di una serie di perturbazioni, la materia che costituiva tale nube iniziò a spostarsi verso il centro e ad addensarsi, attraendo altra materia e accrescendosi sempre più. Alla fine di questo processo: • la maggior parte della materia si era spostata verso il centro raggiungendo la densità e la temperatura adatte alla nascita di una nuova stella: il Sole. • Il resto della materia, trattenuto dalla forza di gravità, è rimasto in rotazione intorno alla nuova stella e aggregandosi ha dato origine a pianeti e satelliti. • Alcuni aggregati, troppo piccoli per formare pianeti e satelliti, rimasero separati e dispersi nello spazio formando gli asteroidi, ma anche comete e meteore. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SISTEMA SOLARE Il Sole, otto pianeti e i loro satelliti, le comete, gli asteroidi e le meteore che ruotano attorno al Sole costituiscono il Sistema Solare. sistema geocentrico II secolo d.C. – Tolomeo (astronomo di Alessandria d‟Egitto) – sistema geocentrico. Descrizione del sistema solare che prevedeva la Terra al centro dell‟universo e il Sole e tutti gli altri pianeti in rotazione attorno ad essa. sistema eliocentrico XVI secolo d.C. – Copernico (astronomo Polacco) – sistema eliocentrico. Descrizione del sistema solare che poneva il Sole al centro e attorno ad esso i pianeti. Contributo fondamentale all‟affermazione del sistema eliocentrico fu dato da Galileo Galilei, che con l‟uso del telescopio, effettuò osservazioni che misero definitivamente in crisi la teoria geocentrica. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MOTO DEI PIANETI IL MOTO DEI PIANETI: Oggi sappiamo che i pianeti percorrono intorno al Sole delle orbite ellittiche. L‟ellisse è un cerchio un po‟ schiacciato, che non ha un centro ma due fuochi, che rendono l‟ellisse tanto più schiacciata quanto più sono lontani. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MOTO DEI PIANETI Alla conclusione che i pianeti percorrono orbite ellittiche arrivò l‟astronomo tedesco Giovanni Keplero, che formulò tre leggi sul moto dei pianeti: Prima Legge I pianeti percorrono un’orbita ellittica attorno al Sole, che occupa uno dei due fuochi. Conseguenza: il pianeta non si trova sempre alla stessa distanza dal sole, ma esiste un punto dell‟orbita in cui sarà alla distanza massima (afelio) e un punto dell‟orbita in cui sarà alla distanza minima (perielio). SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MOTO DEI PIANETI Seconda Legge Immaginando che il pianeta, ruotando attorno al Sole, descriva un’area, il pianeta descrive aree della stessa grandezza negli stessi tempi Conseguenza: i pianeti non percorrono la loro orbita con velocità uniforme, ma si spostano tanto più velocemente quanto più sono vicini al sole (velocità massima al perielio, minima all‟afelio) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MOTO DEI PIANETI Terza Legge Il quadrato del tempo necessario ad un pianeta per compiere l’intero giro attorno al Sole è proporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole. Conseguenza: quanto più è distante dal Sole un pianeta, tanto più lentamente si sposta sulla sua orbita Keplero ha descritto in maniera accurata i moti dei pianeti, ma non ha individuato le cause che li generano. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MOTO DEI PIANETI Lo scienziato inglese Newton nel XVII secolo formulò una legge che descrive le cause dei moti basandosi sulle caratteristiche dei corpi celesti: Legge di gravitazione universale Descrive il moto di ogni oggetto dell‟Universo e identifica la sua origine nella forza di attrazione reciproca esercitata dai corpi celesti, detta forza di attrazione gravitazionale: (massa del Sole x massa del pianeta) (distanza del pianeta dal Sole)2 In parole semplici la forza che tiene in rotazione i pianeti intorno al Sole aumenta con la massa dei corpi e diminuisce all‟aumentare della distanza. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SISTEMA SOLARE Il Sistema Solare abbiamo detto che è composto dal Sole e da Otto pianeti Satelliti Asteroidi Comete e meteore Masse di polveri e gas SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SOLE SOLE È una stella, cioè un corpo celeste che brilla di luce propria e come tutte le stelle è formato per il 75% da idrogeno e per il 25% da elio; sono presenti inoltre tracce di ossigeno, carbonio e azoto. Le caratteristiche del sole Distanza media dalla Terra Raggio Massa Densità media Temperatura media Temperatura interna Pressione interna Accelerazione di gravità 150 milioni di km 700 mila km (110 volte quello terrestre) 2 x 1030 kg (330 mila volte quella terrestre) 1,41 (circa ¼ di quella terrestre) 5500 °C 15 milioni di °C 400 miliardi di atmosfere 275 m/s2 (28 volte quella terrestre) Nota: Massa = quantità di materia contenuta in un corpo Densità= grandezza fisica che indica la quantità di materia contenuta in un volume di riferimento. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SOLE Ha una struttura a strati: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Nucleo Zona radiativa Zona convettiva Fotosfera Cromosfera Corona SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SOLE Nucleo: è il cuore del Sole, dove avvengono le reazioni di fusione nucleare e ha origine l‟energia solare Zona radiativa e convettiva: zone intermedie che permettono la trasmissione dell‟energia dal nucleo alla superficie rispettivamente per irraggiamento e convezione. Fotosfera: il termine significa “sfera di luce” e costituisce la superficie visibile del Sole. Ha uno spessore di circa 200 km e la sua superficie ha un aspetto granuloso, con granuli caldi e brillanti che sono stati interpretati come la sommità di bolle di gas caldo provenienti dagli strati sottostanti e granuli di materia più fredda che appaiono più scuri e costituiscono le cosiddette macchie solari (aree scure più fredde delle aree circostanti). SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SOLE Cromosfera: il termine significa “sfera colorata” ed è l‟involucro trasparente di gas che avvolge la fotosfera. Ha uno spessore di 10000 km ed essendo meno luminosa della fotosfera è visibile solo durante le eclissi di Sole, apparendo come un sottile alone rosso solcato da spicole (= getti di gas incandescente ad alta temperatura) Corona solare: deve il nome all‟aspetto che assume il Sole quando è completamente nascosto dalla Luna in un‟eclissi totale (emerge un alone di luce che circonda, come una corona, il Sole e la Luna divenuti scuri). È la parte più esterna della cromosfera ed è formata da particelle di gas rarefatte che si allontanano dal Sole e si espandono nello spazio sottoforma di vento solare, che raggiunge anche la Terra. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SOLE Nota bene. ATTIVITA‟ DEL SOLE Aspetti dell‟attività solare sono rappresentati da: Granuli brillanti e macchie solari che si formano e scompaiono sulla fotosfera in seguito al fatto che l‟energia prodotta nel nucleo è trasportata fino alla fotosfera. Protuberanze: eruzioni di gas caldissimi che appaiono come fiammate, vortici o archi che si formano nella cromosfera e possono arrivare sino alla corona e si innalzano per migliaia di km. Brillamenti: fenomeni che si realizzano nella cromosfera e in pochi secondi liberano quantità enormi di energia sottoforma di luce, radiazioni e particelle atomiche (che sono alla base della cosiddetta aurora polare boreale e australe) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA SOLE AURORA BOREALE E AUSTRALE Aurora boreale in Alaska Aurora australe vista dallo spazio (dal satellite Image) L'aurora polare, spesso denominata aurora boreale o australe a seconda dell„emisfero in cui si verifica, è un fenomeno ottico caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verdeazzurro causato dall'interazione di particelle cariche di origine solare con una porzione dell‟ atmosfera terrestre SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PIANETI PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Pianeti: il nome deriva dal greco e significa “vagabondi”. Sono corpi celesti che non brillano di luce propria e ruotano attorno ad una stella (nel sistema solare il Sole) I pianeti del sistema solare: Si muovono intorno al Sole seguendo orbite ellittiche e questo tipo di movimento è chiamato moto di rivoluzione Girano intorno al proprio asse compiendo un moto di rotazione. Alcuni di essi hanno dei satelliti, cioè dei corpi celesti di minori dimensioni che ruotano attorno a loro (la Terra ne ha uno, Marte due, Giove sedici, Saturno diciassette, Urano quindici e Nettuno otto) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PIANETI In ordine di distanza dal Sole i pianeti del Sistema Solare sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno. Possono essere divisi in due gruppi: Pianeti terrestri o interni: Mercurio, Venere, Terra e Marte. Sono quelli più vicini al Sole, sono piccoli e rocciosi e hanno una densità abbastanza elevata. Pianeti gioviani o esterni: Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Sono quelli più distanti dal Sole, sono più grandi e hanno una densità notevolmente minore. Non sembrano avere una superficie solida e perciò sono anche chiamati pianeti gassosi. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PIANETI Vediamo in veloce carrellata le principali caratteristiche dei pianeti del sistema solare, partendo da Mercurio, il più vicino al Sole e arrivando a Nettuno, il più lontano. MERCURIO È privo di atmosfera e acqua libera. È caratterizzato da un‟elevatissima escursione termica (430°C al sole, -170° C all‟ombra) La superficie è cosparsa di crateri dovuti all‟impatto di meteoriti VENERE È il pianeta più luminoso del sistema solare. L‟atmosfera è ricca di anidride carbonica e in essa sono sospese nubi di acido solforico che non permettono di vedere la superficie. La temperatura raggiunge i 500° C per via dell‟effetto serra dovuto all‟anidride carbonica SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PIANETI MARTE È definito “pianeta rosso” per via del colore della polvere che ricopre la sua superficie. Ha un‟atmosfera molto rarefatta ricca di anidride carbonica. Possiede due calotte polari formate da ghiaccio e anidride carbonica solida. La sua superficie presenta deserti sabbiosi e rocciosi, catene montuose e crateri. Su Marte esistono quattro stagioni la cui durata è doppia rispetto a quella terrestre. GIOVE È il più grande pianeta del sistema solare È completamente formato da gas, soprattutto elio e idrogeno (ad eccezione, forse di un piccolo nucleo solido) La superficie presenta bande colorate parallele all‟equatore dovute al movimento del gas prodotto dalla rotazione del pianeta. Una struttura caratteristica è la Grande Macchia Rossa, enorme uragano negli strati più superficiali dell‟atmosfera con venti fortissimi. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PIANETI SATURNO È il pianeta più suggestivo perché ha anelli concentrici che lo circondano e che sono composti da polvere e piccoli frammenti solidi È composto quasi completamente da gas e la sua densità è così bassa che potrebbe galleggiare sull‟acqua. URANO È avvolto da un‟atmosfera di colore blu, costituita da idrogeno, elio e metano Sembra essere costituito da un nucleo solido circondato da una sfera liquida. L‟asse di rotazione è quasi parallelo al piano dell‟orbita (negli altri pianeti è perpendicolare) Le temperature sono inferiori in media ai -200°C NETTUNO È avvolto da un‟atmosfera gassosa verde azzurra di composizione analoga a quella di Urano. La superficie è costituita da un oceano di metano liquido È percorso da venti fortissimi ed è freddissimo. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA PIANETI Nota bene. Nel 2006 l' Unione Astronomica Internazionale ha stabilito che un pianeta, per essere tale, deve rispettare contemporaneamente i seguenti tre criteri: 1) deve orbitare attorno al Sole; 2) deve avere una massa sufficiente per diventare (quasi) sferico, sotto l'azione della sua stessa gravità; 3) deve avere "pulito" i suoi dintorni, ovvero deve essere l'oggetto dominante nella regione di spazio in cui orbita. Prima tra i pianeti del sistema solare era indicato anche PLUTONE, ma dal 2006 L'Unione Astronomica Internazionale l‟ha “declassato” a planetoide (sorta di grosso asteroide) o pianeta nano per tre ragioni: Le sue dimensioni: è più piccolo della nostra Luna. La sua orbita: è talmente decentrata che si interseca con quella di Nettuno I suoi “dintorni”: le sue vicinanze sono affollate da miriadi di corpi minori. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA LA TERRA Le caratteristiche della Terra Diametro all’equatore Diametro ai poli Diametro medio Superficie Volume Massa Densità media Accelerazione di gravità ~ 12.756 km ~ 12 713 km ~ 12 745 km 5,100 656 x 1014m2 1,083 207 3 x1021m3 5,9742 x1024 kg 5,5153 x103kg/m3 ~ 9,8 m/s2 La Terra è un pianeta dalla superficie assai irregolare, caratterizzata da catene montuose e abissi oceanici. Ha una forma non perfettamente sferica per via di un leggero schiacciamento ai poli. I moti principali della Terra (come per gli altri pianeti) sono: moto di rotazione su se stessa moto di rivoluzione intorno al Sole. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA Il moto di rotazione della Terra avviene da Ovest verso Est intorno ad un asse immaginario che passa per il centro della terra e interseca la superficie in due punti chiamati Polo Nord e Polo sud. Durata: • 23 ore e 56 minuti e 4 secondi (giorno sidereo), • 24 ore se consideriamo come punto di riferimento il Sole (giorno solare) La differenza è dovuta al fatto che mentre ruota, la Terra non è ferma rispetto al Sole Conseguenze del moto di rotazione: alternanza dì/notte: dal momento che la luce del Sole divide la Terra in una parte illuminata e una parte in ombra separate dal circolo di illuminazione, se la Terra non ruotasse, una parte di essa sarebbe sempre illuminata ed una parte sarebbe sempre buia. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA Il moto di rivoluzione è quello che la Terra compie intorno al Sole viaggiando da Ovest verso Est e descrivendo un‟orbita ellittica in cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Durata: 365 giorni (intervallo di tempo chiamato anno) Caratteristiche dell’orbita: punto di maggior vicinanza al sole è chiamato perielio punto di maggior lontananza dal sole è chiamato afelio il piano su cui giace l‟orbita terrestre è chiamato eclittica l‟asse di rotazione della Terra non è perpendicolare al piano dell‟eclittica (forma con esso un angolo di circa 67°) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA Conseguenze del moto di rivoluzione: diversa durata del giorno e della notte nel corso dell‟anno alternanza delle stagioni Nel cammino della Terra intorno al Sole ci sono quattro posizioni principali, che coincidono con variazioni significative del periodo di illuminazione e dell‟inclinazione con cui i raggi solari arrivano sulla Terra. Di conseguenza queste quattro posizioni sono legate all‟inizio delle diverse stagioni che si susseguono nell‟anno. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA Due equinozi: 21 marzo equinozio di primavera 23 settembre equinozio d‟autunno Durante gli equinozi il dì e la notte hanno la stessa durata in tutti i punti della Terra. Due solstizi: 21 giugno solstizio d‟estate 22 dicembre solstizio d‟inverno Durante i solstizi la situazione è differente se si considera l‟emisfero australe (a sud del piano dell‟equatore) o quello boreale (a nord del piano dell‟equatore) Emisfero boreale: 21 giugno è il giorno con più ore di luce; 22 dicembre giorno con più ore di oscurità Emisfero australe: 21 giugno è il giorno con più ore di oscurità; 22 dicembre giorno con più ore di luce. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA Nota bene All‟equatore e ai poli la situazione è un po‟ diversa. All‟equatore: in ogni giorno dell‟anno si alternano 12 ore di luce e 12 ore di buio Ai poli: Durante il solstizio d’inverno Il Polo Nord resta al buio per tutto il giorno (è immerso in una notte che durerà sei mesi) Il Polo Sud è completamente illuminato Durante il solstizio d’estate Il Polo Nord resta illuminato per tutto il giorno (il sole non tramonterà per sei mesi) Il Polo Sud è completamente al buio Nota: A tutto ciò si deve l‟alternanza delle stagioni perché nel corso dell‟anno varia la durata del dì/notte e anche l‟inclinazione con cui arrivano i raggi solari e da ciò derivano i periodi freddi e caldi. Nei due emisferi naturalmente le stagioni sono invertite. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA TERRA Accanto ai due moti principali della Terra esistono dei moti secondari, definiti millenari perché i loro effetti si manifestano in migliaia di anni: precessione luni – solare variazione dell‟eccentricità dell‟orbita variazione dell‟inclinazione dell‟asse terrestre. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ALTRI CORPI CELESTI Nel Sistema Solare non ci sono solo pianeti e i loro satelliti, ma anche altri corpi celesti come asteroidi, comete e meteore. SATELLITI Sono corpi celesti di dimensioni minori dei pianeti, che ruotano attorno ad essi. Se ne conoscono circa una sessantina. ASTEROIDI Sono uno sciame di corpi celesti prevalentemente rocciosi e di dimensioni varie che ruotano intorno al Sole lungo orbite comprese tra Marte e Giove. Si pensa che ve ne siano diverse centinaia di migliaia e per quanto riguardala loro origine: • secondo alcuni sono frammenti di un pianeta esploso • secondo altri sono frammenti rocciosi che non si sono mai riusciti ad unire per formare un corpo unico. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ALTRI CORPI CELESTI COMETE Sono corpi celesti il cui nucleo, che ha un raggio di poche decine di km, è formato soprattutto da polveri, frammenti di roccia, ghiaccio e sostanze congelate. Caratteristiche: Si trovano solitamente ai margini del sistema solare, ma alcune di esse seguono un‟orbita ellittica che periodicamente le porta ad avvicinarsi al Sole (es. cometa di Halley: passa ogni 76 anni circa). Quando una cometa passa “vicino” al Sole, il ghiaccio contenuto nel suo nucleo si trasforma per il calore in vapore acqueo dando origine ad una chioma luminosa, che spinta dal vento solare e dalle radiazioni forma una scia luminosa, la coda. METEORE Sono frammenti di roccia vaganti che possono derivare da una cometa o da altri corpi rocciosi. Hanno dimensioni simili agli asteroidi e percorrono orbite molto allungate passando frequentemente vicino alla Terra. Quando passano vicino alla Terra e attraversano l‟atmosfera diventano luminose per via dell‟attrito = stelle cadenti. Quando giungono fin sulla superficie della Terra = meteoriti. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA LUNA LUNA La Luna è notoriamente l‟unico satellite naturale della Terra. Si pensa si sia originata 4,5 miliardi di anni fa dalla collisione di un corpo delle dimensioni di Marte con la Terra: in seguito all‟impatto violento, nello spazio fu scagliato molto materiale che compattandosi ha formato la Luna. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA LUNA Differisce dalla terra, tra le altre cose, per due aspetti: Le dimensioni: è un corpo roccioso con un raggio di 1738 km (un quarto di quello terrestre) e una massa pari a 1/80 di quella terrestre, pertanto le sue dimensioni sono notevolmente inferiori rispetto a quelle del nostro pianeta. L‟assenza di atmosfera: ciò determina importanti conseguenze e fa sì che la sua superficie sia molto diversa da quella terrestre. CONSEGUENZE: 1) 2) 3) Temperatura in superficie: Durante il giorno la temperatura supera i 110°C, perché in assenza di atmosfera i raggi solari raggiungono la superficie lunare senza essere filtrati o schermati riscaldandola fortemente. Durante la notte la temperatura scende sotto i -150° perché il calore accumulato si disperde rapidamente Illuminazione: Brusco passaggio dall‟illuminazione solare all‟oscurità e viceversa Impatto con i meteoriti: ha effetti più devastanti che sulla terra. Se meteorita precipita sulla Terra, per via della sua elevata velocità e del contatto con gli strati più densi dell‟atmosfera, si incendia e va incontro ad autodistruzione parziale o totale. Se meteorita precipita sulla Luna, non essendoci l‟atmosfera, manca la sua azione protettrice e gli impatti sono molto violenti (ciò influenza l‟aspetto del paesaggio lunare) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA LUNA Superficie lunare: È caratterizzata dall‟alternarsi di parti più chiare chiamate “terre alte o altipiani” e parti più scure chiamate “mari”. Sono già visibili ad occhio nudo “macchie chiare e scure”, ma le prime osservazioni sulla superficie lunare sono state condotte da Galileo nel XVII secolo con il primo telescopio. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA LUNA I moderni strumenti di osservazione e le esplorazioni spaziali (missioni Apollo) hanno confermato che: Le terre alte, che appaiono più chiare, sono aree sopraelevate che costituiscono probabilmente la parte più antica della Luna. I mari sono ampie distese pianeggianti, con fondo quasi piatto, ricoperte dalla polvere che si è formata sia in seguito alle eruzioni che un tempo avvenivano sulla Luna sia a causa dell‟impatto di meteoriti. Ai mari sono stati dati nomi di fantasia come: “mare degli umori, mare delle nubi, e mare della tranquillità” (Su cui nel 1969 sbarcarono gli astronauti dell‟Apollo 11) Tutta la superficie è cosparsa di crateri: la maggior parte prodotta dagli impatti dei meteoriti sulla superficie, la restante parte residui di antichi vulcani. Il suolo è coperto da regolite: un miscuglio di polvere, detriti, sostanze vetrose e sferette rotonde lucenti. L‟acqua è assente!! SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA LUNA Movimenti della luna: La Luna compie contemporaneamente vari movimenti: moto di rotazione: intorno al proprio asse in 27 giorni 7h 43‟ 12” moto di rivoluzione: intorno alla Terra da ovest a est su un‟orbita ellittica di cui la Terra occupa uno dei fuochi nello stesso tempo del moto di rotazione 27 giorni 7h 43‟ 12” moto di traslazione: insieme alla Terra intorno al Sole nello stesso tempo che impiega la Terra per il suo moto di rivoluzione. Alcune caratteristiche del moto di rivoluzione della Luna: È chiamato “mese sidereo” il tempo necessario alla luna per tornare nella posizione iniziale sull‟orbita intorno alla Terra ed è pari a 27 giorni 7h 43‟ 12”. b) Si dice che la Luna è in perigeo quando è nel punto più vicino alla Terra e in apogeo quando è nel punto più lontano. c) Il piano dell‟orbita lunare forma un angolo di 5° con il piano dell‟orbita terrestre, pertanto le due orbite si intersecano in due punti chiamati nodi. La linea che congiunge i due nodi è detta linea dei nodi. d) Dal momento che il tempo necessario per compiere il moto di rotazione e il moto di rivoluzione coincidono, la luna rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra e l‟altra parte resta sempre nascosta. a) SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA FASI LUNARI Fasi lunari: I diversi aspetti con cui ci appare la luna dalla Terra costituiscono le fasi lunari. Esse sono dovute al fatto che la luna non brilla di luce propria (in qual caso la vedremmo sempre “piena”), ma è illuminata dal Sole, pertanto ciò che vediamo dipende dalle posizioni che occupa rispetto al Sole e alla Terra nel suo movimento intorno alla Terra. Possiamo distinguere otto posizioni importanti della luna nella sua orbita: Luna Nuova Luna Crescente Primo Quarto Luna Crescente Luna Piena Luna Calante Ultimo Quarto Luna Calante sigizia quadratura sigizia quadratura Il tempo che intercorre tra una posizione e la successiva è di mezza settimana circa SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA FASI LUNARI 1. In fase di Luna nuova o novilunio la Luna si trova tra Sole e Terra e la parte rivolta verso la Terra non è illuminata. Pertanto non vediamo la Luna 2. La luna entra in fase crescente diventando via via più ampia col passare dei giorni 3. In fase di Primo quarto metà dell‟emisfero lunare a noi visibile è illuminato: ci appare come un mezzo disco. 4. La luna continua la sua fase crescente 5. In fase di Luna piena o plenilunio la Luna è situata dalla parte opposta rispetto al Sole e la sua faccia rivolta verso la Terra appare completamente illuminata. 6. La luna entra in fase calante diventando via via meno ampia col passare dei giorni 7. In fase di Ultimo quarto metà dell‟emisfero lunare a noi visibile è illuminato: ci appare come un mezzo disco 8. La luna continua la sua fase calante fino ad arrivare nuovamente al novilunio. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA FASI LUNARI Il tempo che la Luna impiega per concludere le fasi lunari e quindi il tempo che intercorre tra un novilunio e il novilunio successivo è detto mese lunare o sinodico e dura 29 giorni 12h 43‟. Perché c‟è questa differenza tra mese sidereo pari a 27 giorni 7h 43‟ e mese sinodico pari a 29 giorni 12h 43‟? Perché nel tempo in cui la Luna percorre i 360 ° della sua orbita intorno alla Terra, la Terra con il suo moto di rotazione su se stessa si è spostata di circa 27°. Quindi affinché la Luna occupi di nuovo la posizione di partenza è necessario che faccia un po‟ più di strada rispetto a quella necessaria per una rivoluzione completa. Il tempo che impiega a percorrere questo piccolo tratto in più è pari a poco più di due giorni cioè la differenza tra mese sidereo e mese sinodico. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ECLISSI ECLISSI DI SOLE E DI LUNA Principio: qualsiasi corpo opaco, illuminato da una sorgente luminosa, proietta dietro di sé un cono d‟ombra formato dall‟ombra vera e propria e da una parte di penombra. Tale principio vale anche per Terra e Luna, che sono dei corpi opachi, illuminati dall‟intesa luce del Sole: l‟emisfero rivolto verso il sole riflette la luce, dall‟emisfero opposto è proiettato un cono d‟ombra. Se il cono d‟ombra della Terra oscura la Luna si ha un‟eclissi di Luna Se l‟ombra della Luna oscura la Terra si ha un‟eclissi di Sole. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ECLISSI Condizioni perché si verifichi un‟eclissi: Eclissi di sole: La Luna proietta la sua ombra o penombra sulla Terra, quando cioè l‟allineamento è Sole-Luna-Terra e quindi necessariamente quando è Luna Nuova. Eclissi di luna: La Luna entra nel cono d‟ombra della Terra, quando cioè l‟allineamento è Sole-Terra-Luna e quindi necessariamente quando è Luna Piena. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ECLISSI Tali condizioni però sono necessarie ma non sufficienti! Altrimenti si avrebbe un‟eclissi di Sole ogni volta che c‟è novilunio ed eclissi di Luna ogni volta che c‟è plenilunio. Ciò non accade perché le orbite di Luna e Terra non giacciono sullo stesso piano, ma sono leggermente inclinate l‟una rispetto all‟altra. Può capitare che l‟ombra della Terra passi sopra o sotto la Luna Piena e in questo caso non si ha eclissi di Luna Può capitare che l‟ombra della Luna Nuova sulla Terra passi sopra o sotto il Sole e in questo caso non si avrà eclissi di Sole. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ECLISSI Occorre un allineamento perfetto dei tre corpi Sole, Terra e Luna perché si abbia un‟eclissi e ciò può avvenire solo sulla linea dei nodi (intersezione tra le due orbite di Terra e Luna). QUINDI Quando Sole Terra e Luna sono allineate lungo la linea di nodi e la Luna è in fase di plenilunio si ha eclissi di Luna la Luna è in fase di novilunio si ha eclissi di Sole. L‟eclissi di Luna può essere Totale: se la Luna appare completamente oscurata, perché la Luna è completamente immersa nel cono d‟ombra Parziale: se la Luna appare parzialmente oscurata, perché la Luna è parzialmente immersa nel cono d‟ombra Nota: la Luna non scompare mai completamente perché l‟ombra della Terra resta debolmente illuminata dal Sole conferendo alla Luna una colorazione rossastra anche nell‟eclissi totale. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA ECLISSI L‟eclissi di Sole può essere Totale: se il Sole appare completamente oscurato, quando Sole Terra e Luna sono perfettamente allineati e un osservatore si trova all‟interno del cono d‟ombra della Luna Parziale: se il Sole appare parzialmente oscurato, quando Sole Terra e Luna sono perfettamente allineati e un osservatore si trova fuori dal cono d‟ombra, ma all‟interno del cono di penombra della Luna Nota: una situazione particolare si ha quando ci sono le condizioni per un‟eclissi di Sole ed in più la Luna è all‟apogeo (punto più lontano dalla terra). In questo caso la Luna non riesce a nascondere completamente il disco solare che resta visibile come un anello luminoso: eclissi anulare. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MAREE I corpi celesti esercitano l‟uno sull‟altro un‟attrazione reciproca (attrazione gravitazionale), che è alla base del loro movimento nell‟Universo. La manifestazione più spettacolare dell‟attrazione della Luna sulla Terra è il fenomeno delle maree: il periodico innalzamento (alta marea) e abbassamento (bassa marea)della superficie del mare. Meccanismo: La Terra ruota su se stessa e in un determinato istante: La parte di superficie che si trova orientata verso la Luna (e quindi più vicina ad essa) ne subisce l‟attrazione. In quella zona si verifica l‟alta marea. Sulla parte di superficie opposta alla Luna si ha un‟alta marea ma di minore entità per via della complessa interazione gravitazionale tra Terra e Luna Nelle altre zone della Terra invece si ha bassa marea. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA LA COSMOSFERA MAREE Il periodico innalzamento e abbassamento del livello delle acque avviene ogni 6 ore circa. Il moto di rotazione della Terra intorno al proprio asse fa sì che ogni giorno si abbiano due alte maree e due basse maree. Questo fenomeno è ben conosciuto nelle località marine SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA Nota: Le immagini utilizzate sono state reperite in rete. SCIENZE INTEGRATE Maria Rosaria DE CAGNA