Comune di Cesano Boscone Settore Promozione Locale Biblioteca – Centro Culturale Villa Marazzi Via Dante Alighieri 47 - 20090 Cesano Boscone (Mi) Tel. 02.48694400/401 [email protected] www.caesius.it Storia di un’idiota Milli Martinelli, Archinto 2008 Non è un’autobiografia, eppure in qualche modo lo è. Non è un romanzo d’amore eppure lo è. Non è un romanzo di formazione, eppure lo è. L’autrice Milli Martinelli intitola questo suo primo romanzo “Storia di un’idiota”: non tanto perché la protagonista, per una forma di dislessia, soprattutto da ragazzina, si sia sentita veramente così, ma perché ad un certo momento della sua giovinezza le è capitato di incontrare l’idiota più famoso del mondo, l’idiota di Dostoevskij, che si rivela per lei uno sguardo diverso sull’esistenza e sul senso dell’essere donna al mondo. (da L’unità) Nel breve tempo che passa fra la vita e la morte, la protagonista, già dolcemente distaccata dal mondo, rivede con un tuffo di tenerezza se stessa bambina: bizzarra, curiosa, vivace di spirito e "idiota", come lei stessa si considerava sin dalla prima classe elementare, in lotta costante con sillabe e parole che sotto il suo sguardo si disponevano e si sconnettevano a loro piacimento. Solo da adulta saprà di essere stata affetta da una forma di dislessia. Il microcosmo che le gira intorno è visto dall'occhio infantile: la famiglia, che la tratta con una punta di affettuosa ironia, e la scuola fascista con i suoi falsi valori, i suoi miti e i suoi rituali, tesi a riprodurre in miniatura una società di "sudditi". Il paesaggio familiare e quello sociale, ripresi dallo sguardo ora divertito ora malinconico della protagonista, si modificano e si arricchiscono man mano che essa cresce e comincia, ormai ginnasiale, il suo percorso di iniziazione, riuscendo a dominare dopo una strenua lotta le sillabe e le parole ballerine, tanto da inoltrarsi miracolosamente nella lettura, che condizionerà per sempre la sua visione del mondo. Mio figlio non sa leggere Ugo Pirro, Rizzoli 1996 Un libro testimonianza su un caso di dislessia e sulla micidiale miscela di ignoranza, sottovalutazione e sordità che caratterizza gli interventi della scuola e delle strutture sociali. La storia autobiografica di un padre che, attraverso la sua sofferenza, spiega le conflittualità familiari provocate da certi disturbi del linguaggio; la denuncia di un genitore che vede nella dislessia una sicura causa di infelicità nella vita del figlio. ... Soltanto in Italia avere un figlio dislessico è una tragedia senza qualità che si rappresenta davanti all'indifferenza della scuola, degli istituti scientifici, delle istituzioni pubbliche. ... non sapevo a chi rivolgermi per guarirlo e aiutarlo, dal momento che negli anni della scolarizzazione di massa la scuola si dedicava soltanto a quei figli, a quei piccoli cittadini che .. distinguevano il tempo dallo spazio senza errori, confusioni e omissioni, che si orientavano nell'universo avvicinabile con la stessa facilità con la quale gli uccelli migratori volano seguendo la rotta dei loro viaggi stagionali..... ... Proprio così era già accaduto alle elementari. L'avevano più che promosso, spedito alla scuola media, affibbiato a un altro corpo insegnante perché si provasse a respingerlo, si assumesse la responsabilità di eliminarlo...." 2 La dislessia raccontata agli insegnanti: come riconoscerla, cosa fare in classe. A cura della Associazione Italiana Dislessia, Edizione Libri Liberi 2002 Come aiutare gli insegnanti a riconoscere gli individui dislessici? Come aiutarli nel loro difficile compito di trarre sempre il massimo da ogni individuo? Come aiutarli a sbagliare il meno possibile? Come aiutarli a far diventare i loro ragazzi preparati, ma anche curiosi, fiduciosi e sicuri di se'? Gli autori hanno tentato di dare risposta a queste domande, permettendo a tutti gl’insegnanti dalla scuola dell’infanzia, alla scuola elementare, alla secondaria, fino all’università di fare un costante autoaggiornamento. Un manuale facile e conciso, capace di indicare molte piste e di suggerire molte strategie per affrontare quello strano, curioso e intrigante disturbo che è la dislessia. Dislessia lavoro fonologico tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. A cura di Marilena Meloni, Edizione Libri Liberi 2006 La conoscenza dei Disturbi Specifici di Apprendimento è così insufficientemente diffusa nel mondo della scuola che spesso le difficoltà di lettura e scrittura dei bambini vengono interpretate come conseguenze di problemi emotivi o di scarso impegno dell'alunno. Questi disturbi, invece, possono essere contrastati e i loro effetti funzionali ridotti anche in maniera considerevole. I bambini con difficoltà specifiche richiedono un programma didattico adeguato alle loro caratteristiche in quanto, a causa del loro disturbo, non sono in grado di adattarsi al metodo standard proposto. Questa proposta, centrata su un percorso di costruzione della lingua scritta in continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria, non rappresenta un anticipo dell'obbligo scolastico, ma è finalizzata a rendere più naturale l'apprendimento del linguaggio convenzionale scritto. Le esperienze riportate in questo libro sono una esemplificazione di come sia possibile operare su livelli diversi di scuola, ma su contesti simili che garantiscono percorsi di continuità e, soprattutto, un apprendimento che procede secondo un processo circolare. 3 La dislessia: Una didattica speciale per le difficoltà nella lettura Di Leonardo Trisciuzzi, Tamara Zappaterra,Edizione Guerini scientifica 2005 Il libro si muove nell’ambito della riflessione pedagogica e didattica del settore dell’handicap, con lo scopo di fornire agli educatori un valido sostegno nell’approccio alla dislessia. Punto chiave del volume è la figura del dislessico, un bambino normale che ha problemi nella decodifica della lettura: di qui, la scelta di una didattica speciale che, nel rispetto dei personali tempi di apprendimento, faciliti la vita scolastica dell’alunno dislessico, permettendogli una lettura autonoma e individuale. La lettura negata ovvero la dislessia e i suoi miti Di Paolo Meazzini, FrancoAngeli Editore 2002 Il libro cerca di fornire una risposta al problema della dislessia, partendo dal presupposto che spesso le informazioni, in particolare quelle di origine medica, vengono accettate con una passività degna di miglior causa. In particolare, si offrono agli insegnati e agli operatori metodologie innovative per quanto riguarda le modalità di accertamento del grado di padronanza della lettura da parte dell’allievo e dell’intervento. A sostegno di questa nuova nuova filosofia di approccio alla dislessia, vengono presentati numerosi casi, scientificamente controllati. La dislessia. Interventi della scuola e della famiglia. Di Chiara De Grandis, Erickson 2007 La dislessia è un disturbo frequente nei bambini e riuscire a diagnosticarla in tempo è estremamente importante, perché permette di evitare che essa comporti ulteriori difficoltà nell'apprendimento: un bambino che legge male, infatti, avrà anche problemi in ortografia e sarà impacciato nella comprensione dell'enunciato delle sue consegne, impiegando più tempo ed energie per svolgere i compiti. Questo libro, rivolto a genitori di bambini dislessici e insegnanti di ogni ordine e grado, spiega che cos'è la dislessia, descrivendo nel dettaglio le cause e le problematiche che essa comporta, riservando particolare attenzione anche alla disortografia. Dopo una breve introduzione teorica e una panoramica dei metodi di intervento esistenti, l'autrice illustra, attraverso pratici suggerimenti, che cosa si può fare, a casa e a scuola, per sviluppare le potenzialità dei bambini dislessici e aiutarli a superare il loro problema, coinvolgendoli con giochi, scioglilingua, dettati, attività manuali e strumenti multimediali. Il libro contiene inoltre alcune schede operative con esercizi di discriminazione fonemica, consapevolezza fonologica, arricchimento lessicale, punteggiatura, ecc. e molti riferimenti a pubblicazioni e siti internet che possono servire da ausilio nell'intervento di recupero. 4 E’ Dislessia! Domande e risposte utili Di Gavin Reid, Edizione Erickson 2006 Negli ultimi anni si sono compiuti progressi considerevoli per quanto riguarda sia il riconoscimento sia il trattamento della dislessia, ma non sempre questi si sono tradotti in un miglioramento della qualità della vita dei bambini che hanno questo disturbo e dei loro genitori, che tuttora possono trovarsi soli, incompresi e privi di risorse. Scopo di questo libro, che si rivolge principalmente ai genitori, ma anche agli insegnanti e agli operatori professionali che a vario titolo si occupano di dislessia , è fornire informazioni su tale disturbo, come può essere identificato, quali difficoltà pone sul piano dell’apprendimento, emotivo, quali sono i trattamenti disponibili e quanto sono efficaci, dove trovare aiuti, quali sono le prospettive per il futuro del bambino dislessico. Estremamente chiaro nella strutturazione e nell’esposizione dei contenuti, il volume fornisce conoscenze e indicazioni utilissime, insieme a incoraggiamento e speranza, che sono altrettanto necessari. Dislessia e qualità della vita: come promuovere atteggiamenti efficaci in genitori, insegnanti e bambini. Di Daniele Mugnaini, Edizione Libri Liberi 2008 Come e quanto incide la dislessia sul benessere di un bambino o di un ragazzo? A cosa dobbiamo porre attenzione perché non sia vissuta male? Si tratta ormai di un dato oggettivo: bisogna offrire percorsi riabilitativi e accorgimenti didattici ottimali agli individui interessati e, aspetto ancora più importante, imparare a percepire la dislessia per quello che è, ossia una disabilità molto specifica che necessita di aiuti particolari. Talvolta, però, queste accortezze possono non essere sufficienti per il bambino, il genitore o l'insegnante che si trova effettivamente a vivere questa caratteristica neuropsicologica e le sue conseguenze a livello di apprendimento, di relazioni sociali, e di autostima. Il genitore o l'operatore interessato a migliorare la qualità della vita dei bambini o ragazzi dislessici potrà utilizzare le domande, così come le relative risposte, che vengono proposte in questo libro per maturare una maggiore consapevolezza nell’affrontare il disagio. Gli spunti di riflessione offerti potranno essere portati avanti personalmente oppure condivisi in un contesto clinico, di aggiornamento o di gruppo. 5 Le aquile sono nate per volare : il genio creativo nei bambini dislessici Rossella Grenci, La Meridiana 2004 Cosa accomuna Leonardo da Vinci a Steven Spielberg, oppure Agatha Christie a John Lennon? La loro dislessia. Anzi, la tenacia con la quale sono riusciti a non farsi limitare dal problema, sprigionando comunque tutte le proprie potenzialità creative. In effetti, le ricerche più recenti offrono una lettura nuova e decisamente più ottimistica della patologia, secondo cui questo disturbo può divenire straordinaria condizione per lo sviluppo del genio creativo. Questo libro contiene una rassegna di riflessioni sul fenomeno della dislessia e propone un approccio positivo, di tipo multisensoriale, al bambino dislessico valido sia in ambito pedagogico sia riabilitativo. Arricchito da suggerimenti pratici per stimolare le abilità dei bambini dislessici, il volume risulta dunque anche un’ottima guida per quanti operano in questo ambito. La dislessia : aspetti clinici, psicologici e riabilitativi a cura di Giacomo Stella, Il Mulino 2004 Cos'è la dislessia? Come si manifesta? Come si sviluppa? Che aspetti psicologici produce sul bambino che ne è affetto? Quali sono le possibilità di intervenire e i principali metodi di intervento? Queste ed altre domande vengono affrontate in questo volume che contiene i contributi di ricercatori italiani e stranieri sul tema attuale della dislessia e, più in generale, dei disturbi dell'apprendimento. Ad oggi, infatti, l’informazione scientifica riguardante l’origine, la natura e l’evoluzione di questa patologia è piuttosto scarsa. Anche per questa ragione, l’ampia panoramica con cui il problema dei disturbi di apprendimento viene affrontato rende il testo utile a studenti di psicologia, specializzandi, medici, psicologi e terapisti che operino nel settore. La dislessia. Quando un bambino non riesce a leggere: cosa fare, come aiutarlo. a cura di Giacomo Stella, il Mulino 2004 La dislessia è una sindrome clinica che ostacola il normale processo d’interpretazione dei segni grafici e che affligge, seppur in diversa misura, circa il 3 % della popolazione italiana. Se non riconosciuta può però divenire anche causa di dolorose frustrazioni e di gravi disagi psicologici. Con un intervento tempestivo è comunque possibile farcela: un adulto professionalmente realizzato può essere stato un bambino dislessici. Uno dei massimi esperti del problema, Giacomo Stella, spiega dunque cos’è la dislessia e soprattutto come la si affronta: chiunque, usando un corretto approccio educativo, può contribuire al recupero di questa disabilità. 6 La dislessia dall’ A alla Z. 100 parole chiave Di Rossella Greci, Libri Liberi 2007 Ecco un libro fondamentale. Per chi non ha mai sentito parlare di dislessia, per chi ha bisogno di capirne meglio alcuni aspetti, per i genitori che vogliono soddisfare le loro domande più frequenti, per gli insegnanti che non sanno come comportarsi. Suddiviso in 100 parole chiave, disposte, quasi ironicamente, in ordine alfabetico, questo testo si presenta come un dizionario di semplice e rapida consultazione, raccogliendo in ogni sua voce un’utilissima sintesi dei pareri degli esperti più favorevoli. In questo modo, chiunque voglia approfondire anche un singolo aspetto del problema ha la possibilità di trovare un piccolo spunto di riflessione e, perché no, anche un piccolo aiuto. Dislessia strumenti compensativi A cura dell’Associazione Italiana Dislessici, Libri Liberi 2004 Ci sono libri da sfogliare, da studiare, da consultare, da guardare. Questo è un libro "da fare a pezzi". Abbiamo pensato, nel progettarlo, agli intralci che la dislessia crea nel quotidiano e che la chiusura del ciclo scolastico non pone tra parentesi. Leggere un orologio, orientarsi in una mappa, ricordare come si scrive "accelerare" o quanto fa 7x9, memorizzare informazioni in sequenza, dominare la complessità lessicale di un testo, sono competenze la cui acquisizione è resa difficoltosa da un disturbo dislessico ma che non possono precludere l'accesso al sapere. Da qui la proposta di un'antologia di strumenti compensativi. Strumenti cartacei, singole pagine da ritagliare, plastificare e che, fascicolate, riposte in tasca o nell'astuccio, possano costituire una sorta di promemoria tascabile, un "help" di immediato accesso che compensi, appunto, quelle dèfaillance cognitive tipiche della dislessia. Questo libro rappresenta un altro contributo, pensiamo importante, dell'Associazione Italiana Dislessia. Le difficoltà di apprendimento a scuola A cura di Cesare Cornoldi, Il Mulino 1999 Roberto frequenta la quinta elementare, vive in una famiglia media senza particolari problemi, ha sempre incontrato grosse difficoltà scolastiche: nel leggere rivela notevoli incertezze, in matematica fa errori gravi. A Roberto, simpatico e vigile, è stata assegnata un'insegnante di sostegno, e gli è stato implicitamente riconosciuto uno stato di ritardo mentale. Ma è questo l'intervento risolutivo? Un ragazzo su cinque incontra nella propria carriera scolastica un momento di particolare difficoltà tale da richiedere l'aiuto di un esperto. Genitori e insegnanti sono spesso incerti e confusi di fronte a queste situazioni. Questo volume aiuta a fare un po' d'ordine, aiutando a distinguere tra difficoltà generiche e specifici disturbi, e fornendo le informazioni essenziali per orientare anche sulle iniziative concrete da intraprendere. 7 Il dono della dislessia : perchè alcune persone molto intelligenti non possono leggere e come possono imparare A cura di Ronald D. Davis, Armando 1998 Come altri dislessici famosi dislessici Ronald D. Davis aveva il dono della creatività e dell'immaginazione. Dono che, dopo un'infanzia segnata dalle difficoltà di apprendimento, permise a Davis, ormai giunto all'età di trentotto anni, di rendersi conto di avere la capacità di leggere a velocità assolutamente sorprendente. Ciò lo condusse a sviluppare un nuovo rivoluzionario metodo per correggere la dislessia e i disturbi dell'apprendimento in genere. Questo volume parte dall'analisi del problema dislessia, ne elabora una teoria evolutiva e propone atti e comportamenti concreti spiegati a genitori, insegnanti, terapisti e agli stessi dislessici. Qui il metodo Davis è illustrato con chiarezza, in termini assolutamente comprensibili a chiunque, in funzione di una sua applicazione pratica. Dislessia evolutiva: dall’identificazione del disturbo all’intervento Di Vio Claudio e Tosi Cristina, Carocci Faber 2007 Quali sono le problematiche che un bambino con dislessia evolutiva incontra nel suo percorso scolastico? Quali sono le possibilità di intervento? Quando poi è veramente necessario intervenire? Per quanto tempo? Soprattutto, con quali strumenti? A queste domande intende dare una possibile risposta questo piccolo manuale operativo. Gli autori innanzitutto propongono un'approfondita analisi della letteratura a seconda della tipologia del disturbo, dei deficit evidenziati e delle loro interpretazioni. Poi forniscono, è questo il cuore del volume, numerose indicazioni operative per tutti coloro che a vario titolo si occupano di disturbi specifici dell'apprendimento. Viene documentato un percorso che guiderà il clinico all'identificazione delle prove discriminative per ogni componente necessaria all'acquisizione della tecnica della lettura e della scrittura, fino agli strumenti di intervento per il recupero dell'abilità del bambino. Le procedure di trattamento selezionate sono quelle che si propongono nella letteratura esistente come teoricamente fondate e di facile riproducibilità e reperibilità. Infine, vengono fornite indicazioni pratiche rivolte a insegnanti e genitori su come comportarsi con il bambino. 8 Storie di dislessia : i bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana Giacomo Stella Libri Liberi 2002 La dislessia non è solo una difficoltà di lettura ma, molto spesso, anche una condizione conflittuale di vita. Questo libro vuole proprio metterne in luce le dimensioni meno studiate: i problemi cioè di chi la vive in prima persona, come realtà quotidiana. I bambini con le loro parole, forniscono un mezzo per entrare nella dimensione in cui la dislessia è vissuta ogni giorno: nella famiglia, nella scuola, nella società. Gli adulti, i bambini di ieri, riportano invece i ricordi di quando hanno vissuto in solitudine le loro difficoltà di apprendimento, senza poter dare loro un nome. I genitori infine, tramite le loro testimonianze, ci guidano “dentro” la dimensione di chi la dislessia la vive soprattutto come un ostacolo da superare lungo un percorso caratterizzato da umori altalenanti, che vanno dall’ansia alla rabbia, dalla frustrazione alla determinazione, dalla preoccupazione alla serena presa di coscienza. Libro Bianco. Dislessia e diritti negati A cura dell’Associazione Italiana Dislessia, Libri Liberi 2008 Da dieci anni l'Associazione Italiana Dislessia si batte perché il Parlamento approvi delle norme che tutelino 350.000 bambini e ragazzi che ogni anno si siedono sui banchi di scuola e incominciano a combattere con il loro disturbo invisibile: difficoltà a leggere, talvolta a scrivere, persino a fare i calcoli. Vogliamo una legge che dia a ciascuno la possibilità di conoscere e di essere valutato con giustizia su ciò che ha appreso. Con questo libro bianco vogliamo far capire agli insegnanti, ai politici, all'opinione pubblica, che la dislessia non è solo un disturbo dell'apprendimento ma, se non compresa, può essere motivo di immensa sofferenza, senso di inadeguatezza, rinuncia a esprimere se stessi. Vogliamo rompere il muro di silenzio dei media: si può restare indifferenti davanti al dolore dei bambini?Perché negare la conoscenza a un bambino dotato di normale intelligenza è un crimine contro l'umanità. Perché l'intelligenza ha mille canali per esprimersi, basta non chiuderle la porta. Ecco perché questo libro, raccolta di testimonianze di genitori e figli dislessici, si apre proprio con una lettera aperta al ministro della pubblica istruzione: la lettera è scritta da un bambino di seconda media che chiede di abolire voti e verifiche che, inevitabilmente, lo svalutano. 9 Edo non sa leggere. È dislessico... proprio come Einstein di Moriondo Roberta, Edizioni Angolo Manzoni Edo è un bambino felice. Qualche tempo dopo l’inizio della scuola elementare diventa perplesso, timoroso, oggetto di derisione da parte dei compagni, di richiami da parte dei genitori e degli insegnanti. Che cosa è successo? Edo non lo sa… In questo libro si legge la storia, non vera ma verosimile, di un bambino dislessico, che attraversa diversi stati emotivi e riesce in modo un po’ magico e un po’ razionale a trovare la propria strada. Una storia scritta dal punto di vista del soggetto più prezioso, il bambino. Un libro che non vuole spiegare la dislessia, ma dare fiducia ai bambini dislessici. Dedicato ai bambini, ai genitori, agli insegnanti, ai logopedisti, ai foniatri… Il mago delle formiche giganti – La dislessia a scuola: tutti uguali, tutti diversi, Libriliberi a cura di Associazione Italiana Dislessia, Edizioni Libri Liberi Fiaba illustrata per i bambini della scuola elementare, che poggia sul concetto educativo dell’accettazione e della convivenza con le diversità. Una brava insegnante, l’uscita in campagna di una classe per una lezione en plein air; bambini sguinzagliati alla ricerca di foglie e fiori, coccinelle, scarabei, ragni e lumaconi, armati di scatoline, lente di ingrandimento e manuale del perfetto ecologista. Bambini all’opera, fermati nei loro caratteri. Alessia è sovrabbondante e muore sempre di fame, Tommaso è il bello della classe, Pietro ha gli occhiali, Smilla è troppo lunga e maldestra …“Giovanni non è né svogliato né pigro, è soltanto dislessico”… L’abilità del montaggio risulta evidente. Si aggira la stìgmata: è nell’azione, nel gioco, nella ricerca che emerge la particolarità che distingue ogni bambino dall’altro, la miopia come la dislessia, la bulimia come la fragilità emotiva. Si ricorre anche all’espediente di mettere un bambino nei panni dell’altro, per fare sentire reciprocamente come si sta al posto che non è il proprio posto. Per questo si fa scivolare la realtà della gita in campagna nella magia della fiaba. Torna utile quindi l’albero magico, laboratorio dei prodigi del mago delle formiche giganti. Che irretisce i bambini nella sua tana, ma poi, siccome è un po’ pasticcione, confonde la formula che dovrebbe asservirli. Il risultato è che Pietro, il miope, ci vede benissimo ma da basso che era diventa altissimo, soppiantando Tommaso nel record; Giovanni, da quella roccia che è, diventa piagnucoloso, come Pietro, ma in compenso s’accorge di leggere bene le scritte incise nelle pareti della grotta del mago, proprio come farebbe Alessia e lui non sa fare; mentre la grassa Alessia, che ora sembra una mannequin, fa fatica a distinguere una parola 10