INTERROGAZIONE SIMULATA
UDA 5 TEMA 2
CHE COS’È IL PRODOTTO INTERNO LORDO?
Il prodotto interno lordo (o Pil) corrisponde al valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti da un
Paese nel corso di un anno. Il Pil non si può misurare in unità fisiche, ma soltanto in valore. Per calcolarlo,
dunque, è necessario sommare il prodotto delle quantità di ogni bene e servizio per i relativi prezzi.
CHE COS’È IL PRODOTTO NAZIONALE LORDO E QUAL È LA DIFFERENZA TRA
PRODOTTO NAZIONALE LORDO E PRODOTTO NAZIONALE NETTO?
Il prodotto nazionale lordo comprende l’insieme dei beni e dei servizi prodotti dai cittadini di un Paese,
anche se residenti all’estero. Il prodotto nazionale netto si ottiene sottraendo al prodotto nazionale lordo il
valore dei beni durevoli consumati nel processo produttivo, cioè l’ammortamento.
DESCRIVI LA RELAZIONE ESISTENTE TRA PRODOTTO INTERNO, VALORE
AGGIUNTO E REDDITO?
Il prodotto interno lordo, il valore aggiunto e il reddito sono modi diversi di guardare alla medesima
grandezza. Il valore aggiunto infatti non è altro che l’incremento di valore determinato da un particolare
segmento produttivo. La somma di tutti i valori aggiunti, quindi, è uguale al valore dell’intera produzione.
Quanto al reddito, va considerato che il Pil, una volta prodotto, viene distribuito ai soggetti economici che
hanno partecipato al processo produttivo. Per tale ragione la somma di salari, profitti, interessi e rendite è
uguale al prodotto interno lordo.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA PIL NOMINALE E PIL REALE?
Per capire se l’incremento del valore del Pil dipende dalla variazione delle quantità prodotte o dalla
variazione dei prezzi, gli economisti lo calcolano in termini nominali e in termini reali. Il Pil nominale, o Pil a
prezzi correnti, si ottiene moltiplicando le quantità prodotte in un anno per i prezzi di quello stesso anno. Il Pil
reale, o Pil a prezzi costanti, si ottiene moltiplicando le quantità prodotte in un anno per i prezzi di un anno
prestabilito, detto anno base. Il rapporto tra Pil nominale e Pil reale si chiama deflatore del Pil ed è un
indice delle variazioni dei prezzi. Il tasso di inflazione è dato dall’incremento percentuale del deflatore del Pil.
UN ALTO LIVELLO DEL PIL GARANTISCE SEMPRE UN SODDISFACENTE TENORE DI
VITA DI TUTTA LA POPOLAZIONE?
Per capire le condizioni di vita di un Paese non basta misurare il Pil, ma è necessario considerare anche il
modo in cui esso è distribuito tra la popolazione.
A tale proposito gli indici più utilizzati sono: l’indice della polarizzazione dei redditi (rapporto tra la quota di
reddito detenuta dal 10% più ricco della popolazione, e quella detenuta dal 10% più povero), la curva di
Lorenz (che evidenzia la quota di reddito detenuta da fasce via via crescenti della popolazione) e l’indice
Gini (che misura il rapporto tra l’effettiva distribuzione del reddito della popolazione e una situazione di
ipotetica equa distribuzione).
POSSIAMO CONSIDERARE IL PIL UN INDICE SIGNIFICATIVO DELLE CONDIZIONI
DI VITA DELLA POPOLAZIONE?
Le difficoltà legate all’uso del Pil come misura del benessere riguardano i diversi criteri con cui possono
essere valutate alcune attività, i problemi connessi alla misurazione di molti servizi forniti dalla pubblica
amministrazione o dalla famiglia, e ancora la difficoltà a valutare i vantaggi legati al tempo libero delle
persone o a introdurre la valutazione relativa al miglioramento qualitativi dei prodotti. Per tale ragione da più
parti si sostiene la necessità di affiancare il Pil con altri indici che sappiano meglio rappresentare le
condizioni di vita della popolazione.
È POSSIBILE CONFRONTARE IL PIL DI PAESI DIVERSI?
Per confrontare il valore del Pil di Paesi diversi è necessario convertire i valori che sono espressi in monete
diverse in un’unica valuta, utilizzando i tassi di cambio. Per confrontare i Pil di Paesi diversi in maniera più
realistica si impiegano le parità di potere d’acquisto, utilizzando per tutti i Paesi i prezzi prevalenti negli
Stati Uniti.
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