Complessi polienici polieni non coniugati : coordinazione al metallo di parte o di tutti i legami π dell’olefina; ogni doppio legame è un’interazione a sé con il metallo secondo lo schema visto per le monoolefine. ♦ quando i doppi legami sono in posizione adatta a chiudere anelli chelati si hanno complessi più stabili (es. 1,5 cicloottadiene, COD, 2,5-norbornadiene, NBD) (coordinazione η2, η2) polieni coniugati : i legami π dell’olefina sono delocalizzati su atomi di carbonio adiacenti (es. 1,3-butadiene, 1,3-cicloesadiene, 1,3,5,7cicloottatetraene, COT), la coordinazione può avvenire con: ♦ con doppi legami non adiacenti (η2,η2 – COT), ♦ parte del sistema coniugato (η4- COT ; η6- COT), ♦ tutto il sistema coniugato (η8- COT). Complessi butadienici ¾ il butadiene, C4H6, può coordinarsi nella forma cis o nella forma trans: Schema dell’interazione di legame M-butadiene (forma cis) DCD (Dewar-Chatt-Duncanson) interazione σ (dativo) L→M tra l’orbitale molecolare (ψ1) π (pieno) del butadiene e un adatto orbitale atomico (vuoto) del metallo, interazione π (dativo) L→M tra l’orbitale molecolare (ψ2) π (pieno) del butadiene e un adatto orbitale atomico (vuoto) del metallo, interazione π (retrodativo) M→L tra un adatto orbitale atomico del metallo (pieno) e l’orbitale molecolare (ψ3) π* (vuoto) del butadiene, interazione δ (retrodativo) M→L tra un adatto orbitale atomico del metallo (pieno) e l’orbitale molecolare (ψ4) π* (vuoto) del butadiene, in aggiunta alla donazione (σ + π), ci può essere una retrodonazione (π + δ) quando ci sono gruppi elettron-attrattori sul diene; forte donazione: gli atomi di C del diene sono ibridizzati sp2; i doppi legami si allungano rispetto al butadiene libero, es. [Fe(C4H6)(CO)3] forte retrodonazione: gli atomi di C esterni sono ibridizzati sp3, gli atomi di C interni sono ibridizzati sp2; i doppi legami diventano legami semplici, mentre il legame interno diventa un legame doppio, es. [Zr(C4H4Me2)(cp)2] Schema dell’interazione di legame M-butadiene (forma cis) a metallaciclopentene per il conteggio elettronico considerare il butadiene come legante neutro, donatore di 4e- Metodi di sintesi dei complessi polienici 1) sostituzione di leganti: [PtIICl4]2- + 1,5-COD → [PtIICl2(η2,η2-COD)] + 2 Cl- [PtIICl2(η2,η2-COD)] + COD + Li2[C8H8] → [Pt0(η2,η2-COD)2] + 2 LiCl + C8H8 2) reazione di scambio di leganti: MnIICl2 + PMe3 + [Mg0(C4H6)2] → [Mn0(η4-C4H6)2(PMe3)] + MgIICl2 Complessi alchinici Schema dell’interazione di legame M-alchino DCD (Dewar-Chatt-Duncanson) interazione σ (dativo) L→M tra un orbitale π (pieno) dell’alchino e un adatto orbitale atomico (vuoto) del metallo interazione π (dativo) L→M tra un orbitale π (pieno) dell’alchino e un adatto orbitale atomico (vuoto) del metallo interazione π (retrodativo) M→L tra un adatto orbitale atomico (pieno) del metallo e un orbitale π* (vuoto) dell’alchino interazione δ (retrodativo) M→L tra un adatto orbitale atomico (pieno) del metallo e un orbitale π* (vuoto) dell’alchino trans-[PtCl2(η2-C2R2)L ] L = p-toluidina R = But CCR (165°) , dC≡C = 1,24 A° , C (sp) ¾ l’alchino è orientato su un fianco (side on, η2) rispetto al metallo, ossia l’asse di legame C-C dell’alchino è perpendicolare all’asse di legame Malchino [Pt(PPh3)2(η2-C2Ph2)] CCR (140°) , dC≡C = 1,32 A° , C (sp2) l’alchino è orientato su un fianco (side on, η2) rispetto al metallo L’entità delle singole interazioni dipende da diversi fattori: o si ha forte donazione σ + π alchino → M quando: a) il complesso è un catione, b) sono presenti nel complesso altri leganti π-accettori, c) nell’alchino RC≡CR sono presenti gruppi fortemente elettron-donatori. si ha forte retrodonazione π + δ M → alchino quando: a) il complesso è un anione, b) sono presenti nel complesso altri leganti σ-donatori,c) nell’alchino RC≡CR sono presenti gruppi fortemente elettron-attrattori. Schema dell’interazione di legame M-alchino a metallaciclopropene o a metallaciclodicarbene 9 forte retrodonazione π + δ tra orbitali dπ (pieni) del metallo e orbitali π* (vuoti) dell’alchene, in modo che: a) il legame C-C si allunga fino ad essere un legame doppio o addirittura singolo, b) si formano due legami singoli M-C oppure due legami doppi M-C, c) gli atomi di C dell’alchino assumono ibridizzazione sp2 per il conteggio elettronico: per alchini con debole retrodonazione π si considera il legante neutro C2R2 (donatore di 2e- o di 4e-) (modello covalente). per alchini con forte retrodonazione π è possibile considerare il legante come anione [C2R2]2- (donatore di 4e- o di 6e-) (modello ionico), attribuendo al metallo uno stato di ossidazione formale maggiore di due unità. dal punto di vista pratico conviene in ogni caso considerare l’alchino come legante neutro, donatore di 2e- o 4e-. Metodi di sintesi dei complessi acetilenici 1) sostituzione di un legante debolmente coordinato, con un alchino N.B. Durante la reazione l’alchino può ciclizzare a derivati del benzene C6R6 o del cicloottatetraene C8R8 che possono a loro volta rimanere coordinati al centro metallico. 2) complessi acetilenici si formano come intermedi nei cicli catalitici di oligomerizzazione o polimerizzazione di alchini e nei cicli di metatesi degli alchini. Modi di coordinazione di un alchino