Il valore ecologico della risorsa acqua

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Il valore
ecologico
della
risorsa acqua
Che cos’è una risorsa ?
Qualsiasi cosa che noi
preleviamo dall’ambiente
vivente e non,
per soddisfare le nostre
necessità.
Le risorse sono divisibili in
1) risorse rinnovabili (non
esauribili su scala temporale
umana)
e
2) risorse non rinnovabili
(quelle che sono esauribili e
presenti in quantità fisse
sulla crosta terrestre)
L’acqua che tipo di
risorsa è ?
L’ acqua è una risorsa
potenzialmente
rinnovabile (una risorsa
che può essere
rinnovata
abbastanza velocemente
mediante processi
naturali) ma in questi
ultimi anni, ad opera
dell’antropizzazione il
suo grado di
rinnovabilità è
notevolmente diminuito
l’uomo ha
alterato la
quantità di
acqua dolce
realmente
disponibile
(regimazioni
fluviali,
velocizzazione
dei tempi di
scorrimento sulla
crosta
terrestre, ecc.)
l’uomo ha
alterato la
qualità
dell’acqua
dolce
(immissione nei
corpi idrici di
eccessi di
molecole o
composti
naturali, azoto e
fosforo, o
immissione di
molecole di
sintesi, pesticidi)
I canali sono
ecosistemi lotici (di
acqua dolce corrente)
caratterizzati da un
lentissimo
scorrimento delle
masse d’acqua,
simili pertanto,
per alcune
caratteristiche
agli ecosistemi
fluviali,
e per altre
agli ecosistemi di
acque calme
Similarità con i
fiumi:
Energetica basata
sul detrito
Spiccate capacità
autodepurative
Similarità con i
laghi:
Grande abbondanza
di fitoplancton
(fioriture
primaverili)
Stratificazione delle
masse d’acqua nei
canali di maggiore
profondità
Importanza
ecologica
e
sociale
dei
canali
delle
matrici agricole
• Captazione di acqua a
scopi irrigui
• Ricezione di acque di
scolo di terreni agricoli
• Capacità naturale di
abbattimento degli
inquinanti naturali
(azoto,fosforo e
sostanza organica da
decomporre )
L’azoto, come nitrato ed in misura minore come
ammoniaca, rappresenta un importante nutriente per
la produzione primaria. La sua abbondanza nelle acque,
derivante
dall’utilizzo
di
fertilizzanti
e
dalla
ossidazione delle forme organiche ed ammoniacali
contenute negli scarichi civili, è una delle cause dei
fenomeni di eutrofizzazione delle acque.
Il fosforo è presente nelle acque superficiali come fosforo
solubile
inorganico.
biologicamente
attiva
L’ortofosfato
e
spesso
è
la
rappresenta
forma
per
i
produttori primari un fattore nutritivo limitante. Per
questo motivo esso si ritrova nella composizione dei
fertilizzanti e rappresenta, assieme ai sali di azoto, una
delle
sostanze
responsabili
dei
fenomeni
di
eutrofizzazione specialmente nei corpi idrici recettori
delle acque superficiali.
Bloom fitoplanctonico
Radiazione luminosa
Riduzione radiazione luminosa
Riduzione della vegetazione
acquatica sommersa
Decomposizione del vegetale morto
con fenomeni di anossia ed ipossia
Morte di animali per mancanza di ossigeno
Quindi azoto e fosforo sono dannosi?
E’ la quantità che fa il veleno!
Il lago di Tovel,
un caso interessante
Prima della convenzione di Ramsar
Dopo la convenzione di Ramsar
La capacità di
abbattimento degli
inquinanti naturali si
attua con la
 Utilizzazione di azoto e
fosforo da parte di
organismi vegetali
(canneto e piante
acquatiche)
 Trasformazione della
sostanza organica
(detrito) da parte di
microrganismi (batteri e
funghi microscopici)
AUTODEPURAZIONE
In natura avvengono costantemente processi di depurazione naturale ad opera degli organismi
animali e vegetali che popolano il suolo e le acque.
Esemplificando: la sostanza organica che raggiunge un corso d’acqua, sia essa di origine
naturale o antropica, viene demolita da:
Microrganismi,
e
mineralizzazione
vegetali.
Le
microscopiche,
i
prodotti
vengono
utilizzati
multiformi
costituite
della
da
dai
comunità
batteri,
Questo depuratore naturale supporta un
funghi, protozoi, alghe, piccoli metazoi,
secondo sistema depurante che funge da
rappresentano il primo sistema depurante
acceleratore e regolatore del processo,
dei corsi d’acqua.
costituito dagli invertebrati bentonici.
Un
ulteriore
contributo
alla
rimozione
della biomassa è fornito dai vertebrati,
Un
ruolo
molto
efficace
nell’assimilazione
è
compiuto anche della vegetazione acquatica (alghe
e piante acquatiche superiori) che per la loro
crescita, come le più comuni specie agrarie,
assimilano azoto e fosforo.
compresi quelli terrestri, che si nutrono
degli invertebrati acquatici.
Ruolo dei Batteri
• Attaccare la sostanza
organica da decomporre
• Trasformare le molecole
organiche complesse in
molecole via via più semplici
• Trasformare infine le più
semplici molecole organiche
in molecole inorganiche
• Ottenere alla fine del
processo anidride carbonica,
acqua e sali minerali
Utilizzazione
di azoto e fosforo da parte di
organismi vegetali:
canneto, piante acquatiche e
fitoplancton
Gli organismi vegetali
sono in grado di utilizzare
i nutrienti presenti nel
corpo d’acqua attraverso
l’apparato radicale per
costituire biomassa
vegetale
questo ruolo lungo i canali
è svolto prevalentemente
dal canneto
Il canneto
(Phragmites australis)
funziona da vero e
proprio Biofiltro
in quanto cattura i
nutrienti che per
dilavamento arrivano al
corpo d’acqua e
immediatamente, e molto
rapidamente,
li utilizza per costruire
biomassa:
nell’arco di tre o quattro
mesi il canneto cresce di
due-tre metri
in altezza
Lo stesso ruolo è
svolto più
lentamente
dal fitoplancton
(organismi
vegetali che
galleggiano nella
massa d’acqua e si
spostano
secondo la
corrente, sono
abbondanti
nei canali in
quanto la
corrente è
scarsissima)
Oppure
altrettanto
lentamente
da organismi
vegetali
superiori come
la Lemna,
tipica dei
canali
in quanto la
corrente è
lentissima
O come le ninfee
Ruolo degli animali
Gli ambienti acquatici sono
poi popolati da numerosi
organismi animali
superiori, quali pesci,
crostacei, insetti, vermi
e protozoi, che per
ingestione,
metabolizzazione,
ed egestione,
rimuovono e degradano
una rilevante frazione
delle sostanze organiche
sospese nell'acqua o
presenti sui sedimenti
superficiali
I vantaggi derivati dalle proprietà autodepurative possono essere così elencati:
• non competono con gli impianti di depurazione tradizionali o di futura concezione;
• integrano la tecnologia di depurazione a valle del punto di scarico con trattamenti di
finissaggio del refluo e con capacità di stoccaggio delle acque di sfioro delle reti fognarie
durante gli eventi di precipitazione;
• sono particolarmente adatte a trattare l’inquinamento residuo e diffuso caratterizzato da
carichi variabili in concentrazione e portata e da concentrazioni molto basse degli inquinanti;
• sono particolarmente adatte a ricostituire la capacità di autodepurazione dei corpi idrici
superficiali, perduta a causa di interventi di regimazione idraulica poco rispettosi delle
esigenze ambientali;
• otre al vantaggio della rimozione degli inquinanti, possono offrire anche molti altri vantaggi
come per esempio la ricostituzione dell’habitat naturale e della biodiversità, il controllo delle
inondazioni e la ricarica delle falde, l’uso ricreativo e didattico dell’area.
Naturalmente la ricostruzione di aree umide con le
caratteristiche appena elencate comporta anche svantaggi:
finalità
e
le
• sottrazione di terreni all’agricoltura;
• presenza di acquitrini e suoli umidi al posto di terreni agricoli;
• deprezzamento dei terreni destinati al cambiamento d’uso e conseguentemente un
danno economico per il proprietario che può essere risarcito con l’esproprio a prezzi
di legge alquanto più elevati di quelli di mercato;
• impatto socio economico in termini di cambiamento dell’attività lavorativa delle
persone impiegate in agricoltura che possono, però, essere utilizzate per la gestione
e manutenzione dell’area;
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