08/12/2016
APOCALISSE
Il termine apocalisse deriva dal greco «ἀποκάλυψις»
(apokalypsis), composto di apó (da) e kalýptein (nascosto),
significa un gettar via ciò che copre, un togliere il velo,
letteralmente scoperta o disvelamento.
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Ritroviamo la sua origine nel titolo dato al Libro dell'Apocalisse
di Giovanni (detto anche Libro della Rivelazione), nel Nuovo
Testamento, dove il termine "rivelazione" è usato solo per
descrivere i contenuti del libro stesso, e non come
designazione letteraria.
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Nel linguaggio comune il termine ha perso il significato
originario di "rivelazione" e, fuori dell'ambiente religioso, è
passato a indicare qualsiasi evento di grande calamità
ovvero un succedersi di eventi disastrosi.
Karen & Irene
REDAZIONE:
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L'Apocalisse appartiene al gruppo di scritti
neotestamentari noto come "letteratura
giovannea", in quanto scritta, se non dallo
stesso apostolo, nei circoli che a lui e al
suo insegnamento facevano riferimento.
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Composta da 404 versetti, si ritiene che
abbiano maggiormente influenzato
l'Apocalisse i libri dei Profeti,
principalmente Daniele, Ezechiele, Isaia,
Zaccaria ed anche il Libro dei Salmi e
l'Esodo.
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La stesura definitiva del libro, anche se
iniziata durante l'esilio di Giovanni, sarebbe
avvenuta ad Efeso, e come epoca di
composizione dell'opera le sarebbe
attribuita la fine del regno di Domiziano
(morto nel 96 d.C.)
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Il libro è indirizzato alle sette chiese dell'Asia
Minore: Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi,
Filadelfia e Laodicea, con lo scopo di
incoraggiare i fedeli a resistere alle
persecuzioni da parte delle autorità romane,
con la promessa dell'avvento del regno
escatologico.
08/12/2016
CONTENUTI:
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Dopo l'introduzione (cap. 1) ed una parte pastorale (cap. 23), con le lettere alle Chiese, i cap. 4-5 presentano la visione
celeste, con l'adorazione di Dio da parte dei quattro esseri
viventi e dei ventiquattro anziani, e l'intronizzazione
dell'Agnello.
I cap. 6-11 descrivono l'apertura del libro dai sette sigilli, l'invio
della serie dei flagelli, con i quattro cavalieri dell'Apocalisse
(conquista, guerra, carestia e morte), ed i sette suoni di
tromba.
La seconda parte dell'opera è introdotta dal primo dei sette
segni: la visione della donna, con il bambino maschio che ha
partorito, che subisce la persecuzione del drago con sette
teste e dieci corna (cap. 12). I cap. 13-15 descrivono gli altri
sei segni: la bestia del mare, la bestia della terra, l'agnello e i
vergini, i tre angeli, il figlio dell'uomo e gli angeli delle sette
piaghe.
INTERPRETAZIONE:
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Per quanto riguarda l’interpretazione vi sono varie scuole di
pensiero su come il simbolismo, le immagini ed il contenuto
dell'Apocalisse debbano essere interpretati.
L'approccio storico-critico, cerca di capire l'Apocalisse
inquadrandola nel genere della letteratura apocalittica dove
secondo questo sistema il simbolismo contenuto nel libro deve
essere compreso all'interno del contesto storico-letterario e
sociale nel quale è stato scritto. L'approccio storico-critico
comporta generalmente un'interpretazione in cui molti degli
eventi trattati nel libro si riferiscono alle lotte che la Chiesa
primitiva del I secolo dovette sostenere contro il Paganesimo
ed il Giudaismo.
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I sette calici (cap. 16) sono seguiti dall'annuncio della caduta
di Babilonia, la famosa prostituta (cap. 17-18).
Chiudono il libro i capitoli 19-22, con la sconfitta della bestia, il
regno dei mille anni, il giudizio finale e la Gerusalemme
celeste.
Il libro si conclude con un monito: Se qualcuno vi aggiunge
qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in
questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro
di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della
vita e della santa città che sono descritti in questo libro.
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Il sistema della profezia biblica ritiene invece che il contenuto del
libro costituisce una profezia della fine dei tempi.
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Il sistema della teologia della storia, che, sulla base
dell'interpretazione patristica, attribuisce alle profezie contenute
nell'Apocalisse un valore prevalentemente religioso, da scoprire
con una interpretazione allegorica del testo. Questo tipo di
approccio interpretativo rinuncia a leggere il libro come una
cronaca profetica, riallacciandosi alla concezione biblica
secondo la quale gli ultimi tempi hanno avuto inizio con la
venuta di Gesù Cristo e si protrarranno sino alla parusia, esito
finale della lotta tra bene e male.
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SIMBOLISMO:
Isaac Newton, scienziato e teologo, scrisse il celebre Trattato
sull'Apocalisse, in cui applica postulati e regole del metodo
matematico sperimentale dei «Principia» ad una interpretazione del
testo biblico, quanto più possibile fedele alla lettera, confrontandola
con le altre parti della Scrittura e con le fonti storiche.
LA GERUSALEMME CELESTE. La Gerusalemme celeste ha le seguenti
caratteristiche simboliche:
1. è città perfetta a forma di cubo come il Santo dei Santi;
2. al suo centro si trova l'albero della vita;
3. non ha bisogno di Tempio perché Dio e l'Agnello sono il suo tempio;
4. non ha bisogno della luce del sole né di quella della luna perché la
gloria di Dio la illumina;
5. è piena di ogni ricchezza e splendore, descritti da una miriade di
pietre preziose (materiali);
6. l'intera città poi poggia su dodici basamenti sopra i quali sono i nomi
degli apostoli.
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LE SETTE CHIESE. Sono le chiese di sette note città dell'Asia
Minore (Efeso, Smirne, Pergamo, Titiara, Sardi, Filadelfia e
Laodicea), città nelle quali Giovanni aveva operato. Dal
punto di vista geografico le chiese sono disposte lungo un
ovale nella zona occidentale dell'Anatolia, dando quasi
l'impressione di assistere ad un "viaggio pastorale" di Giovanni.
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IL LIBRO DEI SETTE SIGILLI. Alla destra di Dio c'è un rotolo scritto
davanti e dietro, su tutto lo spazio disponibile, e chiuso con
sette sigilli, che sottolineano l'inaccessibilità del suo contenuto.
Esso contiene tutta la storia e ne custodisce il significato;
contiene quindi il senso della vita di ogni uomo.
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NUMERI. Nella Bibbia il 7 indica completezza, per cui
l'enumerazione di 7 esempi rappresenta la totalità (ad esempio le
7 chiese). La metà di 7, il tre e mezzo indica il contrario. Ad
esempio tre anni e mezzo (ossia 42 mesi, ossia 1260 giorni) indica
qualcosa di temporaneo. Questo simbolismo era rinforzato da un
fatto storico: la persecuzione religiosa sotto Antioco IV Epifane
era durata appunto tre anni e mezzo fra il 167 e il 164 a.C. Il
numero 12 invece compare nella Bibbia per segnalare la
completezza di un gruppo umano (ad esempio le tribù di Israele,
gli apostoli, ecc).Il 1000 sembra indicare la presenza di Cristo
nella storia.
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ANIMALI. Ritroviamo anche la presenza di animali quali l‘agnello
(agnello di Dio, riferendosi a Gesù Cristo nel suo ruolo di vittima
sacrificale per la redenzione dei peccati dell‘umanità. ), il drago
rosso(come rappresentazione di Satana), la bestia del mare
(sempre con riferimenti al male).
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COLORI. Ad esempio quattro cavalieri su cavalli di diverso
colore sembrano rappresentare le forze attive nella storia: la
violenza (cavallo rosso), l'ingiustizia sociale (cavallo nero), la
morte prematura (cavallo verde, come l'erba che secca
rapidamente o come i cadaveri in putrefazione). Il cavallo
bianco era un tempo interpretato come lo spirito di conquista.
Nell'Apocalisse, però, il colore bianco compare 14 volte e
sembra sempre riferirsi a una partecipazione alla risurrezione di
Cristo. In alcuni versetti compare l'immagine analoga di un
cavaliere su cavallo bianco che indica con chiarezza il Cristo
risorto. Oggi perciò al cavaliere su cavallo bianco viene data
perlopiù una valenza positiva: potrebbe essere la santità o la
forza della risurrezione che Cristo ha immesso nella storia e
che viene diffusa dai cristiani.
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MATERIALI. Sono frequenti i riferimenti a materiali come ad esempio
oro, bronzo, ferro, zolfo, legno, gemme, alimenti.