Elisir d`Amore

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ELISIR D’AMORE
Opera lirica in due atti di Gaetano Donizetti
"Melodramma" è il termine musicologico e letterario per indicare l'opera messa in musica.
Nato nel 1600 a Firenze, si è poi sviluppato negli anni a seguire diventando il “genere”
musicale italiano per eccellenza.
Il “Bel Paese” è infatti famoso in tutto il mondo per la sua produzione operistica.
Al giorno d’oggi il termine melodramma è stato sostituito dall’espressione “opera lirica” la
quale, purtroppo, è retaggio dei grandi teatri.
Da qui nasce il progetto di allestire un’opera lirica con l’intento di portarla al di fuori degli
usuali palcoscenici dando in questo modo la possibilità di conoscere il grande repertorio
operistico italiano.
CHI SIAMO
La peculiarità di tale progetto risiede nel fatto di essere completamente organizzato,
logisticamente, artisticamente e registicamente da tre giovani associazioni che operano
rispettivamente nelle province di Lecco, Sondrio e Bergamo.
Si tratta dell’associazione Spirabilia (Lecco), l’associazione Orchestra Antonio Vivaldi
(Sondrio) e l’associazione L’angolo di Euterpe (Bergamo).
Tali sodalizi hanno già collaborato all’organizzazione dell’opera “Don Pasquale” di G. Donizetti
nel 2013 e, visto il grande successo ottenuto, hanno deciso di proseguire il cammino insieme.
Il cast dei cantanti è composto da professionisti che hanno eseguito le più importanti opere
del panorama italiano mentre la direzione artistica è affidata ad un giovane direttore
d’orchestra emergente, Lorenzo Passerini.
L’orchestra, in versione ridotta di modo da poter essere esportata in qualsiasi contesto, è
composta da giovani musicisti che hanno all’attivo collaborazioni con compagini orchestrali di
fama internazionale quali l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra dell’Accademia del Teatro
alla Scala, l’Orchestra del Palau de les Arts (Valencia SPA) solo per citarne alcune e hanno
suonato sotto la direzione di maestri del calibro di Muti, Dudamel, Axelrod, Gergiev.
In conclusione una produzione completamente affidata a giovani emergenti con la volontà di
dimostrare che anche nel mondo della musica classica c’è ancora nuova linfa.
LA SCELTA DI ELISIR
La scelta artistica è caduta anche quest’anno su un’opera di Gaetano Donizetti, “Elisir
d’Amore”.
Visto il successo riscosso lo scorso anno con l’opera buffa più nota del compositore
bergamasco, “Don Pasquale”, si è scelto di mantenere anche per il 2014 lo stesso stile.
“Elisir d’Amore” è infatti una delle opere più conosciute del compositore bergamasco ed è
stata scelta anche per sugellare la collaborazione con la provincia di Bergamo.
Tale composizione rientra a pieno titolo nella tradizione dell'opera comica, lasciando ampio
spazio anche all’elemento patetico che sfocia nella celeberrima aria “Una furtiva lagrima”,
simbolo di questo melodramma.
L'opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di
Milano.
Fin dal suo apparire, l'Elisir ebbe un grande successo con trentadue repliche consecutive. A
farlo immediatamente amare dagli appassionati della lirica è in particolare la tipica melodia
donizettiana che anche in questo caso accompagna motivi piacevoli che bene mettono in
risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di trasformare con agile inventiva la
risata in sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia.
TRAMA
L’azione ha luogo in un villaggio dei Paesi Baschi alla fine del XVIII secolo.
ATTO I
Mentre i mietitori stanno riposando all'ombra, la loro fittavola Adina legge in disparte un libro
che narra la storia di Tristano e Isotta. Intanto, il contadino povero Nemorino la osserva ed
esprime per lei tutto il suo amore e la sua ammirazione, dolendosi della propria incapacità di
conquistarla (Quanto è bella, quanto è cara). I contadini chiedono ad Adina di leggere ad alta
voce e lei riferisce la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro
magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà (Della crudele Isotta). Mentre
Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva al paese il sergente Belcore con lo
scopo di arruolare nuove leve. Egli corteggia Adina e le propone di sposarlo (Come Paride
vezzoso), ma la bella fittaiuola risponde di volerci pensare un po'. Segue un duetto tra Adina e
Nemorino in cui la donna espone la sua teoria sull'amore: l'amore fedele e costante non fa per
lei (Chiedi all'aura lusinghiera). Arriva poi il dottor Dulcamara, un truffatore, che, spacciandosi
per medico di grande fama, sfoggia alla gente i propri portentosi preparati (Udite, udite, o
rustici): Nemorino gli chiede se per caso abbia l'elisir che fa innamorare e il ciarlatano gli offre
per uno zecchino una bottiglia di vino Bordeaux, spiegando che l'effetto si farà sentire dopo
un giorno (quando egli sarà già lontano da quel villaggio). Nemorino beve l'elisir e si ubriaca:
ciò lo fa diventare disinvolto quel tanto che basta per mostrarsi indifferente nei confronti di
Adina, che subito prova un certo fastidio, abituata com'è a sentirsi desiderata. Adina, per
vendicarsi dell'indifferenza di Nemorino, accetta di sposare il sergente Belcore, che però
dovrà partire il giorno dopo, dunque le nozze saranno celebrate il giorno stesso. Nemorino
cerca di convincere Adina ad attendere fino al giorno successivo (lui sa che solo il giorno dopo
avrà effetto l'elisir), ma Adina se ne va con Belcore.
ATTO II
Fervono i preparativi per le nozze. Dulcamara e Adina improvvisano una barcarola a due voci
(Io son ricco e tu sei bella). Quando giunge il notaio, Adina dice di voler aspettare la sera,
perché vuole sposarsi in presenza di Nemorino, per punirlo della sua indifferenza. Nemorino
vuole comperare un'altra bottiglia di elisir ma non avendo più denaro si arruola tra i soldati di
Belcore per avere la paga (Ai perigli della guerra). Belcore così ottiene di allontanare il suo
rivale.
Giannetta sparge la notizia che Nemorino ha ottenuto una grande eredità da uno zio deceduto
da poco (Saria possibile?). Questo non lo sanno né l'interessato, né Adina, né Dulcamara: la
novità fa sì che le ragazze del paese corteggino Nemorino e questi pensa sia l'effetto dell'elisir.
Dulcamara resta perplesso, Adina si ingelosisce.
Dulcamara le racconta di aver venduto a Nemorino l'elisir e lei capisce di essere da lui amata
(Quanto amore! Ed io spietata). Nemorino gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi
di Adina, che gli rivela che anche la ragazza lo ama (Una furtiva lagrima). Adina riacquista il
contratto di arruolamento di Nemorino e glielo consegna, invitandolo a restare nel paese.
Nemorino è deluso, vorrebbe una dichiarazione d'amore che non arriva e allora dichiara di
volersene andare: solo allora Adina cede e dichiara di amarlo (Prendi, per me sei libero).
Belcore conclude che in un altro paese troverà qualche altra ragazza da corteggiare,
Dulcamara se ne va trionfante per il successo del suo elisir (Ei corregge ogni difetto).
IL CAST
L’opera verrà proposta nell’inedita trascrizione del maestro Paolo Marcarini sotto la direzione
del maestro Lorenzo Passerini.
Questo il cast dei cantanti:
Adina (soprano): Anna Delfino
Nemorino (tenore): Livio Scarpellini
Belcore (baritono): Roberto Maietta
Il dottore Dulcamara (basso buffo): Giovanni Guerini
Giannetta (soprano): Sarah Tisba
LA PECULIARITA’ DEL CORO
Altro elemento distintivo di questa produzione risiede nel coro, il quale gestirà anche le
comparse e la realizzazione delle scenografie. Infatti è stato appositamente allestito dal
maestro Giovanni Guerini con intento didattico dando la possibilità a giovani studenti di canto
e attori di cimentarsi nell’organizzazione e allestimento di una vera opera lirica, il tutto sotto
la ferrea supervisione dello stesso maestro Guerini il quale ha un’esperienza trentennale nel
campo operistico avendo interpretato i protagonisti delle più importanti opere italiane oltre
ad essere docente di tecnica vocale presso il centro didattico produzione musica di Bergamo e
proprio in quanto specializzato in questo campo oltre che sulla voce, è stato invitato come
consulente specializzato dalla rivista scientifica “Focus” per la stesura di un articolo
sull’argomento “voce e suono”.
LA STRUTTURA DELLA RASSEGNA
Tale progetto vuole idealmente collegare le provincie di Lecco, Bergamo e Sondrio con
rappresentazioni che avranno luogo tra i mesi di luglio e ottobre 2014, negli stessi mesi vi
saranno anche tournée in altre regioni italiane, già in programma rappresentazioni a Firenze
ed Aosta.
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