L'opera lirica, una storia per bambini
La curiosità mi è sorta vedendo in libreria un testo di Katia
Ricciarelli, intitolato “ Ti canto una storia “. L’ho comprato e l’ho
letto. Quello che sembra un mondo fatto solo per appassionati può
essere portato alla misura di bambini, e così ho iniziato a cercare
sul web.
Ho comprato il testo “ Figaro qua ! Figaro la’” di Rossini e “ La
Cenerentola” di Mozart.
Potremmo provare a chiedere alla nostra scuola comunale di
musica se ci rimette in scena “ il flauto magico”. A maggio è stato
proposto ed ha avuto un buon successo. Sto contattando anche il
Conservatorio di Perugia per chiedere la possibilità di assistere a
qualche prova.
Stavamo pensando, con Paola, di chiedere a qualche corista della
Marietta Alboni di poter venire a raccontare ( e cantare ) qualche
storia. ( Nello specifico chiederò a Brunella Tacchini, soprano e
insegnante in pensione )….
Pensate alla proposta, liberissimi di bocciarla ma ci piacerebbe che
qualcuno collaborasse e proporre una stesura da ..Palcoscenico!
Intanto vi allego un po’ di bibliografia
Tre libri illustrati inaugurano la nuova collana "Su il
sipario" di Curci
Cristina Bersanelli e Gabriele Clima, "Kattivissimi... All'opera", Curci Young
L'opera, come non l'avete mai vista. Perché a leggere con attenzione, i libretti narrano di
personaggi crudeli, di spettri, di filtri amorosi e altre stregonerie, proprio come nelle
favole per bambini. Anzi, sembrano personaggi creati su misura per catturare
l'attenzione dei giovanissimi ascoltatori.
A seguire quest'intuizione, Cristina Bersanelli, Gabriele Clima, Sonia Maria
Possentini, Pia Valentinis e Andrea Basile, gli autori di una nuova collana per l'editore
Curci Young, dal titolo "Su il sipario", che hanno provato a raccontare l'opera lirica ai
più piccoli.
Tre titoli danno il via al nuovo progetto, con le illustrazioni di Clima, Possentini e
Valentinis, un gioco di carte a tema e un cd allegato per ascoltare le storie e i brani delle
opere di cui si parla.
Kattivissimi. Sono i malvagi i protagonisti delle loro storie, narrate ai piccoli dal loro
punto di vista. Così Jago si confessa: "A Otello sapevo come rovinare la vita. Non
chiedetemi perché: mi piaceva così, era il mio destino". E poi Lady Macbeth svela
come abbia fatto a convincere il marito a far fuori il re di Scozia, Don Giovanni come
ha dovuto sbarazzarsi del Commendatore eTurandot dichaira che il suo nefasto operato
era il solo modo che aveva per perseguire il suo unico desiderio: restare single.
Filtri e Pozioni. L'elisir di Dulcamara, la pozione della stregaJezibaba, il filtro d'amore
di Isotta, il sonnifero per Giulietta e il veleno letale di Lucrezia spiegati passo passo ad
aspiranti streghe appassionate di lirica. Ma non è solo un libro di ricette: questo volume
racconta le opere di Bellini, Donizetti Dvoràk, Wagner e Gounod a partire dagli intrugli
che le caratterizzano.
Fate e Fantasmi. L'Olandese volante, la fata Madrina e lo spettro di Banco sono solo
alcuni dei personaggi soprannaturali che animano le storie della lirica. Pronti a penetrare
nei sogni e nell'immaginario dei melomani in erba.
Su Il Sipario, nuova collana Curci Young, presenta i primi tre titoli, Kattivissimi,
Filtri e pozioni, Fate e fantasmi all'opera. Ogni libro è accompagnato da un gioco di
carte da ritagliare e un cd, per ascoltare le storie e sentire i brani delle opere.
Piccoli percorsi educativi nel mondo della musica classica: CARTONI ANIMATI,
LIBRI DI LETTURA, RECENSIONI DI SPETTACOLI TEATRALI, CONCERTI,
TURISMO MUSICALE, GIOCHI E ATTIVITA' per tutti i bambini e i loro genitori,
nonni e insegnanti. Età: dai 3 ai 99 anni.
L'Elisir d'amore (3) - Libro per ragazzi
Copertina del libro
Esiste una collana, a cura di Cecilia Gobbi, dell'Associazione musicale Tito Gobbi (che è stato un
grandissimo baritono italiano), "Alla scoperta del Melodramma" e si propone di avvicinare i ragazzi dai 7
anni in su alla "Magia dell'Opera". La collana è edita daCurciYoung. Il volumetto che prendiamo oggi in
esame è dedicato a "L'Elisir d'amore" diGaetano Donizetti di cuici stiamo occupando nel nostro XXI
piccolo viaggio musicale (libro e CD allegato 14,90 euro).
Il libro contiene tantissimi giochi sull'opera che rendono divertente l'apprendimento della storia e di alcune
nozioni base sul melodramma. Per esempio, questo cruciverba "del poeta" per scoprire il nome di un famoso
librettista... ovviamente si tratta di Felice Romani, l'autore del librtetto dell'Elisir! (e anche de Il Turco in
Italia di Rossini, La Sonnambula e Norma di Bellini, di Anna Bolena e di Lucrezia Borgia dello stesso
Donizetti e di Un giorno di Regno di Verdi... la sua opera meno fortunata per la verità!)
Il cruciverba del poeta
Si comincia con una breve biografia dell'autore, che utilizzeremo come traccia quando dedicheremo un Post
a Gaetano Donizetti (vedi "Chi era Gaetano Donizetti").
L'Elisir d'amore è andata in scena per la prima volta il 12 maggio 1832, al Teatro della Canobbiana di
Milano (poi Teatro Lirico, in Via Larga), e Donizetti la dedicò "alle belle donne".
Il libretto trae spunto da un libretto del francese Eugene Scribe, intitolata Le Philtre.
Si tratta di un "melodramma giocoso", cioè non un'opera buffa come Il Barbiere di Siviglia, nè un'opera
seria... un misto... però in realtà è sicuramente più buffa che seria. Donizetti voleva distinguersi da Rossini,
che a quell'epoca era il più famoso e apprezzato autore di opere buffe. Non c'era competizione nè rivalità tra
i due. Pare che un giorno i due si siano trovati a pranzare insieme e Rossini, vedendo che Donizetti era
piuttosto triste a causa di una delusione d'amore, chiese al cuoco, per consolarlo, di portargli una torta
semplice e veloce (si sa Rossini era un golosone!), ma speciale.
Il risultato fu eccellente e quella torta esiste davvero, si chiama TORTA DONIZETTI e noi,
ovviamente, abbiamo provato a farla. IL RISULTATO e gli ingredienti, NEL PROSSIMO POST...
Si passa ai personaggi dell'opera:
Adina
ADINA
(soprano):
Giovane proprietaria terriera, bella, ricca e colta (sa leggere!). Vive in un piccolo villaggio contadino.
Tutti la ammirano e molti la desiderano. Lei non ha voglia di un fidanzamento serio. Le piace divertirsi e
cambiare spesso fidanzato. Non ama gli impegni, insomma... è una ragazza molto moderna per quell'epoca.
Adina è anche un po' capricciosa e viziata e irascibile. Ma in fondo ha un cuore buono.
Nemorino
NEMORINO
(tenore):
Giovane paesano, semplice e ingenuo ma di buon cuore. E' timido e impacciato. E' innamorato di Adina ma
non sa come farsi avanti. Tuttavia, è anche una testa dura e crede nei propri sentimenti e si batte fino in
fondo
per
ottenerte
ciò
che
vuole.
SERGENTE
BELCORE
(baritono):
Spavaldo e spaccone, ama le belle donne e crede di avere il fascino necessario per conquistarle...
compresa Adina. Ma alla fine risulta buffo, ridicolo!
Dulcamara
DULCAMARA
(basso):
Personaggio che ispira simpatia nonostante sia un ciarlatano che si prende gioco delle persone vendendo
false
medicine
miracolose
che
fanno
ringiovanire
e
guariscono
da
ogni
malattia.
GIANNETTA
(soprano):
Amica di Adina. Non bella come lei e senza doti sue. Si presenta semplice e sogna di fare un buon
matrimonio.
Altri giochi
La IV sezione del libro è dedicata alla trama dell'opera, raccontata in modo semplice e chiaro: noi ne
facciamo
un
riassunto.
ATTO
I
Ingresso
della
fattoria
di
Adina.
Mezzogiorno, in un paese basco un gruppo di contadini si riposa dalle fatiche all'ombra di un albero.
Nemorino ammira Adina da lontano. Vorrebbe poterla amare ma è troppo timido e lei non lo guarda
neanche. Adina legge un libro: è la storia di Tristano e Isotta. Tristano ama Isotta ma lei lo respinge. Lui si
dispera, ma poi riesce a conquistarla grazie ad un filtro magico. Nemorino sogna di poter possedere un filtro
così!
La
scena
della
lettura
di
Adina:
Improvvisamente si sente un rullo di tamburo: arriva il Sergente Belcore, alla guida del suo reggimento, alla
ricerca di nuove reclute. Egli si crede un rubacuori e appena vede Adina, decide di conquistarla. Lui sì che è
spavaldo! Ma Adina non sembra gradire...
Nemorino decide di affrettarsi a dichiarare il proprio amore per Adina, ma lei lo tratta come un povero
"cagnolino"... non è interessata ad amori seri, ha voglia ancora di divertirsi senza impegno. Inoltre, lo
incoraggia ad occuparsi dello zio malato in città. E' ricco e potrebbe lasciargli una bella eredità. Ma a
Nemorino i soldi non interessano. L'unica cosa che vuole
è l'amore di Adina.
Piazza
del
villaggio.
Intanto, si sente uno squillo di tromba. E' Dulcamara! Sembra essaere un personaggio importante. Si
presenta ai cittadini come un grande medico, che possiede medicine portentose in grado di guarire ogni
male. Gli abitanti del villaggio abboccano e lui ne approfitta per vendere la sua merce.
Nemorino ascolta incuriosito, poi chiede a Dulcamara se ha anche l'Elisir d'amore, quello di Isotta. Certo!
Non
solo
Dulcamara
lo
possiede,
ma
ne
è
il
distillatore
(cioè
lo
produce).
Dulcamara versa in una bottiglia un po' di vino rosso e lo vende spacciandolo per Elisir. Nemorino comincia
a bere e a poco a poco diventa ubriaco e assume un atteggiamento disinvolto. Sopraggiunge Adina hce,
vedendolo
in
quello
stato,
si
stupisce...
e
si
infastidisce.
Nemorino in realtà fa il finto indifferente. Intanto la guarda e si accorge che lei si sta innamorando di lui... ed
è
felice.
Adina, però, per ripicca, decide di accettare la proposta di matrimonio di Belcore. E il matrimonio va fatto
subito,
perchè
Belcore
riceve
un'improvvisa
chiamata
alle
armi.
ATTO
II
Fattoria
di
Adina.
Festeggiamenti per le nozze. Al tavolo, anche Dulcamara. Danze e canti, tra cui la barcarola a due voci "La
Nina
Gondoliera
e
il
Senator
Tredenti" (vedi
prossimo
Post).
Adina allontana il notaio sopraggiunto per la firma del contratto, perchè Nemorino non è lì e per lei non
avrebbe
senso
sposare
Belcore
in
sua
assenza.
Nel frattempo, Nemorino è andato alla ricerca di Dulcamara per acquistare un'altra bottiglia di Elisir e
potenziare l'effetto. Ma non ha soldi. Belcore gli consiglia di arruolarsi, per guadagnare qualcosa e lui lo fa.
Intanto, in città, lo zio di Nemorino è morto e Nemorino diventa erede di una fortuna. Al villaggio lo sanno
tutti, tranne Nemorino e Adina. Le ragazze cominciano a corteggiare Nemorino, diventato un buon partito.
Adina si infastidisce. Perfino Dulcamara comincia a pensare che il suo Elisir sia davvero portentoso!
Alla fine, Adina scopre che Nemorino si è arruolato nell'esercito per lei, si intenerisce e i due finalmente si
dichiarano
e
vivranno
felici
e
contenti.
Dulcamara
è
il
vero
trionfatore:
immaginate
quante
bottiglie
di
Elisir
venderà!
Il libro prosegue con una serie di interessanti "sezioni". La prima esplora "Il mondo dell'Elisir d'amore",
con la spiegazione di alcuni nomi, termini, concetti, modi di dire, usi e costumi che si incontrano nell'opera:
da Paesi Baschi a Elisir, da Paride a Marte, da Tristano e Isotta a "chiodo scaccia chiodo" e così via.
Le
sezioni
sono
intervallate
da
altri
giochi
e
quiz
divertenti.
Si passa all'analisi del libretto, che viene presentato in forma ridotta con l'ausilio di un Narratore che
riassume
le
parti
tagliate.
Per
leggere
il
libretto
integrale
cliccate
qui: Libretto
Elisir
d'amore
Segue la sezione che suggerisce come allestire l'opera. E' ideale per un laboratorio didattico alle medie o
alle elementari. Fa capire ai ragazzi come il teatro d'opera sia uno spettacolo che unisce una serie di arti
che devono tra loro collaborare: musica, canto, poesia, recitazione, scenografia, regia, luci, costumi, a volte
coreografia (se ci sono balletti).... tutto deve essere perfettamente pensato e coordinato per ottenere un tutto
meraviglioso.
Per finire: una proposta divertente. Cantare insieme alcune arie dell'opera, con l'aiuto del Karaoke operistico
contenuto
nel
CD
e
gli
spartiti
per
flauto
in
fondo
al
libro.
Perchè
no?
Pubblicato da Erica Dalmartello a 11:02
TURANDOT: L'opuscolo didattico di
Operadomani
Copertina del quaderno Operaeducation
Sono molto curiosa di andare a vedere lo spettacolo TURANDOT Principessa falena, produzione 2016 di
AsLiCo nell'ambito del progetto Opera Education (http://operaeducation.org/)
che compie quest'anno 20 anni. Il progetto è nato, infatti, nel 1996, da un'idea di Carlo Delfrati.
Leggo dal sito e mi pongo qualche domanda; PVM non vuole essere un sito promotore, ma un luogo
"libero" in cui esprimere anche perplessità, porre domande, trovare, chissà, soluzioni migliori per il
perseguimento dello stesso fine: avvicinare alla musica "colta" i ragazzi italiani (all'estero, infatti, la
musica ha ben altra considerazione nella formazione culturale dell'essere umano). Operaeducation ha alle
spalle un team consolidato, 20 anni di attività e un ufficio marketing che fa bene il suo lavoro. Insomma, ha i
mezzi che mancano ad altre realtà, come IMPAROLOPERA di Parma (che quest'anno purtroppo si ferma a
causa di problemi di salute del grande Bruno Stori, che è egli stesso anima e corpo del progetto) o le Opere
messe in scene con i Maxi Burattini di ZAZI'LAB con gli studenti del Conservatorio...
"Con Opera education, AsLiCo intende riunire i propri progetti di educazione musicale rivolti al giovane
pubblico. Dopo l’esperienza decennale di Opera domani ed il successo di Opera kids, nel 2011 sono
stati inaugurati anche Opera it, dedicato esclusivamente ai ragazzi del liceo [la mia domanda è: al liceo
occorre avvicinarsi all'opera attraverso "riduzioni e adattamenti o si è già pronti per assistere a un "vero"
spettacolo, magari giustamente preparati a scuola? Io ricordo che al liceo si leggevano i Promessi Sposi,
non un adattamento... c'era un dettagliato apparato esplicativo in nota, ma nessun taglio] eOrchestra in
gioco [la mia domanda è: è sempre necessario associare la musica ad un aspetto ludico? é vero che in
tedesco e in inglese si usa il verbo "giocare" al posto di "suonare", ma suonare non è esattamente un gioco,
non solo giocare è piacevole], per la diffusione della musica sinfonica. Il pubblico che frequenta il teatro lirico
è formato ormai quasi esclusivamente di adulti. L’opera lirica di fatto non rientra tra i generi musicali presi in
considerazione dai giovani, ed è anche uno dei repertori meno presenti nelle pratiche formative della nostra
scuola. Opera education vuole proporre una chiave di lettura interessante [l'opera lirica non è forse già di per
sè interessante?] e attuale [è sempre necessaria l'attualizzazione?] per accostarsi all’immenso patrimonio
culturale dell’opera. Lo scopo è quello di mettere in moto l’interesse e la curiosità dei bambini e dei ragazzi
nei confronti della lirica, e di abbattere il forte pregiudizio che la circonda da anni. [Dopo aver messo in moto
questo interesse, perchè non portarli a vedere l'opera "vera"? Magari con delle convenzioni per chi ha preso
parte al progetto? O non si può recare un guadagno ad un altro ente, magari in un'altra regione?]. Opera
education vuole anche favorire l’azione didattica degli insegnanti, sensibilizzandoli all’importanza di
un’educazione degli alunni al teatro musicale e fornendo loro adeguati strumenti per poter operare in classe
in vista di tale obiettivo [Gli insegnanti l'hanno mai vista l'opera integralmente? Sono mai andati loro stessi
all'opera?
Sarebbe
utile
una
risposta
positiva
a
tale
domanda].
Turandot, principessa falena è l'opera proposta per OPERADOMANI: http://operadomani.org/
L'intento è sicuramente molto lodevole e l'idea di differenziare il "prodotto" per le diverse fasce d'età
con Opera Baby (0-3 anni), Opera Kids (scuola dell'infanzia), Opera Domani (elementari e medie),
Opera it (liceo) e aggiungere uno spazio alla musica strumentale conOrchestra in gioco (musica sinfonica
per le scuole dell'obbligo). Ho assistito già quest'anno allo spettacolo del 2015 di Opera Domani, Il viaggio di
Milo e Maya
e avevo espresso le mie perplessità sulla qualità dell'opera. Mi ero anche detta, però, che la mia perplessità
era forse più per la "novità" dell'opera in sè, cioè per la qualità della composizione e soprattutto per la parte
drammaturgica che mi è parsa debole, e per la parte spettacolare che avevo trovato insufficiente (ma a
Parma era andata in scena in forma ridotta per lo spazio di un foyer). Con molte più speranze mi accosto ad
un'opera di repertorio, come Turandot, perchè sono convinta che per avvicinare i giovani e i giovanissimi al
mondo della lirica occorra l'eccellenza dei grandi capolavori. Le opere "nuove" andrebbero messe in scena
in un ulteriore diverso filone, che potrebbe essere "Nuova Opera" o "Modern Opera" qualcosa del
genere. Milo e Maya era più vicino a un musical che a un'opera lirica.
Lodevole è anche l'idea di formare gli insegnanti delle classi che aderiscono al progetto, in modo che siano
essi stessi gli educatori... ma forse sarebbe meglio mandare degli educatori formati come supporto perchè
non sempre gli insegnanti hanno idea di cosa sia un'opera e mi sembra abbastanza utopistico che
apprendano un "format" formativo in 3 giorni di corso (a pagamento). Certo, possono utilizzare i materiali che
mette a disposizione il progetto: on line si trovano molte informazioni utili per introdurre opera e autore ai
ragazzi e viene poi fornito, a tutti gli studenti e gli insegnanti, un libricino di lavoro e studio per prepararsi
all'opera. Ho la fortuna di averne ricevuto uno in dono e l'ho letto, guardato e studiato con attenzione.
Questo mio Post è essenzialmente dedicato all'analisi di questo prodotto: il libretto dell'Opera che serve ad
arrivare "pronti" a teatro e godersi di più lo spettacolo: strategia condivisa da PVM che fa sempre un
riassunto, una messinscena, seleziona libri e cartoon per avvicinare i piccoli spettatori all'opera (spesso
vera) che andiamo a vedere.
Ma sfogliamo insieme la guida all'opera che viene fornita ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie che
aderiscono al progetto.
Operino
"Operino" è l'immagine di una nota musicale umanizzata, con occhi e bocca, che parla: quando è verde
segnala le attività adatte alla scuola primaria (elementari) e quando è blu quelle della scuola secondaria di I
grado (medie).
Il volume contiene:
1. TRAMA E NOTE DI REGIA: la trama è riassunta in modo essenziale e semplice. Unica osservazione che
mi sento di fare: non avrei incluso i riferimenti agli insetti che sono propri dello spettacolo. Una trama
originale di Turandot, così come è nell'opera di Puccini va raccontata ai ragazzi, onde evitare che si facciano
l'idea che Turandot sia ambientata in un mondo di insetti. Il finale resta aperto, perchè si propone agli
studenti di scrivere il loro finale e mandarlo a operadomani. Sul sito, saranno pubblicati i finali inventati dai
ragazzi. Questo è un "gioco" tipico da scuola primaria, dove si suddividono in continuazione racconti in
sequenze, si riordinano, si cambiano i finali ecc... forse ha un senso. Stimola l'immaginazione o la fantasia,
che spesso questi ragazzi moderni hanno perduto...
Il box in cui inserire il proprio finale
La Regista Silvia Paoli, (guarda uno spezzone del suo spettacolo Livia, scritto e interpretato da lei, 2007 e
un video dalla sua Cenerentola di Tenerife: Aria Alindoro) assistente anche del chiacchieratissimo ma
anche osannato Damiano Michieletto oltre che di Paolo Rossi, M. Schmidt, I. Konyaev, studente con Peter
Stein, spiega come mai ha deciso di trasformareTurandot in una falena, Ping Pong e Pang in tre buffi
scarafaggi, l'Imperatore in una libellula e il Mandarino in una specie di coleottero con il gong incorporato nel
guscio... complimenti per la fantasia! Aspetto di vedere l'effetto in teatro, resto un po' perplessa perchè mi
pare che questa chiave di lettura entomologa abbia preso un po' troppo il sopravvento... non vorrei che i
ragazzi, alla fine del progetto, pensassero che Puccini abbia scritto un'opera sul mondo degli insetti o che
Puccini abbia subito un influsso kafkiano (per la verità pure plausibile dato che Le Metamorfosi risalgono al
1915 e Turandot andò in scena per la prima volta nel 1926). La regista ha trasferito nell'opera una sua
personale passione per gli insetti. Spesso al giorno d'oggi i registi utilizzano il linguaggio teatrale operistico
per esprimere se stessi. Il dibattito è aperto, non me la sento di prendere posizione... dipende sempre da
come si realizza lo spettacolo. Quanta coerenza c'è... generalmente non amo le regie che vogliono
aggiungere significati a quelli che l'opera porta già in sè. I capolavori assoluti come Turandot non hanno
bisogno di significati nuovi, essendo di per sè ricchissimi di situazioni, sentimenti, messaggi. Caso mai,
hanno bisogno di qualcuno che renda questi messaggi più accessibili al pubblico dei giovanissimi... senza
confonderli, però! Ma lo spettacolo non l'ho ancora visto, pertanto questi giudizi sono solo "pre-giudizi".
I personaggi insetti
I personaggi che restano umani
Segue, la PRESENTAZIONE DEI PERSONAGGI, con i costumi che indosseranno nello spettacolo. Nella
presentazione, si spiega anche come mai 6 personaggi siano stati tramutati in insetti. Ovviamente si insiste
sul concetto di "disumanizzazione" che evidentemente è piaciuto alla regista tanto da farne la sua chiave di
lettra dell'opera.
Turandot non falena, disegno di Zuppelli (vedi sotto)
Viene abolito il personaggio del boia, che dovrebbe essere un mimo, e che forse è stato ritenuto troppo
"forte" per un pubblico di bambini. Questo discorso sulla necessità di edulcorare le scene violente per i
bambini l'ho già affrontato i più di un'occasione. Per esperienza personale, ho capito che i bambini, invece,
più sngue scorre e più sono coinvolti. Del resto le fiabe antiche sono piene di situazioni tremende (pensate
ad Hansel e Gretel... ) per ottenere l'effetto catartico che sta anche alla base della tragedia greca antica e,
quindi, anche dell'opera che crea nel pubbico quell'effetto di identificazione e susseguente purificazione al
termine dello spettacolo. Io avrei lasciato il boia, i teschi e le teste rotolanti... ma è chiaro che mi sarei presa
le critiche sconvolte dei genitori benpensati, quindi, comprendo e condivido la scelta di sopprimere il boia e
le scene cruente.
2. LIBRETTO POETICO (RIDUZIONE) con in verde le parti da cantare in modalità KARAOKE durante lo
spettacolo (vedi sezione successsiva). Siamo tutti d'accordo che l'attenzione massima che può avere un
bambino di 6/10 anni è pari all'ora. È dunque corretto ridurre libretto e partitura, anche se ovviamente questo
comporta tagli importanti soprattutto dal punto di vista musicale. Ma è per lo stesso motivo che io a volte
porto i miei figli all'opera e usciamo dopo uno o due atti. Non si può pretendere tre ore di attenzione (anche
se Rigoletto lo hanno visto tutto in religioso silenzio... ma insomma... è bene non esagerare). La riduzione è
fatta molto bene. Restano tutti i momenti salienti e "Operino" spiega il libretto ai ragazzi rendendolo più
comprensibile.
Una delle pagine contenute nella sezione "spartiti"
3. SPARTITI delle parti da cantare durante l'opera (da studiare durante l'anno). Il progetto ha sicuramente il
pregio di coinvolgere attivamente i ragazzi nello spettacolo con questo sistema del karaoke di alcune pagine
e con l'utilizzo di una serie di oggetti da preparare e portare con sè il giorno dello spettacolo, che sono anche
occasione di "lavoretti creativi" in classe. Molto ben pensati, in questo caso, le lanterne/lucciole (perchè
compaiono delle lanterne nel libretto, in mano a Ping Pong e Pang quindi c'è attinenza; lucciole per
l'insettificazione che ha subito tutta l'opera per volere della regista); e i fazzolettini da sventolare a fine opera
con scritto il nome che i ragazzi avrebbero voluto avere (forse questa idea è un po' "troppo", avrebbero
potuto semplicemente mettere il loro nome, ma sembra sempre necessario stimolare la loro fantasia). Il
risultato, guardando il video promo, pare molto suggestivo, sono davvero curiosa di vedere che effetto farà al
Teatro Regio!
4. FUMETTO: questa parte la trovo un po' "tirata via", perchè non si tratta di un vero e proprio fumetto che
racconta la storia, come avrebbero potuto fare, (già esistono opere a fumetti e le abbiamo recensite, altre
arriveranno senz'altro), ma sono 4 pagine di disegni diMarco Zuppelli, anche molto belli, ma che
meritavano, forse, uno spazio maggiore proprio perchè ben fatti e poetici...
Una delle tavole di Zuppelli
5. ATTIVITA' DIDATTICHE: qui purtroppo devo esprimere più di una perplessità. Si tratta di una sezione
dedicata ad una serie di attività da svolgere in classe sulla Turandot.
) DILLO CON UNO SMILE. Questa è sicuramente la più riuscita. I bambini devono ritagliare delle faccine
messe tutte in fila in una pagina e incollarle accanto a diverse situazioni o personaggi per decifrare i loro
stati d'animo... unica pecca: non ci sono faccine propriamente adatte... mancano alcuni stati d'animo e ce ne
sono alcuni non presenti nell'opera. Ho fatto il gioco proprio oggi con Giacomo e abbiamo avuto non poche
difficoltà, ma comunque l'attività ha avuto successo: si è letto il libretto con attenzione e si è anche fatto un
esame dei sentimenti dei vari personaggi.
Giacomo impegnato nel taglio faccine
Una delle nostre pagine con faccine incollate
b) INDOVINA INDOVINELLO... qui occorre accoppiare gli enigmi alla loro soluzione e inventare un
indovinello da fare ai compagni. Anche questa attività ci sembra utile e divertente e soprattutto "a tema" con
Turandot.
c) CHI POSE TANTA FORZA NEL TUO CUORE (=amore!) è la frase con cui la Principessa chiede a Liù da
dove ella trovi la forza di resistere al dolore e alla paura. La risposta è "amore", perchè Liù ama Calaf. Qui
non capisco perchè si debba paragonare Liù ad un'ape operaia che si sacrifica pungendo il nemico (e
morendo) o alle formiche etiopi che sacrificano una di loro per salvare la "comunità"... Non mi pare proprio la
stessa cosa. Liù si sacrifica per amore di Calaf, non per salvare la specie umana... Poi si chiede di scrivere
altre storie in cui qualcuno si sacrifica per difendere qualcosa di veramente importante... potremmo dire
Gesù Cristo. Ma questa attività mi sembra già che si allontani dall'approfondimento di Turandot.
d) DIAMO I NUMERI... ecco qui diamo i numeri per davvero! Leggete anche voi: Si chiede ai ragazzi di dire
quanti insetti conoscono, ritagliare i disegnini degli insetti a fine libro e incollarli nel loro habitat... ma non si
parlava di Turandot e di Puccini? Vero che la regista ha reso i personaggi degli insetti, ma le attività sugli
insetti francamente allontanano i ragazzi dal senso dell'opera di Puccini e dalla MUSICA...
e) CACCIA ALLA FORMICA, ENTOMOLOGI PER UN GIORNO e CURIOSITA' DAL MONDO... qui la
metamorfosi kafkiana prende il sopravvento definiticamente. Bisogna cercare le formiche sparse per il
libretto di Turandot con una lente d'ingrandimento per vincere il titolo di Entomologo Maximus.... ora, sono
sicura che i ragazzi si divertiranno come pazzi, ma dov'è il senso di questa attività? E di quella che propone
di andare al parco a trovare gli insetti più strani e disegnarli su un taccuino per poi inviarli a Operadomani? E
le informazioni sugli insetti nel mondo, la storia dei parassiti messi al bando dalla chiesa, gli uomini ape (che
sono cinesi come l'ambientazione di Turandot, ma con Turandot cosa hanno a che fare?) e l'indovinello su di
loro?
f) IL MIO NOME NESSUN SAPRA': questa è la pagina sulla consapevolezza di sè: chi siamo, siamo ciò che
siamo o ciò che gli altri vedono? Quale insetto vorresti essere? Di nuovo: benissimo, ottima attività di
indagine su se stessi, con possibilità di affrontare il tema del bullismo, così attuale... ma con Puccini e
Turandot, ancora, cosa c'entra? Alla pagina successiva si deve compilare la Carta d'Identità dell'insetto
scelto per la trasformazione... ma perchè? Non si potevano inventare dei giochi sui ruoli vocali dell'Opera?
Oppure dare qualche notizia sul povero e dimenticato Carlo Gozzi, importantissimo scrittore italiano dalla cui
fiaba teatrale è stata tratta l'opera? Nella fiaba di Gozzi compaiono buffi personaggi da Commedia dell'Arte
come Truffaldino, Pantalone, Tartaglia... non poteva essere questo un tema più inerente all'opera
pucciniana?
Oppure
esplorare
di
più
la
cultura
cinese,
la
MUSICA
cinese...
g) DIMMI CHE VERSO FAI E TI DIRO' CHI SEI: non contenti delle pagine precedenti dedicate agli insetti,
eccone altre due, questa volta almeno un po' più "musicali": esplorazione dei suoni che producono gli
insetti... ancora, ma in Turandot ci sono insetti? Puccini riproduce suoni di insetti? Davvero in classe è stata
svolta
questa
attività?
h) GLI STRUMENTI MUSICALI: finalmente una pagina dedicata alla musica. Gli strumenti di un'orchestra e
loro disposizione... per sezioni. Forse si poteva fare uno sforzo in più e dare un nome a TUTTI gli strumenti
musicali. Credo che i bambini delle elementari e delle medie debbano conoscere perfettmente tutti gli
strumenti sia visivamente si attraverso il suono. Tanti potrebbero essere i giochi per conoscerli e andrebbero
conosciuti
anche
i
ruoli
vocali.
i) MUSICA MAESTRO! e si torna agli insetti! Costruiamo un'orchestra di insetti... scusatemi, ma io non
posso valutare positivamente queste idee. Mi rendo conto che il progetto ha 20 anni di esperienza alle
spalle, un successo europeo, migliaia di ragazzi che riempiono i teatri... ma queste pagine di attività didattica
non sono al livello che mi sarei aspettata da un progetto che gode di patrocini così importanti, finanziamenti,
sponsor... non si riesce davvero a fare nulla di meglio? E i lettori di PVM sanno che non sono mai ipercritica,
cerco sempre il lato positivo delle iniziative che hanno come fine l'avvicinamento dei giovanissimi alla musica
classica.
Ma
di
fronte
a
queste
attività
didattiche
sugli
insetti
mi
trovo
in
difficoltà.
l) A SCUOLA DI DIREZIONE... anche qui insetti. L'unico "box" utile è quello centrale, che invita i ragazzi ad
andare su youtube e ascoltare lo stesso brano diretto da Maestri diversi per capire come ogni direttore
d'orchestra possa fare scelte diverse e lasciare la sua impronta interpretativa. Poi si propone di provare a
dirigere... come se il direttore dovesse solo indicare il piano e il forte della musica... troppo spesso mi capita
di incontrare giovani e meno giovani che non hanno alcuna idea sull'utilità del direttore d'orchestra... questo
è piuttopsto grave e di certo non si colma la lacuna sminuendo il lavoro del direttore d'orchestra ad una
rotellina
per
il
volume.
m) A RITMO DI GONG... ancora insetti! zanzara per dire veloce, bruco è lento, farfalla è piano e scarafaggio
è forte... tutto da suonare con il proprio gong... un'attività che può andar bene in un girotondo musicale della
scuola
dell'infanzia
al
primo
anno.
n) PER SAPERNE DI PIU' ci dà qualche utile informazione sul gong. Questa pagina ci piace.
Guarda questo video sul GONG e come si suona!
Il nostro lavoro a metà... dell'opera
o) COSA PORTARE A TEATRO: tre oggetti fai da te da portare a teatro per partecipare attivamente alla
messinscena. Bene le lanterne (passi che sono lucciole... ma c'è anche il detto...), bene il fazzoletto col
nome (proprio meglio che desiderato), non inerente la coroncina da insetto, ma perdonabile, vista la regia.
Perdoniamo gli oggetti insettosi, ma non tutte le attività didttiche insettose! Bastavano gli oggetti,
sinceramente. Abbiamo anche noi fatto i nostri, Giacomo ovviamente si è divertito, ma non sto mettendo in
dubbio l'efficacia del divertimento, quanto l'utilità ai fini della cultura musicale e in particolare operistica...
Per concludere: una bella idea (un quaderno didattico per prepararsi a Turandot), che, dati i mezzi
posseduti da Operaeducation, non me ne vogliano, potrebbe essere realizzata molto meglio!
Canzoni da preparare per lo spettacolo:
1. "Là sui monti dell'Est" coro di ragazzini che invocano Turandot qui eseguito da un Kinderchor tedesco...
Questa canzone ha origine da una canzone popolare cinese (Ascolta Celin Dion: MO LI HUA) "Fiori di
gelsomino", ecco che avrei preferito, tra gli oggetti da portare da casa, un gelsomino costruito con la carta
crespa... se fossi capace ne confezionerei uno, da fare oscillare durante la canzone. Forse i ragazzi così si
ricorderebbero che Puccini aveva il gusto per le musiche popolari del mondo (in Butterfly il giappone, ne La
Fanciulla del West l'america, in Turandot la cina...). uesto aspetto ho visto che viene messo in risalto dal
progetto Opera Baby, mentre passa in secondo piano in questa OperaKids.
2. "La fossa già scaviam per te" coro della folla che si rivolge a Calaf che ha scelto di mettersi alla prova
con gli enigmi per conquistare Turandot. Ascolta la traccia dal Sito della didattica di Operadomani: LAFOSSA-GIA-SCAVIAM-PER-TE3. "Ai tuoi piedi ci prostriam" coro finale atto II : Ai tuoi piedi ci prostriam
4. "Gloria, gloria, o vincitore!" coro
5. da Nessun Dorma, "Il nome suo nessun saprà" (vedi video sopra).
6. "O sole vita eternità" (?) Ascolta il Finale di Alfano
Da Visionate la collana “ Recitar cantando”, Si trovano adattamenti per bambini di tante opere liriche.
Si possono trovare spunti per collegare la storia e la geografia.