LA MUSICA TRADIZIONALE AFRICANA La caratteristica più importante di tutta la cultura africana è lo stretto legame fra la musica e la vita della comunità: ogni momento della vita sociale è accompagnato da un evento musicale alla cui realizzazione contribuiscono, seppur in modi diversi, tutti i membri della comunità. La caccia, il raccolto, la semina, i riti di iniziazione dei giovani, il matrimonio, la nascita di due gemelli: in ognuna di queste situazioni, e in altre ancora, la musica interviene a sottolineare i passaggi importanti della vita sociale. Ogni rito richiede una determinata musica e una precisa formazione strumentale. Le musiche africane tradizionali sono quasi tutte creazioni collettive. Ad ogni esecuzione i brani si trasformano rinnovandosi e sviluppandosi costantemente. La cultura musicale è basata esclusivamente sulla memorizzazione e la sua trasmissione è essenzialmente orale. STRUMENTI "PARLANTI" In numerose lingue africane il significato delle parole dipende dall'intonazione con cui esse vengono pronunciate. Prendiamo ad esempio la parola bogya: se l'intonazione con cui viene pronunciata è ascendente (_ -) significa lucciola, ma se l'intonazione è discendente (- -) significa congiunto. I musicisti prendono spunto da questa caratteristica del linguaggio verbale e, riproducendo le inflessioni della lingua, riescono a far "parlare" i loro strumenti. Nel brano che abbiamo ascoltato (“Vussiete da Colognola”, il tamburo enuncia una frase musicale che il coro immediatamente ripete. In questo caso lo strumento a percussione è un dundun, un tamburo a due pelli dalla forma a clessidra. Il musicista può modificare l'altezza del suono premendo le stringhe che mantengono in tensione le pelli. Per questa sua caratteristica il dundun viene chiamato "tamburo parlante". IL GRIOT Il compito di conservare il patrimonio culturale africano è affidato in particolare al griot, il cui mestiere è generalmente ereditario. Nell'esempio egli si accompagna con la Kora, un tipo di arpa tradizionale con un lungo manico montato su una zucca sulla quale è tesa una pelle. Le 21 corde sono suonate con il pollice e l'indice delle mani L’HOCKET Una tecnica fondamentale nella musica africana è l'hocket dove più strumenti o voci si suddividono l'esecuzione di alcune note di una stessa melodia. Ogni musicista, ad esempio, può dedicarsi a suonare alcune piastre di xilofono o un solo fischietto: la melodia scaturirà dall'insieme. Nella musica per danza che abbiamo ascoltato tre ragazzi suonano dei flauti di misura diversa dotati ciascuno di soli tre fori che rendono perciò necessario, per eseguire l'intera melodia, ricorrere alla tecnica hocket. UNA VOCE MODULATA Come gli strumenti, anche la voce viene spesso modificata tramite l'uso di maschere o di particolari tecniche di emissione. Nell'esempio ascoltato una giovane ghanese riesce a colorare il proprio canto controllando le vibrazioni che si generano nella parte posteriore del palato. IL RITMO NELLA MUSICA AFRICANA Il ritmo è la vera anima della musica africana. I ritmi africani hanno una pulsazione di base regolare e costante che viene eseguita dal battito delle mani o da un idiòfono (legnetti, campana, sonagli). A questo battito si sovrappongono varie formule ritmiche o ritmico-melodiche che danno vita a elaborazioni assai complesse e di grande efficacia sonora. Il linguaggio della musica africana è quindi modulare, caratterizzato cioè dalla successione e sovrapposizione di più formule, costantemente ripetute e variate. Si tratta di un linguaggio assai diverso da quello della musica occidentale che, al contrario, si sviluppa a partire dall'elaborazione di un tema. Nella cultura africana l'improvvisazione e la variazione sono elementi fondamentali del processo compositivo e qui, infatti, si misurano le capacità del musicista, l'estro, la creatività oltre che la sua abilità tecnica. LE INFLUENZE DELLA MUSICA AFRICANA L'influenza dell'Africa è stata di importanza fondamentale per la nascita della moderna musica afroamericana, latino-americana e caraibica. Gran parte della musica che ascoltiamo, dal jazz al rock, dal reggae al rap, ha infatti qui le proprie radici e la stessa cosa si può dire per il samba o la rumba. A sua volta la musica africana moderna ha raccolto gli stili musicali di provenienza occidentale rielaborandoli e facendoli propri. Probabilmente è proprio per questo che, nonostante le evidenti differenze, la musica africana moderna ci appare oggi tanto familiare. D'altra parte molti sono i musicisti la cui musica ha da tempo conquistato una grande notorietà anche fuori dai pur vasti confini del continente africano, come ad esempio la cantante sudafricana Miriam Makeba o il senegalese Youssou N'Dour.