_______________ "~;-t-t.::-9-ri-tt-(l-----------=9:;.... ~ Legumi, alimenti per la dieta e per l'ambiente di Rego~o Ricci L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2016 l'Anno Internazionale dei Legumi. Essi hanno rivestito un ruolo importante in quasi tutte le antiche culture e civiltà, che li utilizzavano per la grande varietà e l'alto valore nutritivo. I primi resti di leguminose selvatiche consumate dall'uomo risalgono al Paleolitico, cioè a oltre zomila anni fa. Ma fu con la diffusione dell'agricoltura che questi vegetali assunsero un ruolo fondamentale nel bacino del Mediterraneo costituendo il cibo base di quasi tutte le antiche popolazioni. Notizie sulla loro coltivazione e preparazione si possono dedurre dalle ispezioni delle tombe reali degli antichi Egizi, dall'lliade e dall'Antico Testamento (dove è riportato l'episodio di Esaù, che scambiò la primogenitura per un piatto di lenticchie). e il cancro. Possono essere utilizzati insieme ai cereali realizzando piatti unici (pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e piselli, riso e lenticchie), che costituiscono un ottimo pasto per i diabetici perché costituito da proteine e carboidrati con un basso indice glicemico. I legumi possono creare qualche piccolo imbarazzo alla nostra vita di società perché contengono oligosaccaridi, composti che il nostro organismo non riesce a digerire ed assorbire e che, una volta arrivati nell'intestino, vengono scomposti dai batteri generando gas e, quindi, :t1atulenza più o meno rumorosa. Questo inconveniente può essere attenuato aggiungendo bicarbonato di sodio all'acqua di ammollo dei legumi secchi, e una foglia di alloro o salvia all'acqua di cottura. Tra i legumi, una particolare attenzione va riservato Nel Medioevo erano considerati un alle arachidi che sono il terzo alimenpiatto povero; divennero, pertanto, to più allergizzante oggi conosciuto, uno dei simboli dell'alimentazione tanto che la loro presenza deve essemonastica, che diffondeva un model- re segnalata sulle etichette alimentalo di comportamento alimentare so- ri. brio, in contrasto con il modo di agire dei nobili, basato sul consumo I legumi non si limitano ad apporesagerato di carne e utilizzato anche tare benefici alla salute umana, ma per dimostrare la propria superiorità migliorano anche le condizioni degli animali e del suolo e promuovono la nei confronti del popolo. biodiversità agendo positivamente Il consumo dei legumi nell'alimenta- sull'ambiente. I residui dei raccolti, zione apporta dei vantaggi perché infatti, possono essere utilizzati coessi, con il loro basso contenuto di me foraggio animale. Inoltre, la prograssi e la loro ricchezza di fibre facilitano il controllo del colesterolo e il buon funzionamento dell'apparato digerente. Essi contengono un'elevata quantità di proteine ad alto valore biologico. Sono ricchi di vitamine del gruppo B (B1, B2, niacina) e vitamina C. Contengono ferro e zinco (importanti in soggetti affetti da anemia), oltre ad altri oligoelementi come calcio, fosforo, potassio e magnesio, utilizzati dal nostro organismo per i processi vitali. I legumi non contengono glutine e perciò sono adatti anche all'alimentazione dei celiaci. Sono un ingrediente fondamentale per la dieta nell'obesità e per prevenire e controllare malattie croniche come il diabete, i disturbi coronarici prietà dei legumi di fissare l'azoto migliora la fertilità del suolo e la produttività dei terreni agricoli, che necessiteranno quindi di meno fertilizzanti sintetici, con la conseguenza positiva di un minore impatto ambientale e di una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Con il miglioramento delle condizioni generali dell'humus si ha anche una riduzione dell'erosione del suolo e un controllo sulle infestazioni e sulle malattie. Non bisogna trascurare, poi, i benefici economici che si possono ottenere dalla coltivazione dei legumi. Grazie alla loro grande diversità genetica, essi consentono agli agricoltori di selezionare nuove varietà per adeguame la produzione alle mutate condizioni climatiche e di mercato. Hanno, inoltre, la caratteristica di poter essere conservati facilmente, con l'essiccazione, consentendo la creazione di riserve alimentari che permettono di affrontare la fame, prevenire la malnutrizione e agevolare le sfide ambientali. Con buoni risultati per la salute umana, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, anche perché la loro produzione fornisce ulteriori opportunità di lavoro, considerato che la loro resa economica è due o tre volte più alta rispetto ai cereali.