“Le Vaccinazioni dell’Infanzia” Anna Maria Iorio Basi razionali della vaccinazione per il controllo delle malattie infettive, tipi di vaccini disponibili e orientamenti futuri 27 Giugno 2015 Ordine dei Medici Chirurgici e degli Odontoiatri di Perugia Basi razionali della vaccinazione per il controllo delle malattie infettive VACCINAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI AGENTI INFETTIVI Soggetti che hanno avuto una infezione e ne sono guariti difficilmente possono riavere lo stesso tipo di infezione Questa constatazione ha costituito la base razionale della messa a punto della pratica della vaccinazione che consiste nella somministrazione di una “sostanza” a una persona sana con la finalità di prevenire una malattia I vaccini vengono somministrati per stimolare, in modo simile a quanto si verifica dopo infezione naturale, RISPOSTA IMMUNITARIA MEMORIA IMMUNITARIA La risposta deve essere in grado di: Prevenire l’ infezione Prevenire la malattia che può verificarsi dopo l’infezione Rallentare la progressione della malattia SISTEMA IMMUNITARIO (SI) Complesso sistema formato da differenti tipi di cellule che prendono origine da una cellula staminale pluripotente Immunità innata: Cellule e fattori solubili. Risposta di pronto intervento già presente prima del contatto con un antigene. Ha una limitata specificità e manca di memoria immunologica. Può influenzare la risposta adattativa Immunità adattativa o acquisita: Linfociti B e T. E’ specifica per l’antigene che l’ha stimolata, impiega un certo tempo per svilupparsi, ha memoria Risposta adattativa di tipo cellulare o T e di tipo umorale o B Dipende dall’intervento di linfociti T (CD4+) detti T helper (Th) che dopo l’interazione con l’antigene rilasciano differenti citochine in grado di attivare Risposte cellulari (Th1) Risposte umorali (Th2) Tutti i vaccini attualmente in uso stimolano attraverso l’intervento di linfociti Th2 la formazione di plasma-cellule “short-lived” (circa una settimana) che producono anticorpi Gli anticorpi prodotti in seguito a vaccinazione sono anticorpi per lo più in grado di neutralizzare l’agente patogeno o suoi prodotti (es. tossine). Si formano anche nel corso di infezioni naturali con il compito di eliminare l’agente infettivo Nel caso della vaccinazione l’agente infettivo non è presente. L’ entità della risposta anticorpale può però essere utilizzata come indice di protezione indotto da un vaccino MEMORIA IMMUNOLOGICA Perché un vaccino sia efficace è necessario che la risposta immunitaria sia presente in occasione di un successivo contatto non prevedibile con l’agente infettivo I vaccini devono generare dai linfociti B, in collaborazione di Th2, un pool di cellule e di anticorpi specifici che sopravvivono in un organismo per un periodo lunghissimo con il compito di prevenire future infezione, attraverso: plasmacellule “long-lived” responsabili del mantenimento dei livelli anticorpali a distanza dalla vaccinazione Cellule B della memoria responsabili delle reazioni scatenate da un nuovo contatto con l’antigene, che può avvenire anche dopo molto tempo (anni). La risposta molto più rapida ed intensa rispetto alla risposta iniziale RISPOSTE CELLULARI T DIPENDENTI E VACCINI Alcune infezioni si verificano anche in presenza di anticorpi. In questo caso è importante inserire nei vaccini anche epitopi in grado di stimolare linfociti CTL linfociti T citotossici (CTL). I CTL sono anche importanti nell’eliminare cellule contenenti parassiti intracellulari (virus e alcuni batteri) Tipi di vaccini disponibili VACCINO: agente infettivo attenuato o inattivato o suoi componenti o prodotti in grado di stimolare una risposta immunitaria protettiva in un soggetto sano TIPI DI VACCINI ATTUALMENTE IN USO Vivi attenuati Inattivati - Interi - Frazionati VACCINI VIVI ATTENUATI Sono costituiti da agenti patogeni meno virulenti dell’agente in grado di dare la malattia e per funzionare devono replicarsi Le varianti attenuate devono essere scelte in base a: Capacità di replicarsi senza dare manifestazione patologica Indurre una risposta immunitaria simile a quella indotta dalla infezione naturale. Indurre immunità dopo una o poche dosi Avere una alta stabilità genetica I ceppi attenuati possono essere ottenuti 1) Uso di patogeni che hanno come ospite naturale una altra specie, ma che hanno comuni determinanti antigenici (approccio Jenneriano) Vaccinazione contro il vaiolo (Jenner 1796): Il virus del vaiolo che infetta i bovini è stato utilizzato per vaccinare l’uomo nei confronti del virus del vaiolo umano Attualmente: tentativi falliti di usare Rotavirus bovini come vaccino per Rotavirus umani 2) Attenuazione attraverso passaggi L’isolamento di varianti batteriche apatogene può essere favorito dalla coltura in terreni artificiali o nel caso dei virus da coltura degli stessi in cellule derivanti da una specie diversa Induzione di mutazioni con insorgenza di microrganismi apatogeni Selezione di varianti apatogene già presenti Pasteur (1822-1895) virus della rabbia isolato dal cane, passato nel coniglio diventa apatogeno se ripassato nel cane Vaccino Sabin: Virus Poliomielite attenuato dopo passaggi in cellule di scimmia 3) Selezione di mutanti temperatura sensibili (ts) Virus influenzali e respiratori Vaccini somministrati per via endonasale con mutanti che crescono solo a livello delle vie respiratorie superiori e sono apatogene 4) Uso di virus chimerici riassortanti Virus con genoma segmentato (virus influenzali, rotavirus) Replicazione all’interno della stessa cellula di virus patogeni e apatogeni con formazione di virus ibridi POSSIBILI PROBLEMI LEGATI ALL’ USO DI VACCINI CON AGENTI VIVI ATTENUATI Possono dare gravi reazioni Interferire con gli anticorpi circolanti Si possono inattivare con facilità, per cui devono essere mantenuti ed utilizzati con particolari precauzioni (catena freddo) , Non possono essere dati a soggetti immunocompromessi Possono talvolta essere trasmessi a contatti ( es. Sabin) VACCINI VIVENTI ATTENUATI PRODOTTI PER ETA’ PEDIATRICA Virali morbillo, parotite, rosolia, polio orale, rotavirus Batterici -antitubercolare allestito con il bacillo di Calmette e Guerin (BCG) - antitifico per via orale, preparato con lo stipite attenuato Ty21a di Salmonella Typhi) VACCINI INATTIVATI Sono caratterizzati da essere formati da materiali non in grado di replicarsi e di conseguenza di causare malattia capacità di indurre una risposta immunitaria protettiva anche in assenza di replicazione danno meno interferenze con gli anticorpi circolanti la risposta indotta è per lo più di tipo anticorpale e richiede 3-5 dosi e tende a diminuire con il tempo in genere sono meno efficaci dei vaccini viventi Possono essere usati in soggetti immunocompromessi ADIUVANTI I vaccini inattivati (interi o frazionati) danno in genere una risposta immunitaria non soddisfacente La risposta può migliorare se vengono somministrati assieme a degli adiuvanti, sostanze di varia natura che attraverso differenti meccanismi ( rallentamento rilascio antigene, presentazione antigene, stimolazione SI) possono potenziare e prolungare la risposta. Nell’uomo solo alcuni adiuvanti possono essere utilizzati ( sali di alluminio, MF59, AS03) SVANTAGGI DEI VACCINI INATTIVATI L’immunità non dura tutta la vita L’immunità cellulo-mediata non viene in genere stimolata Non viene indotta immunità mucosale mediata da IgA Sono necessari richiami Si devono usare dosi elevate di antigene VACCINI INATTIVATI INTERI CON COMPONENTI PURIFICATI O CON PRODOTTI BATTERICI VACCINI INATTIVATI INTERI Sono costituiti da patogeni inattivati, resi cioè non più in grado di replicarsi, per lo più mediante trattamento chimico (formalina, beta-propriolattone ecc.) PRINCIPALI VACCINI INATTIVATI INTERI DISPONIBILI PER USO PEDIATRICO Virali: polio Salk, epatite A, rabbia, influenza Batterici: pertosse, tifo VACCINI INATTIVATI FRAZIONATI proteici: - a subunità e con tossoidi o anatossine polisaccaridici: puri e coniugati 1) VACCINI PROTEICI FRAZIONATI OTTENUTI DAL PATOGENO INTERO Proteine o glicoproteine in grado di stimolare formazione di anticorpi protettivi ottenute partendo dal patogeno. Es. vaccino a subunità anti-influenzale Il virus dopo coltura viene trattato con detergenti che distaccano le glicoproteine superficiali che dopo purificazione vengono usate come vaccino 2)VACCINI INATTIVATI COSTITUITI DA TOSSOIDI O ANATOSSINE Alcune malattie batteriche non sono direttamente causate dal batterio, ma da tossine di natura proteica prodotte dal batterio Le tossine dannose mediante trattamento con calore o sostanze chimiche possono perdere il potere tossico mantenendo le proprietà di antigene e trasformarsi in tossoidi o anatossine Un vaccino a base di tossoidi o anatossine induce la formazione di anticorpi che bloccano la capacità delle tossine di indurre malattia, ma non la replicazione del patogeno Vaccini costituiti da anatossine -Vaccino antidifterico -Vaccino antitetanico VACCINI INATTIVATI COSTITUTI DA POLISACCARIDI I polisaccaridi sono lunghe catene di molecole di zuccheri che sono presenti sulla superficie della capsula di alcuni batteri La virulenza di alcuni batteri patogeni dipende fondamentalmente dalle proprietà antifagocitarie dei polisaccaridi presenti nella loro capsula Se ci sono anticorpi che si legano alla capsula questa situazione aumenta la capacità dei macrofagi e dei neutrofili di fagocitare questi patogeni QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Vaccini a polisaccaridi puri I polisaccaridi da soli sono cattivi antigeni. Stimolano risposte B senza intervento di linfociti T helper (T-cell independent) con prevalente produzione di anticorpi di tipo IgM poco funzionali e non induzione di memoria immunologica Questi vaccini non sempre inducono risposte nei bambini di età < 2 anni, forse a causa della immaturità del loro SI Vaccini a polisaccaridi coniugati La immunogenicità dei vaccini polisaccaridici aumenta se il polisaccaride viene unito a una proteina Vaccini formati da polisaccaridi sono stati messi a punto nei confronti di Malattie da pneumococco ( il vaccino nei confronti dello Streptococcus pneumoniae che causa la polmonite da pneumococco, è formato da 23 polisaccaridi della capsula antigenicamente diversi) Malattie da meningococco Salmonella typhi Haemophilus influenzae tipo B (Hib) Orientamenti attuali e futuri Nonostante la disponibilità di vaccini efficaci ed innocui nei confronti di molti patogeni, esistono ancora numerosi e importanti obiettivi da raggiungere a livello di: MIGLIORARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA INDOTTA SCELTA DELL’ ANTIGENE GIUSTO IN GRADO DI INDURRE UNA RISPOSTA PROTETTIVA E DI ESSERE INNOCUO MESSA A PUNTO DI NUOVE TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DEI VACCINI 1) MIGLIORARE LA RISPOSTA IMMUNITARIA INDOTTA La maggior parte dei vaccini è stata messa a punto, nonostante il successo avuto in modo empirico , senza avere una approfondita conoscenza dei meccanismi immunologici attraverso i quali inducono una risposta immunitaria protettiva E’ necessario giungere a una migliore conoscenza e sfruttamento dei meccanismi che stimolano i diversi tipi di risposta immunitaria nel contesto dei vaccini nei confronti di differenti patogeni sia per ottenere una migliore protezione sia per evitare situazioni di immunopatologia Migliorare la conoscenza dei parametri immunologici correlati con la protezione clinica 2) SCELTA DELL’ ANTIGENE GIUSTO IN GRADO DI INDURRE UNA RISPOSTA PROTETTIVA E DI ESSERE INNOCUO La maggior parte dei vaccini allestiti con le metodiche tradizionali (microrganismi interi) comporta l’inoculazione (con conseguente induzione di risposta immunitaria ) di materiali inutili e spesso dannosi per possibile tossicità collaterale E’ auspicabile una selezione e inoculazione degli antigeni “giusti” o “protettivi”, e l’identificazione può oggi essere fatta: -isolando le singole proteine e studiandone le funzioni - utilizzando la tecnica della “REVERSE VACCINOLOGY” (Rino Rappuoli: il genoma del patogeno viene sottoposto ad analisi computerizzata e in base a sofisticati algoritmi vengono identificate le sequenze del genoma in grado di codificare per proteine che si ritiene abbiano la probabilità di essere gli antigeni “giusti” I prodotti possibili candidati con caratteristiche di antigeni giusti possono essere studiati attraverso differenti metodi -Sintesi di peptidi artificiali -Tecnica del DNA ricombinante Sintesi di peptidi artificiali Uno o più epitopi o determinanti antigenici, formati da corte sequenze di aminoacidi, vengono sintetizzati attraverso l’uso di macchine e utilizzati come vaccini I prodotti così sintetizzati hanno una struttura lineare e inducono spesso una scarsa risposta protettiva perché gli anticorpi protettivi gli anticorpi sono diretti verso epitopi o determinanti conformazionali Recognition of epitopes in a linear fashion. Note: the same (colored) segment of protein can be a part of more than one epitopes Structural and conformational epitopes Produzione di proteine o dei “giusti antigeni” utilizzando la tecnica del DNA ricombinante (Recombinant vaccines) I geni con le informazioni per gli antigeni“giusti” vengono inseriti in un vettore o plasmide e fatti esprimere in batteri o lieviti coltivabili facilmente Le proteine sono prodotte dalle cellula e poi purificate e usate come vaccini prodotti a costi accessibili Vaccini - anti-epatite B -antipertosse Vaccino acellulare -Anti-antrace (carbonchio) (?) Virus-like particles (VLP) Per alcuni virus le proteine del capside virale prodotte con la tecnica del DNA ricombinante hanno la capacitò di auto-assemblarsi in VLP Le VLP possono presentare epitopi conformazionali simili a quelli dei virus completi, ma poiché l’acido nucleico non è presente all’interno dei gusci proteici non sono in grado di dare infezione Vaccino anti-HPV in commercio 3) Nuove tecnologie per la produzione di vaccini Vaccini a DNA basati su somministrazione di geni Vaccini ricombinanti o vaccini a vettori virali VACCINI A DNA BASATI SU SOMMINISTRAZIONE DI GENI Invece della proteina viene inoculato il gene (DNA) che codifica per la proteina Il vaccino è formato dal gene inserito in un plasmide vettore e viene iniettato (direttamente o usando strumenti ad aria compressa “spara-geni”) o come tale o assorbito a microparticelle (microsfere oro) biodegradabili (polilattatopoliglicolato, PLG) per via intramuscolare o sottocutanea Il DNA penetra nelle cellule muscolari e viene trascritto e tradotto in proteine in grado di stimolare la risposta umorale e cellulare VACCINI RICOMBINANTI O VACCINI A VETTORI VIRALI I geni (DNA) per la proteina antigenica invece di essere direttamente inoculati sono inseriti (ricombinazione genetica) nel genoma di un altro virus ( es. v. vaccinico) o batterio ( es. Salmonella typhi Ty21a) apatogeni (vettore) Il micorganismo ricombinante viene utilizzato come “cavallo di Troia” per introdurre i geni del nuovo vaccino nell’ospite RISCHI Vignetta satirica di James Gillray del 1802 del 1802: Edward Jenner è intento a vaccinare delle persone contro il vaiolo. Il vaccino anziché curare la malattia, dà vita a delle vacche che escono dalla pelle GRAZIE A TUTTI ANCHE DA PARTE DI TUTTI I BAMBINI CHE OGNI ANNO VENGONO VACCINATI IMPORTANTI TARGET 1) Conoscere i meccanismi di protezione nei confronti di un determinato patogeno (anticorpi, linfociti Killer …) 2) Identificare le parti del patogeno (gli antigeni) da utilizzare nel vaccino evitando quelle inutili e dannose (Es. Influenza I vaccini attuali inducono anticorpi che riconoscono una regione molto variabile del virus e quindi neutralizzano solo alcuni virus influenzali. Alcuni individui producono anticorpi che riconosconio una regione conservata del virus e questi anticorpi sono in gradio di neutralizzare molti sottotipi di virus influenzali) 3) Formulare il vaccino in modo da indurre la risposta desiderata (dose, via di somministrazione, adiuvante)