Echinophora spinosa - CEA Bernalda e Metaponto

N. 72
Echinophora spinosa
Apiaceae
Finocchio litorale, Finocchio spinoso, Carota di mare
Descrizione:
pianta erbacea perenne, alta sino a 60-70 cm., tipica dell'ambiente marino, la cui parte aerea
muore d'inverno, semisucculenta, provvista di un rizoma sotteraneo lungo fino ad 1 m,
serpeggiante nella sabbia con annulature trasversali con squame grigiastre terminali. I fusti eretti,
robusti, scanalati, molto ramificati, pubescenti, sono di color verde grigiastro. Le foglie si
presentano rade e rigide, profondamente divise, a lobi trigoni, carenati sotto, solcati sopra,
terminanti all'apice con una spina rigida pungente, per resistere all'ambiente ostile.
L'infiorescenza è riunita ad ombrella, a 6-10 raggi, alla sommità del fusto, con fiore centrale
ermafrodito, circondato da fiori maschili, tutti bianchi piccolissimi, o screziati di rosso, avvolta da
un involucro di brattee lanceolate -spinose e rigide. Il fiore, con ovario infero, è formato 5 petali
liberi. Il frutto è un diachenio di forma ovoidea con stili eretti persistenti.
Habitat: sui litorali sabbiosi e sulla fascia delle prime dune.
Antesi: Giugno - Settembre
Tassonomia
Regno:
Plantae
Divisione:
Magnoliophyta
Classe:
Magnoliopsida
Ordine:
Apiales
Famiglia:
Apiaceae
Genere:
Echinophora
Specie:
spinosa
Etimologia: Il nome del genere "Echinophora " deriva dal greco = "spina, riccio" e "phoro/a"
suffisso che significa "che porta", con allusione alle spine di cui sono ricoperte le foglie della
pianta. "Spinosa" dal latino = spinoso
Proprietà ed utilizzo:
Specie commestibile di sapore gradevole. Si usano le giovani e tenere foglie, prive di spine, nelle
insalate miste primaverili. Anche la radice, nei tempi di carestia, veniva raccolta e mangiata a fine
inverno ed usata come la carota.