Esercitazioni del 12/04/2010 Problema 1) Studiare il moto di un corpo, di peso w = mg , appoggiato su un piano orizzontale, liscio r e trainato da un filo (di massa trascurabile) cui e’ applicata una forza costante f che forma un angolo costante ϑ rispetto all’ asse x. Valutare la dipendenza del moto dal r modulo di f . Soluzione Tre sono le forze che agiscono sul corpo: la forza peso, la reazione vincolare e la tensione del filo. Analizziamo le componenti delle forze in gioco lungo le direzioni parallela e perpendicolare al piano. ⊥ Fy = N − w + τ sin ϑ // Fx = τ cosϑ Se corpo rimane attaccato al piano allora l’ accelerazione nella direzione ortogonale ad esso e’ pari a zero, cioe’ Fy e’ uguale a zero. Quindi y r N r w r τ θ x N − w + τ sin ϑ = 0 ⇒ N = w − τ sin ϑ Poiche’ si tratta di un vincolo unilaterale allora N non puo’ essere minore di zero. Cio’ significa che il corpo rimane attaccato al piano finche’ vale w ≥ τ sin ϑ . Lungo l’ asse x avremo un moto uniformemente accelerato di accelerazione τ cosϑ f cosϑ = poiche’ τ = f , trattandosi di un filo di massa trascurabile. ax = m m Se w < τ sin ϑ , il corpo cessa di essere a contatto con il piano. Quindi R=0 ed il moto avviene nello spazio con τ cosϑ τ sin ϑ − w ax = ; ay = m m Problema 2 Un corpo si muove con velocita’ v0=10m/s, quando inizia a salire lungo la linea di massima pendenza di un piano inclinato liscio, che forma un angolo α=300 con l’ orizzontale. Tenendo conto del fatto che il piano inclinato, essendo liscio (privo di attrito) non esercita sul corpo forze tangenziali, calcolare la distanza l percorsa dal corpo sul piano inclinato, prima di arrivare ad annullare la sua velocita’. Calcolare anche la velocita’ con cui torna a transitare per il punto di partenza, alla base del piano inclinato. Soluzione Sul piano agiscono due forze: la forza peso r r Fp e la reazione vincolare N . Il secondo principio della dinamica si scrive come: ⎧max = − w sin α ⎨ ⎩ma y = N − w cos α A causa del vincolo non vi e’ moto lungo y e dunque a y = 0 . Quindi r v0 r N x α r w ⎧ax = − g sin α ⎨ ⎩ N = mg cos α Lungo x si tratta di un moto uniformemente accelerato e le equazioni del moto sono: ⎧v = v0 + at = v0 − ( g sin α )t ⎪ ⎨ 1 2 1 2 ⎪⎩ x = 2 at + v0t = − 2 ( g sin α )t + v0t Il corpo raggiunge il punto di massima quota quando la velocita’ si annulla. Percio’ v0 0 = v0 − ( g sin α )t * ⇒ t * = ( g sin α ) 2 ⇒l = 2 2 v0 1 v0 1 v0 − = = 10,2m ( g sin α ) 2 ( g sin α ) 2 ( g sin α ) Per calcolare la velocita’ al passaggio per il punto di partenza imponiamo x=0 1 2v0 0 = t ′(v0 − at ′) ⇒ t ′ = = 2t * 2 ( g sin α ) v = v0 − ( g sin α )t = v0 − 2v0 = −v0 Problema 3) Un corpo di massa m=2kg e’ appoggiato sopra a un piano orizzontale; il coefficiente di attrito dinamico e’ μ d = 0,30 e quello statico e’ μ s = 0,40 . Al corpo e’ applicata una forza costante F che forma con l’ orizzontale l’ angolo ϑ (compreso tra 00 e 900), secondo i due schemi mostrati in figura. Determinare in funzione di ϑ quale e’ il valore massimo di F per cui si ha equilibrio statico ed eseguire il calcolo per ϑ = 300 . Determinare inoltre, con ϑ = 300 , quale e’ il valore di F per cui il moto del corpo e’ uniforme. Soluzione a) Per avere equilibrio statico deve essere r r r r r Ftot = Fa + F + N + mg = 0 Proiettando lungo gli assi (scelti come il 1) 2) figura) abbiamo r ⎧ Fa + F cosϑ = 0 F ⎨ ⎩± F sin ϑ + N − mg = 0 ϑ Abbiamo il + per il caso 1) e il - per il caso 2). Da cio’ segue che ⎧ Fa = − F cosϑ ⎨ ⎩ N = m F sin ϑ + mg Innanzitutto affinche’ la massa rimanga attaccata al piano deve essere N = m F sin ϑ + mg ≥ 0 cioe’ ± F sin ϑ ≤ mg Questa, come e’ ovvio, e’ sempre soddisfatta nel secondo caso. y x r F ϑ La forza di attrito statico deve soddisfare Fa ≤ μ s N Quindi che da’ nel primo caso F cosϑ ≤ μ s (m Fsenϑ + mg ) μ s mg F≤ cos ϑ + μ s sin ϑ e nel secondo caso μ s mg ⎧ cosϑ − μ s sin ϑ > 0 ⎪ F ≤ cosϑ − μ sin ϑ ⎪ s se ⎨ μ s mg ⎪F ≥ cosϑ − μ s sin ϑ < 0 ⎪⎩ cosϑ − μ s sin ϑ (la seconda di questo caso e’ sempre verificata). ⎧7,35 N (1) μ s mg F= =⎨ cosϑ ± μ s sin ϑ ⎩11,7 N (2) Nel caso dinamico, affinche’ il moto sia rettilineo uniforme, dobbiamo avere forza totale nulla. Dato che Fa = μ d N abbiamo Fa + F cosϑ = 0 ⇒ F cosϑ = μ d (m Fsenϑ + mg ) ⎧5,79 N (1) μ d mg F= =⎨ cosϑ ± μ d sin ϑ ⎩8,21N (2) In generale si nota che nel secondo caso non tutti gli angoli sono consentiti. Se cosϑ ≤ μ d sin ϑ non si puo’ ottenere accelerazione nulla. Problema 4) Un corpo di massa m1=1kg e’ appoggiato su un piano orizzontale privo di attrito e, tramite un filo inestensibile e di massa trascurabile disposto come in figura, e’ trascinato lungo il piano da un corpo di massa m2=0,5kg sottoposto alla forza di gravita’. Nel dispositivo considerato, il filo passa sopra un piolo P liscio e fissato al piano. Calcolare l’ accelerazione con cui si muove il corpo m1 e la tensione del filo. Soluzione Per impostare il probema possiamo procedere in due modi: 1) grazie al vincolo rappresentato dai fili che collegano le masse il moto puo’ essere descritto come unidimensionale; infatti uno spostamento orizzontale della massa 1 corrisponde a un pari spostamento verticale della massa 2; 2) scrivere il secondo principio della dinamica per ciascuna massa in due dimensioni e imporre i vincoli. r N r τ 1 x r m1 g r τ 2 y r m2 g 1) immaginiamo il moto in una dimensione e definiamo come verso positivo quello concorde a x in figura ⎧τ = m1a ⎨ ⎩m2 g − τ = m2 a 2) in due dimensioni abbiamo (dati gli assi x e y come in figura) ⎧τ = m1&x&1 ⎨ ⎩m2 g − τ = m2 &y&2 Poiche’ le due masse sono collegate dal filo, che supponiamo di lunghezza L, le coordinate sono legate fra loro da L = (const − x1 ) + y2 ⇒ &y&2 = &x&1 Questa relazione da’ ⎧τ = m1&x&1 ⎨ ⎩m2 g − τ = m2 &x&1 che coincide con 1) Possiamo quindi sommare le due equazioni per eliminare la tensione e ottenere m2 g = (m1 + m2 )a e ottenere m2 g a= g = = 3,27m / s 2 m1 + m2 3 La tensione puo’ essere ricavata da τ = m1a = 3,27 N