1 La Attività storia della delle Camera nostre e delle migliori Associazioni tavole con i suggerimenti di Sandro Bellei L’Osteria La Francescana La sala dell’Osteria L’ingresso dell’Osteria La Francescana in via Stella a Modena B Massimo Bottura 46 ottura, 44 anni, Massimo di nome e di fatto, nella trattoria fuori mano, serve un cappuccino di un “estroverso timidone” com’è definito da patate e cipolle accompagnato da una brioche di buona parte della critica gastronomica ciccioli. Un anno dopo, venduta la trattoria, il ricordo di italiana, dopo gli studi classici e una breve quel piatto gli propizierà l’invito a lavorare per 5 mesi a collaborazione nell’azienda petrolifera del padre, inizia Montecarlo nel ristorante Luigi XV del grande chef a fare il cuoco, quello che ha sempre desiderato fin da francese che ha avuto ospite alla sua modesta tavola bambino. Nel 1987, esattamente vent’anni fa, in una di periferia. piccola trattoria, a Campazzo di Nonantola, subentra al Per Bottura, quella prima esperienza all’estero è fratello Paolo, che l’ha gestita per pochi mesi fondamentale. Per un po’ gira il mondo, lavora a New essendosi reso conto in fretta che la ristorazione non York a Le Cirque da Sirio Maccioni (600 coperti è il suo mestiere. Lì, nella quiete della campagna, quotidiani e ritmi infernali) e all’Antica Osteria del Teatro incontra Lidia Cristoni, una cuoca che diventa la sua di Piacenza impara anche i segreti del francese indimenticata maestra. Lì imbandisce, riscuotendo i Georges Cogny. L’incontro della vita, però, è quello primi successi, la cucina modenese tradizionale, ma si che ha con Adrian Ferrà a El Bullit di Barcellona, dove permette anche qualche esperimento di creatività. Nel s’innamora delle sue particolari e inedite tecniche 1992, ad Alain Ducasse, capitato forse non per caso nell’uso dei sifoni. Maialino laccato al Balsamico Trasparenze di Baccalà Dal Tosone al Parmigiano Nel 1996, apre l’Osteria La Francescana in un locale pone in primo piano gli ingredienti tradizionali della che ha già ospitato una trattoria, ma dove si servivano nostra cultura eno-gastronomica che va a ricercare salume e tigelle. Il successo è rapido. Nel 1999, con maniacale attenzione. L’Aceto balsamico ospite a Modena Adrian Ferrà per ricevere il Premio tradizionale, il Parmigiano Reggiano, la pasta sfoglia, la Fini, gli organizzatori portano lo chef spagnolo da carne della razza Bianca modenese sono diventati i Bottura. Scocca una scintilla gastronomica. Adrian suoi cavalli di battaglia che elabora con accesa invita a uno stage nel suo locale Massimo, che ci va fantasia. Ad aiutarlo in quest’opera di rispettosa l’anno successivo, sfruttando le ferie. Il soggiorno è destrutturazione gastronomica sono sua moglie, Lara fruttuoso, perché la prima stella della Michelin arriva Gilmore, che ha conosciuto durante il soggiorno in poco dopo, nel 2002. Anche l’Espresso s’interessa America, appassionata d’arte che l’ha fatto avvicinare subito di questo giovane e discusso chef borderline, a questo mondo nuovo per lui, e un famoso gallerista che punta su piatti intellettualizzati ed è impegnato, modenese, Emilio Mazzoli, più famoso a Parigi e New con prevista sofferenza, a provocare la modernità e far York che nella nostra città. capire la sua cucina informale a un ambiente, quello Per chiudere, non si può dimenticare il braccio destro modenese e non solo, fortemente conservatore. di Bottura, Giuseppe Palmieri, elegante direttore di Oggi, Massimo Bottura, che nel 2005 ha ottenuto la sala e raffinato sommelier, che affianca Massimo seconda stella Michelin e l’Espresso giudica degno di dall’apertura de La Francescana. Suggerimenti per un 18,5 ventesimi a fronte dei 13,5 iniziali, è uno dei menù emblematico della cucina di Bottura? È difficile simboli dell’aggiornamento della cucina italiana e si è da indicare, anche perché la sua lista – tranne rapidamente scolpito un suo ruolo di primo piano fra qualche piatto simbolo (Le cinque stagionature del gli chef patron che vogliono rivisitare la tradizione. “Da Parmigiano Reggiano in diverse consistenze e quando è arrivata la conferma della seconda stella – temperature) – varia secondo la stagione ma dice Bottura – va meglio, la clientela viene senza più soprattutto l’estro. Vi segnalo qualche piatto, sospetti e senza fare sforzi. Per anni, però, mi hanno prendendomi tutte le responsabilità del caso: preso per matto”. Anch’io, estimatore da sempre Trasparenze di baccalà mantecato accompagnato da seppure con qualche riserva, debbo convenire che patate e pomodori, Tagliatelle al ragù di Bianca oggi Massimo Bottura si è affrancato dal magico Modenese tagliato al coltello, Maialino da latte laccato fascino delle atmosfere di Ferrà, concepisce da in ristretto d’arancia e aceto balsamico di mele, Caldo qualche tempo una cucina assolutamente personale e e freddo di Zuppa inglese. Buon appetito. 47