CORSO ECM - Ordine Veterinari Lodi “Problematiche di attualità nell’allevamento degli animali da reddito” - AUTUNNO 2016 - BVD: LA MALATTIA, IL VETERINARIO E LE STRATEGIE DI CONTROLLO Mario Luini IZSLER - Sezione di Lodi LA MALATTIA Infezione acuta • Viremia transitoria (10/14 gg) • Leucopenia, trombocitopenia, immunosoppressione • Recrudescenza di altre infezioni intercorrenti enteriche o respiratorie Effetti sulla fertilità • Riduzione del tasso di concepimento • Mortalità embrionale con riassorbimento • Aborto e difetti congeniti • Nei tori riduzione della concentrazione e motilità degli spermatozoi • Lunga persistenza nel seme LA MALATTIA BVDV E FORME RIPRODUTTIVE SINTOMO RUOLO DI BVDV Riassorbimenti embrionali +++ Aborto precoce ++ Aborto tardivo + Mummificazione dei feti +/- Mortinatalità + Malformazioni ++ Parti prematuri + Mortalità neonatale +/- Metrite puerperale - LA MALATTIA Infezione fetale • L’infezione fra 25 e 90 gg può generare immunotolleranti • L’infezione fra 80 e 150 gg può risultare in aborti o feti malformati (atrofia cerebellare, degenerazione oculare, brachignatia, malformazioni del timo e del polmone) Infezione persistente (PI) • E’ descritta al massimo fra 18 e 125 gg. di gravidanza • I soggetti PI possono essere clinicamente sani • Generalmente magri, deboli , pelo ispido, facilmente soggetti ad altre malattie • Il 28% DEI Pi possono però avere più di 2 anni e avere una carriera produttiva • Vacche immunotolleranti producono feti PI PI in utero (Troian cow) • Vacche non PI (sierologicamente positive) che portano in utero feto PI • Il feto alla nascità eliminerà grandi quantità di virus LA MALATTIA Malattia delle mucose • Forma fatale che sviluppa in soggetti PI • Causata da superinfezione con ceppo omologo o mutazione del ceppo non citopatico in citopatico • Colpisce animali fra i 4 e i 12 mesi circa di età • Erosioni e ulcerazioni delle mucose di tutto il tratto gastrointestinale • Diarrea e morte in pochi giorni o qualche settimana nelle forme protratte Forme gravi da BVDV tipo 2 • Sindrome emorragica e forme simili a malattia delle mucose • Calo di produzione, sintomi respiratori, scolo nasale, febbre diarrea e mortalità improvvisa. • Coinvolgimento della variante BVDV-2c LA MALATTIA I casi di Malattia delle mucose sono un segnale tardivo della presenza dell’infezione (in utero 10-20 mesi prima) CLINICA DELL’INFEZIONE DA BVD Virus Malattia delle mucose (1/2%) Disordini riproduttivi Forme enteriche e respiratorie Infezione inapparente LA MALATTIA MALATTIA DELLE MUCOSE LA MALATTIA LA MALATTIA LA MALATTIA - Brescia, Lodi, Cremona, Mantova e Parma (anni 2009-2011). • Caso sporadico in un allevamento del Nord-Italia (agosto 2015) • Vitella di 150 gg (60 kg) • Trombocitopenia, leucopenia, petecchie emorragiche diffuse diarrea ed enterorragia • Sieronegativo al momento del decesso (PI ?) • In precedenza un’altra manza positiva in un controllo a campione • Ricerca degli immuno-tolleranti su tutta la mandria: negativa LA MALATTIA PESTIVIRUS CSFV – Peste Suina Classica BDV – Border Disease Hobi like – Candidato BVD 3 BVDV 1 BVDV 2 LA MALATTIA LA MALATTIA LA MALATTIA TEST DIAGNOSTICI PER BVD INDIRETTA: ricerca anticorpi • Sieroneutralizzazione (SN) • ELISA anticorpi DIAGNOSI DIRETTA: ricerca virus • • • • • Real time RT-PCR ELISA antigene Isolamento virale (IV) Immunofluorescenza (IF) Immunoistochimica (IHC) TEST DIAGNOSTICI PER BVD DIAGNOSI INDIRETTA SIERONEUTRALIZZAZIONE (SN) • GOLD STANDARD per i metodi sierologici • E’ indicativa del livello di anticorpi protettivi • Risposta quantitativa (titolo anticorpale) • Sensibiltà elevata • Specificità influenzata dal ceppo virale utilizzato • Può variare tra laboratori (riproducibilità non ottimale) • Tecnica costosa e tempi lunghi di esecuzione TEST DIAGNOSTICI PER BVD DIAGNOSI INDIRETTA ELISA INDIRETTA SANDWICH(Metodo IZS) • Anticorpi diretti verso la proteina non strutturale del core virale altamente conservata NS2-3 (p80-p120) • Anticorpi indotti dalla replicazione del virus • Risposta positiva in animali con infezione di campo o vaccinati con vaccino vivo • Risposta irregolare o negativa per vaccini vivi TS e per vaccini spenti(Azione marker) • Non è influenzata dalla variabilità antigenica dei virus BVD • Valutazione semi-quantitativa del titolo (rapporto S/P) TEST DIAGNOSTICI PER BVD DIAGNOSI DIRETTA: RT-PCR • REAL-TIME RT-PCR (genotipo 1 e 2) • Utilizzabile su qualsiasi campione biologico: • siero, sangue intero, tessuti freschi, feci, latte, cute • Possibile testare campioni in pool per ridurre i costi: • pool di sieri • latte di massa • A differenza del test ELISA Ag, la PCR non è significativamente influenzata dagli anticorpi materni. • I metodi normalmente utilizzati non rivelano BVD 3 (Hobilike) TEST DIAGNOSTICI PER BVD ESAMI PER RICERCA DIRETTA BVDV(PCR) ESEGUITI PRESSO LA SEZIONE DI LODI (2012/2015) MATERIALE N. CAMP. POSITIVI • SANGUE (POOL DI CAMPIONI) 1881 360 • LATTE DI MASSA 201 18 • ANIMALE VIVO/CARCASSA 62 8 • FETO E PLACENTA 386 21 • INTESTINO E FECI 59 11 • POLMONI E TAMPONE NASALE 71 8 • SPERMA 83 4 • MATERIALI VARI 21 0 TEST DIAGNOSTICI PER BVD DIAGNOSI DI BVD E LATTE DI MASSA • Animali PI eliminano enormi quantità di virus anche nel latte • In linea teorica 1 sola vacca PI su oltre 5000 positivizzerebbe la Real time PCR • In pratica non conviene spingere i pool oltre le 200/300 vacche • Anche la presenza di più viremie acute può positivizzare la massa • La negatività non significa che la mandria sia indenne • Utile accoppiare alla PCR anche la ricerca di anticorpi con ELISA INDAGINE SUL LATTE DI MASSA DI AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LODI PER ANTICORPI (ELISA) E ANTIGENE (PCR) BVD ESITO ELISA N. ESEGUITI PCR TIPO 1 % POSITIVI TIPO 2 NEGATIVO 22 0 nd nd nd < 0,7 29 0 nd nd nd 0.7 - 1.0 30 30 1 3,3 0 1.1 - 1.5 59 59 2 3,4 0 1.6 - 2.0 57 57 11 19,3 0 > 2.0 7 7 2 28,6 0 TOTALE 204 153 16 10,5 0 IL VETERINARIO Il libero professionista • Vero fulcro per le azioni di controllo • Spesso solo ginecologo e chirurgo e poco incline ad occuparsi di prevenzione (mastiti, malattie neonatali, malattie infettive, ecc.). Tende a demandare ad altri specialisti in circolazione • Presenza di specialisti della prevenzione nei gruppi associati • La «nuova» figura del veterinario aziendale Il veterinario delle aziende farmaceutiche • Spesso motivato e specificamente preparato • Inevitabilmente influenzato da interessi commerciali • Coadiuvato da agenti più o meno preparati • Assistenza e marketing verso i veterinari l.p. o verso gli allevatori? IL VETERINARIO Il veterinario pubblico • Specificamente preparato sui temi della prevenzione e biosicurezza • Si è diradata la sua presenza nelle stalle anche solo per la ridotta frequenza dei campionamenti per le profilassi • Dovrebbe promuovere e assecondare tutti gli interventi per la sanità della mandria compreso gli approfondimenti diagnostici in occasione dei campionamenti Il veterinario IZS • Dovrebbe garantire diagnosi rapide ed affidabili con rapporti di prova comprensibili • Poter discutere con competenza i risultati analitici e supportare le scelte dei veterinari l.p. • Collaborare alla formazione dei veterinari Il professore universitario • Idem come sopra IL CONTROLLO PRINCIPALI BASI SCIENTIFICHE DEL CONTROLLO DELL'INFEZIONE DA BVDV L'infezione da BVDV di una vacca gravida nella prima metà della gravidanza (periodo più critico 30/90 gg) porta in una percentuale dei casi alla nascita di vitelli immunotolleranti (PI) I vitelli PI sono sierologicamente negativi, forti eliminatori di virus per tutta la vita e possono fare una carriera riproduttiva, ma danno origine ad altri vitelli PI L'infezione naturale e, in varia misura, la vaccinazione inducono anticorpi circolanti protettivi nei confronti dell'infezione fetale. IL CONTROLLO PIANO AZIENDALE DI CONTROLLO / ERADICAZIONE DELL'INFEZIONE DA BVDV OBBIETTIVI • Protezione del feto soprattutto nel periodo 30/90 gg. per evitare la formazione di PI • Protezione degli animali dalle patologie enteriche e riproduttive STRUMENTI • Individuazione ed eliminazione dei soggetti PI • Vaccinazione • Misure di biosicurezza IL CONTROLLO DELL’IBR E DELLA BVD IN AREE AD ALTA DENSITA’ DI POPOLAZIONE BIOSICUREZZA • • OBBIETTIVI Protezione fetale Protezione clinica Controllo dei nuovo animali all’introduzione • Giovani soggetti PI • Vacche PI • Vacche gravide di feti PI (Troian cows) • Tori Controllo delle persone e degli automezzi • Abbigliamento individuale per i veterinari e altre persone in contatto diretto con gli animali • Divieto di ingresso per automezzi specie per il carico e scarico degli animali INDIVIDUAZIONE ED ELIMINAZIONE DEI SOGGETTI IMMUNO-TOLLERANTI (PI) • PCR in pool di campioni di sangue (n. 20) seguito dall’esame in sottopool e individuale. (Gli animali in lattazione possono esser testati con PCR sul latte di massa (per numeri non superiori a 200) • Test sierologico ELISA sugli animali di oltre 8 mesi di età seguito dal test virologico PCR sui soggetti negativi o border line (SP =< 0,2) • Test ELISA Ag su tutti i soggetti dai 30 gg. in su • Esame per coltura e immunoperossidasi eseguito individualmente su tutti i soggetti • Test su frammenti presenti cutanei auricolari (ear notch) di tutti gli animali Qualsiasi tipo di approccio deve prevedere il controllo dei nuovi nati per 9 mesi e la verifica dei soggetti positivi dopo 3 settimane per conferma dello stato di PI Miglior rapporto Affidabilità / Costi • PCR in pool da 20 campioni di sangue seguita da ELISA Ag dei pool positivi. IL CONTROLLO DELL’IBR E DELLA BVD IN AREE AD ALTA DENSITA’ DI POPOLAZIONE • • OBBIETTIVI Protezione fetale Protezione clinica VACCINAZIONE Nella situazione epidemiologica della Pianura Padana tutte le aziende bovine devono avere un piano vaccinale che comprenda BVD • Primo: non nuocere • Secondo: non sprecare denaro • Terzo: utilizzare un vaccino e uno schema efficace • VACCINAZIONE IN ASSENZA DI CIRCOLAZIONE ATTIVA DI BVDV • VACCINAZIONE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE ATTIVA PIANO AZIENDALE DI CONTROLLO / ERADICAZIONE DELL'INFEZIONE DA BVDV VACCINAZIONE VACCINAZIONE IN ASSENZA DI CIRCOLAZIONE ATTIVA DI BVDV • Prima vaccinazione dopo i 12 mesi (prima della prima fecondazione) • Doppio intervento se previsto dalle istruzioni del prodotto • Vaccinazione nel post-partum (circa 3 settimane prima della nuova fecondazione) • Possibilità di vaccinazione di massa con richiami secondo prescrizione VACCINAZIONE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE ATTIVA • Prima vaccinazione dopo la ricerca ed eliminazione dei PI (circa 1 anno) • E’ una spesa inutile la vaccinazione di una mandria protetta al 95/99% da infezione naturale • Dopo 1 anno iniziare dagli animali giovani (12 mesi circa) • L’anno successivo reintrodurre la vaccinazione nella mandria in lattazione LA VACCINAZIONE DELLE VITELLE HA SIGNIFICATO SOLO IN PRESENZA DI INFEZIONE ATTIVA CON SINTOMATOLOGIA CLINICA RIFERIBILE A BVD (ASSAI RARA SE NON PER BVD TIPO 2 LA CUI INCIDENZA E’AD OGGI IRRILEVANTE) IL CONTROLLO DELL’IBR E DELLA BVD IN AREE AD ALTA DENSITA’ DI POPOLAZIONE L’esperienza di questi anni ha dimostrato: IBR e BVD sono allevamenti. infezioni “attive” con elevata circolazione tra gli I piani aziendali si sono dimostrati efficaci nel controllo della dell’infezione all’interno della mandria, ma non sulla sua reintroduzione. L’applicazione delle norme di biosicurezza è frequentemente disattesa, ma è fatta da un insieme di azioni pratiche, semplici e concrete da mettere in atto con costanza e convinzione L’uso dei vaccini è determinante nel controllo dell’infezione nelle mandrie ed è indispensabile per un eventuale piano di controllo su base territoriale. Per un efficace controllo dell’IBR e della BVD nelle mandrie presenti in un territorio ad alta densità di popolazione è necessaria la predisposizione di Piani Territoriali. Grazie per l’attenzione !